[RECE] Elena (BRA) - OTR notturna - Arosio (CO)

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NOME: ELENA
CITTA' DELL'INCONTRO: Arosio (CO)-Giussano (MB)
ZONA: 45.715292, 9.215019 (raccordo sp 41 – sp 32)
NAZIONALITA': Brasiliana
ETA': intorno ai 60 stimati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): repertorio da padrona
COMPENSO RICHIESTO: 50
COMPENSO CONCORDATO: 50
DURATA DELL'INCONTRO: 2h (1 h di giochi + 1h di chiacchere)
DESCRIZIONE FISICA: capelli corti castano chiari, viso rotondo, lineamenti un po’ orientali, fisico snello ben tenuto.
ATTITUDINE: sgarbata e sospettosa nell’approccio, gentile e corretta nello svolgimento delle operazioni, professionale e carismatica.


LA MIA RECENSIONE:
L’incontro è avvenuto in luglio dello scorso anno ma è stato talmente particolare che alcuni dettagli mi sono rimasti ben impressi…
Elena è una signora in la con l'età che attende in notturna i clienti a bordo di un’utilitaria sulla rampa che raccorda la SP.41 – SP.32 in zona Arosio. E’ sempre chiusa in macchina con la luce abitacolo accesa apparentemente intenta a leggere.
La pulce nell’orecchio deve avermela messa Vanessa la valchiria, vicina di mattonella, una volta che dopo averla invitata a bordo e partiti in direzione motel le passiamo di fianco e mi butta lì guardandola… chissà se questa è una trans o donna…
Tempo dopo visto che la bella Vanessa è spesso irreperibile spinto da curiosità accosto per vedere da vicino la tipa… Mi aspettavo una milf ma mi ritrovo una granny anche se dai lineamenti gradevoli (molto al di fuori del mio standard…) e rimango un po’ spiazzato… di conseguenza faccio una domanda stupida… concedi il culo? Risponde piccata scandendo le parole… io gli uomini li s o d o m i z z o! Mandandomi a stendere…
Un’altra sera in tour ritento l’approccio, lei sempre burbera, scambiando due parole sulla sua attitudine di padrona mi par di capire che ha la disponibilità di un loft, ma di nuovo senza mia specifica proposta mi risponde piccata per 50 rose non ti concedo neanche di pulire il buco del culo sporco…
Saluto e decido di passare il mio tempo con una bella, giovane e sorridente ukraina Natasha della quale ho già pubblicato la rece a suo tempo… Causa cagnolina dispettosa l’incontro termina con un nulla di fatto e mi ritrovo ancora in zona con il colpo in canna.
Decido di cambiare totalmente genere e ritorno da Elena.
Ci accordiamo per una sessione in auto per 50 rose, appurato che non ha loft in zona e l’alternativa era il motel, e partiamo in direzione Inverigo. Durante il viaggio si dimostra una persona molto gentile, mi avvisa che avendo optato per la sessione da padrona non mi devo aspettare prestazioni più convenzionali (bj, rai1…) ma questo lo avevo già imparato dalla valchiria che quando è in modalità padrona non concede altro…
Giungiamo abbastanza presto in una stradina di campagna piuttosto isolata con una villetta in lontananza. Prima di iniziare mi parla cercando di capire i miei desideri e attitudini, le dico che sono a livello principiante e prediligo la dominazione soft, celebrale… mi propone di uscire dall’auto e di farmi sdraiare sulla stradina, avrebbe avuto molta più libertà di movimento… forse troppa non conoscendola… quindi preferisco rimanere rintanato in auto…
Mi fa spogliare completamente, era estate non ci vuole molto, e mi fa sdraiare sul sedile reclinato, poi estrae dalla borsa un laccetto e mi lega alla base testicoli e membro stringendo lentamente aspettando un mio stop, è un laccetto dentellato una volta stretto non si allenta più… non voglio deluderla e lascio che stringa fino a quando comincia a farmi male… sembra soddisfatta…
Comincia a far scorrere le sue unghie sul mio petto fino ad arrivare al viso e mi schiaffeggia… Mi pizzica i capezzoli con la punta delle dita. Estrae un frustino e comincia a colpirmi… Ha una voce molto decisa e suadente…
Si toglie le scarpe, mi mostra i piedi nudi, posso osservare le sue belle gambe, la cosce ancora toniche fino alle mutandine di pizzo, comincia a stimolarmi il membro e poi li struscia sul petto fino alla mia bocca… baciali… succhiali…
Estrae poi dalla sua borsa una sorta di dildo, lo incappuccia e me lo passa sulle labbra… vediamo puttanella come te la cavi a succhiarlo… e me lo introduce in bocca, succhia puttanella… mi sembra che te la cavi bene… e mi tira una frustatina… perché menti alla tua padrona, avanti continua… vediamo fino a dove riesci a prenderlo…
Poi si toglie le mutandine, sale a cavalcioni sul mio viso, toccati lentamente mi ordina, sento le cosce lisce e fresche sfiorare le mie guance poi avvicina la sua passerina alla mia bocca, ti piacerebbe baciarla puttanella… provaci… ma fa in modo che la mia lingua possa solo sfiorare il frutto proibito… sento che è calda, sento che è umida ma non posso assaporarla… sono sul punto di esplodere…
Osserva soddisfatta il mio membro, si riporta sul suo sedile e dalla borsa estrae un lubrificante, si mette i guanti, vediamo se ti piace questo puttanella… e prende un altro dildo di dimensioni contenute, lo inguaina, comincia a lubrificare il mio deretano, e mi guarda con aria di sfida, punta il dildo sul mio culetto e comincia a spingere lentamente, sei bella stretta troietta… fino a vincere la mia resistenza… ti piace di la verità! Cominciando a muoverlo lentamente… toccati puttanella…
Intanto fuori si stava scatenando un temporale estivo, cominciavano a cadere i primi goccioloni…
Poi mi lancia una sfida adesso comincerò un conto alla rovescia, toccati lentamente e al termine e solo al termine dovrai venire… 30, 29, scandisce i numeri molto lentamente, io dopo pochissimo ero già a mille e pronto all’esplosione, lei mi accarezza con studiata lentezza, mi fa aprire la bocca, vi fa scendere la sua saliva, mi prende il collo con una mano, comincia a stringere, 10, 9… 3, 2, 1…ed esplodo in un orgasmo liberatorio.
La padrona è visibilmente soddisfatta del controllo che è riuscita a mantenere su di me.
Mentre con un po’ di fatica mi libera le palle e il membro dal laccio e mi da l’occorrente per pulirmi mi confessa che mi aveva giudicato male e che invece mi sono comportato bene… ci ricomponiamo e sembra non abbia nessuna fretta di tornare in postazione; del resto pur avendo il suo giro di clienti affezionati ma quando passo è quasi sempre in postazione…
Imperversa il temporale, molto intenso, Elena ha voglia di parlare mi racconta che non c’è paragone tra i sex shop in Italia e quelli tedeschi. Ricorda che in un negozio di Berlino aveva voluto provare delle mollette per capezzoli, il commesso gliele aveva applicate e lei aveva cominciato a sentire un dolore lancinante che gli aveva stozzato la voce in gola, aveva un sorriso stampato in viso ma in realtà soffriva maledettamente ma era paralizzata, il commesso la guardava ma non capiva…
Poi comincia a raccontarmi della sua vita, di come ha rischiato di morire per le esalazioni di gas di una caldaia in una casa in montagna, della vita in un piccolo paese della Brianza, del carattere chiuso dei brianzoli in confronto a quello brasilero…
Era già notte fonda, il temporale non accennava a diminuire d’intensità, né lei a smettere di raccontare…
Mi spiega di sottoporsi periodicamente a controlli sanitari presso un professore di fiducia in ospedale di Milano e di non aver mai contratto nessuna malattia tipica della sua professione (MST, epatite C, etc..) nonostante lo scetticismo iniziale dei medici, perché ha sempre avuto la testa sulle spalle ed utilizzato sempre le adeguate protezioni.
Mi racconta anche che col tempo le nuove generazioni sono diventate sempre più maleducate... Una sera le si affianca un auto con a bordo due giovanotti, l'appellano in modo sgarbato, lei replica come da suo carattere, poi uno scende si avvicina alla portiera, si cala le braghe, estrae il bigolo e le intima di succhiarlo... lei che aveva preparato il ginocchio contro la portiera, apre di scatto lo sportello e gli tira una portierata in quel posto... Nasce una lite con minaccia reciproca di chiamare i CC... e lei conclude loro non sanno che “sulla strada la ragione è sempre nostra”. Chiosa anche con un hanno rischiato perché bastava che avessi chiamato le mie amiche trans e in un attimo sarebbero finiti nel fosso qua sotto e nessuno li avrebbe più trovati…
Mi parla infine del chiosco-bar dove all’alba si ferma a far colazione rientrando a Milano, luogo d’incontro di gente della notte…pattuglie delle Forze dell’ordine, colleghe, operai che iniziano presto a lavorare…
La pioggia sembra calmarsi, riaccendo l’auto e faccio disappanare i vetri e finalmente posso riaccompagnare Elena alla sua postazione, ormai era tardissimo e il giorno dopo dovevo alzarmi presto per andare al lavoro.
 
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conosco elena, sono stato con lei qualche volta, confermo, all'inizio sembra fredda e burbera, ma una volta conosciuta sa come far star bene le persone e due paroline di contorno non mancano mai. se piace il genere consigliatissima, anche per un semplice e veloce bj
 
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