Castigata a quasi 30 anni... Accettasi consigli sia da punter che da colleghe.

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La certezza é il verdetto del Giudice. Di fronte a verdetti emessi da diversi Giudici, il giudizio puó non essere uguale. In questo caso, da quel che ho riscontrato, in tribunale, 8/10 se ricorri ingiustificatamente contro un genitore il Giudice ti fa barba e capelli. Poi se il
Genitore ti stupra e ti sevizia hai le ragioni per farlo.

Sarei curioso di vedere che succede in questo caso ma la Ragazza, per fortuna, é intelligente e non quererelà la madre anche se Qualcuno, in questo 3d, la sta incoraggiando.
 
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Scrivo un parere a caldo, senza aver letto gli altri interventi: che tua madre sia in disaccordo con ls tua scelta lo trovo, da genitore, assolutamente comprensibile., anche se difendo il tuo diritto a fare le tue scelte. Che tua madre ti sequestri i soldi lo trovo vergognoso, un furto bello e buono; che lei ti ricatti, lo trovo vile
 
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Guarda che questa signorina qua ha scritto i primi di giugno dei suoi kasini e poi dall’inizio di luglio non è più entrata nel forum.
Chissà qualche punter toscano la conoscerà…
Io sono un po’ sarcastico su sue future risposte.
Come detto, ho risposto di getto al post della signorina, senza ulteriori valutazioni e senza aver letto altri interventi. Sono forse un po' naive ed impulsivo, quando qualcuno/a scrive sul forum assumo che dica la verità, poi c'è sempre chi abusa della nostra buona fede...
 
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Affinchè un castigo sia efficace devono verificarsi due condizioni:
che ci sia un castigatore;
che ci sia un castigato che se lo lasci imporre.
Se il castigato rifiuta il ruolo, il castigatore (e il castigo) non esiste, come pure il contrario logicamente.
Sbaglio?
 
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Qua ci stava solo una che voleva farsi pubblicità free tra i tanti puttanieri di sto forum ?
Chiaro.
Più che altro non ho capito alcune risposte, magari erano sarcastiche e non ci sono arrivato. :)
Il thread lo ho letto giorni fa e ora non ricordo bene.
Aggiungo giusto un altro paio di cose che dovrebbero essere banali e scontate, ma a questo punto non sono sicuro lo siano al 100%.
Tra l'altro cose fresche fresche...:
-Se pensi troppo ad una cosa, significa solo che non la stai facendo.
-Spesso quando una persona annuncia di voler fare una cosa, quasi sicuramente non la farà.
Anzi, lo fa proprio per convincersi, ed essere convinta, a non farlo (più la cosa è estrema e più il discorso è vero generalmente).
-Quello che non cambi, lo scegli.
Avevo pure altre perle di saggezza millenaria da aggiungere, ma ora mi sono sfuggite.

Per essere più realisti e concreti:
Come già è stato detto, se ricordo bene, i presunti illeciti devono essere dimostrabili per essere portati in causa e preferibilmente anche rilevanti.
Tra l'altro in un ipotetico caso simile, reale, se l'interessata volesse davvero denunciare ed agire, dopo vari consulti molto probabilmente la denuncia non arriverebbe mai.
Si fermerebbe il tutto a monte, da un avvocato ad esempio.

Esempio reale, pratico:
Alcuni anni fa, i miei genitori (ma si potrebbe dire mio padre), minacciavano di mandarmi via di casa se io non avessi fatto e smesso di fare determinate cose.
Inizialmente la cosa non mi dava noia anche perchè sapevo ( dopo una ricerca in modo certo) che quello che loro minacciavano non era legalmente attuabile.
Dopo un po' di tempo però la spavalderia di mio padre nel minacciarmi (atteggiandosi come se realmente avesse il potere di farlo), e il suo riuscito tentativo di persuasione nei confronti di mia madre (che a sua volta si comportava come se appunto mi stessero solo facendo un favore a non denunciarmi e sfrattarmi) ha iniziato a darmi noia.
Dunque ho pensato a come potevo risolvere.
Considerato che farglielo capire non era sufficiente secondo me, conoscendo i miei genitori (mio padre),
ho infine adottato una soluzione a mio avviso migliore, che impartisse una sorta di lezione o al limite di precedente.
Per prima cosa ho iniziato a fare molto di più la cosa che avrei dovuto smettere di fare, ed a farla in modo molto più palese, evidente e provocatorio.
Poi quando come previsto le minacce sono diventate più pesanti e frequenti ho detto a mio padre (con mia madre presente) che lui è solo un chiacchierone, che non sa quello che dice, che tanto poi nemmeno avrebbe (ro) avuto il coraggio di denunciarmi, e che nell impossibile ipotesi in cui lo avesse fatto, il tutto non avrebbe portato a nessun risultato per loro.
Quindi lo stava facendo solo per cercare di mettermi paura, sperando che cedessi.
Però il risultato era che mi aveva (no) rotto le palle, e quindi ora io, che a differenza di lui non parlo solo per parlare, lo avrei portato da un avvocato ed eventualmente denunciato se non la avesse piantata.
Gli ho detto quindi che se lui mi confermava che sarebbero venuti, l'indomani avrei prenotato un appuntamento da un avvocato per tutti e tre, e gli ho detto che il consulto sarebbe stato pagato da chi risultava nel torto.
Lui sentendosi sfidato e forse ferito nell'orgoglio, ha accettato subito senza nemmeno pensarci o parlarne con mia madre.
Siamo andati dall'avvocato (ne avevo cercato uno specializzato per famiglie, ai tempi ce ne erano diversi, avevo scoperto).
Visto che io ero quello che lo aveva contattato e gli aveva spiegato sommariamente la problematica, appena entrati e seduti, dopo 3 minuti di ripetizioni dei fatti alla presenza di tutti, gli ho appunto fatto dire che quello paventato da loro era inattuabile legalmente e che una denuncia sarebbe stata solo una perdita di tempo e soldi.
Una volta che l'avvocato ha confermato, per me il discorso era chiuso.
Dovevo solo incassare guardando la sconfitta apparire sulla faccia di mio padre.
Fatto ciò mi sono alzato, ho salutato ed ho fatto per andarmene, in realtà essendo che comunque avevo prenotato un ora e che l'avvocato era una donna che si è sentita in dovere di mettersi nei panni della mamma (detto esplicitamente da lei), l'avvocato e i miei mi hanno fatto risedere e sono dovuto stare a sentire tutte le cazzate, i ma, i se, i però, da figlio...da uomo...da madre...etc....
Sono rimasto solo per vedere mio padre rosicare e per sfidarlo e provocarlo ulteriormente.
Doveva pentirsi pure di avermi fatto restare oltre al fatto di esserci voluto andare, dall'avvocato.
Poi non ricordo quanto siamo restati effettivamente e gli altri dettagli, non era nei miei interessi.
I miei interessi erano altri, ed ero riuscito a portarli a termine.
Da quel momento in poi ogni volta che azzarda (no) a dire qualche scemenza gli minaccio di (ri) portarli da un avvocato.
A mio padre tuttora brucia, infatti quando si nomina la storia accampa ancora scuse sul fatto e su un eventuale ripetersi dello stesso,
inoltre secondo lui l'avvocato lo abbiamo pagato metà io e metà loro, sicuramente non lo hanno pagato tutto loro (le colpe si dividono, solo i meriti sono personali)
Le sconfitte sono dure da digerire.:-))

Scusate se ho un po' romanzato (o se ci ho malamente provato), ma questa cosa non la ho mai detta a nessuno così nello specifico,
e nel raccontarla mi sono divertito, ho rivissuto la vittoria che fù...?
Mi è quindi venuto istintivo raccontarla così.
 
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Mia cara @Lamelabianca quando Biancaneve mangiò la mela tu non eri ancora nata.

Detto ciò, visto che non ci arrivi ti consiglio un bravo psicoterapeuta perché tu parli di depressione, dovuta alle conseguenze di tue scelte e di come sono state recepite dalla tua famiglia.

Mi sembra più una pubblicità progresso la tua,
stai tranquilla che qui di benefattori ne troverai, visto che stai cercando una via di fuga.


Ti rammento che in passato eri in una chat telegram con delle colleghe tra cui c'ero anch'io.
Le streghe invece sono sempiterne ed esistono ancora
 
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Vera o falsa che sia questa situazione poco importa, siamo su di un forum ed abbiamo di che disquisire in abbondanza.
Tutto il mondo gira con un combustibile solo che sono i soldi.
Se tua madre te li ha presi dove li ha messi ? Li ha versati sul suo conto corrente in banca ?
Cerca in casa la contabile e guarda l'estratto conto che la banca invia mensilmente al correntista.
Se non la trovi vuol dire che li ha nascosti da qualche parte in casa.....cercali e se li trovi vattene di casa per la tua strada.
Il primo vero consiglio, e quindi utile, che abbia letto fin qui
 
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Non ho figli, sono single e ci tengo a rimanerlo.
Ma che c'entra? Qui si parla di impedire di fare uscire di casa una persona libera e maggiorenne e di disporre delle sue finanze. Non sono regole. Se è vero, sono abusi veri e propri. Non entro sulle dinamiche di cui non so nulla. Bastano i fatti: se, ripeto, se sono come li racconta, è grave. A prescindere da quello che uno farebbe se avesse una figlia che si comporta così.
Esatto. E puoi immaginarti che bella vita fanno fare ai figli quei genitori che li coartano e ne frustrano le aspirazioni
 
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Non badare a chi ti da della pazza. Gli uomini si attaccano al significato letterale delle parole, e le donne si esprimono solo a metà con le parole, ma il linguaggio del corpo non si può trasmettere in chat. Ci sta che non ci si riesca a capire.
Mia figlia se ne andò di casa per molto meno, il giorno dopo essere diventata maggiorenne, per dissidi con la madre, ma abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto, mi confidava tutto e oggi ci ritroviamo tutti a cena al ristorante la domenica, lei, il marito, e mia moglie.
Io non giudico mai nessuno, ho fatto cose di cui è meglio non parlare a cena (tantomeno con la questura), e la mia morale è: "non rubare e non aggredire nessuno, tutto il resto è ok".
Parla con tuo padre, spiegagli i tuoi progetti. Unire attività legale e prostituzione potrebbe essere una buona idea, tanto per cominciare sarebbe un buon modo per riciclare i guadagni da escort.
I collaboratori familiari non hanno obbligo di assunzione come gli estranei, tuo padre fa bene a non sprecare soldi con i contributi, punta piuttosto a dividere gli icassi. Investi nella sua (anche tua) attivita.
A tua madre digli con molta delicatezza che se non restituisce il malloppo te ne vai di casa. Magari prorio da tuo padre...

Il sociale tienilo come hobby. Con quello non ci campi, al massimo ci tiri avanti a stento.
(y)
 
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Be' un genitore a volte anche sbagliando agisce peril bene dei figli anche in maniere abbastanza pesanti e rigorose , ma credo solo perche' desideri il meglio per i suoi figli .
Sì, ma comunque sbaglia a coartarlo. Si deve insegnare, anche indirizzare, ma non guidare. Soprattutto con figli maggiorenni, e ben più che maggiorenni!
 
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Il bene dei propri figli. Quale? Quello che io credo? Quello che io vorrei?
A mio avviso la loro libertà è al di sopra di ogni cosa. E mi sono sempre comportato così. Fino da quando avevano 18 anni ma anche prima.
Ricordate che ogniuno di noi ha il diritto di scegliere la propria strada. Io credo che una prostituta sia rispettabile come ogni altra donna/uomo. Poi rispetto anche coloro che la pensano in modo diverso.
Commento da incorniciare, Saetta. Perfetto. E tanto più valido per l'età di Camilla
 
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