Esatto, Federico il Grande. Sono comportamenti non perseguibili a norma di legge, ma censurabili moralmente ed eticamente sì
Castigata a quasi 30 anni... Accettasi consigli sia da punter che da colleghe.
- Creatore Discussione Lamelabianca
- Data di inizio
Cara Camilla mi dispiace moltissimo per la situazione che stai vivendo, o hai vissuto, in questi mesi. L'unico consiglio possibile è quello di affrancarti da tua madre, tornando ad abitare per conto tuo e ricominciando a vivere nel modo che preferisci. Purtroppo però non so indicarti una soluzione pratica al problema.
Mi complimento con te per la maturità con cui ti rapporti ai tuoi genitori, l'affetto che dimostri loro, l'impegno che metti a salvare le relazioni familiari, e ciò nonostante le difficoltà del passato e il comportamento, inqualificabile, di tua madre in questa situazione. Comportamento dettato dai pregiudizi - e pregiudizi di donne e di uomini, e persino di punter, come leggi in molti dei commenti precedenti - per i quali la prostituzione sarebbe sempre degradante e soltanto obbligata - dalla necessità, dagli sfruttatori, dall'avidità e dai peggiori istinti umani, etc. etc. - e mai una scelta libera e sessualmente soddisfacente. Ma tu fregatene di questi pregiudizi e di quei giudizi, degni di talebani nati male, nel tempo sbagliato e nella società sbagliata, stizzosi e pure gelosi, e vivi la tua vita come meglio credi
Mi complimento con te per la maturità con cui ti rapporti ai tuoi genitori, l'affetto che dimostri loro, l'impegno che metti a salvare le relazioni familiari, e ciò nonostante le difficoltà del passato e il comportamento, inqualificabile, di tua madre in questa situazione. Comportamento dettato dai pregiudizi - e pregiudizi di donne e di uomini, e persino di punter, come leggi in molti dei commenti precedenti - per i quali la prostituzione sarebbe sempre degradante e soltanto obbligata - dalla necessità, dagli sfruttatori, dall'avidità e dai peggiori istinti umani, etc. etc. - e mai una scelta libera e sessualmente soddisfacente. Ma tu fregatene di questi pregiudizi e di quei giudizi, degni di talebani nati male, nel tempo sbagliato e nella società sbagliata, stizzosi e pure gelosi, e vivi la tua vita come meglio credi
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Ribadisco che io non comprendo, sarò strano io.
Tutto questo vittimismo, questo colpevolizzare... il cattivo, il tiranno, scaricare sempre il barile...
(Poi tutti sono indipendenti, autori del proprio destino, diversi, unici, uomini alpha?? uomini Alfa ( muniti ) semmai...)
Qualche saggio disse:
L'unica idea che possiamo cambiare è la nostra.
Quindi: l'unica azione che possiamo decidere e controllare è sempre la nostra.
Molta gente non riesce nemmeno a cambiare le proprie di idee, però è convinta di poter cambiare quelle degli altri.
Per i comportamenti abitudini etc. nemmeno parlarne.
Personalmente vedo un sacco di complicazioni a cose estremamente semplici.
Non riesco a fare questo, non riesco a dire quello, non riesco a bere questo a quest ora...
Sarebbe molto più semplice farlo, dirlo, berlo..
Spesso è molto più semplice prendere la decisione e fare la cosa più difficile.
Anche se per natura o per cultura (non saprei), probabilmente soprattutto per abitudine pare che la maggioranza delle volte si prende la decisione più semplice per poi trovarsi nella situazione più difficile.
Quando a me è successo l'episodio raccontato in precedenza non ho immediatamente fatto quanto detto, prima ho provato a parlarne, a spiegare, a cercare il dialogo.
Poco, però ci ho provato.
Una volta che era palese che non sarebbe cambiato nulla allora ho agito.
Si potrebbe dire che quando sono stato minacciato i miei hanno esercitato un abuso di potere, volevano fare una cosa illegale, erano dei mostri, povero lui.
Immaginate che vita facevano fare a quel povero cristo, è immorale ecc. ecc.
Questi secondo me sono giudizi campati in aria ( perchè esclusi gli interessati nessun altro conosce veramente la totalità dei fatti e nemmeno i trascorsi ) e soprattutto non servono e non risolvono niente concretamente.
Nel mio caso è vero, la situazione era più o meno così, e si sarebbero potute dire quelle cose riguardo ai miei e alla faccenda, ma solo fino a quando IO ho lasciato che fosse così.
Poi è finita.
Non è stato semplice (perchè come ho detto in generale, pure io ai tempi complicavo enormemente le cose semplici), e non è stato bello nè men che meno divertente.
Questo soprattutto prima di farlo.
Però è stato oltremodo efficace, ha funzionato e pure bene.
E con il senno di poi si è rivelato semplice e indolore in un certo senso.
Dopo ho smesso di essere il minacciato, ho smesso di essere il poverello, ho smesso di essere quello che subiva un "abuso di potere".
E io non sono nulla di che, non sono speciale, non ho doti particolari, non sono molto differente da altre 1000 persone.
Forse l'unica cosa che posso avere di diverso è il modo di pensare e di agire.
E' inutile a mio avviso dire sbaglia a dire questo, dovrebbe fare quello, l'unica cosa utile è non sbagliare e non fare.
Gli errori degli altri sono appunto errori degli altri, e se li risolvono o meno, se sono errori o meno, non è e non deve essere un problema mio.
E se per assurdo fosse un problema mio, potrei comunque farci molto poco (che è un modo carino di dire niente).
Ad ogni modo vedendo l'ultimo post di @Monopattino devo dire che l'autrice del thread ha un notevole fondoschiena, e pure come fotografa non è male.
Ora forse mi spiego tale interessamento e tentativo di aiuto nonchè comprensione.
Si potrebbe quasi dire che nella vita ci vuole culo...
Tutto questo vittimismo, questo colpevolizzare... il cattivo, il tiranno, scaricare sempre il barile...
(Poi tutti sono indipendenti, autori del proprio destino, diversi, unici, uomini alpha?? uomini Alfa ( muniti ) semmai...)
Qualche saggio disse:
L'unica idea che possiamo cambiare è la nostra.
Quindi: l'unica azione che possiamo decidere e controllare è sempre la nostra.
Molta gente non riesce nemmeno a cambiare le proprie di idee, però è convinta di poter cambiare quelle degli altri.
Per i comportamenti abitudini etc. nemmeno parlarne.
Personalmente vedo un sacco di complicazioni a cose estremamente semplici.
Non riesco a fare questo, non riesco a dire quello, non riesco a bere questo a quest ora...
Sarebbe molto più semplice farlo, dirlo, berlo..
Spesso è molto più semplice prendere la decisione e fare la cosa più difficile.
Anche se per natura o per cultura (non saprei), probabilmente soprattutto per abitudine pare che la maggioranza delle volte si prende la decisione più semplice per poi trovarsi nella situazione più difficile.
Quando a me è successo l'episodio raccontato in precedenza non ho immediatamente fatto quanto detto, prima ho provato a parlarne, a spiegare, a cercare il dialogo.
Poco, però ci ho provato.
Una volta che era palese che non sarebbe cambiato nulla allora ho agito.
Si potrebbe dire che quando sono stato minacciato i miei hanno esercitato un abuso di potere, volevano fare una cosa illegale, erano dei mostri, povero lui.
Immaginate che vita facevano fare a quel povero cristo, è immorale ecc. ecc.
Questi secondo me sono giudizi campati in aria ( perchè esclusi gli interessati nessun altro conosce veramente la totalità dei fatti e nemmeno i trascorsi ) e soprattutto non servono e non risolvono niente concretamente.
Nel mio caso è vero, la situazione era più o meno così, e si sarebbero potute dire quelle cose riguardo ai miei e alla faccenda, ma solo fino a quando IO ho lasciato che fosse così.
Poi è finita.
Non è stato semplice (perchè come ho detto in generale, pure io ai tempi complicavo enormemente le cose semplici), e non è stato bello nè men che meno divertente.
Questo soprattutto prima di farlo.
Però è stato oltremodo efficace, ha funzionato e pure bene.
E con il senno di poi si è rivelato semplice e indolore in un certo senso.
Dopo ho smesso di essere il minacciato, ho smesso di essere il poverello, ho smesso di essere quello che subiva un "abuso di potere".
E io non sono nulla di che, non sono speciale, non ho doti particolari, non sono molto differente da altre 1000 persone.
Forse l'unica cosa che posso avere di diverso è il modo di pensare e di agire.
E' inutile a mio avviso dire sbaglia a dire questo, dovrebbe fare quello, l'unica cosa utile è non sbagliare e non fare.
Gli errori degli altri sono appunto errori degli altri, e se li risolvono o meno, se sono errori o meno, non è e non deve essere un problema mio.
E se per assurdo fosse un problema mio, potrei comunque farci molto poco (che è un modo carino di dire niente).
Ad ogni modo vedendo l'ultimo post di @Monopattino devo dire che l'autrice del thread ha un notevole fondoschiena, e pure come fotografa non è male.
Ora forse mi spiego tale interessamento e tentativo di aiuto nonchè comprensione.
Si potrebbe quasi dire che nella vita ci vuole culo...
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