ADDIO SOCRATES.....

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SAN PAOLO - Ricoverato ieri sera in terapia intensiva, è morto stamattina l'ex capitano della nazionale brasiliana Socrates. Ad uccidere a 57 anni l'ex giocatore è stata un'infezione intestinale dovuta ad abuso di alcol che lo aveva colpito nella giornata di ieri. Lo riferisce il quotidiano brasiliano Folha.
Era stato ricoverato nell'unità di terapia intensiva dell'ospedale «Albert Einstein» di San Paolo per la terza nel giro di pochi mesi. A causa del consumo di alcol, Socrates in passato ha sofferto di emorragie all'apparato digerente e di cirrosi epatica.
Socrates Brasileiro Sampaio de Souza Vieira, 57 anni, meglio noto semplicemente come Socrates in Italia ha vestito la maglia della Fiorentina nella stagione '84-'85. Già lo scorso settembre l'ex capitano della Sele‡ao ed idolo del Corinthians negli anni Ottanta, era stato ricoverato qualche giorno in terapia intensiva a causa di una grave emorragia intestinale. Socrates, laureato in medicina e per questo soprannominato 'il dottore', in quell'occasione aveva ammesso di aver avuto problemi con l'alcool. Capitano del Brasile ai Mondiali del 1982 e del 1986, ha vestito anche le maglie di Botafogo (1974-1978) e Corinthians di San Paolo (1978-1984).

I TIFOSI: "FAI UN TACCO DA DIO" «Dottore vola in cielo a fare un tacco da Dio» e anche «Un'ultima pinta per il Dottore»: sono gli striscioni apparsi in Curva Fiesole allo stadio Franchi, prima del fischio d'inizio tra Fiorentina e Roma, in ricordo di Socrates Brasileiro Sampaio De Souza Vieira De Oliveira, in arte Socrates e per la stagione 84-85 giocatore della Fiorentina. Durante il minuto di silenzio, prima dell'inizio della gara, applausi scroscianti da parte dei tifosi viola e quelli giallorossi, mentre sul megaschermo è stata messa una foto del giocatore brasiliano con la maglia viola e la scritta «Ciao Socrates».

:bye:
 
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Mondiale '82

"Quella verdeoro non era una Seleçao normale. Il ct Telé Santana aveva messo insieme un gruppo dal talento incalcolabile. Oscar, Junior, Socrates, Dirceu, Cerezo, Falcao, Eder e Zico. Nomi che accendono le passioni ancora oggi, a quasi trent’anni di distanza. Fantasia, classe trabordante. Il tutto sorretto da un’idea tanto affascinante quanto quasi irreale. Quella di poter vincere attaccando, attaccando e attaccando ancora. Sempre e comunque, senza sosta. Senza preoccuparsi dell’avversario. Senza nemmeno calcolarlo."

Grazie a personaggi come Socrates ho imparato ad amare il calcio...
 
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