La sera spesso lavoro fino a tardi, solo in ufficio, e inevitabilmente penso, ricordo, mentre faccio le solite azioni, ormai meccaniche dopo 15 anni che le ripeto.
Questa sera i ricordi mi portano ai miei 20 anni, un periodo stupendo della mia vita.
Ancora ero "vergine" dal punto di vista punteristico, la grande curiosità di provare una otr (non avevo abbastanza finanze per una loft) si scontrava con la grande paura di essere scoperto.
Ad alimentare la mia curiosità (e la mia paura), un amico "professional-punter" che mi narrava di quante volte fosse andato a pagamento in strada (e quante volte fosse stato scoperto sul più bello).
Corroso da quella eterna lotta tra la curiosità e la paura, tutto quello che mi riusciva fare era prendere la macchina dopo cena e fare su e giù il viale dove tanta mercanzia veniva esposta, 6 o 7 Km di statale molto ben fornita!
Raramente riuscivo a fermarmi con una scusa (un semaforo rosso, un distributore) giusto il tempo di poter dire la fatidica parola: "Quanto?"
Il solo abbassare il finestrino mi faceva salire il cuore in gola, il vedere queste ragazze nere, sorridenti, bellissime che mi dicevano "Andiamo amore?" mi faceva salire in gola qualcos'altro
Una sera tardi, saranno state le 4, mentre tornavo a casa dal mio solito giro, vidi una ragazza che faceva l'autostop.
Scoprii poi che era una consuetudine a quell'ora, ma io ero sempre rientrato a casa molto prima, deluso dalla mia incapacità di vincere la paura e provare.
In un attimo di follia mi fermo, e mentre lo faccio penso "ma cosa sto facendo? E se ora mi vedono che sale?" ma ormai ero fermo sul ciglio della strada, la freccia destra accesa, il finestrino abbassato.
"Dove vai?"
"Mi porti alla stazione amore??"
"Alla stazione....?"
"Dai amore... io ti faccio pompino gratis...."
"...ok!! "
"OK, aspetta arrivo subito!"
"...."
Aspetta? Come aspetta? Dove va?
In un attimo chiama altre sue 3 amiche, e tutte e quattro mi salgono in macchina.
Prima che riuscissi a dire una sola parola, avevo la macchina piena di 4 ragazze seminude!
Un sogno? O un incubo? Non riuscivo a decidermi.
Mi venne istintivo partire a razzo.
Il cuore mi batteva all'impazzata, mi sembrava stessi facendo qualcosa di assurdo. IO? Non ho il coraggio nemmeno di chiedere quanto vogliono, ne ho fatte salire in macchina quattro? Ok, solo per accompagnarle alla stazione... ma all'eventuale puffo chi glielo spiega??
Sudavo freddo.
Le tre ragazze dietro si tolgono la gonna e il top provocante che avevano, rimangono in mutande e reggiseno e con calma si mettono a cercare dentro un grosso borsone ognuna i propri pantaloni.... io dallo specchietto retrovisore (saggiamente spostato) vedevo questa bellissima scena, avevo la fava ritta ma sudavo freddo per la paura.
La ragazza accanto a me mi appoggia la mano sulla patta... mi ricorda che mi aveva promesso il pompino gratis, ma la fermai con una scusa... già sarebbe stato difficile spiegare quattro donne seminude in macchina, se poi una di queste mi faceva una pompa mentre guidavo, avrebbero buttato ai pesci la chiave della mia cella....
Arriviamo alla stazione, mi salutano, mi ringraziano.
Era andato tutto bene.
Ringalluzzito dal fatto di averla fatta franca, riparto sgommando alla volta della strada "panoramica"...
"Ora una me la trombo", pensavo mentre andavo... l'eccitazione di quello spettacolo nella mia macchina mi aveva messo troppa voglia!
Faccio la strada in su e in giù un paio di volte... niente! Era troppo tardi... "accidenti a me, potevo accettare la ricompensa! Vabè... torniamo a casa!"
Sulla via del ritorno, in un punto della strada particolarmente buio, una snella figura viene illuminata dai miei fari: C'E' ANCORA SPERANZA!
Freno e apro la porta, senza nemmeno chiedere nulla... lei entra, e io parto a razzo.
Solo dopo una ventina di metri riesco a metterla a fuoco.... Mio Dio: è orribile! Ma proprio inguardabile!
Mi fermo di corsa e le dico "Scusa... ti avevo scambiato per un'altra ragazza" (la prima scusa che mi è venuta in mente....)
Lei mi dice che non fa niente e molto gentilmente mi chiede se potevo accompagnarla alla stazione.
Come facevo a farla scendere? Mi dispiaceva... e poi, c'ero stato 20 minuti prima alla stazione, e lungo la strada era tutto tranquillo... che mi poteva mai succedere?
BENE! Ti accompagno certo!
A meno di un Km dalla meta, dietro una curva... PALETTA!
NO! CAZZO! E ORA?
Nei 5 secondi che ci ho messo ad arrestare completamente la macchina ho pensato a come giustificarmi: il vuoto! Nessuna scusa credibile. Decisi quindi di dire la verità...
"Favorisca i documenti"
"Certo, eccoli"
La mia "amica" non li aveva. MA PORC....
Prima che il carramba partisse con la ramanzina, gioco di anticipo e gli dico "Guardi, non la conosco, è una prostituta, chiedeva un passaggio e la sto accompagnando..."
Il carabiniere mi guarda con la faccia di uno che pensa "E vorresti pure che io ti creda?" e mi dice (parole testuali):
"Senta, lasci perdere... vada a casa e non si faccia mai più vedere in giro con questo attrezzo!!"
Così dicendo fa cenno alla girl di scendere e mi restituisce i documenti.
FIUUUUUUUU scampata bella. Parto e vado di corsa a casa, vergognandomi come un cane.
Arrivo a casa, racconto la mia esperienza all'amico professional-punter (che era un mio coinquilino) il quale mi prende per il culo giusto quei tre quarti d'ora.
Ok, ho scritto abbastanza, per ora mi fermo qui.
Avrei da raccontare mille altri aneddoti successi in 10 anni di carriera punteristica, ma direi di aver scritto già troppo
Se poi il racconto sarà gradito, continuerò.
Paperoga
Questa sera i ricordi mi portano ai miei 20 anni, un periodo stupendo della mia vita.
Ancora ero "vergine" dal punto di vista punteristico, la grande curiosità di provare una otr (non avevo abbastanza finanze per una loft) si scontrava con la grande paura di essere scoperto.
Ad alimentare la mia curiosità (e la mia paura), un amico "professional-punter" che mi narrava di quante volte fosse andato a pagamento in strada (e quante volte fosse stato scoperto sul più bello).
Corroso da quella eterna lotta tra la curiosità e la paura, tutto quello che mi riusciva fare era prendere la macchina dopo cena e fare su e giù il viale dove tanta mercanzia veniva esposta, 6 o 7 Km di statale molto ben fornita!
Raramente riuscivo a fermarmi con una scusa (un semaforo rosso, un distributore) giusto il tempo di poter dire la fatidica parola: "Quanto?"
Il solo abbassare il finestrino mi faceva salire il cuore in gola, il vedere queste ragazze nere, sorridenti, bellissime che mi dicevano "Andiamo amore?" mi faceva salire in gola qualcos'altro
Una sera tardi, saranno state le 4, mentre tornavo a casa dal mio solito giro, vidi una ragazza che faceva l'autostop.
Scoprii poi che era una consuetudine a quell'ora, ma io ero sempre rientrato a casa molto prima, deluso dalla mia incapacità di vincere la paura e provare.
In un attimo di follia mi fermo, e mentre lo faccio penso "ma cosa sto facendo? E se ora mi vedono che sale?" ma ormai ero fermo sul ciglio della strada, la freccia destra accesa, il finestrino abbassato.
"Dove vai?"
"Mi porti alla stazione amore??"
"Alla stazione....?"
"Dai amore... io ti faccio pompino gratis...."
"...ok!! "
"OK, aspetta arrivo subito!"
"...."
Aspetta? Come aspetta? Dove va?
In un attimo chiama altre sue 3 amiche, e tutte e quattro mi salgono in macchina.
Prima che riuscissi a dire una sola parola, avevo la macchina piena di 4 ragazze seminude!
Un sogno? O un incubo? Non riuscivo a decidermi.
Mi venne istintivo partire a razzo.
Il cuore mi batteva all'impazzata, mi sembrava stessi facendo qualcosa di assurdo. IO? Non ho il coraggio nemmeno di chiedere quanto vogliono, ne ho fatte salire in macchina quattro? Ok, solo per accompagnarle alla stazione... ma all'eventuale puffo chi glielo spiega??
Sudavo freddo.
Le tre ragazze dietro si tolgono la gonna e il top provocante che avevano, rimangono in mutande e reggiseno e con calma si mettono a cercare dentro un grosso borsone ognuna i propri pantaloni.... io dallo specchietto retrovisore (saggiamente spostato) vedevo questa bellissima scena, avevo la fava ritta ma sudavo freddo per la paura.
La ragazza accanto a me mi appoggia la mano sulla patta... mi ricorda che mi aveva promesso il pompino gratis, ma la fermai con una scusa... già sarebbe stato difficile spiegare quattro donne seminude in macchina, se poi una di queste mi faceva una pompa mentre guidavo, avrebbero buttato ai pesci la chiave della mia cella....
Arriviamo alla stazione, mi salutano, mi ringraziano.
Era andato tutto bene.
Ringalluzzito dal fatto di averla fatta franca, riparto sgommando alla volta della strada "panoramica"...
"Ora una me la trombo", pensavo mentre andavo... l'eccitazione di quello spettacolo nella mia macchina mi aveva messo troppa voglia!
Faccio la strada in su e in giù un paio di volte... niente! Era troppo tardi... "accidenti a me, potevo accettare la ricompensa! Vabè... torniamo a casa!"
Sulla via del ritorno, in un punto della strada particolarmente buio, una snella figura viene illuminata dai miei fari: C'E' ANCORA SPERANZA!
Freno e apro la porta, senza nemmeno chiedere nulla... lei entra, e io parto a razzo.
Solo dopo una ventina di metri riesco a metterla a fuoco.... Mio Dio: è orribile! Ma proprio inguardabile!
Mi fermo di corsa e le dico "Scusa... ti avevo scambiato per un'altra ragazza" (la prima scusa che mi è venuta in mente....)
Lei mi dice che non fa niente e molto gentilmente mi chiede se potevo accompagnarla alla stazione.
Come facevo a farla scendere? Mi dispiaceva... e poi, c'ero stato 20 minuti prima alla stazione, e lungo la strada era tutto tranquillo... che mi poteva mai succedere?
BENE! Ti accompagno certo!
A meno di un Km dalla meta, dietro una curva... PALETTA!
NO! CAZZO! E ORA?
Nei 5 secondi che ci ho messo ad arrestare completamente la macchina ho pensato a come giustificarmi: il vuoto! Nessuna scusa credibile. Decisi quindi di dire la verità...
"Favorisca i documenti"
"Certo, eccoli"
La mia "amica" non li aveva. MA PORC....
Prima che il carramba partisse con la ramanzina, gioco di anticipo e gli dico "Guardi, non la conosco, è una prostituta, chiedeva un passaggio e la sto accompagnando..."
Il carabiniere mi guarda con la faccia di uno che pensa "E vorresti pure che io ti creda?" e mi dice (parole testuali):
"Senta, lasci perdere... vada a casa e non si faccia mai più vedere in giro con questo attrezzo!!"
Così dicendo fa cenno alla girl di scendere e mi restituisce i documenti.
FIUUUUUUUU scampata bella. Parto e vado di corsa a casa, vergognandomi come un cane.
Arrivo a casa, racconto la mia esperienza all'amico professional-punter (che era un mio coinquilino) il quale mi prende per il culo giusto quei tre quarti d'ora.
Ok, ho scritto abbastanza, per ora mi fermo qui.
Avrei da raccontare mille altri aneddoti successi in 10 anni di carriera punteristica, ma direi di aver scritto già troppo
Se poi il racconto sarà gradito, continuerò.
Paperoga