C’è chi sostiene che la fame sessuale non differisca sostanzialmente dall’appetito CULInario. Il fattore determinante, però, è la cuoca e guai a chiamarla chef. Se io so che la cuoca è degna di nota, prenoto una cena di almeno 2/3 portate. Il minimo sindacale sono due ore, tre sarebbero l’ideale. Ci si va digiuni a cene del genere, sono le cosiddette grandi occasioni, tre giorni tendono a scatenare un appetito da morto di fame che rende l’esperienza molto più soddisfacente. Con una fame di tre giorni si divora la prima, la più bella, quella che calma i tormenti, si assapora la seconda, ci si sollazza fino a colmarsi e a calmarsi con la terza.
Quando invece vado in scouting e temo che la cuoca possa essere l’operatrice di un fast food, innanzitutto prenoto per mezz’ora, con possibilità di upgrade a 60 minuti oppure chiedo se nel loft c’è qualche altra maga dei fornelli. Talvolta un aperitivo lo consumo in doccia, senza porno, ho un’intera cinematografia nella scatola cranica a cui poter attingere, e poi passo a mangiare il secondo al loft. Senza smania, è vero, ma con tutta la calma della cottura a fuego lento. Del resto, più si riesce a rimandare l’orgasmo, maggiore sarà l’intensità del godimento che ne deriva. Almeno per me è così.
In assenza di una vita sessuale regolare, finché la masturbazione non è compulsiva, è una pratica a mio avviso salutare. Periodi di astinenza superiori a sette giorni mi provocano un calo in termini di durezza e di tempi di recupero. Il fatto che la masturbazione o comunque una vita sessuale regolare allenano il pene, almeno per quanto mi riguarda, non è proprio un discorso campato in aria.
Ti darei la laurea honoris causa in "punterologia" dopo questo intervento ��
Effettivamente prenotare 2 ore non è una brutta idea, una volta lo proposi a una e mi prese per pazzo, ma a questo punto probabilmente era una del fast food, dunque ho sbagliato io il target.