[2004]
A distanza di anni ancora non ho capito se queste ragazze erano free o otr. La polacca in questione (che non ho mai timbrato) proveniva da Bologna ed era venuta a Firenze per "arrotondare". Si trattava di una bioNda con i capelli a caschetto, alta e magra. L'altra ragazza, tale Melinda, era una bella mandrucona rumena, mora in carne, con due grandi occhi leggermente asimmetrici. Melinda era diretta in Spagna e si era fermata momentaneamente a Firenze in attesa di imbarcarsi su un Atlassib e raggiungere Madrid, dove l'aspettavano i suoi due fratelli.
Con questa Melinda è stata un'esperienza da 10+, perchè la storia ha assunto una piega parecchio GFE, di quelle da far perdere la testa.
Ottobre 2004, forse in pochi le ricorderanno; le tipe si trovavano in Viale Filippo Strozzi, nel tratto compreso fra Via Guido Monaco ed il sottopassaggio della ferrovia. In questo tratto sulla dx c'è un'area a parcheggio, erano lì.
Caricai la Melinda per puro caso e mi raccontò che faceva da due giorni il "lavoro" perchè aveva bisogno di soldi per raggiungere Madrid. Capii che questa ragazza non era mercenaria e ne approfittai subito baccagliandola alla morte. I primi giorni la pagavo regolarmente per i suoi servigi, poi lei non volle più nulla.
Rimase a Firenze con la sua amica polacca per due settimane. Uscivamo insieme e non si preoccupava minimamente di andare a "lavorare". L'ultimo giorno di permanenza mi chiese se volevo dormire con lei. Non potevo rifiutare. M'infilai nell'ostello di Via Faenza e giù a fare l'amore finchè potevamo. La sua amica polacca stava per uscire al "lavoro" allorchè la Melinda ha un'idea. Chiede all'amica di fare una foto a me e a lei mentre eravamo nudi nel letto: "sei il mio fidanzato!" mi disse. Una voce mi diceva che stavo perdendo il senso della realtà, l'altra più demoniaca mi diceva di darci dentro. MA SI! ME NE INFISCHIO!
Durante la permanenza è stato curioso vedere la ragazza polacca che entrava con il suo cliente di turno. Ne contai quattro. Il primo di loro era un signore coi baffetti, era stato fuori a cena con la medesima e l'aveva riaccompagnata all'ostello. Quando lo vedo arrivare lo saluto come se lo conoscessi da tanto tempo. Lui mi guarda e risponde prontamente, dandomi però del "lei". Mi veniva da ridere e anche a lui! Vengo poi a sapere che il tizio era un cliente "della prima ora" della polacca. Intanto fra un cliente e l'altro io e Melinda andavamo in cucina a mangiare salsicce. Nella cucina comune a tutte le stanze c'era roba da mangiare di altre ragazze. C'erano cartelli con scritto "NON TOCCARE! CIBO DI ELENA!". Bene noi ne abbiamo approfittato per fare razzia.
A notte inoltrata ecco arrivare l'ultimo cliente. Un tipo schizzato che con i suoi occhi spiritati guardava con sospetto tutto quanto. Pretese che io e Melinda ci chiudessimo in bagno perchè la nostra presenza gli dava fastidio. Io a sedere sulla tazza e lei su di me, trattenevamo a stento le risate.
La notte non finì li. Mentre la polacca uscì a mietere l'ultima vittima io e Melinda decidiamo di fare una doccia insieme che rimarrà negli annali della mia carriera di punter. Dico solo che inginocchiato sul pavimento (la doccia era a pavimento) lecco la sua passerina e bevo l'acqua che dallo scroscio passa di lì.
Erano le 3:00 e dovevano alzarsi alle 6:00. M'infilo nel letto con tutte e due le ragazze, io nel mezzo e loro ai lati; la polacca non la tocco neanche con un dito mentre Melinda mi rifugge nel sonno perchè troppo stanca. Un brano di manele che in sottofondo si ripete all'infinito mi buca la testa.
Il mattino dopo le ragazze fanno le valigie e io le aiuto a scendere. Il padrone dell'ostello, che stava nell'appartamento accanto mi vede e tra i denti dice alla moglie: "e quello che ci fa qui dentro???". Scappo alla chetichella rimanendo giù con il taxista.
L'epilogo.
Mi sono sentito al telefono con Melinda fino al dicembre 2004, finchè decido di interrompere la storia che stava prendendo un risvolto molto pericoloso. Lei era a Madrid con i suoi fratelli, dei quali uno beveva da fare schifo.
Melinda: "ti ho fatto conoscere ai miei fratelli!"
Io: "Conoscere? E come?"
Melinda: "Gli ho fatto vedere le foto e gli ho detto che sei il mio fidanzato!"
Io: "Brava, non vedo l'ora di conoscerli... ma quali foto hanno visto?"
Melinda: "Quelle con noi nudi nel letto....".
A distanza di anni ancora non ho capito se queste ragazze erano free o otr. La polacca in questione (che non ho mai timbrato) proveniva da Bologna ed era venuta a Firenze per "arrotondare". Si trattava di una bioNda con i capelli a caschetto, alta e magra. L'altra ragazza, tale Melinda, era una bella mandrucona rumena, mora in carne, con due grandi occhi leggermente asimmetrici. Melinda era diretta in Spagna e si era fermata momentaneamente a Firenze in attesa di imbarcarsi su un Atlassib e raggiungere Madrid, dove l'aspettavano i suoi due fratelli.
Con questa Melinda è stata un'esperienza da 10+, perchè la storia ha assunto una piega parecchio GFE, di quelle da far perdere la testa.
Ottobre 2004, forse in pochi le ricorderanno; le tipe si trovavano in Viale Filippo Strozzi, nel tratto compreso fra Via Guido Monaco ed il sottopassaggio della ferrovia. In questo tratto sulla dx c'è un'area a parcheggio, erano lì.
Caricai la Melinda per puro caso e mi raccontò che faceva da due giorni il "lavoro" perchè aveva bisogno di soldi per raggiungere Madrid. Capii che questa ragazza non era mercenaria e ne approfittai subito baccagliandola alla morte. I primi giorni la pagavo regolarmente per i suoi servigi, poi lei non volle più nulla.
Rimase a Firenze con la sua amica polacca per due settimane. Uscivamo insieme e non si preoccupava minimamente di andare a "lavorare". L'ultimo giorno di permanenza mi chiese se volevo dormire con lei. Non potevo rifiutare. M'infilai nell'ostello di Via Faenza e giù a fare l'amore finchè potevamo. La sua amica polacca stava per uscire al "lavoro" allorchè la Melinda ha un'idea. Chiede all'amica di fare una foto a me e a lei mentre eravamo nudi nel letto: "sei il mio fidanzato!" mi disse. Una voce mi diceva che stavo perdendo il senso della realtà, l'altra più demoniaca mi diceva di darci dentro. MA SI! ME NE INFISCHIO!
Durante la permanenza è stato curioso vedere la ragazza polacca che entrava con il suo cliente di turno. Ne contai quattro. Il primo di loro era un signore coi baffetti, era stato fuori a cena con la medesima e l'aveva riaccompagnata all'ostello. Quando lo vedo arrivare lo saluto come se lo conoscessi da tanto tempo. Lui mi guarda e risponde prontamente, dandomi però del "lei". Mi veniva da ridere e anche a lui! Vengo poi a sapere che il tizio era un cliente "della prima ora" della polacca. Intanto fra un cliente e l'altro io e Melinda andavamo in cucina a mangiare salsicce. Nella cucina comune a tutte le stanze c'era roba da mangiare di altre ragazze. C'erano cartelli con scritto "NON TOCCARE! CIBO DI ELENA!". Bene noi ne abbiamo approfittato per fare razzia.
A notte inoltrata ecco arrivare l'ultimo cliente. Un tipo schizzato che con i suoi occhi spiritati guardava con sospetto tutto quanto. Pretese che io e Melinda ci chiudessimo in bagno perchè la nostra presenza gli dava fastidio. Io a sedere sulla tazza e lei su di me, trattenevamo a stento le risate.
La notte non finì li. Mentre la polacca uscì a mietere l'ultima vittima io e Melinda decidiamo di fare una doccia insieme che rimarrà negli annali della mia carriera di punter. Dico solo che inginocchiato sul pavimento (la doccia era a pavimento) lecco la sua passerina e bevo l'acqua che dallo scroscio passa di lì.
Erano le 3:00 e dovevano alzarsi alle 6:00. M'infilo nel letto con tutte e due le ragazze, io nel mezzo e loro ai lati; la polacca non la tocco neanche con un dito mentre Melinda mi rifugge nel sonno perchè troppo stanca. Un brano di manele che in sottofondo si ripete all'infinito mi buca la testa.
Il mattino dopo le ragazze fanno le valigie e io le aiuto a scendere. Il padrone dell'ostello, che stava nell'appartamento accanto mi vede e tra i denti dice alla moglie: "e quello che ci fa qui dentro???". Scappo alla chetichella rimanendo giù con il taxista.
L'epilogo.
Mi sono sentito al telefono con Melinda fino al dicembre 2004, finchè decido di interrompere la storia che stava prendendo un risvolto molto pericoloso. Lei era a Madrid con i suoi fratelli, dei quali uno beveva da fare schifo.
Melinda: "ti ho fatto conoscere ai miei fratelli!"
Io: "Conoscere? E come?"
Melinda: "Gli ho fatto vedere le foto e gli ho detto che sei il mio fidanzato!"
Io: "Brava, non vedo l'ora di conoscerli... ma quali foto hanno visto?"
Melinda: "Quelle con noi nudi nel letto....".