Un giorno torrido di Agosto, da adolescente quasi maggiorenne, mi trovavo al campo da basket outdoor del mio paese. Ormai se n'erano andati tutti, io ero rimasto per rilassarmi dopo una serie di partitelle, esercitandomi con qualche tiro piazzato. Andai verso il bidone dell'immondizia per gettare una bottiglia d'acqua e lì vi trovai una serie copiosa di giornaletti porno.
Li estrassi con avidità , in balia dei mie ormoni giovanili e sudati. Ricordo che c'era Selen, c'era ancora Milly, sovrana di tante mie notti inquiete. Poi, in un giornaletto soft core (credo fosse il mitico teletutto...sempre che si chiamasse così...magari apro un 3d apposito), notai un servizio con una meravigliosa puledra nera, coi capelli neri lunghi e unti e i fianchi prorompenti nella loro pienezza:tutti da cavalcare. Lei era nuda in alcune pose, in altre mostrava ammiccante i seni in compagnia di un belloccio.
Notai il viso: mi sembrava conosciuto. Subito mi balenò la risposta. Quel viso già l'avevo visto in televisione, lascivo ed ammiccante pur nel diverso contesto. Era la mitica Monica Noriega ! In televisione, di notte, tempi addietro l'avevo vista leggere l'oroscopo del giorno dopo e già allora mi aveva colpito la sensualità scaturente da quelle carni lasse in un corpo giovanile che lì era coperto da vestiti provocanti, mentre nelle pagine che stavo sfogliando si proponeva nella sua nudità . L'erotismo di quelle sue apparizioni notturne era poi moltiplicato dall'assoluta ignoranza che la ragazza mostrava quando con totale incertezza provava a leggere quelle semplici righe, sbiascicando le pronunce, masticando lettere, rileggendo la stessa parola più volte, sempre con un sorriso d'imbarazzo che accompagnava ogni suo sbaglio: l'anno scorso, ai tempi di vallettopoli, lessi poi di un'intercettazione di Cannelle (vi ricordate la meravigliosa caraibica che faceva lo spot delle morositas?) la quale disse che la Noriega era entrata in Rai pur non sapendo leggere; chissà come ha fatto?!
Mi ripromisi di vedere un suo film non appena avrei compiuto la maggiore età (allora non c'era Internet). Quando ciò accadde, puntualmente nolleggiai una sua pellicola hard e all'inizio c'era scritto che Monica (che intanto era divenuta Monika) si esibiva nel locale di Bologna "L'Italico", del quale c'era indirizzo e numero telefonico.
L'idea di visitare il locale mai m'abbandonò in quel mio primo anno da maggiorenne e un giorno, pur non essendo frequenti le mie visite a Bologna, clandestino e armato di tuttocittà m'avventurai alla sua ricerca. Lo trovai, vicino al centro. Era un Sabato pomeriggio d'inverno: c'era la fila per entrare anche fuori dal locale. Ricordo che la clientela era variegata. A qualche testa canuta, si sommavano la barba di qualche giovane e alcune divise militari. Io dall'esterno vidi i poster così provocanti delle pornodive che lì s'esibivano. C'era anche quello di Monika, con le rispettive date degli spettacoli. Io però, spaventato da tutta quella ressa, non mi sentii da solo di avere il mio primo incontro col mondo delle cose pubbliche "vietate ai minori" e così pensai che un giorno ci sarei ritornato, magari in compagnia.
Di lì a poco però Monika è scomparsa da qualsiasi contesto pubblico: le sue ultime apparizioni la davano ancor più grassa e molto probabilmente malata, perchè correva voce che negli spettacoli si concedesse senza precauzioni. Inoltre, l'Italico è stato trasformato in un cinema porno di serie z, ed ora è stato chiuso dall'autorità giudiziaria perchè era un ricettacolo di rumeni che concedevano marchette.
Da Universitario, mi capitò - e fu la mia prima volta - di entrare nel cinema porno, perchè cercai di assaporare, postumi, quei momenti che non assaporai quando l'Italico era ancora un locale di spettacoli live. Ricordo che mi feci fare da una sudamericana nei bagni un pompino ottimo, mentre di fianco due vecchi giocavano tra loro: fu l'esperienza sessualmente più abominevole che feci, nella mia giovinezza in cui volevo sperimentare tante situazioni, anche quelle più scabrose. E d'altronde, un vero punter non cerca nel rapporto mercenario, più che la tecnicalità ottima, anche e soprattutto un'atmosfera perversa, malsana, di crollo e decandenza che questi tempi sbandati - con troie volgari per la strada simili a catene di montaggio, che nulla sanno e quindi sono incapaci di creare quell'atmosfera, non sapendo che per fare il mestiere serve anche un pò di vocazione, come diceva Faber - non possono restituire?
E Voi? Avete qualcosa da dirmi sull'Italico, sull'atmosfera che c'era lì? E su Monika Noriega: ricordi, testimonianze?
Ciao grazie.
Li estrassi con avidità , in balia dei mie ormoni giovanili e sudati. Ricordo che c'era Selen, c'era ancora Milly, sovrana di tante mie notti inquiete. Poi, in un giornaletto soft core (credo fosse il mitico teletutto...sempre che si chiamasse così...magari apro un 3d apposito), notai un servizio con una meravigliosa puledra nera, coi capelli neri lunghi e unti e i fianchi prorompenti nella loro pienezza:tutti da cavalcare. Lei era nuda in alcune pose, in altre mostrava ammiccante i seni in compagnia di un belloccio.
Notai il viso: mi sembrava conosciuto. Subito mi balenò la risposta. Quel viso già l'avevo visto in televisione, lascivo ed ammiccante pur nel diverso contesto. Era la mitica Monica Noriega ! In televisione, di notte, tempi addietro l'avevo vista leggere l'oroscopo del giorno dopo e già allora mi aveva colpito la sensualità scaturente da quelle carni lasse in un corpo giovanile che lì era coperto da vestiti provocanti, mentre nelle pagine che stavo sfogliando si proponeva nella sua nudità . L'erotismo di quelle sue apparizioni notturne era poi moltiplicato dall'assoluta ignoranza che la ragazza mostrava quando con totale incertezza provava a leggere quelle semplici righe, sbiascicando le pronunce, masticando lettere, rileggendo la stessa parola più volte, sempre con un sorriso d'imbarazzo che accompagnava ogni suo sbaglio: l'anno scorso, ai tempi di vallettopoli, lessi poi di un'intercettazione di Cannelle (vi ricordate la meravigliosa caraibica che faceva lo spot delle morositas?) la quale disse che la Noriega era entrata in Rai pur non sapendo leggere; chissà come ha fatto?!
Mi ripromisi di vedere un suo film non appena avrei compiuto la maggiore età (allora non c'era Internet). Quando ciò accadde, puntualmente nolleggiai una sua pellicola hard e all'inizio c'era scritto che Monica (che intanto era divenuta Monika) si esibiva nel locale di Bologna "L'Italico", del quale c'era indirizzo e numero telefonico.
L'idea di visitare il locale mai m'abbandonò in quel mio primo anno da maggiorenne e un giorno, pur non essendo frequenti le mie visite a Bologna, clandestino e armato di tuttocittà m'avventurai alla sua ricerca. Lo trovai, vicino al centro. Era un Sabato pomeriggio d'inverno: c'era la fila per entrare anche fuori dal locale. Ricordo che la clientela era variegata. A qualche testa canuta, si sommavano la barba di qualche giovane e alcune divise militari. Io dall'esterno vidi i poster così provocanti delle pornodive che lì s'esibivano. C'era anche quello di Monika, con le rispettive date degli spettacoli. Io però, spaventato da tutta quella ressa, non mi sentii da solo di avere il mio primo incontro col mondo delle cose pubbliche "vietate ai minori" e così pensai che un giorno ci sarei ritornato, magari in compagnia.
Di lì a poco però Monika è scomparsa da qualsiasi contesto pubblico: le sue ultime apparizioni la davano ancor più grassa e molto probabilmente malata, perchè correva voce che negli spettacoli si concedesse senza precauzioni. Inoltre, l'Italico è stato trasformato in un cinema porno di serie z, ed ora è stato chiuso dall'autorità giudiziaria perchè era un ricettacolo di rumeni che concedevano marchette.
Da Universitario, mi capitò - e fu la mia prima volta - di entrare nel cinema porno, perchè cercai di assaporare, postumi, quei momenti che non assaporai quando l'Italico era ancora un locale di spettacoli live. Ricordo che mi feci fare da una sudamericana nei bagni un pompino ottimo, mentre di fianco due vecchi giocavano tra loro: fu l'esperienza sessualmente più abominevole che feci, nella mia giovinezza in cui volevo sperimentare tante situazioni, anche quelle più scabrose. E d'altronde, un vero punter non cerca nel rapporto mercenario, più che la tecnicalità ottima, anche e soprattutto un'atmosfera perversa, malsana, di crollo e decandenza che questi tempi sbandati - con troie volgari per la strada simili a catene di montaggio, che nulla sanno e quindi sono incapaci di creare quell'atmosfera, non sapendo che per fare il mestiere serve anche un pò di vocazione, come diceva Faber - non possono restituire?
E Voi? Avete qualcosa da dirmi sull'Italico, sull'atmosfera che c'era lì? E su Monika Noriega: ricordi, testimonianze?
Ciao grazie.