LE LIBERE DONNE DI MOGADISCIO-2° Episodio

PUNTLANDER

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LOMBARDIA
LE LIBERE DONNE DI MOGADISCIO(2° Episodio)
(SEGUE)
Faccio un giro nell’area delle piste,per vedere com’e’ la situation…….Gennaro sta insidiando le ragazzine con maldestri tentativi che lo rivelano per quello che e’ ……un avventuriero un po’ fuori tempo……ma tant’e’…..qualcosa dovrebbe comunque rimediare,se utilizza gli argomenti giusti…..
Una parte delle somale sta gia’ dimenandosi sulla pista…..il DJ mette su George Michael……lascio Gennaro che continua a sparare cazzate nel tentativo di irretire qualcuna…torno nell’atrio,ordino una cosa da bere a Kadija ,la PR,e prima di finire il mio whiskie e coca appare nell’ingresso Rahmo…..mi alzo e la raggiungo in 2 balzi…non voglio farmela scippare ancora…..le propongo di sedersi accanto a me e di bere qualcosa insieme……mi dice di aspettare un attimo(non sembra stupita)e va a parlottare con Kadija…..mi raggiunge poco dopo con un bicchiere in mano…….sembra un po’ soprappensiero,ma riesco a coinvolgerla in breve con il mio entusiasmo…..ride,parla solo qualche parola di italiano,in compenso mastica un po’ l’inglese….la coinvolgo col gioco del maestro di lingua,tipo “ …io Tarzan,tu Jane..”…le chiedo di ballare,risponde che dobbiamo aspettare che ci sia piu’ gente in pista……”vai su tu,io ti guardo..”le dico….sulla pista si dimena come una cubista…..e’ arrapante….subito 2 somali la circondano e si mettono a ballare con lei…..dopo un po’ si svincola e torna da me……le chiedo di andarci a sedere piu’ lontano dalla pista,dove c’e’un po’ piu’ privacy…mi prende per mano e mi porta dietro una colonna,su un divanetto…..le metto un braccio al collo e attiro le sue labbra verso la mia bocca……sembra che non aspetti altro…le infilo mezzo metro dii lingua in bocca…mi piace succhiarle quelle labbra carnose,mentre le infiilo una mano sotto la camicetta……si guarda intorno preoccupata,afferrandomi il polso…..pero’ ho fatto in tempo a sentire tra le dita un capezzolo rugoso di proporzioni enormi……..mi sussurra che bisogna stare attenti , perche’ i loro uomini sono gelosi e attaccabrighe, se poi arriva il matawa…..(sono cazzi….).
Le chiedo se vuole venir da me(così saremmo piu’ liberi…)……..indaga se per caso abito in hotel(perche’ li le somale non possono entrare)…..le dico”never worry”,ho la villa in fondo alla strada,proprio lì a Lido…..la cosa sembra sorprenderla piacevolmente….si affretta a chiedermi se sono un marinaio,e quando riparto….. Rispondo “..musmuschila,abibi…”…sono project manager in un progetto che mi impegnera’ qui nei prossimi 2 anni……
Pare distendersi…mi guarda facendo un respirone…credo di aver superato l’esame…….la prendo per mano e la faccio alzare…..Gennaro e’ stravaccato da solo su un divanetto….evidentemente ha detto troppe stronzate,e le squinzie l’hanno fugato…..e’ depresso e mi guarda con invidia…..mi fa pena….mi pare brutto riportarlo in albergo,anche se e’ un po’ coglione…..così illustro la situazione a Rahmo,e lei mi dice che per lui c’e’ la sua sorellina……
Sospiro e gli riferisco l’opportunita’ ;se vuole , andiamo a prendere la sorellina,andiamo tutti a casa mia,e domattina riaccompagnamo le ragazze e poi lo riporto al Croce del Sud……Accetta con esultanza,ci mancherebbe altro……
Così consegno a Kadija un bel mucchietto di scellini somali accommiatandomi da lei…..la ringrazio caldamente per la sua collaborazione,poi saliamo sul mio Suzuki e ci dirigiamo alla volta di Shangani ,dove ci fermiamo alla casa di Anna Greca,meglio conosciuta come la strega di Shangani. La vecchia,sugli 80 anni ma secca e ben conservata,con uno sguardo penetrante ed un’intelligenza vivace,parlaa correntemente almeno 6 o 7 lingue :italiano,tedesco,inglese,arabo,somalo,swahili ,greco e qualcun altro…vive in una casetta mezzo diroccata al centro della piazza di Shangani,e sbarca il lunario ospitando ragazze di passaggio,facendo sortilegi e,dicono,altre attivita’ meno conosciute sulle quali,pero’,e’ meglio non indagare……ero gia’ stato ospite di quella casa,quando vii ero andato per accompagnare Jamila,una mia amica,ed Anna aveva insistito per leggermi la mano…….mentre mi portava nel suo salottino al primo piano,facendo le scale ero passato non senza apprensione sotto alcuni nidi di gigantesche tarantole,alcune bianche,altre nere,che costellavano il soffitto……sulla mia mano aveva letto che sarei rimasto a Mogadiscio altri 2 anni e poi non vi sarei piu’ ritornato se non da vecchio….e che a 47 anni avrei avuto un serio problema di salute,forse la morte…..aggiunse che tutto mi sarebbe stato chiarito in sogno…….confesso che quella volta me ne uscii dalla casa di Anna un po’’ scosso e pensieroso.
Rahmo bussa al portoncino,che dopo poco si schiude e lei entra…..dobbiamo aspettare buoni 20 minuti,prima che riemerga con una ragazzina minuta,magrolina che , data l’ora,e’ velata……..sul fuori strada si diffonde un profumo di incenso aromatico….le ragazze somale,prima di recarsi a un appuntamento,dopo essersi vestite e messe a posto usano stazionare in piedi a gambe aperte per qualche minuto sopra un piccolo bracere dove ardono aromi orientali come mirra,incenso e altro,per profumarsi il corpo ed i vestiti.
La sorellina di Rahmo si chiama Assli,e sembra in effetti giovanissima…..ha un volto fresco da ragazzina e parla vivacemente con Rahmo,che la fa sedere nel sedile posteriore ,accanto a Gennaro,che sta sbavando.Spero per lei che Rahmo l’abbia avvisata con chi avra’ a che fare……
Mentre torniamo al Lido,schivo un posto di blocco effettuando una deviazione in una strada laterale….essere fermati dai soldati di notte con le somale a bordo significa per noi gal dovere pagare un congruo Bagchich ,e per le ragazze essere portate alla stazione di polizia o alla casserma piu’ vicina per essere rieducate(vale a dire scopate da tutti i militari disponibili sul posto,quand’anche non deportate in un campo di rieducazione per 6 mesi).
(CONTINUA)
 
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