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Nostalgie confuse: il puttan tour di una volta...
quando a Rimini andavo sul lungomare e, dopo qualche anno, erano arrivati anche lì i trans, che si esibivano alla grande, e ogni due per tre trovavi le austriache, bionde e bellissime. Era un continuo fare il giro, scoprire vestitini di pelle rossa e tacchi vertiginosi, bellezze di ogni tipo. Sull'altra via di Rimini invece c'erano le tradizionali italiane,quelle più anziane, mentre alla stazione trovavi le giovani tossiche.
E se salivi ai lidi ravennati, di giorno come di notte, facevi km col cazzo duro, cercando fiorellini di strada.
Donne, trans, donne di nuovo..
E quella figa che a Lido di Savio, con un leggero vestito azzurro, si girò, appoggiandosi al cancello, e si piegò leggermente per meglio mostrarmi il culo bellissimo, scostando il vestitino...
E a bologna, le poche strade che conoscevo, i trans , e quella volta che sei morto di paura e di desiderio quando, vicino alla fiera, nel vecchio solito posto, nell'imbrunire, hai trovato due zingarelle.
la grande avuto tredici anni, la piccola dieci. Potevi andare con tutte e due, sfidando leggi e moralità, sentendoti magari una merda ma facendo qualcosa di irrepetibile. L'etica e la paura hanno avuto il sopravvento, la piccola era veramente troppo piccola ma la grande era in via di formazione e tanto carina..Allora, tanti anni fa, non si parlava ancora tanto di pedofilia, non sapevi che era così sbagliato, avevo giusto una decina di anni di più.
La paura che fosse solo un trabocchetto per rapinarti è anche venuta, vedendo lo zingaro con i baffi sul mercedes a pochi metri...
E la tossica di diciotto anni,forse scarsi, io ne avevo 20, raccolta a bologna.
Quando mi parlò di eroina, della sua vita, ci facemmo una canna insieme e non facemmo niente.Era piccola e fragile.
Le regalai qualcosa, le dispiacque non aver guadagnato la cifra pattuita ma era contenta della canna offerta...
E quella a civitanova, che mi disse lo faccio per mio figlio. Era impaurita e tesa. Non rinunciai a sborrarle in bocca, ma mi sentii in colpa. Era una donna che avrei voluto frequentare e conoscere, a cui dare affetto. Le diedi solo sborra e soldi.
Altri sensi di colpa? La negra delle saline,quasi piangente. La russa di bologna, tanto carina quanto ostile e arrabbiata, quindi distante. Non pensate solo a brutte esperienze, ma c'erano anche queste.
Le migliori però sono quelle che non hai avuto. I lunghi giri notturni e pomeridiani.Mi piacevano molto quelle che trovavi a mezzogiorno. Il contrasto luce/proibito mi arrapava.Ce n'erano tante verso Cervia.Giovani.
Una che prometteva il culo per cinquantamilalire. Un'altra che caricai, ma puzzava così tanto di sudore che la scaricai dopo qualche minuto, con una mancia. Non le spiegai perchè.
A un certo punto scoprii che se vuoi solo farti un puttan tour vuoi mettere quanto è più arrapante andare dai trans, che stanno lì con le tette fuori, scosciati e provocanti, piuttosto che dalle prostitute donne che sono magari in jeans?
queste parodia della femminilità, queste esagerazioni che comunque mi piace vedere, meno scopare, ma mi danno uno spettacolo che le donne, di solito, non possono nè vogliono.
Non nascondo che a volte mi piace anche quando tirano fuori un bel birillo duro e lungo e si fanno una sega lì sul marciapiede...se c'è poco passaggio di macchine.
nella situazione opposta, con molta gente che gira, capita di vedere il brasiliano di turno che balla, canta, scherza con tutti, e anche questo è piacevole.
Questo era il Gross, una volta, un paradiso di tette e cazzi, cosce ed arrapamenti.
Dovunque fossi, avevo un radar per le puttane..Anche a Roma, senza saper nulla, trovavo donne e trans e i posti più incredibili..
Ricorderò sempre una situazione irripetibile: ero a Civitanova Marche, molti anni fa, e in una strada di periferia, che girava intorno ad una collina, c'erano molte donne da un lato della collina e una serie di trans, tra cui alcuni brasiliani statuari, bellissimi, dall'altra.
Dopo aver girato un po', sono andato verso la sommità della collina, a godermi il fresco della notte e fumarmi in pace una sigaretta. Guardando verso il basso potevo vedere una lunga, ininterrotta fila di luci che si muoveva lentamente in cerchio, e ho immaginato tutti quegli uomini, quei fratelli con il cazzo duro che si eccitavano e cercavano, senza distinguere tra femmine vere e maschi che sembrano femmine, tutto va bene purchè si trasformi in eccitazione vitale...
Mi è sembrato uno spettacolo bellissimo, di grande comunione maschile, di grande vitalità...
Oggi penso: se non fossimo così repressi, come sarebbe bello poter fare orge nei boschi, uomini, donne, trans, gay, tutti insieme a celebrare la vita e il desiderio che ci muove attraverso di essa..
quando a Rimini andavo sul lungomare e, dopo qualche anno, erano arrivati anche lì i trans, che si esibivano alla grande, e ogni due per tre trovavi le austriache, bionde e bellissime. Era un continuo fare il giro, scoprire vestitini di pelle rossa e tacchi vertiginosi, bellezze di ogni tipo. Sull'altra via di Rimini invece c'erano le tradizionali italiane,quelle più anziane, mentre alla stazione trovavi le giovani tossiche.
E se salivi ai lidi ravennati, di giorno come di notte, facevi km col cazzo duro, cercando fiorellini di strada.
Donne, trans, donne di nuovo..
E quella figa che a Lido di Savio, con un leggero vestito azzurro, si girò, appoggiandosi al cancello, e si piegò leggermente per meglio mostrarmi il culo bellissimo, scostando il vestitino...
E a bologna, le poche strade che conoscevo, i trans , e quella volta che sei morto di paura e di desiderio quando, vicino alla fiera, nel vecchio solito posto, nell'imbrunire, hai trovato due zingarelle.
la grande avuto tredici anni, la piccola dieci. Potevi andare con tutte e due, sfidando leggi e moralità, sentendoti magari una merda ma facendo qualcosa di irrepetibile. L'etica e la paura hanno avuto il sopravvento, la piccola era veramente troppo piccola ma la grande era in via di formazione e tanto carina..Allora, tanti anni fa, non si parlava ancora tanto di pedofilia, non sapevi che era così sbagliato, avevo giusto una decina di anni di più.
La paura che fosse solo un trabocchetto per rapinarti è anche venuta, vedendo lo zingaro con i baffi sul mercedes a pochi metri...
E la tossica di diciotto anni,forse scarsi, io ne avevo 20, raccolta a bologna.
Quando mi parlò di eroina, della sua vita, ci facemmo una canna insieme e non facemmo niente.Era piccola e fragile.
Le regalai qualcosa, le dispiacque non aver guadagnato la cifra pattuita ma era contenta della canna offerta...
E quella a civitanova, che mi disse lo faccio per mio figlio. Era impaurita e tesa. Non rinunciai a sborrarle in bocca, ma mi sentii in colpa. Era una donna che avrei voluto frequentare e conoscere, a cui dare affetto. Le diedi solo sborra e soldi.
Altri sensi di colpa? La negra delle saline,quasi piangente. La russa di bologna, tanto carina quanto ostile e arrabbiata, quindi distante. Non pensate solo a brutte esperienze, ma c'erano anche queste.
Le migliori però sono quelle che non hai avuto. I lunghi giri notturni e pomeridiani.Mi piacevano molto quelle che trovavi a mezzogiorno. Il contrasto luce/proibito mi arrapava.Ce n'erano tante verso Cervia.Giovani.
Una che prometteva il culo per cinquantamilalire. Un'altra che caricai, ma puzzava così tanto di sudore che la scaricai dopo qualche minuto, con una mancia. Non le spiegai perchè.
A un certo punto scoprii che se vuoi solo farti un puttan tour vuoi mettere quanto è più arrapante andare dai trans, che stanno lì con le tette fuori, scosciati e provocanti, piuttosto che dalle prostitute donne che sono magari in jeans?
queste parodia della femminilità, queste esagerazioni che comunque mi piace vedere, meno scopare, ma mi danno uno spettacolo che le donne, di solito, non possono nè vogliono.
Non nascondo che a volte mi piace anche quando tirano fuori un bel birillo duro e lungo e si fanno una sega lì sul marciapiede...se c'è poco passaggio di macchine.
nella situazione opposta, con molta gente che gira, capita di vedere il brasiliano di turno che balla, canta, scherza con tutti, e anche questo è piacevole.
Questo era il Gross, una volta, un paradiso di tette e cazzi, cosce ed arrapamenti.
Dovunque fossi, avevo un radar per le puttane..Anche a Roma, senza saper nulla, trovavo donne e trans e i posti più incredibili..
Ricorderò sempre una situazione irripetibile: ero a Civitanova Marche, molti anni fa, e in una strada di periferia, che girava intorno ad una collina, c'erano molte donne da un lato della collina e una serie di trans, tra cui alcuni brasiliani statuari, bellissimi, dall'altra.
Dopo aver girato un po', sono andato verso la sommità della collina, a godermi il fresco della notte e fumarmi in pace una sigaretta. Guardando verso il basso potevo vedere una lunga, ininterrotta fila di luci che si muoveva lentamente in cerchio, e ho immaginato tutti quegli uomini, quei fratelli con il cazzo duro che si eccitavano e cercavano, senza distinguere tra femmine vere e maschi che sembrano femmine, tutto va bene purchè si trasformi in eccitazione vitale...
Mi è sembrato uno spettacolo bellissimo, di grande comunione maschile, di grande vitalità...
Oggi penso: se non fossimo così repressi, come sarebbe bello poter fare orge nei boschi, uomini, donne, trans, gay, tutti insieme a celebrare la vita e il desiderio che ci muove attraverso di essa..