Fidelizzata, cosa significa?

Buonasera a tutti, io nel corso degli anni ho sempre avuto una fidelizzata, per me rappresenta la sicurezza di avere dall'incontro ciò che desidero.
Non è facile trovare una professionista che sappia fidelizzare ed è per questo che quando la trovo , mi piace e mi fa stare bene , me la tengo stretta finché è possibile vederla.
I vantaggi sono tanti ma escludo a priori quello economico, piùttosto lascio se voglio e quando posso qualcosa in più per gratificare il servizio impeccabile ricevuto.
Inoltre, cosa per me molto importante, ho il suo numero privato, la sento praticamente tutti i giorni e posso avere appuntamenti esattamente quando posso muovermi.
È un'amica, io rispetto lei e lei rispetta me, quando non ha impegni dopo mi concede più tempo, se ne ha sono io a fare in modo di non metterla in difficoltà cercando di sbrigarmi...
Questo è quello che per me è una fidelizzata....

oblomov ha scritto:

Curvy, purtroppo dopo un po’ anche tra le fidelizzate c’è chi avanza richieste strane.
Come direbbe Furio: “E allora lo vedi che la cosa è reciproca?”

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Sai quante Magda ci sono tra le escort.. Che con certi elementi
Proprio nn je la fanno
....
https://youtu.be/E-j1LCXLpCI

submale ha scritto:

La conquista dici. Già, perché l’uomo deve sentirsi uomo, e pretende di fare il cacciatore anche se la preda l’ha in realtà comprata dal macellaio. Sono illusioni, anche io ne ho fatto ricorso quando mi mancava un pizzico di sale. Ma consapevolmente.

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Il termine conquista in effetti si presta a fraintendimenti.
Conquista nel senso del raggiungimento di qualcosa di intimo, così come ci si aspetta che sia un certo tipo di sesso. Insomma, non qualcosa di preconfezionato come un prodotto industriale, uguale per tutti. Quanto piuttosto un manufatto che si modella in base alle reciproche personalità. E questo solo il tempo passato insieme può dartelo.
Ecco, quindi si parla di qualcosa che si conquista in questo senso, perché c’è volontà, interesse, fiducia e piacere reciproco nel farlo.
Il risultato è che per un fugace attimo della mia vita prendo una vacanza da me stesso. Immagino, costruisco e poi vivo insieme alla ragazza di turno l’illusione che desidero. Perché di illusione si tratta, ma sicuramente non nel momento in cui sono tra le sue cosce, perché là il dialogo è tra corpi e per un istante la mente si tace.
Io, per quanto mi riguarda, mi fermo qua, in questo preciso punto e con questo benessere. Non indago se ci sia finzione, reale piacere o chissà che altro, perché sono cosciente che sto pagando e comprando qualcosa, ma so anche che all’interno di qualsiasi rapporto commerciale ci sono delle preferenze verso quel cliente o viceversa verso quel venditore, a prescindere dalla categoria merceologica.
Diciamo, per farla breve, che parliamo di un rapporto che si avvicina alla tromboamicizia, con regalino ovviamente, la cui presenza, e l’ho già detto, ritengo sia uno degli aspetti più eccitanti di tutto il teatrino che si mette in piedi in questo tipo di incontri.
Considera tra l’altro che sono uno di quelli che non ha alcun pregiudizio nei confronti della cosiddetta svuotata, anzi generalmente apprezzo questo tipo di rapporto, sempre per rimanere in tema con quel concetto di vacanza da tutto, anche dalle relazioni umane. Ma che palle infatti.
Però capita che con qualcuna valga la pena soffermarsi un po’ di più o perlomeno vivere una esperienza più intensa che coinvolga sessualmente anche la mente, per quanto possibile ovviamente e con tutti i limiti e condizionamenti del caso.
So benissimo inoltre che non sono certo l’unico a beneficiare di questo tipo di considerazione da parte della fidelizzata.
Quando la tipa rimanda un appuntamento, quando è impegnata, quando non risponde e nemmeno richiama contrariamente al solito, quando sparisce per un’intera nottata sebbene avessimo un appuntamento, so benissimo che, nonostante le scuse che troverà il giorno dopo, qualcun altro stava godendo delle stesse attenzioni che solitamente sono rivolte a me.
Immagino si possa storcere il naso e giudicare negativamente un comportamento così poco professionale o per alcuni molto poco da fidelizzata. Lo so, può essere, ma rappresenta proprio una di quelle caratteristiche che vado cercando, e sono consapevole di tutto, soprattutto del fatto che molto spesso tutte quelle attenzioni sono invece rivolte verso di me.
Preferisco un comportamento simile, con tutti i pro e i contro, piuttosto che uno scadenzario rigido che ci obbliga a spaccare il minuto perché dopo di me arriva sul binario 12 il cliente successivo. Una così per me è infidelizzabile, frequentabile sicuramente magari per una delle cosiddette svuotate o esperienze una tantum che dir si voglia, ma non è la stessa cosa.
D’altra parte penso che anche loro mica fidelizzano con tutti, quindi quelli di cui sopra non rappresentano inconvenienti che si verificano molto spesso.
Infine, concludo, a riprova di quanto affermato ricordo che in passato alcune mie recensioni non trovarono riscontro nelle esperienze successive di altri clienti. Pensa che alcuni andarono con la mia recensione in mano pretendendo esattamente ciò che vi era scritto. Puoi immaginare che figura di merda, naturalmente nei confronti di lei, mica del cliente.
Ma, domandavano, davvero sei rimasto così a lungo?
Perché con te ha fatto questo e con me no?
Io ho pagato di più, ma perché?
Tutto ciò non è frequente ma, giusto per rendere l’idea, sono cose che possono capitare con alcune ragazze, con le quali c'è più sintonia e con cui vale la pena fidelizzare. In queste occasioni ho imparato ad apprezzare maggiormente questo tipo di rapporto, ma soprattutto ho imparato a tapparmi la bocca.

Sub hai descritto bene gli aspetti negativi della fidelizzazione, io mi ero limitato a quelli positivi.
Quanto all'innamoramento o, nella sua forma più leggera, alla sbandata, è un rischio concreto come giustamente fai notare.
Qualcuno in questa discussione faceva riferimento al fatto che il rapporto con una fidelizzata offra emozioni o forse un ventaglio di emozioni più ampio e tra queste emozioni purtroppo si nasconde anche la temibile cotta. E' naturale, umano.
Ma anche per queste cose ci si fa il callo e così, in equilibrio tra ragione e sentimento e con una spruzzata di perversione, si riesce a gestire la situazione. A volte.

Prendo spunto dalle parole di submale (grazie), in cui mi riconosco e con cui condivido tutti i dubbi sulla c.d. fidelizzazione, spingendomi financo a ritenerla in contrasto con il significato principale del termine punter.
Allora, facendo un po' di etimologia, il termine anglosassone "punter", si utilizza, innanzi tutto per indicare il giocatore, lo scommettitore. In funzione secondaria, indica il cliente, l'utente. Nello slang, riferendosi a quest'ultimo, indica il puttaniere.
https://dictionary.cambridge.org/it/dizionario/inglese/punter
Qui, ripetendomi, giacché l'avevo già fatta la citazione sul forum, non ricordo se su questo o quale altro thread, richiamo di nuovo in causa, Lev Tolstoy:
Puttaniere non è una parola offensiva, è uno stato (lo stesso si può dire per la donna), uno stato d'inquietudine, di curiosità e di bisogno di novità, soddisfatto dall'unione per il piacere non con una ma con molte. Come l'alcoolismo. Si può astenersi, ma l'alcoolizzato resta alcoolizzato, il puttaniere puttaniere: al primo venir meno del controllo, ricade. Io sono un puttaniere. (19 agosto 1889).
Ecco, io sono costantemente in preda allo stato di inquietudine, di curiosità e di bisogno di novità. E non parlo solo del punterismo, è qualcosa di totalizzante, che ha sempre condotto la mia vita. Che mi ha fatto trombare e ancora mi fa trombante di tutto (purché trombabile, of course), anche nelle situazioni meno, diciamo rassicuranti. Che mi ha indotto a liberarmi di rapporti, apparentemente appaganti in pieno (non dico di più, ché ci vorrebbe un thread apposito, ma non frega a nessuno).
In questo quadro, è di tutta evidenza che, per me, l'accezione più propria del termine punter è quella legata alla figura dello scommettitore. Per chiarire, non gioco ad alcunché e, anzi, il gioco in sé, mi annoia. La scommessa sta nella verifica di quello che di nuovo e sconosciuto, c'è dietro la porta (che sia recensita o no, meglio se no), nella scoperta è il piacere massimo.

Io penso che il "punter" possa benissimo bilanciare sia la voglia di una scelta sicura (aka la fidelizzata) che il desiderio dell'azzardo (aka la nuova scoperta da timbrare).
Sono due tipi di sensazioni diametralmente opposte, capaci di darci due scariche di endorfine diverse ma ugualmente stimolanti.
Da un lato, la ragionevole certezza che l'incontro si svolgerà secondo le aspettative, e il prima sarà un piacevole amarcord ricordando quel dettaglio del suo corpo o quel suo atteggiamento che ci ha fatto tornare e ritornare da lei.
Dall'altro, il fascino dell'ignoto. Basato su qualche foto (ritoccata) di EF e (si spera) una o più recensione favorevole di un collega. L'adrenalina che sale lungo la tromba (sic!) dell'ascensore per capire chi veramente si cela dietro quella porta che si apre lentamente per svelare finalmente quel corpo tanto immaginato e concupito.
Io a queste due sensazioni non intendo rinunciare.
Però, siccome l'animo umano è ballerino e anche un po' banderuola, si va a momenti, a inclinazioni passeggere. In momenti difficili come questi, mi sento più naturalmente attratto verso il porto sicuro di una fidelizzata, ma appena i mari si faranno meno mossi, niente mi potrà impedire di levare l'ancora e ruotare il timone verso lidi inesplorati e carichi di esotiche promesse...

Concordo con ogni singola parola e ti ringrazio per aver condiviso quello che sostanzialmente è il mio pensiero, molto meglio di come avrei fatto io.

Cosa significa Fidelizzata per me?
Significa tante cose...significa tutto...significa niente...
In ordine sparso...
Fidelizzata significa ritornare da una persona con la quale si è andati oltre alla semplice ''transazione economica'' ed all'atto prettamente sessuale...
Significa ritornare da una persona che nel corso del tempo ha abbassato le ''barriere protettive'' e si è lasciata ''scappare'' qualche confidenza sulla sua vita privata...
Questo significa che trasmetto fiducia...sarà perchè apprezza la mia gentilezza...forse con me si sente tranquilla...magari non si sente trattata e considerata una ''vacca da monta''...
Difficile stabilirlo...magari mi apprezza perchè pago,faccio e non rompo i maroni...e quello scritto sopra è solo il frutto delle mie illusioni...
Fidelizzata significa ''avvalersi'' della compagnia di una persona che mi fa stare bene non solo perchè rende disponibile la sua intimità...ma anche perchè rende ''umano'' un incontro che il più delle volte è meccanico ed ''impersonale'' per le svariate ragioni che ben sappiamo...
Fidelizzata per me significa incontrare una persona che ti fa sentire ''il mare calmo dentro di te''...quando sei con lei ''assorbi'' il piacere non solo gurdandogli le parti intime ma ascoltando quello che dice...come lo dice...la sua dolcezza...la sua tenerezza...
Fidelizzata significa non incontrare una ''zoccola'' ma una Donna...scoprire il suo lato umano...la sua femminilità,,,e se tutto questo è di mio gradimento approfondire e ''stabilizzare'' il nostro rapporto...

So di essere un Punter ''sui generis'' e di infrangere il ''codice comportamentale''...
Una delle prime regole di tale codice dice...''Sei li per scopare e devi pensare solo a quello...di lei non ti deve interessare nulla''
''Chi è..cosa fa...da dove viene...tutte cazzate...la paghi per scopare...non per parlare''
Ma tutto questo non fa per me...senza illusioni...senza ''castelli in aria''...senza dimenticare che per loro è un lavoro..senza dimenticare che non si deve perdere la ragione...senza perdere di vista la realtà..fidelizzare è per me imprescindibile...

Nella mia lunga carriera di Punter le Ragazze che ho conosciuto sono tantissime...la maggior parte fanno parte del gruppo ''anonime''...di loro non ricordo nulla...nemmeno il viso...ad essere sincero ho conosciuto anche molte ''stronze''...persone che non meritano nemmeno di essere menzionate...
Ma ho conosciuto anche ''fidelizzate''...qualcuna la frequento tuttora....ma la maggior parte sono ''volate via''...
Di loro conservo un piacevole ricordo...e non so cosa darei per rivederle...anche solo per un caffè...per chidergli come stanno...
A queste ultime è dedicato il mio post...gli auguro tutto il bene possibile...nonostante la fine di un rapporto con loro sia sempre una inevitabile separazione non le ho dimenticate...ed ancora oggi gli voglio un mare di bene...

Più che lezioni di economia, mi piacerebbe sapere dalle signore che ci leggono se effettivamente capita loro di concedere di più ad un fidelizzato rispetto ad un avventore occasionale.
E soprattutto cosa.

oblomov ha scritto:

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Qualcuno in questa discussione faceva riferimento al fatto che il rapporto con una fidelizzata offra emozioni o forse un ventaglio di emozioni più ampio e tra queste emozioni purtroppo si nasconde anche la temibile cotta. E' naturale, umano.
Ma anche per queste cose ci si fa il callo e così, in equilibrio tra ragione e sentimento e con una spruzzata di perversione, si riesce a gestire la situazione. A volte.

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Circa 3 anni fa mi ero fidelizzato una ragazza immigrata dalla Nigeria insieme al suo boo che la frequentava fin da quando erano ragazzini al villaggio.
Le avevo proposto una sistemazione (appartamentino ammobiliato non lontano da casa mia)ed una relazione esclusiva,che lei aveva rifiutato perche' le dispiaceva lasciare il suo ragazzo,e così continuavano a vivere ciascuno in un proprio centro di accoglienza,lei in quello per rifugiati donne e lui in un car limitrofo.Lui era gelosissimo,e continuava a tempestarla di telefonate mentre ce ne stavamo insieme in camera da letto,....litigate furiose,che si concludevano con lui che piangeva implorandola di tornare,e lei che lo consolava sussurrandogli che stava lavorando per il loro avvenire.
In genere io ,che a quel punto ,dopo aver gia' fatto il primo round,mi trovavo nel tempo refrattario,visto che la telefonata si prolungava,ricominciavo a trastullarla con daty e fingering finche',di nuovo eccitato ed in tiro ,la penetravo tout-court e lei,che cominciava ad ansimare,gli mormorava frettolosamente"have to close....talk you later",e mi si avvinghiava addosso eccitatissima mentre io le riversavo nei meandri delle sue viscere il frutto della mia eccitazione,
Le cose si ripetevano con queste modalita' in gran parte dei miei incontri con lei,tanto che pensavo fosse da parte sua una specie di giochino perverso,che pero' a me andava piu' che bene.

Oggi ho elaborato la seguente sintesi: fidelizzata significa una donna sensuale e sensata che conosci bene ed alla quale pensi con sollievo, specie dopo aver letto certi interventi deliranti nel thread sul coronavirus.

Ma la fidelizzata o il fidelizzato?
Bè, la fidelizzata è un porto sicuro, in ogni senso, voglio dire, vai lì, sai già chi troverai e che non prenderai brutte fregature.
Un fidelizzato è un cliente che accogli nel tuo appartamento spesso, mentre chi ricevi una sola volta è un avventore, punto e basta(non ricordo se l'ha scritto Stellaxxx o Signora, ma sono d'accordo).

Personalmente, post covid, ho smesso di fidelizzare chi avevo tremendamente sulle balle, e ho lasciato i clienti a me simpatici.

oblomov ha scritto:

Curvy, le richieste ovviamente pendono soprattutto verso il lato economico, ci mancherebbe.
Però sono d’accordo con te. Posso intuire che in quanto a stranezze relative al rapporto con le fidelizzate, purtroppo le cose siano sbilanciate a favore di noi uomini. Se non altro per ragioni statistiche.
Immagino che all’interno del variopinto mondo dei clienti ci sia anche qualche sociopatico o più semplicemente persone con banali difficoltà relazionali, ed alcuni li vediamo perfino qua, nonostante si siano costruiti una identità virtuale che in realtà racconta qualcosa su ciò che nelle loro intenzioni quell’identità farlocca dovrebbe invece celare.

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Sociopatico?
Guarda, lasciamo stare

Avrei tanti episodi da raccontare...

Prima di parlare di fidelizzazione come concetto definito e universale ... Pongo una riflessione chi è più importante in un rapporto cliente e girl professionista: il cliente o la professionista..o i soldi ...dopo in base a dove casca l'ago si può parlare di fidelizzato o fidelizzata con tutti i "ricami pensieri seghe mentali del caso"...ma come disse mia nonna finiti i soldi nessuno più ti considera (ovvero ti caga)

Noi, zitti zitti e piano piano, avevamo fatto un passettino in avanti rispetto alla tua riflessione.
Per fortuna, ci siamo detti sottovoce, i soldi ci sono, quindi ci chiedevamo en passant perché alcuni di noi preferiscono spenderli con una ragazza conosciuta, piuttosto che con una mai incontrata prima.

Continua a camminare avanti allora... ma sottovoce...con la fortuna di avere ancora soldi con la ragazza che vuoi

Grazie per averci ricordato che sono servizi a pagamento.

Ok ragazzi, thread interessante anche grazie alla partecipazione attiva e proficua delle signore. Dico la mia, ed è solo mia, non pretendo di universalizzare.
Orbene, come scrivono in Cassazione:
Odio il sesso industriale, mi piace il sesso artigianale, dunque fidelizzo.
Cosa c'entra, direte. C'entra. Frequento, da molti anni ormai, solo noprof (con rare eccezioni).
Al primo incontro, di solito mi accorgo se c'è intesa, immediata nei casi fortunati o probabile negli altri; se c'è, fidelizzo, se non c'è abbandono e amici come prima.
Fidelizzando, si creano le condizioni necessarie per un artigianato di qualità; a volte, certo rare, per un artigianato che trascende nell'arte. Perché come la materia del falegname e dell'ebanista sono i diversi legni, ciascuno dei quali è adatto per certe lavorazioni e inadatto per altre, e va lavorato in conformità alle sue caratteristiche, così la materia del sesso artigianale sono le due persone che lo fanno: che devono conoscersi e scoprirsi nelle loro diverse caratteristiche, inclinazioni, esigenze, fantasmi, sogni, desideri, etc.
E' solo così, almeno per me, che si crea un rapporto erotico soddisfacente, capace di durare nel tempo sia per quel che in esso resta sempre uguale, sia per quel che invece nel tempo muta, si approfondisce, o prende svolte impreviste e sorprendenti.
Possibilissimo averne più di uno simultaneamente, di questi rapporti, anche se di solito ci sarà sempre il preferito, quello in relazione al quale si valutano gli altri.
L'unica professionista vera e propria che lungamente fidelizzai, parecchi anni orsono, mi catturò, agli inizi, per un'arte sublime del pompino, pratica per la quale confesso un poco eccentrico debole.
Poi ci trovammo simpatici, e devo dire che grazie alla sua expertise erotica e ai suggerimenti che fu così gentile da darmi, ebbi modo di sperimentare innovazioni quanto mai creative anche in altre relazioni, a pagamento e non.
Si era insomma stabilita tra noi una confidenza per così dire tra colleghi, sia pur in ruoli diversi e complementari, e analizzavamo così insieme le mille e una notte che si si possono scoprire dentro a un letto insieme a persona o persone dell'opposto sesso.
Svolazzando di fiore in fiore, come le fai queste cose? Non le fai. Dunque, fidelizzo.

Fidelizzate... io preferisco chiamarle fidan$ate
Non sono uno che fidelizza facilmente, anzi tendo a stufarmi facilmente.
La fidan$ata ideale è educata ed a modo nel porsi e nell'interagire. Ha un visetto dolcissimo. In camera non è mai banale e ripetitiva, ma anzi ti provoca e ti stuzzica a provare nuove zozzerie. Di base deve essere 70% GFE e 30%PSE. Deve avere la capacità di capire quando e quanto essere l'uno o l'altro. Le piace il sesso e usa il cliente per averne soddisfazione lei stessa. Non ha paura di venire. Non la spaventano le trombate intense, ma anzi le cerca. Ad un rate più alto concede solo maggior tempo e non un servizio migliore. Come effetto collaterale dopo il trombo ho un sorriso da ebete. E' professionale anche nel mantenere i contatti via whatsapp e non scassa la minchia per sapere quando salirò per rivederla. Lascia che sia io a farmi vivo. Non chiede soldi in prestito o in regalo. Se so che è presente il giorno che salgo sono più tranquillo ed in pace col mondo.
P.s. il suo nome di battaglia è GIULIANA