Il palazzo rosa....

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Eravamo a metà degli anni novanta...

In una fredda sera di inverno, quattro amici infreddoliti, per combattere un attacco di noia decisero di imbarcarsi su di una piccola utilitaria e intrapresero un viaggio per Lugano.
Non c'era una destinazione precisa. Nessuno di loro conosceva la città ne tantomeno quello che la città gli avrebbe riservato. Avevano sentito parlare di una città che ospitava una mentalità più aperta rispetto a quella milanese in tema di meretricio e affascinati da queste dicerie, si misero su quell’auto per la ricerca del nuovo.

La serata era fredda, gelida… i quattro amici arrivarono in una città assonnata e deserta. Non sapevano niente di quella città. Cominciarono a girare per le strade di Lugano senza una meta, alla ricerca di qualche movimento che potesse far capire loro dove cercare. La città era avvolta dalle luminarie natalizie e ciò la rendeva senza dubbio ancora più gradevole, ma i quattro amici avevano ben altre aspettative.

I ragazzi giravano e rigiravano in strade e stradine alla ricerca di un indizio, di una luce che facesse pensare che… ma non ne trovarono. Dopo circa un ora e mezza di questo pellegrinare lo sconforto si impadronì di loro. Decisero mestamente di tornare a casa. Erano delusi e amareggiati. Lugano non aveva reso loro disponibili i suoi goderecci segreti. Uno dei quattro, senza dubbio il più combattivo, vide un ragazzo che camminava solo sul lungolago nella notte gelida.
“Ferma” urlò all’amico che era alla guida di quella scatoletta metallica chiamata utilitaria. Balzò fuori dall’auto e raggiunse quel ragazzo che camminava solitario. Il temerario si apri con lo sconosciuto e chiese dove erano gli agognati postriboli. La fortuna lo aiutò.
Quel solitario ragazzo che camminava sulla riva del lago in una notte fredda notte di dicembre era un ragazzo napoletano che lavorava come cameriere in un noto albergo del centro. Il ragazzo montò in auto con quelli che all’epoca erano quattro perfetti sconosciuti e gli indicò la meta accompagnandoli di persona. Il ragazzo combattivo e il ragazzo accondiscendente permisero il continuo di questa piccola storia e salvarono la trasferta dei quattro amici.

Giunsero al palazzo rosa. I quattro amici sembravano intimoriti, ma non appena entrarono nel palazzo, un caldo sapore di sesso, di erotismo e di trasgressioni li risucchiò negli interminabili corridoi del piacere.
I quattro amici erano increduli.
Non sapevano cosa fare, cosa guardare e come comportarsi. Guardavano esterefatti quel paradiso di cosce e tette che li circondavano. Mai nella loro breve carriera di puttanieri “on the road” avevano assistito a cotanto spettacolo.
Il ragazzo napoletano disse loro che la serata non era delle migliori e che il palazzo era vuoto perché, visto che mancavano 4 o 5 giorni a natale, molte bimbe erano tornate in patria. Ai quattro ragazzi parve un eresia. Si chiesero “Bhè…se questa è una giornata scarsa… chissà le giornate buone…???”.
Il cameriere convinse i quattro amici a lasciare il Palazzo rosa alla volta del Tortuga. I quattro ragazzi avevano sentito parlare di questo Tortuga da altri amici più grandi. Questi amici gliel’avevano descritto come la quint’essenza della trasgressione svizzera. I quattro furono ben felici di lasciare il Palazzaccio per la nuova meta, ma uscendo da lì fecero di tutto per localizzare dove si trovasse l’edificio del piacere. Presero l’auto e tornarono nelle gelide strade della Lugano by night.

Giunsero al Tortuga. Entrarono….
Non credevano ai loro occhi. Che bellezze si presentavano ai loro occhi. Non sapevano come comportarsi e il navigato napoletano ordino 5 birre per suggellare quella amicizia di una notte. Il cameriere raccontò che cosa era il Tortuga, il palazzo e altri locali della zona, intanto i quattro ragazzetti in bluejeans si guardavano intorno esterrefatti. C’erano ragazze dell’est con gambe kilometriche fasciate da improbabili abiti da sera, ragazze sudamericane con le loro curve accentuate e il loro inconfondibile buon umore, qualche ragazza del nord europa (svedesi e olandesi) e un paio di bellezze nostrane. Erano gli anni d’oro del Tortuga.
I cinque erano bei ragazzi ed anche simpatici. Raccoglievano molto sorrisi dalle ragazze presenti, ma nessun approccio. Il Tortuga era frequentato da una clientela di una certa classe e con una disponibilità economica decisamente superiore rispetto alla loro, ragion per cui, le ragazze del locale erano disponibili e simpatiche con loro ma non si intrattenevano più di tanto.

La guida spirituale dei quattro gli raccontò che le ragazze del Tortuga erano senza dubbio le più belle su piazza, ma anche le più care, per cui i quattro ragazzetti in bluejeans non erano le loro prede ottimali. Gli disse anche che se volevano conoscere meglio le ragazze del Tortuga sarebbero dovuti tornare di pomeriggio, quando le bimbe erano meno indaffarate e più interessate alla compagnia di baldi giovani.

Il napoletano fece un cenno con la mano agli amici e li fece uscire dal Tortuga. Il combattivo lo guardò e gli chiese il perchè li avesse fatti uscire. Loro volevano stare in quel paradiso.
“Muoviti e non fare domande” disse il ragazzo.
Attraversarono la strada. Entrarono nel bar di un hotel e il ragazzo ordino 5 birre.
“Signori…. Benvenuti al Gabbiano!!!” gli disse. Spiegò che questo era il suo locale preferito. Ottime ragazze. Ottimo rapporto qualità prezzo e ottime camere.
I quattro erano allibiti. Ancora una volta erano circondati da bellissime ragazze che erano li per loro.
Ahimè… la voce di un buttafuori avvisò che era tardi e che il locale era chiuso. I ragazzi furono accompagnati alla porta. Nessuno di loro aveva avuto modo di accompagnarsi con una delle meravigliose fanciulle che avevano visto e c’è da scommetterci che al loro arrivo a casa avrebbero sfogato la loro giovane virilità in altro modo.
Erano felici. I ragazzi avevano visto!
La notte di Lugano sembrò un po’ meno fredda e un po’ meno buia e non per le luci natalizie, ma per i suoi segreti svelati. I ragazzi sarebbero tornati a Lugano la sera seguente (dove consumarono) e quella fu la prima di una lunga, lunghissima serie di trasferte…
Lugano e il Ticino non avevano più segreti per loro, dato che con il tempo conobbero altri fratelli di puteros e altri locali.


Quella sera imparai il significato del termine solidarietà tra puttanieri. Più che un amicizia, una fratellanza…

Durevole
 
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...........andando a ritroso nel tempo............ suppongo che questa sia la " le mie solite storie assurde " numero zero. La prima!!!!!! Come il primo cent di Zio paperone.
Chissà chi era il ragazzo più combattivo........ lasciami indovinare.................
Ladies and Gentleman!!!!! And the winner is..........
Mister durevole
:hi: petervivapan
 
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ice

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Ciao Durevole, il tuo racconto ha risvegliato anche in me il ricordo di quei primi viaggi a caccia di passere, nel locale con la mitica fontana, e del trasferimento al corona dopo la sua chiusura. ma mi manca soprattutto lo spirito che ci univa, e ci faceva partire tra amici a cercare avventura per poi raccontarcela e fare commenti.
Ora scegli in internet, vai, e speri che la tipa sia ok, cosi si è perso il fascino del gioco.

Saluti, ICE
 
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Ice ha davvero centrato un punto focale: l'incertezza e la trasgressione che il sentore di certi incontri clandestino sapeva creare.
Durevole ha raccontato una bella storia di amicizia. Di questo tipo, di questo tipo di solidarietà brutale e spontanea, una vita vissuta in modo avventuroso ne è piena, anche se non necessariamente riferibili ad esperienze di tipo sessuale.

Grande! :yahoo:
 
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petervivapan ha scritto:
...........andando a ritroso nel tempo............ suppongo che questa sia la " le mie solite storie assurde " numero zero. La prima!!!!!! Come il primo cent di Zio paperone.
Chissà chi era il ragazzo più combattivo........ lasciami indovinare.................
Ladies and Gentleman!!!!! And the winner is..........
Mister durevole
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Non fu la numero una, ma di certo la prima trasferta in terra elvetica! :biggrin:

La numero uno fu una sudamericana che riceveva in uno squallido motel nei pressi di piazzale Loreto a Milano. Costò all'epoca 50.000 lire piu 20.000 per la camera.
Ci andammo in tre (naturalmente uno alla volta). Tutti e tre saremmo partiti per il servizio militare a giorni e quello era il nostro addio alla vita borghese.

Era la mia prima volta con una professionista ed ero imbarazzatissimo. Salii per ultimo.
Ero così teso, che nonostante la donna fu veramente amorevole e comprensiva, non riuscii ad arrivare al termine. Naturalmente, uscito dalla camera e raggiunto i compagni di merenda mi vantai di una prestazione da vero stallone... proprio come le loro.
:bb:

Ah... i bei tempi andati.... :cray:
 
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Lucaebasta

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durevole ha scritto:
petervivapan ha scritto:
...........andando a ritroso nel tempo............ suppongo che questa sia la " le mie solite storie assurde " numero zero. La prima!!!!!! Come il primo cent di Zio paperone.
Chissà chi era il ragazzo più combattivo........ lasciami indovinare.................
Ladies and Gentleman!!!!! And the winner is..........
Mister durevole
:hi: petervivapan


mi vantai di una prestazione da vero stallone... proprio come le loro.
:bb: [/color]
Ah... i bei tempi andati.... :cray:


Come solito.....!!!! :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
 
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Lucaebasta ha scritto:
durevole ha scritto:
petervivapan ha scritto:
...........andando a ritroso nel tempo............ suppongo che questa sia la " le mie solite storie assurde " numero zero. La prima!!!!!! Come il primo cent di Zio paperone.
Chissà chi era il ragazzo più combattivo........ lasciami indovinare.................
Ladies and Gentleman!!!!! And the winner is..........
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mi vantai di una prestazione da vero stallone... proprio come le loro.
:bb: [/color]
Ah... i bei tempi andati.... :cray:


Come solito.....!!!! :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

Luca.... ma Bafangulo!!!! :on_the_quiet:

Tu sei mai stato al palazzo rosa?
Il quarto piano era tutto dedicato a te.... :smile:
 
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:good: Grande dur ! bel racconto,ehh come dicevi tu,beati tempi andati...
Nello stesso periodo anche io ebbi modo di conoscere il famoso palazzo rosa...partii con un'amico da Perugia,alla ricerca di una ragazza brasiliana conosciuta al Barone Club,e che poi trovai,ma al mitico tortuga...


:big_boss:
 
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LUCULLUS ha scritto:
:good: Grande dur ! bel racconto,ehh come dicevi tu,beati tempi andati...
Nello stesso periodo anche io ebbi modo di conoscere il famoso palazzo rosa...partii con un'amico da Perugia,alla ricerca di una ragazza brasiliana conosciuta al Barone Club,e che poi trovai,ma al mitico tortuga...


:big_boss:

Se mai dovesse esistere il paradiso.... io me lo immagino come il Tortuga.
Ragazze bellissime e di ogni nazionalità ed etnia. Dolci e sapientemente puttane.
Se il paradiso è il Tortuga... da domani mi comporterò bene per avere al momento della mia morte in premio il regno dei cieli... :yes3:
 
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durevole ha scritto:
LUCULLUS ha scritto:
:good: Grande dur ! bel racconto,ehh come dicevi tu,beati tempi andati...
Nello stesso periodo anche io ebbi modo di conoscere il famoso palazzo rosa...partii con un'amico da Perugia,alla ricerca di una ragazza brasiliana conosciuta al Barone Club,e che poi trovai,ma al mitico tortuga...


:big_boss:

Se mai dovesse esistere il paradiso.... io me lo immagino come il Tortuga.
Ragazze bellissime e di ogni nazionalità ed etnia. Dolci e sapientemente puttane.
Se il paradiso è il Tortuga... da domani mi comporterò bene per avere al momento della mia morte in premio il regno dei cieli... :yes3:
..il Paradiso ad ottantamila lire in camera di sopra....nei primi anni 90.... :rofl: :rofl: :rofl:
 
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waxema ha scritto:
durevole ha scritto:
LUCULLUS ha scritto:
:good: Grande dur ! bel racconto,ehh come dicevi tu,beati tempi andati...
Nello stesso periodo anche io ebbi modo di conoscere il famoso palazzo rosa...partii con un'amico da Perugia,alla ricerca di una ragazza brasiliana conosciuta al Barone Club,e che poi trovai,ma al mitico tortuga...


:big_boss:

Se mai dovesse esistere il paradiso.... io me lo immagino come il Tortuga.
Ragazze bellissime e di ogni nazionalità ed etnia. Dolci e sapientemente puttane.
Se il paradiso è il Tortuga... da domani mi comporterò bene per avere al momento della mia morte in premio il regno dei cieli... :yes3:
..il Paradiso ad ottantamila lire in camera di sopra....nei primi anni 90.... :rofl: :rofl: :rofl:

...e dici poco?

Ricordo ancora una ragazza russa di 26 anni. Era una fata. Bellissima era dire poco.
Io ne avevo 22 e... cazzo che serata. Facemmo l'amore e non sesso.
Mi chiese se l'avessi aspettata e se al termine della serata lavorativa fossi uscito con lei.
Non credevo alle mie orecchie.
Come al solito ero in compagnia di amici con una sola auto.
Indovinate come andò a finire?
A schifio!!!
Tornai da solo e con la mia auto la sera seguente...lei era partita la mattina per San Pietroburgo.
Inutile dirvi che non mi capitò mai più un'occasione del genere.
:cray:
 
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Quanti bei ricordi :give_heart2:....li è cominciata la mia carriera tra le quattro mura...fino ad allora solo OTR...poi tramite un collega di lavoro (e di punteraggio) sono venuto a conoscenza dell'esistenza del Palazzo Rosa meglio conosciuto come ''Il condominio''
Situato a Lugano quartiere Paradiso (nome non fu mai così profetico) lo si raggiungeva dopo aver percorso una piccola salita...si posteggiava nel parcheggio sotterraneo e da una porta del medesimo si accedeva al...Paradiso...ad ogni piano (mi pare fossero quattro o cinque) erano situate una decina di camere dove facevano bella mostra ragazze bellissime di svariate nazionalità...il Sud America era rappresentato tutto...e penso di essere riuscito a visitarlo completamente :)...all'epoca con una banconota da centomila lire eri un signore dentro al Condominio...

Delle svariate situazioni che ho avuto il piacere di vivere li mi piace ricordarne una in particolare...Paloma...ragazza Colombiana venticinquenne...bionda...un viso spettacolare...lineamenti dolci da teen...piccolina ma ben proporzionata per il resto...era di una dolcezza inimmaginabile...ancora oggi ogni tanto la penso...ed ogni volta la lacrimuccia nostalgica immancabilmente tende a presentarsi :cray:

Un sogno...che come tutti ''i più bei sogni'' deve prima o poi finire...una sera mi presento al Palazzo Rosa per il mio solito summit ma ad attendermi non trovo le splendide creature che lo abitavano fino ad una settimana prima ma due Poliziotti Svizzeri che mi invitano ''cordialmente'' a fare inversione e tornarmene nella mia terra natia...this is the end...
Siamo nell'estate del 1999...sul Palazzo Rosa e sull'alone di gioia e felicità che lo circonda cala il sipario...
 
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Originariamente Scritto da WILLY_MCTELL
hai per caso avuto il piacere di frequentare il Palazzo Rosa o più semplicemente il ''Condominio'' come la chiamavamo noi a Lugano?
Quanti bei ricordi...ti invto a leggere/scrivere in questo 3D deicato al ''Paradiso'' :)




SÌ, si chiamava anche casa Giulia, è stato il mio primo postribolo è l'ho frequentato fino alla sua chiusura, una triste giornata estiva del 1999 e caso vuole che anche in quella occasione, quando arrivarono i puffi fossi presente... Ricordo che erano in borghese, uno di loro mi chiese cosa stessi facendo, io gentilmente risposi che non erano fatti suoi, ma a quel punto tirò fuori il fantastico tesserino e con gentilezza mi invitò ad andarmene... chiaramente lo accontentai senza discutere. Comunque non ci fu nessun controllo dei documenti e soprattutto nessun verbale di alcun tipo... purtroppo le signorine del palazzo non aveva i permessi cantonali per esercitare la professione e il postribolo si trova in una zona fortemente abitata di Paradiso, quindi la chiusura era inevitabile. Oggi la situazione è diversa, i postriboli non in regola sono stati chiusi lo scorso anno (ricordo tra tutti il mitico Prince's conosciuto anche come Tendone a Bellinzona) e i pochi rimasti, con qualche eccezione, dovrebbero avere tutti i permessi... tuttavia i tempi d'oro svizzeri ormai sono solo vecchi ricordi ed ora ci si deve accontentare di ciò che è rimasto, ma almeno non si rischiano nè multe nè processi...
Tornando al palazzo, mi ricordo che si scendeva in macchina fino al parcheggio situato sotto l'edificio, si saliva una rampa di scale e poi 4 piani di paradiso. le ragazze ti aspettavano mezze nude all'ingresso della loro camera invitandoti con argomenti molto convincenti ad entrare. All'ultimo piano ricevevano i trans... insomma ce n'era per tutti gusti al prezzo di 100 mila lire o 100 franchi, il cambio era incredibilmente favorevole agli italiani... bei tempi... che non torneranno... comunque la svizzera resta una valida alternativa alle stradali di casa nostra, certo i prezzi sono più cari, ma non si rischiano multe da 400 euro come è capitato al sottoscritto... quindi da oggi solo svizzera per me, stradali italiane addio... e mai più sulla novedratese... più di una strada mi sembra una bella trappola per allocchi come me!
 
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WILLY_MCTELL

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Più o meno tutti i frequentatori del Palazzo Rosa racconterebbero la storia di Querotrepar....funzionava esattamente così....
Per me ai tempi è stata una grossa novità visto che fino ad allora avevo frequentato solo OTR....mi piaceva molto....posto sobrio...possibilità di scegliere la Ragazza con tranquillità senza essere assillati...e sopratutto...con le vecchie centomila lire si usufruiva del servizio completo...poi è arrivato l'euro e l'esborso è raddoppiato....anche se a dire il vero il P.R. era già chiuso da parecchi anni...
Purtroppo come in ogni bel sogno arriva la parola ''fine''...è stato bello...difficile dimenticarlo...
 
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Nella mia ventennale carriera di puttaniere il palazzo rosa ha di diritto un posto speciale nei miei ricordi... anche se le esperienze più mistiche le ho fatte al mitico Tendum di Bellinzona; se quando hanno chiuso il palazzo mi sono quasi sentito male, quando hanno chiuso il tendone, mi si è spezzato il cuore... i ricordi peggiori invece li ho avuti sulla famigerata sp32 detta anche novedratese, fermato dalla pola con puta in macchina nel 1996, missilato più di una volta da putas veramente scazzate nei primi anni '90 e per finire, la perla, i fantastici 400 euro regalati all'amministrazione comunale di Carugo nel 2013... nota bene, senza neanche aver prima consumato... rimasto senza palanche ora per un po' mi tocca andare solo di mano, bella storia... mai più con una stradale, solo CH per me! Nella legalità e meglio anche se apparentemente (le stradali possono essere carissime se ti beccano i puffi) più caro...
 
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