Dopo aver girovagato per ore ed in fase di rientro a casa, decido di ripassare nuovamente per la nota tangenziale pratese. C'era poco a dir la verità, finchè l'occhio mi casca su questa ragazza che durante il primo passaggio mi aveva lanciato un sorriso. Una ragazza abbastanza alta, in carne, capelli corti neri, viso non bellissimo ma simpatica, con un piccolo tatuaggio sul collo lato sinistro, portava un cappellino. La tipa è situata sul viale in oggetto all'incrocio con Via dell'Alberaccio, nota location dove il ricambio è abbastanza frequente. Mi propone il solito menù per il canonico trentello.
Una volta caricata ci presentiamo. Quando mi dice di chiamarsi Francesca, il pensiero mi corre subito ad una stupenda recensione del mitico Power. Stupenda nello stle, ma non nella trama. Ho quindi la sensazione che questa Francesca sia la medesima tizia per cui, durante il social time, cerco di cogliere gli elementi probatori. Mi dice di avere un figlio di anni 7 e di trovarsi a Prato da soli 20 giorni, tanto da negare di aver lavorato all'altezza di Via Sotto l'Organo. Mi dice di essere greca (ne ha fatto più volte riferimento durante la chiacchiera) e che lavora anche a casa in località Vergaio, vicino al bar "La Dolce Vita". Dopo i vari convenevoli ci appostiamo proprio in Via dell'Alberaccio, a pochi metri dal prelievo, in una rientranza con un cancello. La location non mi ispirava tanto e a coronazione del tutto ecco che arriva l'immancabile telefonata
Si sente uno dall'altra parte che parla straniero. Senza che io chiedessi spiegazioni mi dice che era suo fratello che la chiamava dalla Grecia (alle 2:30 ?).
Ciò premesso ecco che passiamo all'azione. Azione per modo di dire, perchè mi indossa subito il preservativo a cazzo moscio e senza scappellarlo
Purtroppo il bj non è degno di questo nome, stringe forte con bocca e con le mani e mi fa male. Cerco subito un deversivo: "Ti puoi spogliare? Voglio vederti nuda". Lei mugola, come a dire NO. Allora la scosto e proseguo di mano. Mi chiede se voglio scopare, ma ormai la poesia era azzerata e l'amico in uno stato comatoso. Dico di no, voglio solo guardarla, al che cede. Leggermente bbw e piena come piace a me, c'era molto da impastare, soprattutto con quelle tette grosse e sode dotate di capezzolo reattivo. Intanto lei me lo riprende in mano e mi fa male un'altra volta, si vedeva che aveva furia di terminare. Dico: "Basta andiamo via". Lei ribatte: "No! Se non finisco vuol dire che non sono stata brava e tu non torni più da me". Infatti. La riporto al posto senza finire e addio.
Una volta caricata ci presentiamo. Quando mi dice di chiamarsi Francesca, il pensiero mi corre subito ad una stupenda recensione del mitico Power. Stupenda nello stle, ma non nella trama. Ho quindi la sensazione che questa Francesca sia la medesima tizia per cui, durante il social time, cerco di cogliere gli elementi probatori. Mi dice di avere un figlio di anni 7 e di trovarsi a Prato da soli 20 giorni, tanto da negare di aver lavorato all'altezza di Via Sotto l'Organo. Mi dice di essere greca (ne ha fatto più volte riferimento durante la chiacchiera) e che lavora anche a casa in località Vergaio, vicino al bar "La Dolce Vita". Dopo i vari convenevoli ci appostiamo proprio in Via dell'Alberaccio, a pochi metri dal prelievo, in una rientranza con un cancello. La location non mi ispirava tanto e a coronazione del tutto ecco che arriva l'immancabile telefonata
Si sente uno dall'altra parte che parla straniero. Senza che io chiedessi spiegazioni mi dice che era suo fratello che la chiamava dalla Grecia (alle 2:30 ?).Ciò premesso ecco che passiamo all'azione. Azione per modo di dire, perchè mi indossa subito il preservativo a cazzo moscio e senza scappellarlo
Purtroppo il bj non è degno di questo nome, stringe forte con bocca e con le mani e mi fa male. Cerco subito un deversivo: "Ti puoi spogliare? Voglio vederti nuda". Lei mugola, come a dire NO. Allora la scosto e proseguo di mano. Mi chiede se voglio scopare, ma ormai la poesia era azzerata e l'amico in uno stato comatoso. Dico di no, voglio solo guardarla, al che cede. Leggermente bbw e piena come piace a me, c'era molto da impastare, soprattutto con quelle tette grosse e sode dotate di capezzolo reattivo. Intanto lei me lo riprende in mano e mi fa male un'altra volta, si vedeva che aveva furia di terminare. Dico: "Basta andiamo via". Lei ribatte: "No! Se non finisco vuol dire che non sono stata brava e tu non torni più da me". Infatti. La riporto al posto senza finire e addio.