- Espulso
- #1
La mia esperienza risale a prima dell'inizio della guerra civile,quando ancora c'era la Repubblica Democratica Somala
governata da Siad Barre .Per noi Italiani che eravamo li per lavoro c'era ampio spazio per le avventure con le donne somale,
che si potevano raggruppare in categorie in base al comportamento :
1)Le shermute di villaggio:
ragazze giovanissime che stazionavano in una capanna all'uopo predisposta in ogni quartiere della Capitale;accettavano di
accoppiarsi con chiunque per compensi irrisori(spesso anche 2 lattine di birra,o qualche pacchetto di sigarette).Il rischio che
si correva era di farsi rubare l'auto mentre si scopava,per cui bisognava andare almeno in 2 o aaccompagnati da una ragazza
della stessa etnia dei residenti nel villaggio.
2)Le frequentatrici dei CLUBS :
ragazze che abitavano generalmente nei quartieri periferici di Mogadiscio , e cche la sera calavano nei ritrovi della capitale
(il CLUB 54 ed il BLUE MARLIN al LIDO , il JUBA , la BAMBA etc....)e si mettevano a ballare sulla pista in attesa di essre contattate
da qualcuno.......poi c'erano le Gabar(vergini)ragazze giovanissime che tentavano di costruire una storia d'amore con l'Italiano per
farsi sposare o almeno ottenere il visto per andare in Italia........c'erano quelle che puntavano a mettersi stabilmente con l'italiano
per farsii ospitare a casa sua e farsi mantenere,a prescindere dai futuri sviluppi.........poi c'erano quelle che si accontentavano di
passare la notte a casa tua in cambio di una cassa di birre,o di un vestito..........
3)Il sistema che preferivo io era di osservare le ragazze che incontravo durante le normali attivita' lavorative,e quando ne
identificavo una interessante o per la bellezza o per il comportamento,la contattavo e le facevo una proposta di coabitazione.....
nel 60% dei casi veniva accettata.
----------------------------------------------------------------------------------------
Io considero la Somalia il mio Paradiso Perduto........ho scritto anche un libro sulla mia permanenza lì.
SINBAD AFRICANO
governata da Siad Barre .Per noi Italiani che eravamo li per lavoro c'era ampio spazio per le avventure con le donne somale,
che si potevano raggruppare in categorie in base al comportamento :
1)Le shermute di villaggio:
ragazze giovanissime che stazionavano in una capanna all'uopo predisposta in ogni quartiere della Capitale;accettavano di
accoppiarsi con chiunque per compensi irrisori(spesso anche 2 lattine di birra,o qualche pacchetto di sigarette).Il rischio che
si correva era di farsi rubare l'auto mentre si scopava,per cui bisognava andare almeno in 2 o aaccompagnati da una ragazza
della stessa etnia dei residenti nel villaggio.
2)Le frequentatrici dei CLUBS :
ragazze che abitavano generalmente nei quartieri periferici di Mogadiscio , e cche la sera calavano nei ritrovi della capitale
(il CLUB 54 ed il BLUE MARLIN al LIDO , il JUBA , la BAMBA etc....)e si mettevano a ballare sulla pista in attesa di essre contattate
da qualcuno.......poi c'erano le Gabar(vergini)ragazze giovanissime che tentavano di costruire una storia d'amore con l'Italiano per
farsi sposare o almeno ottenere il visto per andare in Italia........c'erano quelle che puntavano a mettersi stabilmente con l'italiano
per farsii ospitare a casa sua e farsi mantenere,a prescindere dai futuri sviluppi.........poi c'erano quelle che si accontentavano di
passare la notte a casa tua in cambio di una cassa di birre,o di un vestito..........
3)Il sistema che preferivo io era di osservare le ragazze che incontravo durante le normali attivita' lavorative,e quando ne
identificavo una interessante o per la bellezza o per il comportamento,la contattavo e le facevo una proposta di coabitazione.....
nel 60% dei casi veniva accettata.
----------------------------------------------------------------------------------------
Io considero la Somalia il mio Paradiso Perduto........ho scritto anche un libro sulla mia permanenza lì.
SINBAD AFRICANO