Che dire di una tragedia così inutile e dolorosa come quella accaduta ieri a Milano, della povera Lisa, 19enne, travolta da un Frecciarossa? Che leggendo Concita De Gregorio, stamattina sulla Repubblica (pessimo articolo), e il suo demagogico pippone contro le cuffie, gli smartphone, la società odierna, i genitori, persino YouTube (che c'entra?), bla bla..., manca l'unica cosa davvero importante di questa tragica vicenda: che i binari non si attraversano, punto. Questa è l'unica lezione da imparare. Poi possiamo anche prendercela col buco dell'ozono che fa impazzire le api, e con un'ape che ha distratto a tal punto Lisa che non si è accorta del treno che passava davanti a lei...ma quando leggo queste cose mi rendo conto di quanta inutile prosopopea e demagogia si faccia, senza mai andare al sodo.
Lisa e l'ultimo treno
- Creatore Discussione Malaspina
- Data di inizio
Concita De Gregorio è una pessima giornalista.
Imho naturalmente. Fa parte di quella schiera di paraculi e leccaculi sottopanze del partito grazie alle raccomandazioni dei testoni del quale, hanno carrierato alla grande sentendosi grandi intellettuali che in realtà, rasentano la più bassa mediocrità.
Tra tutto questo numero di paraculi e leccaculi, sicuramente ne sono venuti fuori di talenti veri, di personalità vere, di persone in gamba. Non è però il suo caso.
Detto questo, un pensiero va alla povera ragazza. sentire di una morte di una ragazza così giovane è una cosa tristissima.
riposi in pace.
Imho naturalmente. Fa parte di quella schiera di paraculi e leccaculi sottopanze del partito grazie alle raccomandazioni dei testoni del quale, hanno carrierato alla grande sentendosi grandi intellettuali che in realtà, rasentano la più bassa mediocrità.
Tra tutto questo numero di paraculi e leccaculi, sicuramente ne sono venuti fuori di talenti veri, di personalità vere, di persone in gamba. Non è però il suo caso.
Detto questo, un pensiero va alla povera ragazza. sentire di una morte di una ragazza così giovane è una cosa tristissima.
riposi in pace.
I binari non si attraversano.. Pacifico. Ma statisticamente avrebbe avuto molte probabilità di morire mettendosi al volante. Come ognuno di noi del resto.
Relativamente allo stare sui binari, mi ricordo di quando ero un 16-17 enne incosciente, che insieme ad alcuni amici, le sere di estate, per giunta brilli, si andava tutti a fumare, su una ferrovia, in aperta campagna, dopo varie scorribande.
Ci si sedeva sui binari di notte, si fumava e di beveva. E si aspettavano i treni, quanto le luci si avvicinavano ci si alzava ci si spostava di qualche metro e si faceva passare il treno. L'emozione del fracasso di tutte quelle ferraglie in corsa ci esaltava.
I coscienze e follie di gioventù, solo ora posso capire che un attimo di distrazione avrebbe potuto costarmi la vita.. Nessun macchinista avrebbe riuscito a frenare centinaia di tonnellate, alla distanza di visibilità delle luci anteriori.
Sono però qui a raccontarlo. La vita è un po' tutta una questione di culo secondo me.
Relativamente allo stare sui binari, mi ricordo di quando ero un 16-17 enne incosciente, che insieme ad alcuni amici, le sere di estate, per giunta brilli, si andava tutti a fumare, su una ferrovia, in aperta campagna, dopo varie scorribande.
Ci si sedeva sui binari di notte, si fumava e di beveva. E si aspettavano i treni, quanto le luci si avvicinavano ci si alzava ci si spostava di qualche metro e si faceva passare il treno. L'emozione del fracasso di tutte quelle ferraglie in corsa ci esaltava.
I coscienze e follie di gioventù, solo ora posso capire che un attimo di distrazione avrebbe potuto costarmi la vita.. Nessun macchinista avrebbe riuscito a frenare centinaia di tonnellate, alla distanza di visibilità delle luci anteriori.
Sono però qui a raccontarlo. La vita è un po' tutta una questione di culo secondo me.
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A me queste notizie fanno rimanere perplesso.
Concordo, attraversare i binari è pericoloso e non si fa, ma ...
Anch'io da ragazzo ho attraversato i binari e anche se stava arrivando un treno avevi tutto il tempo per evitarlo vista anche la velocità ridotta che devono avere nei pressi della stazione.
Proprio non riesco a credere che una ragazza sia così distratta da cuffie o minchiate simili tanto da non degnarsi neanche di alzare lo sguardo mentre attraversa i binari.
Non vorrei essere irrispettoso verso una vita spezzata, ma a me questo genere di tragedie sanno più di evento cercato.
Concordo, attraversare i binari è pericoloso e non si fa, ma ...
Anch'io da ragazzo ho attraversato i binari e anche se stava arrivando un treno avevi tutto il tempo per evitarlo vista anche la velocità ridotta che devono avere nei pressi della stazione.
Proprio non riesco a credere che una ragazza sia così distratta da cuffie o minchiate simili tanto da non degnarsi neanche di alzare lo sguardo mentre attraversa i binari.
Non vorrei essere irrispettoso verso una vita spezzata, ma a me questo genere di tragedie sanno più di evento cercato.
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In effetti da subito qualche perplessità l'ho avuta anche io, proprio per i motivi che hai indicato te, gli stessi.
Bisognerebbe vedere la velocità del frecciarossa, se era in rettifilo, o è' sopraggiunto subito dopo una curva o uno scambio, sbucando all'improvviso. Se ha perso l'equilibrio sui binari sopraffatta dal panico accorgendosi all'ultimo, o una storta sui sassi, 2 secondi in quelle circostanze fanno la differenza. Sono tante le variabili.
Certo tutte considerazioni che lasciano comunque il tempo che trovano ovviamente. Ad ogni modo.
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Dai su, ma quale 'evento cercato'? Non li vedete pure voi sti zombi (di tutte le età) che camminano a testa bassa, con le cuffie, che ti vengono addosso e poi ti guardano stupiti, come se fosse colpa tua?
E poi, quanta gente muore per cose simili, ogni anno? E perchè ora si parla tanto di sta Lisa? Solo perchè era una 'modella', e si sa, in Italia tira più un pelo di figa che un Frecciarossa...
E poi, quanta gente muore per cose simili, ogni anno? E perchè ora si parla tanto di sta Lisa? Solo perchè era una 'modella', e si sa, in Italia tira più un pelo di figa che un Frecciarossa...
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Il tuo commento, pure se un tantino brutale, contiene delle verità.
Stiamo parlando di una ragazza che possedeva una gran bellezza, ma non una grande intelligenza: al punto non solo di attraversare dove non doveva, ignorando il molto più sicuro sottopasso, ma di aggravare il rischio rendendo a se stessa impossibile udire alcunché.
Che ci sia bisogno di vietare per legge le cuffie, è un fatto assolutamente coerente con l'idiozia imperante: anche perché la regola posta a salvaguardia della vita viene intesa solo come regola, sicché chi la viola viene considerato un simpatico ribaldo, se muore non è mai colpa sua.
Non dimentichiamoci che c'è una generazione venuta su con la morale di "L'attimo fuggente": se salti su e giù da un banco elegantemente sei subito un luminare, altro che esperienza e saggezza maturata nel tempo.
E' lo stesso motivo per il quale non riesco a dispiacermi quando muore un praticante di sport estremi: già la vita è difficile di suo, se uno la mette a rischio quando non serve , e senza che ciò sia utile a qualcuno, non capisco quali medaglie gli si possano appuntare sulla bara.
Basta, sennò la faccio lunga .
Un saluto.
Lafayette
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Restiamo in fremente attesa di un avvocato che faccia causa a RFI (e magari anche a Trenitalia) perche' i cartelli "vietato attraversare i binari" non erano presenti o non erano plurilingue.
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Non so, ma ho conosciuto gente che ha raggiunto notorietà, quelle persone di cui invidi il tenore di vita e le occasioni loro concesse.
Poi scopri che sono tremendamente insoddisfatte e, al di la della facciata, lanciano segnali di aiuto evidenziati da comportamenti poco coerenti con quello che dovrebbe essere il loro stato emotivo.
Magari mi sbaglio, ma non sarei sorpreso se un giorno si scoprisse che la ragazza ha intenzionalmente attraversato i binari con il treno che sopraggiungeva.
In tutti casi lucido non lo sei se ti tappi le orecchie, abbassi lo sguardo e ti avvii sui binari come se fosse il marciapiede del parco.
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A questo punto sarebbe almeno una spiegazione: assai triste, ma una spiegazione. Altrimenti dovremmo pensare di trovarci di fronte ad una ragazza di intelligenza modestissima. Per non dire di peggio in presenza della salma, intendo.
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Non mi meraviglierei. Dalle mie parti i familiari di un motociclista, che viaggiava a cento orari sul bagnato ed è morto per avere colpito la coda di un'auto uscita dallo svincolo di un supermercato, stanno intentando causa al municipio per avere autorizzato la costruzione del supermercato proprio lì.
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La conoscevi bene?
mi sembra una considerazione un po'avventata la tua. povera ragazza, darle della stupida così senza sapere niente di ciò che è accaduto e senza sapere niente di lei.
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Abbi pazienza: una ragazza che attraversa i binari senza usare il sottopasso - che sta lì apposta per evitare incidenti - e per giunta si chiude le orecchie con le cuffie, così non sente arrivare il treno, e manco guarda per vedere se il treno arriva: beh, un pozzo di scienza proprio non è, mi dispiace. A meno che non sia una suicida; nel qual caso, l'ho già detto, avremmo una spiegazione. Una spiegazione triste, ma è l'unica alternativa alla stupidità. E non mi metto a far sociologia o psicologia dove c'è solo stupidità, mi dispiace.
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Io sinceramente trovo "esagerate" le vostre conclusioni sull'intelligenza o la lucidità della ragazza, in realtà nessuno sa veramente com'è andata tranne la VITTIMA e non sarà di sicuro LEI a raccontarlo, pace all'anima sua.
Purtroppo però è vero che il popolo Italiano è sempre più distratto e menefreghista, e che spesso e volentieri ricorre all'uso di avvocati per far girare la legge a proprio favore a causa dell'ambiguità delle regole a cui i legali possono appigliarsi.
Il rispetto delle regole, l'educazione ed i rapporti con il prossimo dovrebbero esserti insegnati dai familiari o da chi ti educa e sarebbero più che sufficienti ad evitare certi incidenti accadano ma così non è come dimostrato dai fatti...
Per vivere meglio TUTTI (pensate a quel povero macchinista che l'ha tirata sotto) bisognerebbe, secondo me, fare un breve passo indietro quando chi trasgrediva le regole sociali si beccava quattro schiaffoni; due da chi era corresponsabile della sua educazione, e due da chi lo doveva educare.
Purtroppo oggi giorno le figure degli educatori sono sempre più latenti, pertanto abbiamo a che fare con una generazione di ragazzini che vive con la testa fra le "NUVOLE" portati a pensare che tutto sia "DOVUTO", inseguendo il più grande successo ECONOMICO possibile.
Purtroppo la MORTE non fa eccezioni.
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" Purtroppo però è vero che il popolo Italiano è sempre più distratto e menefreghista, e che spesso e volentieri ricorre all'uso di avvocati per far girare la legge a proprio favore a causa dell'ambiguità delle regole a cui i legali possono appigliarsi.
Il rispetto delle regole, l'educazione ed i rapporti con il prossimo dovrebbero esserti insegnati dai familiari o da chi ti educa e sarebbero più che sufficienti ad evitare certi incidenti accadano ma così non è come dimostrato dai fatti...
Per vivere meglio TUTTI (pensate a quel povero macchinista che l'ha tirata sotto) bisognerebbe, secondo me, fare un breve passo indietro quando chi trasgrediva le regole sociali si beccava quattro schiaffoni; due da chi era corresponsabile della sua educazione, e due da chi lo doveva educare.
Purtroppo oggi giorno le figure degli educatori sono sempre più latenti, pertanto abbiamo a che fare con una generazione di ragazzini che vive con la testa fra le "NUVOLE" portati a pensare che tutto sia "DOVUTO", inseguendo il più grande successo ECONOMICO possibile. "
Condivido queste tue riflessioni, ma osservo che per ricominciare a dare quelli che tu, giustamente, ricordi come i salutari quattro schiaffoni di una volta, bisogna ahimè anche ricominciare a chiamare le cose con il loro nome: una ragazza che si espone a rischi in maniera così scriteriata non è intelligente. Mi spiace, ma, se non è stata una scelta suicida, il continuare a pensare che la ragazza è stata vittima incolpevole di una fatalità non serve a nessuno, specialmente non serve ai suoi coetanei per imparare a crescere. E sono positivamente colpito dal fatto che tu abbia avuto un pensiero per il macchinista, che si è trovato questa presenza assurda con le orecchie tappate in un posto dove non doveva stare, e non ha potuto davvero far nulla per evitarla: il poveretto subirà comunque e senz'altro una serie di accertamenti disciplinari, e magari ci sarà pure la ciliegina di qualche familiare che avvierà l'azione giudiziaria contro di lui e l'azienda trasporti competente, per dar la colpa a qualcun altro della mancata attenzione della ragazza.
Il rispetto delle regole, l'educazione ed i rapporti con il prossimo dovrebbero esserti insegnati dai familiari o da chi ti educa e sarebbero più che sufficienti ad evitare certi incidenti accadano ma così non è come dimostrato dai fatti...
Per vivere meglio TUTTI (pensate a quel povero macchinista che l'ha tirata sotto) bisognerebbe, secondo me, fare un breve passo indietro quando chi trasgrediva le regole sociali si beccava quattro schiaffoni; due da chi era corresponsabile della sua educazione, e due da chi lo doveva educare.
Purtroppo oggi giorno le figure degli educatori sono sempre più latenti, pertanto abbiamo a che fare con una generazione di ragazzini che vive con la testa fra le "NUVOLE" portati a pensare che tutto sia "DOVUTO", inseguendo il più grande successo ECONOMICO possibile. "
Condivido queste tue riflessioni, ma osservo che per ricominciare a dare quelli che tu, giustamente, ricordi come i salutari quattro schiaffoni di una volta, bisogna ahimè anche ricominciare a chiamare le cose con il loro nome: una ragazza che si espone a rischi in maniera così scriteriata non è intelligente. Mi spiace, ma, se non è stata una scelta suicida, il continuare a pensare che la ragazza è stata vittima incolpevole di una fatalità non serve a nessuno, specialmente non serve ai suoi coetanei per imparare a crescere. E sono positivamente colpito dal fatto che tu abbia avuto un pensiero per il macchinista, che si è trovato questa presenza assurda con le orecchie tappate in un posto dove non doveva stare, e non ha potuto davvero far nulla per evitarla: il poveretto subirà comunque e senz'altro una serie di accertamenti disciplinari, e magari ci sarà pure la ciliegina di qualche familiare che avvierà l'azione giudiziaria contro di lui e l'azienda trasporti competente, per dar la colpa a qualcun altro della mancata attenzione della ragazza.
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A distanza di poche ore, tragico simile incidente http://www.webacolori.it/pets/2016/04/22/travolto-dal-treno-per-salvare-il-suo-cane/
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non so quanti anni hai, ma, nel caso tu non sia più un giovanotto, ti sarà ben capitato da giovane di avere commesso imprudenze e cretinerie varie che solo per pura fortuna non sono finite male.
è successo a tutti almeno qualche volta. Non per questo uno dovrebbe essere giudicato tout court un imbecille come fai tu con quella ragazza non conoscendo ne' lei, ne' i fatti come si sono svolti realmente.
Hai letto il post di Sodo? Spiega benissimo che possono essere mille i motivi che hanno portato alla tragedia.
Poi ognuno è libero di dire e pensare ciò che vuole. e proprio in virtù anche di questo, ribadisco che il tuo giudizio è, a mio parere, inopportuno.
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Me ne farò una ragione, mentre resto della mia opinione.
Un saluto.
Lafayette
P.s.: a quanto ho letto, la "bravata" di Sodocaustico consisteva nell'aspettare il treno per spostarsi al suo arrivo. Non mi pare abbia scritto che lo faceva con le orecchie tappate e gli occhi puntati da un'altra parte.
Infatti è qua a raccontarla.
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Questa storia mi fa solo pensare a quell'attimo di eternità che è la nostra vita. Non importa che sia spezzata per una distrazione, un'imprudenza giovanile, un infarto, un pulmann che perde il controllo o un terremoto. Forse non sapremo mai se lei è morta per fatalità o volontà. Qualunque sia stata la causa, può esserci solo dolore, come per ogni morte improvvisa e senza senso. E' solo così che si può leggere questa notizia, forse dimenticandosi anche il volto o la storia della ragazza, quasi dimenticandone anche il nome, perchè ci sono molte altre vite inspiegabilmente spezzate, ogni giorno, di cui i giornalisti si disinteressano. Basterebbe fare un giro in ogni reparto di oncologia infantile e la morte sui binari, diventerebbe immediatamente la meno drammatica. Ma non per questo meno importante. Non c'è una vita meno importante. E comunque, anche se la disgrazia fosse successa per distrazione o per le citate cuffiette, sempre meno imbecille resta quella vita spezzata, di molti altri imbecilli che quotidianamente incrociamo in auto alla guida col telefonino, che basta un niente per spezzare altre vite.
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