Isabella (forse) Melchiorre Gioia ang. Galvani (MI)

Registrato
20 Febbraio 2012
Messaggi
1
Reaction score
0
Nessuno dei punter di vecchia data si ricorda di una biondina alta 1.60 seconda di seno
che fino a 1 anno e mezzo fa stazionava in Melchiorre Gioa angolo via Galvani tutte le sere...?

Da me si faceva chiamare Isabella, ma credo avesse anche altri nomi d'arte,
era sempre ben vestita spesso in minigonna, ci ho fatto delle grandi scopate... :blum3:
Non baciava mai, ma c'è stato sempre un feeling sopra la media, poi col tempo siamo diventati più che affiatati...
Poi una sera, mi chiamò lei e mi chiese se ero in giro ed avevo voglia di passare...
Bè non ci crederete ma è stata una della serate più belle della mia vita! :give_heart:
Non scrivo i partticolari perchè non è una rece, ma credetemi sulla parola. :w00tmesalia:

Siccome è sparita quasi nel nulla, se qualcuno sa se sta bene ed riuscita a cambiar vita (stava studiando da estetista)
se può condividerlo, mi farebbe solo che piacere....

:bye: :bye: :bye:
 
Registrato
17 Giugno 2022
Messaggi
0
Reaction score
2
Isabel (non era il suo vero nome) lavorava in via Melchiorre Gioia dalla primavera del 2005.
Allora aveva quasi diciannove anni e aveva appena cominciato. Stazionava a lato della corsia che va in direzione di via Tonale e viale Lunigiana, una cinquantina di metri dopo l’incrocio con via Galvani.

Nonostante fosse un po’ minuta (circa 1,60) e vestisse solitamente in modo discreto (minigonne estive a parte), era davvero impossibile non notarla. Molto bella, con un fisico perfettamente proporzionato e lineamenti fini, i capelli biondi (colore facilmente ottenuto su un castano naturale molto chiaro) di solito piuttosto corti, aveva l’apparenza di una studentessa in attesa alla fermata dell’autobus.
Parlava già in quei primi tempi un italiano molto buono, con una lievissima inflessione veneta (che in seguito avrebbe rapidamente perso): in una conversazione limitata a poche battute, avrebbe potuto benissimo passare per una ragazza italiana.

L’ho incontrata di frequente e regolarmente per cinque o sei anni. Il mio nome l’ha imparato subito, forse perché devo essere stato uno dei suoi primi clienti. Ci trovavamo direttamente al suo appartamento di lavoro. Poi, all’inizio del 2011 (o 2010? non ricordo l’anno, ma che fosse gennaio o al massimo febbraio è sicuro perché la volta precedente ci eravamo visti prima delle vacanze natalizie), come dici tu, è “sparita quasi nel nulla”.

Ci eravamo accordati in un tardo pomeriggio per incontrarci a casa “sua” la sera stessa.
Quando arrivo la chiamo; risponde con una voce strana, forse ha pianto: “scusami, oggi non posso, non sto bene, sentiamoci domani, facciamo per domani sera se vuoi”.
Attraverso il cellulare ho l’impressione che non sia sola in casa... ma forse mi sbaglio; qualcosa che l’ha sconvolta però deve essere successo. Il primo pensiero è che qualcuno di sua conoscenza l’abbia sorpresa nella sua attività. Oppure qualche malintenzionato che si è portata in casa? Difficile, perché essendo l’orario in cui inizia, di sicuro non è ancora stata in via Gioia. O il papà le ha fatto una sgradita sorpresa e vuole riportarla a casa... Mah... Mi arrovello per ore, senza riuscire a far prevalere una delle cento ipotesi. Va be’, penso infine, domani la richiamo e mi racconterà che cos’è successo.

Il giorno dopo la chiamo molte volte, a intervalli: nessuna risposta (mai successo).
Il giorno seguente ci riprovo: non cambia nulla e, quando all’improvviso il telefono diventa “non raggiungibile”, comincio a pensare che lei non abbia più la disponibilità del cellulare (lo spegne solo quando è in vacanza).
Adesso sono preoccupato. La sera stessa comincio a cercarla fino a tardi, dal suo posto in via Gioia fino all’appartamento che utilizza e dove spesso posteggia la macchina. Avanti e indietro per ore, inutilmente. Il cellulare è sempre irraggiungibile.
Riprovo quasi tutte le sere per un paio di settimane ma senza risultato.
I mesi passano, torno a cercarla con sempre meno frequenza, finché capisco che non la rivedrò più.

“... sentiamoci domani, facciamo per domani sera se vuoi”

Vorrei soltanto sapere che sta bene.
 
Ultima modifica:
Commenta
Registrato
1 Settembre 2018
Messaggi
53
Reaction score
116
Località
Veneto
Il lato umano e protettivo del punter, è una delle peculiarità del moderno puttaniere.
Che oltre alla sessione...valuta e apprezza anche la persona.
Pensiero che condivido, quello di preoccupazione, anche se non dobbiamo dimenticare che idealizzare una qualsiasi ragazza di eusto contesto, sia spesso un errore grossolano.
Spero che questa ragazza stia bene e, soprattutto, abbiamo cambiato vita.
 
Commenta
Alto