[1995]
Mi è rimasta proprio di traverso questa Cristina, ragazza greco albanese conosciuta 15 anni fa all'incrocio fra Via Selva e Via Leonardo da Vinci. A quel tempo non esisteva la rotonda e l'area ex tempesti era una landa desolata a ridosso dell'abitato di Agliana. Lavorava insieme alla sorella Sava e all'altra amica Adriana. Cristina bellissima e giovanissima: 19 anni. Non facevo a tempo a fermarmi per l'intervista che la prima cosa che mi diceva era: "Andiamo?". Con lei andavo in camera, aveva una casa in affitto nei pressi di Quarrata (PT) che io avevo denominato la "casina delle fate". Quando arrivavamo parcheggiavo la macchina e ci avviavamo a piedi. Camminavamo e mi abbracciava stretto da farmi perdere la testa... parecchio GFE, sia negli atteggiamenti che nell'azione. Gli incontri con lei erano passione pura, roba che andava al di la del puro sesso. Nuda era come vedere una ragzza di un quadro di Ingres. Ci persi la testa. Era agosto e non avevo di meglio da fare. In una settimana spesi 600.000 lire per 4 incontri. Mi sentii a disagio per i soldi spesi, tanti per l'epoca, ma adesso non li rimpiango. Rimpiango lei. Alla fine del mese se ne andò via per raggiungere altre colleghe a Viareggio.
Non la vidi più, fin quando dopo 5 mesi, nel gennaio 2006, mi recai insieme ad un impresario per valutare un lavoro nei pressi di Viareggio. Passammo sull'Aurelia e la rividi all'improvviso che stava lavorando in pieno giorno insieme alle sue consorelle. Mi riconobbe e cominciò a sbracciarsi, altrettanto feci anch'io, urlando di gioia, volevo scendere. L'impresario mi guardò esterrefatto. Cercai di riprendermi dicendo: "ci hanno salutato e io ho risposto allegramente...". Non l'ho più rivista, ma passando tutt'ora per Quarrata vedo la "casina delle fate" e non posso fare a meno di pensare a lei.
Mi è rimasta proprio di traverso questa Cristina, ragazza greco albanese conosciuta 15 anni fa all'incrocio fra Via Selva e Via Leonardo da Vinci. A quel tempo non esisteva la rotonda e l'area ex tempesti era una landa desolata a ridosso dell'abitato di Agliana. Lavorava insieme alla sorella Sava e all'altra amica Adriana. Cristina bellissima e giovanissima: 19 anni. Non facevo a tempo a fermarmi per l'intervista che la prima cosa che mi diceva era: "Andiamo?". Con lei andavo in camera, aveva una casa in affitto nei pressi di Quarrata (PT) che io avevo denominato la "casina delle fate". Quando arrivavamo parcheggiavo la macchina e ci avviavamo a piedi. Camminavamo e mi abbracciava stretto da farmi perdere la testa... parecchio GFE, sia negli atteggiamenti che nell'azione. Gli incontri con lei erano passione pura, roba che andava al di la del puro sesso. Nuda era come vedere una ragzza di un quadro di Ingres. Ci persi la testa. Era agosto e non avevo di meglio da fare. In una settimana spesi 600.000 lire per 4 incontri. Mi sentii a disagio per i soldi spesi, tanti per l'epoca, ma adesso non li rimpiango. Rimpiango lei. Alla fine del mese se ne andò via per raggiungere altre colleghe a Viareggio.
Non la vidi più, fin quando dopo 5 mesi, nel gennaio 2006, mi recai insieme ad un impresario per valutare un lavoro nei pressi di Viareggio. Passammo sull'Aurelia e la rividi all'improvviso che stava lavorando in pieno giorno insieme alle sue consorelle. Mi riconobbe e cominciò a sbracciarsi, altrettanto feci anch'io, urlando di gioia, volevo scendere. L'impresario mi guardò esterrefatto. Cercai di riprendermi dicendo: "ci hanno salutato e io ho risposto allegramente...". Non l'ho più rivista, ma passando tutt'ora per Quarrata vedo la "casina delle fate" e non posso fare a meno di pensare a lei.