Raccontate l'esperienza sessuale piu stravolgente ed emozionante che avete vissuto!

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Dopo un po' viene a noia il continuo sbatacchiamento, io una volta sono tornato a casa anche con taglio ed ematoma, avevo anche la schiena che sembrava una cuccia di un gatto, lei era una free e lo faceva per passione ma poi ti sompi il cazzo... mah.... ?
 
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l'esperienza sessuale più stravolgente ed emozionante che ho vissuto... è stata con una ragazza con cui non ho nemmeno scopato. Solo preliminari.
Vicino a dove lavoravamo, baci lunghissimi, nascosti... in macchina fingering selvaggi con lei che si bagnava tantissimo e poi entrambi ci gustavamo il suo nettare sulle mie dita.
Pompini favolosi... le mie dita che dalla cappella bagnata arrivavano nella sua bocca aperta in spasmodica attesa...

... "andiamo in albergo... ti voglio dentro di me..." "ti voglio anch'io..."

... e poi, i sentimenti a rovinare tutto, il chiodo scaccia chiodo, il non vedersi mai più, il pensarci ancora adesso.
 
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esperienza sessuale più travolgente che ho vissuto è stata a Bucharest, con una studentessa conoscita con Tinder e con la quale ho trascorso la notte più intensa fino ad ora: abbiamo scopato tutta la notte, con solo qualche pausa per qualche doccia rinfrescante o una red bull e poi si continuava. Ricordo ancora i suoi gemiti e le sue urla.
Peccato non ci sia stato poi possibilità di ripetere
 
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emilia
Ormai più di 10 anni fà, torno da una serata in discoteca alle 3 di notte con la voglia di scaricarmi e mi faccio un giro ad un distributore dove sapevo stazionavano alcune argentine. Una mora con viso malizioso ma anche buono attira la mia attenzione e la carico senza grandi aspettative (le mie pregresse esperienze con le argentine rasentavano il drammatico). Mi porta in una zona industriale, io come il solito faccio andare nel sedile dietro perchè non c'è cosa più da sfigato che scopare sul sedile davanti. Dopo una classica pomba scoperta di sua iniziativa mi sale su (qualsiasi punter OTR sa che la pratica è assolutamente poco gradita alle stradali), mi sbottona la camicia, mi infila le mani attorno al corpo e comincia a scoparmi come se fossi il suo fidanzato....dopo un minuto ci baciavamo come in un film, appassionatamente e teneramente, le mie mani nei suoi capelli e lei che senza nessuna fretta e senza fare quegli show assurdi che alcune fanno (ansimava piano e a occhi chiusi) si è goduta la scopata.
Una volta finito l'ho vista visibilmente imbarazzata e anche io lo ero un po'. Ci siamo scambiati i telefoni ma non sono mai più riuscito a rintracciarla.....
Altre volte mi sono capitate scopate genuine con frofessioniste ma quella tenerezza non l'ho mai dimenticata.
 
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Sicuramente l'esperienza non piū emozionante o stravolgente, ma sicuramente quella con piū brivido.
Qualche anno fa vado da una pay mai vista prima, particolarmente giovane ed attraente.
Era un grosso monolocale con un piccolo muretto basso, che divideva la zona notte dalla zona giorno.
Già appena entrato ho avuto l'impressione ci fosse qualcuno nascosto dietro, poi, durante la trombata, ho visto più volte, con la coda dell'occhio, una testa venire fuori dalla penombra per spiare.
Ho fatto finta di niente, stando sempre all'erta, non so neanch'io come sono riuscito a continuare. Già mi immaginavo squartato ed appeso come nei migliori film di Dario Argento.
Una volta finito, mi sono rivestito in fretta e me la sono data a gambe.
Mi ė sempre rimasto il dubbio di chi fosse e quali fossero le sue intenzioni......probabilmente un'amica curiosa, il pappa, chissá.........
 
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A me successe una cosa simile con una pay brasiliana a Bergamo. Solo che "l'entità" sconosciuta si è palesata proprio mentre la ragazza mi stava facendo un BJ... Era suo figlio e avrà avuto non più di 5/6 anni. Sono rimasto shoccato. Mi sono rivestito e me ne sono andato con lei che mi diceva di non preoccuparmi che lui viveva li e sapeva che la mamma faceva quel lavoro....

Brutta esperienza, povero bimbo.

Saluti,
SB
 
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Mah, racconto la mia, anzi quattro. Un 15 anni fa sempre a Vilnius. Io ne avevo 50 e solevo accompagnarmi con "dilettanti" studentesse/primo impiego ventenni (max 25!!!) che arrotondavano per amore dei Litas/Euro e del caxxo:
- lituanina di origine russa, fisico da lolita, capelli corvini, corpo snellissimo, credo sui 18-20, non so come, entra in camera e ci saltiamo addosso a vicenda, come si dice ci siamo "arrampicati sulle tende". La voglia e l'eccitazione era tale che mi sono dimenticato di mettere il preservativo. Numeri ginnici e tanta foia! Rivista altre 2 volte ma con molta minore foga/magia
- lituana rossa di capelli di origine polacca, non parlava una parola di inglese (solo tedesco, che non conosco); scendo nella hall dell'albergo perchè era tardi la sera e l'avevano fermata alla reception (mai successo prima), saliamo in ascensore (una decna di piani) cominciamo a limonare duro lì, poi in camera ci saltiamo addosso e lei mi fa impazzire leccandomi e succhiandomi i piedi e non solo; rivista altre due volte (una a Francoforte dove viveva la sorella). Anche in questo caso senza la foga della prima volta.
- lituana di origine russa, mora, 18-19 anni: primo incontro il miglior pompino della mia vita: è andata avanti 1 ora, con affondi incredibili (sequenze di 5-6 DT) poi niente e solo carezze e sguardo porco, e via così una ventina (trentina?) di volte portandomi sempre sull'orlo dell'orgasmo e poi indietro ... rivista 7-8 volte nel giro di qualche anno, anche a Londra dove si era trasferita e anche in vacanza sul Camino di Santiago (in bici!): si era pagata sponte sua un 30% del costo della vacanza .... poi sparita da FB...
- lituana autoctona, ragazza mooolto intelligente, occhi verdi, carnagione chiarissima, rossa con un sapore di fica che non dimenticherò mai, vista una dozzina di volte in 3-4 anni. Per alcune volte ho preso l'aereo per Vilnius (poi Kaunas) solo per leccarla (e scoparla). La prima volta memorabile, l'ho fatta venire 6 volte (tremava tutta ma poi dopo ogni orgasmo, aveva bisogno di 5 minuti di assoluto silenzio/distanza, le faceva male/dava fastidio anche solo accarezzarla): molto grata: alla fine del primo incontro mi dice "Thank you! I'll will always find time for you"). L'ho seguita nell'inizio della sua vita da universitaria ai suoi primi 2 lavori. Sempre perdendo i miei set a letto: 6-2 o 6-3 per lei per un pomeggio intero.
Bei tempi.
 
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Ne ho avute molte per cui come non ricordare le prime di ogni variante sessuale? Però l'ultima è stata con un amica coetanea cinquantenne che mentre la scopavo a pecora nel culo ad ogni affondo emetteva un getto di squirt... e quando gli son venuto dentro ed è andata a lavarsi ha fatto una strisciolina fino al bagno!!! alla fine la moquette del motel era schizzata del suo piacere!! Fantastico
 
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1987. Autobus affollatissimo per andare al lavoro come tutti i giorni feriali (il mitico 44 da Monteverde a largo Argentina, lento come una lumaca). Tutti in piedi stretti come sardine. Davanti a me una ragazza messa di spalle ad ogni sobbalzo o frenata mi si appoggia addosso e si sofferma qualche istante col culo sul mio pacco, poi si distanzia. Penso ad una casualità, ho anche timore che possa girarsi e darmi uno schiaffo, ma per non sbagliare non mi sposto e faccio il vago. Accade nuovamente. Mi viene il sospetto che lo faccia apposta e rimango immobile. L'autobus comincia a svuotarsi ma lei mi rimane a un palmo di distanza, sempre di culo. Arriva la mia fermata, scendo domandandomi che senso avesse avuto il suo comportamento o se fosse stato solo un caso.
Dopo qualche giorno la rivedo, entra nell'autobus ad una fermata successiva alla mia. Faccio il vago. Lei si intrufola tra la gente e si ripiazza di culo davanti a me. A questo punto prendo coraggio e mi accosto il più possibile, senza però rischiare di toccarla. Ricordo una massa di capelli neri profumati, anche carina di viso (vaga somiglianza con Lilli Carati). Fa la stessa cosa. Ad ogni rallentamento o frenata si appoggia a me, poi si distacca. A questo punto, lasciata ogni titubanza, accompagno l'appoggio strusciandogli la mazza sul culo (a questo punto quasi mi usciva dai pantaloni). Arrivati a viale Trastevere l'autobus inizia a svuotarsi e il giochetto non è più possibile. Peraltro lei rimane a poca distanza da me, mi da sempre le spalle, non mi guarda. Scende alla fermata prima della mia.
Passano molti altri giorni. Finalmente la rivedo. Rimango fermo al mio posto, lei si avvicina facendosi largo tra le persone. Stesso gioco, sempre più hot. Ho la mazza in fiamme. Quando si avvia per scendere la seguo, fortunatamente la calca è ancora fitta. Si ferma davanti all'uscita attendendo la fermata. La seguo come un'ombra e mi appizzo senza più ritegno. Lei fa scivolare con noncuranza la mano sinistra dietro di sè e mi massaggia il pacco. Vengo come un idrante cercando di dissimulare quello che stava accadendo. Prima di scendere le mormoro all'orecchio la prima cazzata che mi viene in mente:"...ma chi sei?". Mi risponde sottovoce, senza voltarsi:" non seguirmi, porco!". Io comunque scendo e rimango fermo come un ebete a guardarla mentre si allontana a passo veloce. Dopo qualche passo gira il viso e mi fa un sorriso malizioso. Rimango lì a pensare cosa devo fare. Non faccio nulla. Mi avvio verso l'ufficio, pensando che comunque l'avrei rivista, anche se ero pieno di sensi di colpa per la mia fidanzata (ero molto giovane). Arrivato in ufficio vado in bagno, butto le mutande in un cestino e cerco di tamponare la sborrata con la carta. Starò in ansia tutto il giorno per paura che si veda la macchia.
Nonostante l'abbia attesa ogni giorno da allora sull'autobus, non l'ho mai più rivista. Ero giovane e l'episodio è stato presto dimenticato. Invecchiando invece mi è tornato in mente spesso, ripensando al famoso proverbio "ogni lasciata è persa".
 
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Sicuramente l'esperienza non piū emozionante o stravolgente, ma sicuramente quella con piū brivido.
Qualche anno fa vado da una pay mai vista prima, particolarmente giovane ed attraente.
Era un grosso monolocale con un piccolo muretto basso, che divideva la zona notte dalla zona giorno.
Già appena entrato ho avuto l'impressione ci fosse qualcuno nascosto dietro, poi, durante la trombata, ho visto più volte, con la coda dell'occhio, una testa venire fuori dalla penombra per spiare.
Ho fatto finta di niente, stando sempre all'erta, non so neanch'io come sono riuscito a continuare. Già mi immaginavo squartato ed appeso come nei migliori film di Dario Argento.
Una volta finito, mi sono rivestito in fretta e me la sono data a gambe.
Mi ė sempre rimasto il dubbio di chi fosse e quali fossero le sue intenzioni......probabilmente un'amica curiosa, il pappa, chissá.........
Madonna che ansia! Ma Jon potevi andar a vedere subito
 
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1987. Autobus affollatissimo per andare al lavoro come tutti i giorni feriali (il mitico 44 da Monteverde a largo Argentina, lento come una lumaca). Tutti in piedi stretti come sardine. Davanti a me una ragazza messa di spalle ad ogni sobbalzo o frenata mi si appoggia addosso e si sofferma qualche istante col culo sul mio pacco, poi si distanzia. Penso ad una casualità, ho anche timore che possa girarsi e darmi uno schiaffo, ma per non sbagliare non mi sposto e faccio il vago. Accade nuovamente. Mi viene il sospetto che lo faccia apposta e rimango immobile. L'autobus comincia a svuotarsi ma lei mi rimane a un palmo di distanza, sempre di culo. Arriva la mia fermata, scendo domandandomi che senso avesse avuto il suo comportamento o se fosse stato solo un caso.
Dopo qualche giorno la rivedo, entra nell'autobus ad una fermata successiva alla mia. Faccio il vago. Lei si intrufola tra la gente e si ripiazza di culo davanti a me. A questo punto prendo coraggio e mi accosto il più possibile, senza però rischiare di toccarla. Ricordo una massa di capelli neri profumati, anche carina di viso (vaga somiglianza con Lilli Carati). Fa la stessa cosa. Ad ogni rallentamento o frenata si appoggia a me, poi si distacca. A questo punto, lasciata ogni titubanza, accompagno l'appoggio strusciandogli la mazza sul culo (a questo punto quasi mi usciva dai pantaloni). Arrivati a viale Trastevere l'autobus inizia a svuotarsi e il giochetto non è più possibile. Peraltro lei rimane a poca distanza da me, mi da sempre le spalle, non mi guarda. Scende alla fermata prima della mia.
Passano molti altri giorni. Finalmente la rivedo. Rimango fermo al mio posto, lei si avvicina facendosi largo tra le persone. Stesso gioco, sempre più hot. Ho la mazza in fiamme. Quando si avvia per scendere la seguo, fortunatamente la calca è ancora fitta. Si ferma davanti all'uscita attendendo la fermata. La seguo come un'ombra e mi appizzo senza più ritegno. Lei fa scivolare con noncuranza la mano sinistra dietro di sè e mi massaggia il pacco. Vengo come un idrante cercando di dissimulare quello che stava accadendo. Prima di scendere le mormoro all'orecchio la prima cazzata che mi viene in mente:"...ma chi sei?". Mi risponde sottovoce, senza voltarsi:" non seguirmi, porco!". Io comunque scendo e rimango fermo come un ebete a guardarla mentre si allontana a passo veloce. Dopo qualche passo gira il viso e mi fa un sorriso malizioso. Rimango lì a pensare cosa devo fare. Non faccio nulla. Mi avvio verso l'ufficio, pensando che comunque l'avrei rivista, anche se ero pieno di sensi di colpa per la mia fidanzata (ero molto giovane). Arrivato in ufficio vado in bagno, butto le mutande in un cestino e cerco di tamponare la sborrata con la carta. Starò in ansia tutto il giorno per paura che si veda la macchia.
Nonostante l'abbia attesa ogni giorno da allora sull'autobus, non l'ho mai più rivista. Ero giovane e l'episodio è stato presto dimenticato. Invecchiando invece mi è tornato in mente spesso, ripensando al famoso proverbio "ogni lasciata è persa".
he cosa stranissima che una lo faccia per tre 4 volte spingendo sempre di più farti venire e poi non affonda
 
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Di esperienze da raccontare ne avrei tante e una è in un precedente post, tuttavia quella che mi ha sconvolto la vita è quella che qui vi racconto.
Giovanotto di 17 anni mi stavo preparando agli esami di stato, non sono mai stato uno studente brillante, ero troppo dedito allo sport in modo molto serio e questo mi ha portato a non avere avuto esperienze sessuali con ragazze mie coetanee, anzi diciamo proprio che ero vergine, niente di niente, nemmeno una pomiciata eppure ero proprio un bel fijol come direbbe qualcuno. Insomma, una zia laureata in lettere, insegnante al liceo mi dice che se voglio andare a casa sua mi prepara lei. Ora, direte voi, la solita storia della zia maiala, invece no. Frequentavo spesso casa dei miei zii anche perchè mio zio era colui che mi aveva avviato allo sport agonistico, allenatore per tanti anni una ventina di anni più grande di me ed eravamo molto in sintonia.
Mia zia una donna di 35 anni, io ne avevo 17, una bella donna, non una strafiga, ma una bella donna non mi aveva mai stimolato la fantasia e il sesso era l'ultimo dei mie pensieri, tra Dante, Manzoni e Alfieri, ogni tanto parlavamo di ragazzotte, fidanzate con le quali, come detto, non ingranavo per la mia timidezza e la mia inesperienza, e lei che mi dava consigli, scrivile questo, chiamala, dille questo ecc. insomma ero un vero rincoglionito.
La sera rimanevamo spesso tutti, zio compreso, a guardare la televisione sul divano, una sera mio zio va a dormire prima e io sonnecchio vicino mia zia, ad un tratto mi sveglio e mi rendo conto di avere la testa poggiata sulle cosce con braccio che le abbraccia come se fossero un cuscino e la faccia praticamente poggiata sulla fica, mi rendo conto gradualmente della posizione resto irrigidito per l'imbarazzo, non so che fare, immobile come una statua, mia zia senza alcuna reazione, anzi ha il suo braccio sulle mie gambe, come fossi un bambino piccolo.
Non so che fare, ho la faccia che preme sul suo ventre e la fica a un millimetro e sento il suo odore e questo scatena immediatamente un'erezione, a quei tempi il cazzo reagiva come una molla, da li a pochi istanti me ne vengo come un pischello e tale ero.
Sento lo sperma che mi bagna tutto il pigiama e decido che è il momento di "svegliarsi". Faccio finta di svegliarmi e con imbarazzo chiedo scusa per essermi addormentato in questo modo, dico semplicemente vado a dormire e vado via con grande imbarazzo.
Mia zia risponde con pacatezza buona notte.

Se volete vi racconto il seguito
 
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Di esperienze da raccontare ne avrei tante e una è in un precedente post, tuttavia quella che mi ha sconvolto la vita è quella che qui vi racconto.
Giovanotto di 17 anni mi stavo preparando agli esami di stato, non sono mai stato uno studente brillante, ero troppo dedito allo sport in modo molto serio e questo mi ha portato a non avere avuto esperienze sessuali con ragazze mie coetanee, anzi diciamo proprio che ero vergine, niente di niente, nemmeno una pomiciata eppure ero proprio un bel fijol come direbbe qualcuno. Insomma, una zia laureata in lettere, insegnante al liceo mi dice che se voglio andare a casa sua mi prepara lei. Ora, direte voi, la solita storia della zia maiala, invece no. Frequentavo spesso casa dei miei zii anche perchè mio zio era colui che mi aveva avviato allo sport agonistico, allenatore per tanti anni una ventina di anni più grande di me ed eravamo molto in sintonia.
Mia zia una donna di 35 anni, io ne avevo 17, una bella donna, non una strafiga, ma una bella donna non mi aveva mai stimolato la fantasia e il sesso era l'ultimo dei mie pensieri, tra Dante, Manzoni e Alfieri, ogni tanto parlavamo di ragazzotte, fidanzate con le quali, come detto, non ingranavo per la mia timidezza e la mia inesperienza, e lei che mi dava consigli, scrivile questo, chiamala, dille questo ecc. insomma ero un vero rincoglionito.
La sera rimanevamo spesso tutti, zio compreso, a guardare la televisione sul divano, una sera mio zio va a dormire prima e io sonnecchio vicino mia zia, ad un tratto mi sveglio e mi rendo conto di avere la testa poggiata sulle cosce con braccio che le abbraccia come se fossero un cuscino e la faccia praticamente poggiata sulla fica, mi rendo conto gradualmente della posizione resto irrigidito per l'imbarazzo, non so che fare, immobile come una statua, mia zia senza alcuna reazione, anzi ha il suo braccio sulle mie gambe, come fossi un bambino piccolo.
Non so che fare, ho la faccia che preme sul suo ventre e la fica a un millimetro e sento il suo odore e questo scatena immediatamente un'erezione, a quei tempi il cazzo reagiva come una molla, da li a pochi istanti me ne vengo come un pischello e tale ero.
Sento lo sperma che mi bagna tutto il pigiama e decido che è il momento di "svegliarsi". Faccio finta di svegliarmi e con imbarazzo chiedo scusa per essermi addormentato in questo modo, dico semplicemente vado a dormire e vado via con grande imbarazzo.
Mia zia risponde con pacatezza buona notte.

Se volete vi racconto il seguito
Vai!!!
 
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Quella notta non ho dormito, mi tornava in mente l'odore, la sodezza delle cosce dove poggiavo la testa, ma soprattutto l'idea che mia zia si fosse resa conto di tutto e mi avesse lasciato fare volutamente anche se non avevo di fatto fatto ancora nulla. Mi sono reso conto che non avevo mai pensato e visto mia zia come una donna da scopare, anche perchè io di esperienza ero meno che zero e la zia era la moglie di mio zio e nulla altro, ma quella particolare situazione aveva aperto una porta.
La mattina si prepara per uscire e inizio a notare particolari che in precedenza non avevo mai visto, i sandali con il tacco la gonna leggera sopra il ginocchio, una vita stretta e un sedere rotondo che aveva il suo perchè oltre che un bel seno come avevano le donne di prima, sarà stata una quarta.
Il cazzo reagiva in continuazione e lo sguardo era evidentemente inebetito, tanto che la zia mi ha chiesto più volte "tutto bene".
Resto in casa da solo e non posso fare a meno di andare a rovistare tra la sua biancheria, pensieri perversi mi eccitano e quando trovo il cassetto con le mutandine il cuore va a mille e il cazzo come una pietra, le prendo le apro e le annuso, solo che odoravano di pulito e non certo come la sera prima.
Arriva la sera e la preoccupazione di fare cazzate si alterna con l'eccitazione di ripetere l'esperienza. Come sempre arriva il momento in cui mio zio va a dormire e restiamo soli, tuttavia è evidente che non ho affatto sonno, passa del tempo, e mi sembra che questa volta sia mia zia ad assonnarsi, non capisco se sonnecchia sul serio o finge, io resto immobile ed impietrito fino a quando con il cuore in gola le metto la mano sulle spalle come per volerla abbracciare e farla stare più comoda.
Sembra una cosa normale, a parte il fatto che non c'era assolutamente l'abitudine al contatto fisico e per me era una cosa del tutto nuova.
Nessuna reazione da parte sua, tranne il mio pisello che ormai era in erezione perenne. Il mio braccio la avvolge e si trova nella posizione ottimale per poggiarsi sul suo petto, delicatamente sento che non ha il reggiseno e la rotondità occupa tutta la mano, ormai il cazzo mi esplode e il cuore batte a mille. Muovo le dita con delicatezza e sento il capezzolo, si indurisce e mi ritraggo per paura, mia zia apre gli occhi e lentamente si tira su,, le chiedo scusa se si è ritrovata abbracciata, ma, le dico, "era per farti dormire più comoda", lei di tutta risposta, si gira e mi dice: "e chi dormiva..." si alza e va via, alzandosi le vedo chiaramente i capezzoli duri che bucavano la maglietta e l'ondeggiamento del culo evidentemente senza mutandine.
Da li a qualche secondo mi sborro nel pigiama senza toccarmi
 
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