RIFERIMENTO INTERNET: http://puntoincontri.com/girls/4014/MONIKA_Francavilla-al-mare_Chieti_Abruzzo.html http://escortdimension.net/ed/scheda-annuncio.php?id_scheda_annuncio=4713&area=3
CITTA' DELL?INCONTRO: Francavilla al mare;
NAZIONALITA': russa;
ETA': 24 anni dichiarati;
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Foto fake;
SERVIZI OFFERTI: 50 Bj-Rai1, 60 BBj-Rai1, 70 BBj-Rai1-CIM;
SERVIZI USUFRUITI: BBj-Rai1-CIM;
COMPENSO PATTUITO: 70;
COMPENSO RICHIESTO: 70;
DURATA DELL'INCONTRO: 40 minuti circa;
DESCRIZIONE FISICA: non è lei in foto, il normotipo è quello ma è una russa con spiccati tratti somatici da repubbliche caucasiche, sul m. 1.60 senza tacchi, carina di viso, occhi scuri con leggero accenno di taglio orientale, capelli neri, lisci e lunghi, seno 1°, bel lato lato B, gambe un attimino corte, nel complesso una bella ragazza;
ATTITUDINE: inesperta, non ancora mestierante, paziente, dolce, acerba;
REPERIBILITA': al primo colpo;
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: scalini prima della porta;
INDEX RICERCHE : 3298719397;
LA MIA RECENSIONE: Il vento della steppa, con i suoi inebrianti profumi di figa, continua a spirare impetuoso da est ed a ricordarmi che la Santa Madre Russia è un’infinita terra di splendide donzelle.
Non c’è bisogno di una laurea per capire che fa parte della rinomata scuderia presieduta dalla matrona con la quale si accompagna. Il luogo deputato per l’incontro mi è arcinoto, quindi, in tarda mattinata, chiamo e fisso un appuntamento direttamente con la matrona (ormai mi riconosce e mi chiama per nome). Solito parcheggio, solito marciapiedi, toc-toc, solita porta finestra, mi apre una ragazzina piccolina, con un discreto fisichetto, carnagione chiarissima, aspetto da Ceceno-Inguscezia (per intenderci). Parla sottovoce, è nuda con addosso solo una vestaglietta di pizzo nero.
Però, non è la russa che mi aspettavo ma mi piace.
Mi avvicino per stabilire il contatto con codesta entità e lei lascia fare. Bacino con la linguetta che perlustra la sua boccuccia, dito medio che cerca il suo sesso, lei lascia fare.
Il mio compagno scalpita nelle mutande e chiede a gran voce il suo momento di gloria (d’altronde si fa tutto questo solo per lui).
Entriamo in stanza, continuando i tentativi di interconnessione italo-russa.
Apperò, baci sempre più affannosi, dito medio dentro al calduccio, la sua mano destra sicura padrona del mio membro. Lei mi stoppa e mi chiede di andare in bagno, subito. Colgo l’occasione per saldare l’obolo e, tra i pantaloni che non escono (troppo stretti), il bottone della manica della camicia che proprio adesso ha deciso di fare lo stronzo, arrivo in bagno con una belva feroce tra le gambe.
Mi lavo ben bene ma non mi asciugo, è troppa la voglia di questa russa. Entrato in camera si continua sulla falsa riga di qualche minuto prima ma adesso è lei che, sospirando, mi stoppa, si inginocchia e davanti una porta a specchio comincia un BBj non propriamente malaccio. Per la verità, però, mi sembrava di rivivere il pompino ricevuto da una commessa di appena ventanni, qualche tempo fa. Poco profondo, troppo leggero, quasi impercettibile, troppa mano.
E’ tempo della bestia, la butto sul letto e la trapano ma (forse un tantinello carico) sono costretto a cambiare posizione almeno quattro volte, causa incipiente tracimazione.
Finalmente trovata quella giusta (cioè quella che mi permette di controllare al meglio la bestia), ci do dentro. La bambina, sarà perché fresca di mestiere, sarà perche colta in mattinata (quindi non ancora “usata”), è eccitatissima.
Allargate le gambe, comincia a masturbarsi ad occhi chiusi, venedo una prima volta in appena qualche minuto (troppo presto, per me) e venendo successivamente in un prolungato orgasmo, innestando una reazione a catena. Infatti faccio appena in tempo a sfilarmi il condom che prima che la donzella riesca ad aprire la bocca la sommergo con un’onda anomala.
Con la faccia piena di seme maschile, comincia a ridere mentre io le chiedo scusa e l’aiuto a ripulirsi. Mentre mi rivesto, si trasferisce momentaneamente a rapporto dalla capoccia, ma rientra subito ed approfittando del mio impaccio nel rivestirmi (sono sudato), tutta nuda mi mette la lingua in bocca e mi accarezza il membro facendolo tornare ai livelli pre-incontro.
Ora stiamo pomiciando, io la sto sditalinando mentre lei mi sta facendo una sega. Porca zozza, devo tornare al lavoro.
Mi è arrivato in gola ma meglio così, stavo per appoggiare di nuovo un 70ino.
L’aria fresca del mare mi riconnette l’unità principale (la scatola cranica), disattivando quella secondaria (la bestia).
Sono soddisfatto, il coito non è stato male, lei non è una strafiga o comunque la strafiga che mi aspettavo, c’è di meglio.
A la prochaine.
N.B. Il tutto di cui sopra sono e rimangono impressioni e deduzioni strettamente personali.
CITTA' DELL?INCONTRO: Francavilla al mare;
NAZIONALITA': russa;
ETA': 24 anni dichiarati;
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Foto fake;
SERVIZI OFFERTI: 50 Bj-Rai1, 60 BBj-Rai1, 70 BBj-Rai1-CIM;
SERVIZI USUFRUITI: BBj-Rai1-CIM;
COMPENSO PATTUITO: 70;
COMPENSO RICHIESTO: 70;
DURATA DELL'INCONTRO: 40 minuti circa;
DESCRIZIONE FISICA: non è lei in foto, il normotipo è quello ma è una russa con spiccati tratti somatici da repubbliche caucasiche, sul m. 1.60 senza tacchi, carina di viso, occhi scuri con leggero accenno di taglio orientale, capelli neri, lisci e lunghi, seno 1°, bel lato lato B, gambe un attimino corte, nel complesso una bella ragazza;
ATTITUDINE: inesperta, non ancora mestierante, paziente, dolce, acerba;
REPERIBILITA': al primo colpo;
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: scalini prima della porta;
INDEX RICERCHE : 3298719397;
LA MIA RECENSIONE: Il vento della steppa, con i suoi inebrianti profumi di figa, continua a spirare impetuoso da est ed a ricordarmi che la Santa Madre Russia è un’infinita terra di splendide donzelle.
Non c’è bisogno di una laurea per capire che fa parte della rinomata scuderia presieduta dalla matrona con la quale si accompagna. Il luogo deputato per l’incontro mi è arcinoto, quindi, in tarda mattinata, chiamo e fisso un appuntamento direttamente con la matrona (ormai mi riconosce e mi chiama per nome). Solito parcheggio, solito marciapiedi, toc-toc, solita porta finestra, mi apre una ragazzina piccolina, con un discreto fisichetto, carnagione chiarissima, aspetto da Ceceno-Inguscezia (per intenderci). Parla sottovoce, è nuda con addosso solo una vestaglietta di pizzo nero.
Però, non è la russa che mi aspettavo ma mi piace.
Mi avvicino per stabilire il contatto con codesta entità e lei lascia fare. Bacino con la linguetta che perlustra la sua boccuccia, dito medio che cerca il suo sesso, lei lascia fare.
Il mio compagno scalpita nelle mutande e chiede a gran voce il suo momento di gloria (d’altronde si fa tutto questo solo per lui).
Entriamo in stanza, continuando i tentativi di interconnessione italo-russa.
Apperò, baci sempre più affannosi, dito medio dentro al calduccio, la sua mano destra sicura padrona del mio membro. Lei mi stoppa e mi chiede di andare in bagno, subito. Colgo l’occasione per saldare l’obolo e, tra i pantaloni che non escono (troppo stretti), il bottone della manica della camicia che proprio adesso ha deciso di fare lo stronzo, arrivo in bagno con una belva feroce tra le gambe.
Mi lavo ben bene ma non mi asciugo, è troppa la voglia di questa russa. Entrato in camera si continua sulla falsa riga di qualche minuto prima ma adesso è lei che, sospirando, mi stoppa, si inginocchia e davanti una porta a specchio comincia un BBj non propriamente malaccio. Per la verità, però, mi sembrava di rivivere il pompino ricevuto da una commessa di appena ventanni, qualche tempo fa. Poco profondo, troppo leggero, quasi impercettibile, troppa mano.
E’ tempo della bestia, la butto sul letto e la trapano ma (forse un tantinello carico) sono costretto a cambiare posizione almeno quattro volte, causa incipiente tracimazione.
Finalmente trovata quella giusta (cioè quella che mi permette di controllare al meglio la bestia), ci do dentro. La bambina, sarà perché fresca di mestiere, sarà perche colta in mattinata (quindi non ancora “usata”), è eccitatissima.
Allargate le gambe, comincia a masturbarsi ad occhi chiusi, venedo una prima volta in appena qualche minuto (troppo presto, per me) e venendo successivamente in un prolungato orgasmo, innestando una reazione a catena. Infatti faccio appena in tempo a sfilarmi il condom che prima che la donzella riesca ad aprire la bocca la sommergo con un’onda anomala.
Con la faccia piena di seme maschile, comincia a ridere mentre io le chiedo scusa e l’aiuto a ripulirsi. Mentre mi rivesto, si trasferisce momentaneamente a rapporto dalla capoccia, ma rientra subito ed approfittando del mio impaccio nel rivestirmi (sono sudato), tutta nuda mi mette la lingua in bocca e mi accarezza il membro facendolo tornare ai livelli pre-incontro.
Ora stiamo pomiciando, io la sto sditalinando mentre lei mi sta facendo una sega. Porca zozza, devo tornare al lavoro.
Mi è arrivato in gola ma meglio così, stavo per appoggiare di nuovo un 70ino.
L’aria fresca del mare mi riconnette l’unità principale (la scatola cranica), disattivando quella secondaria (la bestia).
Sono soddisfatto, il coito non è stato male, lei non è una strafiga o comunque la strafiga che mi aspettavo, c’è di meglio.
A la prochaine.
N.B. Il tutto di cui sopra sono e rimangono impressioni e deduzioni strettamente personali.