Io invece mi ricordo di due stradali di colore con dei seni di dimensioni eccezionali.
A quei tempi per me era un must, mentre ora è comunque un aspetto che gradisco molto, e che può aumentare di molto la mia libido ormai anziana...
La prima si chiamava Maureen (o Marina, diceva lei). Era una donna grande, con due specie di cocomeri sul davanti, che d'inverno vestiva con un maglione di lana rosso brillante: allora sembravano due palloni da basket . A metà anni '90, stazionava di notte sul viale Abruzzi, verso l'incrocio con via Stoppani, ma riceveva anche in viale Certosa. Sono stato con lei solo un paio di volte, e sempre in macchina, perché avevo davvero poca libertà di movimento, ai tempi (perché ora, invece... ). Tra l'altro, amavo talmente i grossi seni che finivo sempre per chiedere solo un bj con gran pastrugnamento di tette... Mi ricorderò sempre l'eccitazione del secondo incontro: io ero timido e mi ero fermato nel parcheggio in mezzo al viale, senza decidermi se avvicinarla; la guardavo bramoso da dentro la macchina e lei, con femminile intuizione, attraversò senza indugio la strada e venne a bussarmi al finestrino... che vista ragazzi, quella specie di dea della fecondità che avanzava tranquilla facendo ondeggiare chili di tette sotto la maglietta... farla salire fu pressoché un riflesso condizionato
La seconda ragazza si chiamava Sonja, e con lei sono stato una decina di volte, credo... Anche lei era una nera fornita di cocomeri della 10-12a misura, con l'aggravante di capezzoli grandi come il mio dito pollice, che amava farsi succhiare con gran godimento reciproco... Già dopo il primo era molto evidente quale fosse la parte del suo corpo che ricevesse il mio maggior gradimento, e devo dire che lei era assai propensa a valorizzarlo, giocandoci molto e "usandole" in maniere alquanto eccitanti. Credo che Sonja avesse un debole, per me, perché eravamo arrivati ad avere un discreto affiatamento... Una sera, intanto che lei mi elargiva un ottimo bj, ebbi l'ispirazione di tastare qualcosa di diverso dal suo seno gigantesco, e cominciai ad esplorare la parte posteriore del suo corpo, scoprendo che era molto piacevole e morbida anche da quelle parti... Tutto eccitato glielo dissi "caspita, Sonja, ma non sei morbidosa solo davanti!" ... per la prima volta ebbi un impulso a "scoparla" come si dice, e le chiesi di venirmi sopra. Credo che fu una delle più belle scopate della mia vita (non sono un grande tombeur de femme...), con lei che si muoveva su e giù con evidente piacere e seppelliva la mia testa tra i suoi seni...
Quando avemmo finito e stavamo salutandoci disse "You are a sweet dick...", con fare affettuoso mi dette un bacio sul naso e... non l'ho più rivista: sparita dal mio orizzonte.
Chissà dov'è andata, chissà dov'è ora...
A quei tempi per me era un must, mentre ora è comunque un aspetto che gradisco molto, e che può aumentare di molto la mia libido ormai anziana...
La prima si chiamava Maureen (o Marina, diceva lei). Era una donna grande, con due specie di cocomeri sul davanti, che d'inverno vestiva con un maglione di lana rosso brillante: allora sembravano due palloni da basket . A metà anni '90, stazionava di notte sul viale Abruzzi, verso l'incrocio con via Stoppani, ma riceveva anche in viale Certosa. Sono stato con lei solo un paio di volte, e sempre in macchina, perché avevo davvero poca libertà di movimento, ai tempi (perché ora, invece... ). Tra l'altro, amavo talmente i grossi seni che finivo sempre per chiedere solo un bj con gran pastrugnamento di tette... Mi ricorderò sempre l'eccitazione del secondo incontro: io ero timido e mi ero fermato nel parcheggio in mezzo al viale, senza decidermi se avvicinarla; la guardavo bramoso da dentro la macchina e lei, con femminile intuizione, attraversò senza indugio la strada e venne a bussarmi al finestrino... che vista ragazzi, quella specie di dea della fecondità che avanzava tranquilla facendo ondeggiare chili di tette sotto la maglietta... farla salire fu pressoché un riflesso condizionato
La seconda ragazza si chiamava Sonja, e con lei sono stato una decina di volte, credo... Anche lei era una nera fornita di cocomeri della 10-12a misura, con l'aggravante di capezzoli grandi come il mio dito pollice, che amava farsi succhiare con gran godimento reciproco... Già dopo il primo era molto evidente quale fosse la parte del suo corpo che ricevesse il mio maggior gradimento, e devo dire che lei era assai propensa a valorizzarlo, giocandoci molto e "usandole" in maniere alquanto eccitanti. Credo che Sonja avesse un debole, per me, perché eravamo arrivati ad avere un discreto affiatamento... Una sera, intanto che lei mi elargiva un ottimo bj, ebbi l'ispirazione di tastare qualcosa di diverso dal suo seno gigantesco, e cominciai ad esplorare la parte posteriore del suo corpo, scoprendo che era molto piacevole e morbida anche da quelle parti... Tutto eccitato glielo dissi "caspita, Sonja, ma non sei morbidosa solo davanti!" ... per la prima volta ebbi un impulso a "scoparla" come si dice, e le chiesi di venirmi sopra. Credo che fu una delle più belle scopate della mia vita (non sono un grande tombeur de femme...), con lei che si muoveva su e giù con evidente piacere e seppelliva la mia testa tra i suoi seni...
Quando avemmo finito e stavamo salutandoci disse "You are a sweet dick...", con fare affettuoso mi dette un bacio sul naso e... non l'ho più rivista: sparita dal mio orizzonte.
Chissà dov'è andata, chissà dov'è ora...