La crisi non perdona, neanche...

Prostitute alla Caritas, non so quanto sia attendibile l'articolo, ma molte ragazze si trovano con le spalle al muro, tra affitti e spese, so di alcune che non riescono nemmeno a rientrare al loro paese dall'Italia.
Che tristezza sembra sia crollato un mondo!


https://www.dagospia.com/rubrica-29...yHuvi0CrFgZNEuUploTJCCle-9ZVGugAsKFRqv0irVKfI

Beh... Con tutto quello che guadagnano potevano pure mettersi qualke euro da parte, invece di buttarli,lo dico perché un anno fa ero cliente di una otr albanese di 23 anni e questa ragazza aveva un iPhone da 1200 €, poi non mi dite che prendono tutto i protettori perché non ci credo.

I soldi facili hanno vita breve

Penso che non ci dormirò più la notte. Prendono 10/15 volte tanto all'ora di un qualsiasi altro lavoratore, non pagano tasse, lavorano quando hanno voglia e se lavorano non avendocela quei soldi te li fregano senza rimorsi.

Quando riprenderanno che si comprino un salvadanaio ed imparino ad usarlo!

Dispiace per loro. Ma hanno ragione anche quelli che le biasimano per non avere saputo tenere da parte qualche risparmio. Della serie "non si sa mai" ...
Certo è che il futuro sarà diverso

Concordo su tutto.
Però lancio una provocazione o meglio un altro punto di vista.
Le girls lavorando a nero non possono, per ovvi motivi, andare a depositare soldi in un conto normale...anche volendo parcheggiare i loro introiti in una semplice carta prepagata dovrebbero cmq giustificare i loro guadagni. Immaginatevi un nullatenente che ogni mese va a depositare migliaia di euro, andrebbe in pasto alle norme antiriciclaggio (giustamente!!!).
Allo stesso tempo conservare i soldi in casa credo che per loro sia controproducente, considerando che la maggior parte delle ragazze cambia continuamente location e visto il continuo via vai di gente da loro...senza escludere possibili controlli a sorpresa.

Se non sbaglio, secondo le norme antiriciclaggio non si possono depositare più di 999 euro al giorno; ciò che non so è se una cittadina extra-comunitaria possa aprire un conto corrente presso una banca italiana, mi riferisco naturalmente alle pay libere, non alle poverine mandate in strada e sfruttate da papponi senza scrupoli.

Nei loro paesi di origine non ci sono norme anti evasione e/o riciclaggio come le nostre. Basta fare un money transfer nei c/c delle loro banche. State sicuri che le banche rumene o caraibiche prendono la grana senza farsi tante domande e le reinvestono nei loro paesi. È che nel maggiore dei casi quei soldi si smaterializzano all'istante per cose futili e costose

Questo è sicuro, ma che tu sappia, potrebbero disporre di liquidi in Italia, in casi di emergenza come questo, una volta depositati i soldi all'estero?

Carta di credito associata al conto estero o bancomat di un circuito internazionale tipo Vpay, Cyrus, ecc., chiedere un prestito ad uno dei tanti "cugini" che tengono in Italia, oppure, e lo spero per loro, scucire il materasso

Io, infatti, mi sono sempre chiesto dove mettessero i loro guadagni,sia stradali che escort,sapendo che esiste una legge antiriciclaggio,c'è qualcuno che mi disse che alcune lo mettono(il denaro 'guadagnato') su conti correnti nel loro paese di origine, e le italiane invece?

le italiani conti nei paesi paradisi fiscali.

Si torna a parlare di paradisi fiscali e si rinnova la voglia di sapere quali sono i Paesi dove si pagano meno tasse, veri e propri paradisi dove società e privati spostano capitali, fondano società off-shore, godono del segreto bancario e di tasse irrisorie, in alcuni casi inesistenti.

"la crisi trova il tempo che trova"
Però solitamente i capitalisti restano tali!
P.S. ogni eccezione ha una sua regola
@punteresclamativo

setter611 ha scritto:

Penso che non ci dormirò più la notte. Prendono 10/15 volte tanto all'ora di un qualsiasi altro lavoratore, non pagano tasse, lavorano quando hanno voglia e se lavorano non avendocela quei soldi te li fregano senza rimorsi.

Quando riprenderanno che si comprino un salvadanaio ed imparino ad usarlo!

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se fosse per quello esistono tanti lavori che per un ora prendono 10-15 volte di piu' di un normale operaio . non puoi fare questi paragoni

Spazziamo i luoghi comuni:
- i non residenti in Italia possono aprire conti bancari in Italia, oppure se hanno un conto nel paese di origine (o in qualsiasi altro paese) possono pagare in Italia con la carta di credito emessa dalla banca estera
- per quanto riguarda le italiane: i conti nei cosiddetti paradisi fiscali non si possono più aprire, ormai c'è lo scambio di informaioni

Si va beh, anche tra le pay sicuramente alcune con le mani bucate ci saranno, come in tutte le categorie, ma le ragazze di cui si parla nell'articolo, ammesso sia vero, sono ovviamente quelle sfruttate da papponi che alle otr che lavorano per loro prelevano quasi l'intero incasso della serata. Ora che non possono più guadagnare, questi stronzi sono tornati nei loro paesi abbandonandole in italia senza niente, tanto sanno bene che essendo innamorate, appena si potrà riprendere, torneranno a lavorare per loro come una volta. Con quello che guadagna una non sfruttata (o sfruttata parzialmente, tipo che le restano la metà dei guadagni) hai voglia ad avere le mani bucate: può pagarsi l'affitto, mangiare senza problemi, comprarsi vestiti firmati, due iphone al mese e le restano ancora 5 mila euro da inviare in banca al suo paese.

Per le norme antiriciclaggio oltre a controllare la quantità del deposito viene monitorata anche e soprattutto la frequenza dei depositi, cioé se deposito 10 volte al mese qualche centinaio di euro o migliaia di euro in una botta sola é la stessa cosa (ovviamente se non ho introiti tracciati o se questi sono molto inferiori rispetto ai miei depositi).
Per quanto riguarda l'inviare denaro all'estero questo é ok ma solo in alcuni circuiti, invece far rientrare questi soldi in Italia é un problema perché per avere il contante, anche se proveniente da altri circuiti esteri, bisogna per forza appoggiarsi agli enti nostrani e saresti soggetto a verifiche nel caso di flussi di denaro abbastanza corposi (non necessariamente milioni, ma anche poche migliaia di euro).

Questo é quello che ho capito dopo una chiacchierata con un amico che lavora in una banca

pendolare ha scritto:

i conti nei cosiddetti paradisi fiscali non si possono più aprire, ormai c'è lo scambio di informaioni

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Ma da quanto tempo , non si può più aprire un contonnel paradiso fiscale ?

remissiv1 ha scritto:

...invece far rientrare questi soldi in Italia é un problema perché per avere il contante, anche se proveniente da altri circuiti esteri, bisogna per forza appoggiarsi agli enti nostrani e saresti soggetto a verifiche nel caso di flussi di denaro abbastanza corposi (non necessariamente milioni, ma anche poche migliaia di euro).

Questo é quello che ho capito dopo una chiacchierata con un amico che lavora in una banca

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Quindi se io avessi un conto corrente presso una banca straniera non potrei più utilizzare la carta di credito ad esso collegata...mi pare improbabile.

Se il conto corrente é foraggiato da introiti puliti non dovrebbero esserci problemi. La base di tutto il discorso sono i soldi in nero, quindi la mancanza di introiti tracciabili