La Francia forse verso la criminalizzazione del cliente

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In Italia una roba del genere prima che passi in parlamento ce ne passa, qualche anno fà ricordate la legge Carfagna, sembrava ormai fatta poi il nulla, neanche è stata discussa.
 
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Riporto il link ad un'altra discussione sulla criminalizzazione del cliente in Francia, sempre qua su PFI:

http://community.punterforum.com/pr...-nellepoca-moderna-adieu-france-vt153169.html

Cosa dire? Sembra che alla fine ce l'abbiano effettivamente fatta a far passare questa legge liberticida.
Già immagino orde di francesi assatanati e infoiati che assalteranno i bordelli in Germania, Spagna, Olanda e a Bruxelles.
 
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A chi dice che i Paesi europei sono tutti indistintamente a favore della prostituzione, attenzione!: sebbene io sia convinto che la Germania sia e resterà nel prossimo futuro una meta classica per noi punters, leggevo che il nuovo governo vuole dare una stretta al fenomeno, in particolare per i mitici bordelloni flat-rates all-you-can-fuck di cui io (e non solo io) conservo ottimi ricordi :)

E' ciò su cui cercavo di richiamare l'attenzione anche in altri thread: l'ondata proibizionista coinvolge tutto il mondo occidentale, sia pure partendo da legislazioni molto diverse, é di ispirazione femminista più che religiosa-perbenista e in quanto tale raccomanda invariabilmente una strategia di "penalizzazione della domanda" (end demand). Traduzione: la criminalizzazione di noi punter :treaten: , che poi é il nocciolo del cosiddetto "modello svedese".

Anche in Germania é da tempo in gestazione una modifica restrittiva della legge sulla prostituzione e sembra che cristiano democratici e socialdemocratici che formeranno il nuovo governo di coalizione abbiano raggiunto un accordo sulle modifiche da fare. Come giustamente dici, una di queste sarà l'abolizione dei bordelli flat-rate. Un altra, più preoccupante, sarà la possibilità di condannare i clienti che abbiano rapporti con una prostituta, sapendo ché é stata costretta a prostituirsi. A prima vista sembra una cosa ragionevole (nella legislazione inglese attuale il cliente é colpevole anche se non sa che c'é stata costrizione). Purtroppo la domanda successiva da porsi é: come deciderà la magistratura se c'é stata costrizione? Dai due articoli che ho letto su questo argomento, precisamente il secondo

http://www.spiegel.de/international...tion-cases-in-german-law-reform-a-936844.html
http://researchprojectkorea.wordpress.com/2013/12/04/a-sham-of-the-forced-coalition/

emerge il sospetto che la testimonianza di presunte vittime di trafficking verrà ignorata. Potranno ripetere finché gli pare che prostituirsi é stata una loro scelta ma verranno considerate lo stesso delle schiave. Ci sarebbe da sorprendersi se venisse adottata questa strategia? Secondo me, no. E' da anni che la propaganda femminista, prontamente ripresa da media e politici, spinge la gente a credere che quasi tutte queste ragazze, specie quelle provenienti da paesi poveri, sono delle schiave costrette a prostituirsi da sinistre "mafie internazionali". La mia esperienza pluriennale di punter, corroborata dalla lettura di diversi siti di sex-worker, mi dice esattamente il contrario. E non solo la mia esperienza. Come avevo riportato altrove, un'estesa operazione (Pentameter) della polizia britannica, qualche anno fa, nonostante un imponente spiegamento di mezzi non aveva trovato una sola donna costretta a prostituirsi. Il che confermerebbe che sono rare. Ma é servito per aprire gli occhi? Nemmeno per sogno. I proibizionisti hanno sostenuto che la polizia non era brava abbastanza a trovare le vittime, e doveva essere più "creativa".
Ecco, non leggo il tedesco, ma temo che la stessa situazione si stia ripetendo ovunque e che si stiano preparando i mezzi legali per "creare" quelle centinaia di migliaia di vittime di coercizione che la propaganda femminista vuole che esistano.


Ogni tanto anche in Italia riemerge il dibattito su come regolamentare la questione. Considerando il bisogno di denaro e l'ipocrisia dilagante temo che potrebbero seguire la strada francese piuttosto che quella canadese. Sappiamo che le multe rendono bene, vedi autovelox ed affini.

Verissimo, purtroppo. Una delle (tante) ragioni per cui sono pessimista é che tutti gli Stati, chi più chi meno, hanno un bisogno disperato di soldi. Legalizzare e tassare, incontrerebbe un'opposizione enorme del fronte filo femminista: già immagino le accuse di Stato-pappone che risolve i suoi problemi di debiti sul corpo delle donne. Arrivare ad una legalizzazione nell'attuale fase di avanzata proibizionista é una pura chimera. Invece la pratica delle multe ai clienti é già stata testata con successo con le ordinanza comunali, grazie anche alla riluttanza dei clienti a uscire allo scoperto e difendersi.

Sto raccogliendo informazioni sulla situazione canadese e non é così rosea come sembrerebbe dai titoli. Non dimentichiamo che anche in Francia, qualche mese fa, c'era stata una decriminalizzazione dell'adescamento per strada, ma non perché si stesse adottando una posizione liberale verso la prostituzione, come gli eventi successivi hanno dimostrato, ma perché faceva parte della filosofia svedese di decriminalizzazione di chi vende sesso e della parallela criminalizzazione di chi lo compra.
 
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E' ciò su cui cercavo di richiamare l'attenzione anche in altri thread: l'ondata proibizionista coinvolge tutto il mondo occidentale, sia pure partendo da legislazioni molto diverse, é di ispirazione femminista più che religiosa-perbenista e in quanto tale raccomanda invariabilmente una strategia di "penalizzazione della domanda" (end demand). Traduzione: la criminalizzazione di noi punter :treaten: , che poi é il nocciolo del cosiddetto "modello svedese".

Anche in Germania é da tempo in gestazione una modifica restrittiva della legge sulla prostituzione e sembra che cristiano democratici e socialdemocratici che formeranno il nuovo governo di coalizione abbiano raggiunto un accordo sulle modifiche da fare. Come giustamente dici, una di queste sarà l'abolizione dei bordelli flat-rate. Un altra, più preoccupante, sarà la possibilità di condannare i clienti che abbiano rapporti con una prostituta, sapendo ché é stata costretta a prostituirsi. A prima vista sembra una cosa ragionevole (nella legislazione inglese attuale il cliente é colpevole anche se non sa che c'é stata costrizione). Purtroppo la domanda successiva da porsi é: come deciderà la magistratura se c'é stata costrizione? Dai due articoli che ho letto su questo argomento, precisamente il secondo

http://www.spiegel.de/international...tion-cases-in-german-law-reform-a-936844.html
http://researchprojectkorea.wordpress.com/2013/12/04/a-sham-of-the-forced-coalition/

emerge il sospetto che la testimonianza di presunte vittime di trafficking verrà ignorata. Potranno ripetere finché gli pare che prostituirsi é stata una loro scelta ma verranno considerate lo stesso delle schiave. Ci sarebbe da sorprendersi se venisse adottata questa strategia? Secondo me, no. E' da anni che la propaganda femminista, prontamente ripresa da media e politici, spinge la gente a credere che quasi tutte queste ragazze, specie quelle provenienti da paesi poveri, sono delle schiave costrette a prostituirsi da sinistre "mafie internazionali". La mia esperienza pluriennale di punter, corroborata dalla lettura di diversi siti di sex-worker, mi dice esattamente il contrario. E non solo la mia esperienza. Come avevo riportato altrove, un'estesa operazione (Pentameter) della polizia britannica, qualche anno fa, nonostante un imponente spiegamento di mezzi non aveva trovato una sola donna costretta a prostituirsi. Il che confermerebbe che sono rare. Ma é servito per aprire gli occhi? Nemmeno per sogno. I proibizionisti hanno sostenuto che la polizia non era brava abbastanza a trovare le vittime, e doveva essere più "creativa".
Ecco, non leggo il tedesco, ma temo che la stessa situazione si stia ripetendo ovunque e che si stiano preparando i mezzi legali per "creare" quelle centinaia di migliaia di vittime di coercizione che la propaganda femminista vuole che esistano.




Verissimo, purtroppo. Una delle (tante) ragioni per cui sono pessimista é che tutti gli Stati, chi più chi meno, hanno un bisogno disperato di soldi. Legalizzare e tassare, incontrerebbe un'opposizione enorme del fronte filo femminista: già immagino le accuse di Stato-pappone che risolve i suoi problemi di debiti sul corpo delle donne. Arrivare ad una legalizzazione nell'attuale fase di avanzata proibizionista é una pura chimera. Invece la pratica delle multe ai clienti é già stata testata con successo con le ordinanza comunali, grazie anche alla riluttanza dei clienti a uscire allo scoperto e difendersi.

Sto raccogliendo informazioni sulla situazione canadese e non é così rosea come sembrerebbe dai titoli. Non dimentichiamo che anche in Francia, qualche mese fa, c'era stata una decriminalizzazione dell'adescamento per strada, ma non perché si stesse adottando una posizione liberale verso la prostituzione, come gli eventi successivi hanno dimostrato, ma perché faceva parte della filosofia svedese di decriminalizzazione di chi vende sesso e della parallela criminalizzazione di chi lo compra.
Non è facile scoprire chi sta consumando sesso a pagamento, oppure non tale. In Italia, le illecite normative locali (Ordinanze e Regolamenti di Polizia Urbana) sanzionano anche chi è sospettato di esercitare il meretricio, oppure di avvalersene, od anche solo chi chiede informazioni alle stesse professioniste per strada. Il tutto con sanzioni amministrative, le quali vengono subito pagate per chi non vuole fare ricorso. Però, se queste violazioni prevedessero sanzioni penali, con tanto di processo obbligatorio in merito, molto probabilmente si avrebbero molte assoluzioni in questione. Come ho già detto in precedenza, seguendo l'esempio canadese, le due Corti Europee potrebbero eliminare il proibizionismo del sesso a pagamento al rispettivo livello di giurisdizione continentale.
 
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positcor

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La domanda delle domande: perchè si sta andando verso questa stretta nei confronti della prostituzione?
 
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E' ciò su cui cercavo di richiamare l'attenzione anche in altri thread: l'ondata proibizionista coinvolge tutto il mondo occidentale, sia pure partendo da legislazioni molto diverse, é di ispirazione femminista più che religiosa-perbenista e in quanto tale raccomanda invariabilmente una strategia di "penalizzazione della domanda" (end demand). Traduzione: la criminalizzazione di noi punter :treaten: , che poi é il nocciolo del cosiddetto "modello svedese".

Per quanto io sia tutt'altro che tenero con le ipocrisie clerical-vaticane, devo ammettere che in questo caso la matrice repressiva è quella moralista-femminista. Che peraltro si sposa bene con il bigottismo e il perbenismo da quattro soldi delle istituzioni religiose, quella cattolica in primis. La storia insegna che una volta che una legge del genere passa, beh.....è molto difficile tornare indietro. Insomma, una volta che sono state abolite le case chiuse in Italia, avete visto quanti referendum naufragati o passati sotto silenzio? L'ultimo promosso dalla Regione Lombardia (con finalità peraltro più repressive per la prostituzione stradale, piuttosto che con motivazioni libertarie).

Come avevo riportato altrove, un'estesa operazione (Pentameter) della polizia britannica, qualche anno fa, nonostante un imponente spiegamento di mezzi non aveva trovato una sola donna costretta a prostituirsi. Il che confermerebbe che sono rare. Ma é servito per aprire gli occhi? Nemmeno per sogno. I proibizionisti hanno sostenuto che la polizia non era brava abbastanza a trovare le vittime, e doveva essere più "creativa".
Ecco, non leggo il tedesco, ma temo che la stessa situazione si stia ripetendo ovunque e che si stiano preparando i mezzi legali per "creare" quelle centinaia di migliaia di vittime di coercizione che la propaganda femminista vuole che esistano.

Verissimo, purtroppo. Una delle (tante) ragioni per cui sono pessimista é che tutti gli Stati, chi più chi meno, hanno un bisogno disperato di soldi. Legalizzare e tassare, incontrerebbe un'opposizione enorme del fronte filo femminista: già immagino le accuse di Stato-pappone che risolve i suoi problemi di debiti sul corpo delle donne. Arrivare ad una legalizzazione nell'attuale fase di avanzata proibizionista é una pura chimera. Invece la pratica delle multe ai clienti é già stata testata con successo con le ordinanza comunali, grazie anche alla riluttanza dei clienti a uscire allo scoperto e difendersi.

Sto raccogliendo informazioni sulla situazione canadese e non é così rosea come sembrerebbe dai titoli. Non dimentichiamo che anche in Francia, qualche mese fa, c'era stata una decriminalizzazione dell'adescamento per strada, ma non perché si stesse adottando una posizione liberale verso la prostituzione, come gli eventi successivi hanno dimostrato, ma perché faceva parte della filosofia svedese di decriminalizzazione di chi vende sesso e della parallela criminalizzazione di chi lo compra.

Non sapevo neanche che pure in Gran Bretagna vigesse una legislazione proibizionista e che criminalizzasse il cliente. Posso chiederti dove hai trovato queste informazione e se esistono siti che monitorano la situazione, che francamente, sta diventando preoccupante? Grazie
 
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Ovviamente, il proibizionismo è l'acqua del pesce Mafia.

Un'altra delle critiche portate dalla propaganda proibizionista è che, per esempio in Germania, la legalizzazione non abbia di fatto portato alla fine della tratta. Avevo seguito tempo fa alcune discussioni che riguardavano pure le ragazze che lavoravano negli FKK.
La questione è davvero complessa, ma risolverla a colpi di slogan e proibizionismo non è certo la soluzione. Altrochè stato-pappone. Ricordate: Al Capone è diventato Al Capone grazie al proibizionismo negli Stati Uniti negli anni '20!!!!!
 
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Per quanto io sia tutt'altro che tenero con le ipocrisie clerical-vaticane, devo ammettere che in questo caso la matrice repressiva è quella moralista-femminista. Che peraltro si sposa bene con il bigottismo e il perbenismo da quattro soldi delle istituzioni religiose, quella cattolica in primis. La storia insegna che una volta che una legge del genere passa, beh.....è molto difficile tornare indietro. Insomma, una volta che sono state abolite le case chiuse in Italia, avete visto quanti referendum naufragati o passati sotto silenzio? L'ultimo promosso dalla Regione Lombardia (con finalità peraltro più repressive per la prostituzione stradale, piuttosto che con motivazioni libertarie).



Non sapevo neanche che pure in Gran Bretagna vigesse una legislazione proibizionista e che criminalizzasse il cliente. Posso chiederti dove hai trovato queste informazione e se esistono siti che monitorano la situazione, che francamente, sta diventando preoccupante? Grazie
Se lo vuoi sapere, sulle case chiuse in Italia vige la Convenzione ONU 1949/51, che l'Italia, a differenza di altri Stati come la Germania e l'Olanda, ha definitivamente ratificato nel 1980.
Su wikipedia puoi trovare abbastanza in merito alla Gran Bretagna. Da quello che so, dal 1998 la prostituzione è disciplinata dalla Regioni. In Inghilterra, Galles e Nord Irlanda, se un cliente si rende consapevolmente tale di una meretrice sfruttata e successivamente si scopre che questa è stata ridotta in schiavitù, lo stesso avvalente non può chiamare a propria discolpa l'ignoranza relativa.
So che in Scozia diverse volte la legge simil svedese è stata bocciata dal relativo Parlamento ed in Nord Irlanda sta per essere esaminata un'altra dello stesso tipo.
 
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Non sapevo neanche che pure in Gran Bretagna vigesse una legislazione proibizionista e che criminalizzasse il cliente. Posso chiederti dove hai trovato queste informazione e se esistono siti che monitorano la situazione, che francamente, sta diventando preoccupante? Grazie

Le nazioni europee dove si viola la legge semplicemente comprando sesso sono quelle indicate da Francostars precedentemente: Svezia, Norvegia e Islanda. Forse, tra un po', la Francia, se il Senato approverà la nuova legge. Ho sentito voci del genere riguardo alla Lituania e la Slovacchia ma non ho trovato conferma.
Nel Regno Unito, o almeno in Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord, (forse anche in Scozia, la legislazione in materia é locale) é reato andare con una prostituta se essa é stata costretta a prostituirsi, anche se il cliente non sa che lo é stata. E' quello che dicevo nell'intervento precedente. Lo puoi leggere nella pagina di Wikipedia sulla prostituzione in UK:

http://en.wikipedia.org/wiki/Prostitution_in_the_United_Kingdom


In England, Wales and in Northern Ireland it is an offence to pay for sex with a prostitute who has been “subjected to force” and this is a strict liability offence (clients can be prosecuted even if they didn’t know the prostitute was forced)

Qualche hanno fa si era dibattuto se introdurre il modello svedese anche in Inghilterra e poi la cosa era stata lasciata cadere, adottando questa soluzione più moderata che é una specie di compromesso
Da quanto leggo é reato anche il kerb crawling, cioé guidare lentamente e fermarsi in zone di prostituzione stradale. Le nostre ordinanze contro la prostituzione di strada quindi non sono fuori dal mondo...

Inoltre: in Irlanda del Nord stanno esaminando un progetto di legge (di Lord Morrow) che introdurrebbe il modello svedese.
In Scozia ci hanno provato due volte, l'ultima qualche mese fa con un disegno di legge della laburista Rhoda Grant, ma il parlamento ha detto no in entrambi i casi. Grazie al cielo, non sempre le cose vanno male. Anche in Danimarca, prima delle elezioni, i socialdemocratici avevano promesso di introdurre il modello svedese, ma una volta andati al governo ci hanno ripensato. Almeno per ora.

Non conosco un sito generale e aggiornato sulla legislazione in materia di prostituzione. Cerco di tenermi al corrente con Google e leggendo i siti delle sex-worker.
 
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Un'altra delle critiche portate dalla propaganda proibizionista è che, per esempio in Germania, la legalizzazione non abbia di fatto portato alla fine della tratta. Avevo seguito tempo fa alcune discussioni che riguardavano pure le ragazze che lavoravano negli FKK.
La questione è davvero complessa, ma risolverla a colpi di slogan e proibizionismo non è certo la soluzione. Altrochè stato-pappone. Ricordate: Al Capone è diventato Al Capone grazie al proibizionismo negli Stati Uniti negli anni '20!!!!!
Difatti, il proibizionismo soprattutto clientelare manderà i consumatori in luoghi nascosti e protetti dove, per restare in questi, gli stessi pagheranno maggiormente, rispetto ai posti comuni, che vengono frequentati nella rispettiva legalità; esattamente come il proibizionismo del vino nell'America degli anni '20.
 
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Le nazioni europee dove si viola la legge semplicemente comprando sesso sono quelle indicate da Francostars precedentemente: Svezia, Norvegia e Islanda. Forse, tra un po', la Francia, se il Senato approverà la nuova legge. Ho sentito voci del genere riguardo alla Lituania e la Slovacchia ma non ho trovato conferma.
Nel Regno Unito, o almeno in Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord, (forse anche in Scozia, la legislazione in materia é locale) é reato andare con una prostituta se essa é stata costretta a prostituirsi, anche se il cliente non sa che lo é stata. E' quello che dicevo nell'intervento precedente. Lo puoi leggere nella pagina di Wikipedia sulla prostituzione in UK:

http://en.wikipedia.org/wiki/Prostitution_in_the_United_Kingdom


In England, Wales and in Northern Ireland it is an offence to pay for sex with a prostitute who has been “subjected to force” and this is a strict liability offence (clients can be prosecuted even if they didn’t know the prostitute was forced)

Qualche hanno fa si era dibattuto se introdurre il modello svedese anche in Inghilterra e poi la cosa era stata lasciata cadere, adottando questa soluzione più moderata che é una specie di compromesso
Da quanto leggo é reato anche il kerb crawling, cioé guidare lentamente e fermarsi in zone di prostituzione stradale. Le nostre ordinanze contro la prostituzione di strada quindi non sono fuori dal mondo...

Inoltre: in Irlanda del Nord stanno esaminando un progetto di legge (di Lord Morrow) che introdurrebbe il modello svedese.
In Scozia ci hanno provato due volte, l'ultima qualche mese fa con un disegno di legge della laburista Rhoda Grant, ma il parlamento ha detto no in entrambi i casi. Grazie al cielo, non sempre le cose vanno male. Anche in Danimarca, prima delle elezioni, i socialdemocratici avevano promesso di introdurre il modello svedese, ma una volta andati al governo ci hanno ripensato. Almeno per ora.

Non conosco un sito generale e aggiornato sulla legislazione in materia di prostituzione. Cerco di tenermi al corrente con Google e leggendo i siti delle sex-worker.
Da quello che so, in Lituania la prostituta ed il cliente sono perseguiti amministrativamente, mentre in Slovacchia è reato adescare le prostitute come tali.
Il Kerbcrawling punisce sia la prostituta che il cliente sulle vie in ogni modo, ma non è una normativa locale, bensì dell'ordinamento stesso.
 
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disfear

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Ho letto con molto interesse gli ultimi post, ignoravo parecchie cose :)

Comunque, come ho già scritto, anche a me sembra proprio un ondata di moralizzazione continentale. Io sono stato in Svezia per motivazioni "metalliche" un po' di anni fa e notai con sorpresa che non c'era neanche un lap dance poichè, da come mi hanno spiegato, è vietata praticamente qualsiasi mercificazione del corpo della donna (anche se qualche stradale soprattutto di colore l'ho vista pure li). Non so se è proprio proibita o se ormai è radicato nel pensiero svedese che locali del genere non sono morali. D'altro canto però "cuccare" in Svezia è di una facilità disarmante, forse perchè sono anche più disinibite, ma molto più probabilmente perchè le ragazze dai 20 ai 30 sono ubriache una sera si e l'altra anche (un po' come in Inghilterra) e quindi per gli svedesi non è chissà quale problema...

Resta comunque ai miei occhi contorto il fatto che il femminismo recente voglia dare la libertà alle donne togliendogli il diritto di fare scelte in questo campo. Se si volesse fare dietrologia sembra quasi che le donne vogliano togliere agli uomini ogni tipo di potere su di esse, anche quello di "averle" pagando. Ma qua forse esagero :)

Se si volessero tirare le somme della lotta contro la prostituzione, o meglio allo schiavismo sessuale, credo che sia abbastanza palese come il proibizionismo abbia fallito completamente negli ultimi 50 anni. Sia da noi che all'estero. Il mestiere più antico del mondo non si debellerà così. Al massimo si darà nuova linfa al turismo sessuale, provocando così oltre lo sfruttamento dei paesi meno sviluppati anche il danno economico del continuare a portare i nostri soldi all'estero.

E' assurdo che generalmente in tutti i paesi si creda che criminalizzare la prostituzione serva a qualcosa. Con le droghe è servito? Ormai anche tra i banchi delle scuole gira con consuetudine la cocaina, e il mercato è sempre più florido.

Non so se in Germania avranno il coraggio di legiferare in maniera molto restrittiva, anche perchè credo che la "prostituzione" sia ormai una sorta di lobby. Non credo che i personaggi che hanno aperto FKK da 10 milioni di euro staranno pacifici ad aspettare che qualcuno gli chiuda la baracca. Forse ormai hanno messo in moto un mercato che fa girare talmente tanti soldi che nemmeno lo stato tedesco può rinunciare agli introiti del settore a cuor leggero. Non la vedo così facile.

In francia e da noi, invece è molto semplice perchè lo stato non ci perde nulla, anzi ci guadagna solamente a multare con ancor più severità. Ho sempre pensato che prima o poi qualcuno si inventasse qualcosa per colpire i clienti delle loft, ma in italia finchè stanno in casa e nessuno vede, il problema sembra non esistere.

Eppure in questo periodo di magra ai miei occhi sembra così stupido non voler "mettere le mani" su tutti i milioni che le pay fanno girare sul nostro suolo, ma soprattutto stanno facendo volare allegramente nei loro paesi d'origine...

P.S: Spero di non aver violato regole del forum, essendo conscio che questi sono sempre argomenti delicati...
 
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Resta comunque ai miei occhi contorto il fatto che il femminismo recente voglia dare la libertà alle donne togliendogli il diritto di fare scelte in questo campo. Se si volesse fare dietrologia sembra quasi che le donne vogliano togliere agli uomini ogni tipo di potere su di esse, anche quello di "averle" pagando. Ma qua forse esagero :)

Invece non credo che tu esageri. Il femminismo è un movimento molto variegato, ma in sostanza molte femministe più che la parità tra generi vogliono proprio privare gli uomini di qualsiasi tipo di potere... anche quello di scopare a pagamento....
E non solo:
http://www.corriere.it/scienze/13_f...no_efdc0bf0-769b-11e2-bad5-bab3677cbfcd.shtml
http://www.corriere.it/tecnologia/1...ra_25b9d342-88a8-11e2-b463-ff37879da0fc.shtml

Eppure in questo periodo di magra ai miei occhi sembra così stupido non voler "mettere le mani" su tutti i milioni che le pay fanno girare sul nostro suolo, ma soprattutto stanno facendo volare allegramente nei loro paesi d'origine...

E invece lo stato più che "pappone", vuole diventare "gendarme": preferiscono "mettere le mani" sui clienti (multe di 1500 euro la prima volta, 3000 la seconda, stando al progetto di legge presentato in Francia), piuttosto che cercare di regolamentare un business miliardario (in euro).
Insomma, meglio l'uovo oggi che la gallina domani.

Non so se in Germania avranno il coraggio di legiferare in maniera molto restrittiva, anche perchè credo che la "prostituzione" sia ormai una sorta di lobby. Non credo che i personaggi che hanno aperto FKK da 10 milioni di euro staranno pacifici ad aspettare che qualcuno gli chiuda la baracca. Forse ormai hanno messo in moto un mercato che fa girare talmente tanti soldi che nemmeno lo stato tedesco può rinunciare agli introiti del settore a cuor leggero. Non la vedo così facile.

Su questo la penso anche io così. Un conto è voler abolire i bordelli flat-rate, un altro è sbaraccare tutto quanto.
Ma ripeto, attenzione che proteste ce ne sono anche lì:
http://www.corriere.it/esteri/13_di...en-33ba4dfa-5e77-11e3-aee7-1683485977a2.shtml
http://www.corriere.it/esteri/09_lu...no_9af4f0e8-7ab9-11de-8f8b-00144f02aabc.shtml

Infine questo pezzo, che interpreta i dati "a modo suo":
http://27esimaora.corriere.it/artic...li-legaliun-business-da-145-miliardi-di-euro/
 
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La domanda delle domande: perchè si sta andando verso questa stretta nei confronti della prostituzione?

1) Ipocrisia vertiginosa del politically correct (si proibisce buonisticamente tutto ciò che non interferisce con gli interessi dei padroni del vapore: la prostituzione sì, la disoccupazione di massa, la precarietà a vita, i salari da fame - tutte cose che, detto per inciso, incoraggiano fortemente la prostituzione - no)

2) Operazione sterminio del maschio vecchio modello, quello con i coglioni che tiene alla sua indipedenza e sa assumersi le sue responsabilità, specie quando diventa padre (la prostituzione e il matrimonio tradizionale sono complementari: pochi mariti e padri sono monogami, e andare a pay è molto meno pericoloso per la famiglia che farsi le amanti).

Per inquadrare questa operazione sterminio, vi segnalo che in Italia i figli illegittimi sono in tutto equiparati ai legittimi. Ergo, tu ti fai una scopata ludica e se la signora vuole, puoi trovarti a dover mantenere un ragazzino fino ai trent'anni, e in più a lasciargli una quota della tua eredità, fregando i figli nati nel matrimonio. Invece, se resta incinta la tua fidanzata o moglie e vuole abortire tuo figlio, tu non puoi dire beo. In questo quadro, l'unica mossa non autolesionista resta pagarsi una pay. Et voilà che ti mettono in galera
 
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disfear

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Ne sei veramente sicuro? Non lo dico in tono polemico ma solo per capire. Siccome dicono la stessa cosa di Tenerife poi ci sono stato ed è quasi come in Italia.

Beh io di solito non cuccavo neanche ad un ritrovo di ninfomani, invece in svezia mi è andata di lusso. Sarà perchè ero un metallaro in mezzo a migliaia di metallare, e perchè erano sempre sbronze, ma sono stato particolarmente fortunato. Secondo me è perchè sono sempre ubriache comunque.

Invece non credo che tu esageri. Il femminismo è un movimento molto variegato, ma in sostanza molte femministe più che la parità tra generi vogliono proprio privare gli uomini di qualsiasi tipo di potere... anche quello di scopare a pagamento....
E non solo:
http://www.corriere.it/scienze/13_f...no_efdc0bf0-769b-11e2-bad5-bab3677cbfcd.shtml
http://www.corriere.it/tecnologia/1...ra_25b9d342-88a8-11e2-b463-ff37879da0fc.shtml

L'islanda sarà il paese dove le donne vivono meglio, ma è anche quello con il più alto tasso di suicidi. Se gli tolgono pure il porno mi sa che quest'ultima statistica è destinata ad aumentare :)

Seriamente, quando leggo queste idee brillanti di oscurare internet rido sempre di gusto. Chiudere rubinetti così a caso nel web è impossibile. Chi pensa solitamente queste leggi non capisce nulla di nulla di informatica. Grasse risate mi accompagnano anche quando leggo il testo della web-tax. Ancora non hanno capito che si è soggetti alle leggi del dominio (cioè del server), tocchiamo il ridicolo. Figurati se potenze come microsoft (che fattura più del prodotto interno lordo dell'italia) o google, si mettono in coda al comune per fare la partita iva...

Esempio stupido: in teoria da un po' di anni non si dovrebbe più accedere in italia ai siti di torrent sharing poichè lo stato ha trovato l'accordo con gli ISP (i gestori delle linee) di offuscare certi domini. I vari alice, infostrada ecc hanno provato a spiegare allo stato che è inutile, ma tanto sono dei rincoglioniti, e quindi hanno deciso di dire si e non rompersi le palle che è più facile e non comporta rogne per loro. In realtà poi basta cambiare i DNS (è un operazione banalissima di 3 secondi - cercate DNS google o open DNS) e torna tutto come prima, puoi vedere quello che vuoi e tanti saluti alla censura informatica. Proprio in casi estremi basta connettersi ad un server proxy.

Infatti nel mondo sommerso dei proxy il contrabbando d'armi, lo spaccio, il mercato abominevole del sesso con minori, e altre porcherie proliferano indisturbate. Infatti il metodo più efficiente per beccare i pedofili per esempio resta ancora "infiltrare" gli agenti come utenti nelle comunità e scovare informazioni o beccare gli IP.

Invece i vecchi bacucchi che stanno al potere credono ancora di essere nel medioevo e poter far decidere le nostre sorti alla santa inquisizione. Anche nei paesi ove la censura è totale come la cina con mezza conoscenza informatica fai quello che vuoi... La primavera araba alla fine è partita così nonostante l'oscurantismo.

Allo stesso modo credono che legiferare "ad cazzum" sulla prostituzione possa con lo schiocco di dita debellare la questione. Si continua a fare delle leggi senza senso (anche con le droghe) dove puoi prostituirti, in teoria puoi andarci, ma è vietato contrattare la prestazione, se ti beccano è favoreggiamento o sfruttamento, si vuole dare libertà alla prostituta e criminalizzare il cliente, si vuole essere liberali e conservatori allo stesso tempo.

Gli articoli sul flat rate degli FKK sono emblematici. E' come quella contorta morale mediatica made in USA. Se non hai minimo 50 anni non devi neanche sapere che cos'è il sesso (ma a 10 anni ti regalano un fucile automatico) e mai al di fuori della procreazione, se sei un personaggio istituzionale e per caso hai guardato un culo per strada ti processano. Però Paris Hilton, Lady gaga e altre sciaquette sono considerati idoli ed esempi da seguire.

E' un modo di moralizzare le genti che non ha senso, non ha nessun ritorno sociale o economico, e non catechizza nessuno. Credono che togliendo il porno, la prostituzione, e altro alla gente passi il fisiologico desiderio sessuale? Però allo stesso tempo se belen alle 8 e mezza di sera appare in tv senza mutande è perfettamente normale. Boh magari io sono giovane e vivo in tempi confusi, ma capisco sempre meno l'utilità delle cose.

Regolamentare la prostituzione è palese che risolva molti problemi, tolga gran parte delle ragazze sfruttate, spostando il mercato alla luce del sole. I detrattori diranno sempre che in germania lo sfruttamento non è sparito, ma solo ridimensionato (ridimensionato in maniera clamorosa però). Ma in ogni ambito c'è chi vuol fare soldi facile contravvenendo alle leggi, il contrabbando di sigarette esiste ancora, la falsificazione dei capi d'abbigliamento esiste ancora, il lavoro a nero esiste ancora, ecc... Per assurdo si potrebbe allora pensare di abolire il lavoro :)

Va beh forse mi sono dilungato troppo, perdonatemi :)
 
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C

Caccia

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Ovviamente, il proibizionismo è l'acqua del pesce Mafia.

Sottoscrivo in pieno quello che hai scritto e mi permetto di aggiungere anche la confusione e disorganizzazione legislativa (qui mi riferisco all'esperienza italiana sul tema prostituzione ma ciò si collega anche all'esperienza francese) che alimentano sempre la criminalità. Si cerca di accantonare un "fenomeno" così diffuso lasciando che venga gestito e organizzato da tutti fuorché dal legislatore.....purtroppo.
Purtroppo perché in questo modo oggettivamente parlando ci perdono tutti: dalle prostitute ai clienti e anche lo Stato (e per stato intendo sia le istituzioni sia i bigottoni e meno bigottoni che si lamentano di trovare le prostitute in strada, i delinquenti i protettori ecc...). Morale della "favola" gli unici a guadagnarci sono gli sfruttatori.
 
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