Valutazione sintetica della mia esperienza:
(3/5) ★★★☆☆
NOME INSERZIONISTA: Bia Cortez aka Sophia Charlotte
RIFERIMENTO INTERNET:
PICCOLE ID: 18592
CITTÀ DELL' INCONTRO: Napoli
ETÀ: difficile, direi 25 circa
NAZIONALITÀ: Brasiliana
CONFORMITÀ DELL' ANNUNCIO: 80% di corrispondenza: 20% in meno perché le foto hot nei selfie non sono fedeli. Foto glamour patinate ma veritiere, è fregna con la F maiuscola.
SERVIZI OFFERTI: bbj, bl, fingering a lei, 69, anal sex reciproco, cob
COMPENSO RICHIESTO: 100
COMPENSO CONCORDATO: 100
DURATA DELL' INCONTRO: 50 min
DESCRIZIONE FISICA: 160 circa di bambolina, viso dai tratti che appena tradiscono i retaggi del passato, grazioso ed espressivo nonostante qualche rada forma di acne giovanile, molto particolare nei lineamenti, da foxy lady. Ha il fisico di una venere, la pelle morbida, lucente e liscia come la porcellana, due tette da playground che ho trovato perfette in forma e consistenza, i capezzoli sembrano dipinti, rinascimentali, fianchi curvi, un gran culo a cuore, tatuaggi qui e lì, uno solo vistoso e datato sul dorso, le solite esagerazioni.
DOTAZIONE: m leggermente ricurvo, a punta e con leggera tipica fimosi. Le foto della dotazione sono fake, il video hot apparentemente no (vedi tatuaggio) ma lasciano intendere misure che non sono corrispondenti alla realtà. Sarà un gioco prospettico unitamente al fatto che nel video non estrae mai completamente.
ATTITUDINE: gfe nelle intenzioni, professionale e piena di paletti nella realtà, non propriamente una tigre da materasso, una bella bambola da sbattere con riguardo. Clima però molto disteso e spiritoso. Magari non aveva un cazzo da fare. Sorridente e comunicativa quanto basta a rompere il ghiaccio.
REPERIBILITÀ: facile, zero tempi di attesa al tiro
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: scalini da scendere prima del portone del palazzo, non ricordo se c’è lo scivolo, poi ascensori.
NUMERO DI TELEFONO: 38832704xx
LA MIA RECENSIONE:
Se un’operatrice si pone molto concubina e gfe, se imposta il sesso in maniera molto sensual e al contempo non include i baci nel rapporto, il suo amplesso soffrirà di un handicap di gravità doppia rispetto a chi invece chiava e basta, poiché il bacio è il fulcro di ciò che tenta di proporre, senza il quale non si è né zuppa, né pan bagnato. Anche perché puoi essere figa e glamour quanto ti pare, ma non sono venuto a vedere l’armadio. Nè tantomeno sono venuto a portare la piotta col solo intento di contribuire all’acquisto della prossima borsa. Sei rigida, impostata, sei attenta a fare il minimo indispensabile? Per quel tipo di sesso, fatto in crescendo, in maniera seducente, fatto di sguardi, è necessario offrire più stimoli. Senza baci non funziona. Non vuoi baciare in bocca i clienti e nessuno può obbligarti, ma la bocca non serve a succhiare esclusivamente la cappella. C’è il collo, le orecchie e un’infinità di zone erogene tutte da scoprire. Hai le mani, usale! Tocca, palpa, accarezza! Anche i piedi possono essere vettori di piacere se ti pare. Ma a te non te ne frega un cazzo. E d’altro canto, hai ancora da imparare.
È difficile scrivere questa recensione perché lei è stata molto bagheisha nei limiti dei servizi offerti, elastica con il tempo, mi ha accolto preparatissima e in un ambiente pulito e confortevole, c’è da dire che è di una indiscutibile bellezza, ma personalmente rispondo meglio agli stimoli tattili che a quelli visivi. Pertanto non voglio penalizzarla ingiustamente, dico solo che è bella ma non è questo uragano di passione. Ne vale la pena? Certamente! Soprattutto se considerata rispetto a favelade maleducate, maleodoranti, che ti accolgono sfatte, arroganti, minacciose e magari pure in uno scannatoio. Per lo stesso rate per giunta. Detto questo passiamo alle note positive.
GOSSIP:
Bia riceve in una traversa di via Morghen, in un complesso molto signorile, un vicolo che termina con un panorama da cartolina. All’ingresso, la portineria è sulla sinistra ma in un box esterno agli edifici, defilato rispetto al percorso di ingresso, e comunque il portiere non mi ha cagato di striscio. Giunto al piano ho trovato la porta socchiusa e stranamente lei non era nascosta dietro l’uscio. Era al centro della stanza nuda sui tacchi, con la sola lingerie addosso. Roba per palati fini, tutta agghindata e di buon gusto. Era veramente bella con quelle sue treccine ancora bagnate e raccolte a mo’ di chignon. Quando l’ho chiamata mi ha detto che era appena uscita dalla doccia: “ho i capelli bagnati, se a te non dà fastidio vieni subito, altrimenti dammi 30 minuti”. Le ho chiesto di non farmi attendere perché non vedevo l’ora di conoscerla, tra l’altro ero già nei paraggi. Profumava di crema corpo, non ho potuto fare a meno di riempirla di complimenti. Le ho confessato che temevo fossero foto rubate e mi ha detto di operare abitualmente ad Alessandria e in mezza Europa, mi ha mostrato con orgoglio il suo account instagram. È sempre una gioia potersi confrontare con siorette così alla moda e cosmopolite. Però ora scopiamo!
Dopo essere passato dal bagno, pulito e ordinato come tutto il resto dell’appartamento, sono tornato in camera a cazzo già dritto (a insaponarlo mi era venuto su duro. Avreste dovuto vederla...), lei era accucciata come una sfinge sul letto, mi è venuta in contro felina, era molto dolce e sensuale, l’ho stretta a me e ho cominciato a palparla beccando il primo palo quando ho tentato di baciarla in bocca. Magari non le piacevo abbastanza o forse è un servizio che non eroga e di cui non mi ero preoccupato di chiedere prima. L’ho spinta ad indietreggiare verso il letto, rapito dalla sua avvenenza e dal suo viso dolce, mi ha detto qualcosa, lo ha dovuto ripetere, avevo risposto con “sì, sì”, mi era sembrato di capire “mi chiavi?”, invece era “mi paghi?”. Porca miseria era così bona che me ne ero persino dimenticato. L’ho presa a ridere, ma confesso che benché sia abituato a regolare sempre prima e non dia alcuna importanza alla cosa, in quel preciso momento, in quelle circostanze, in quel modo, dettato sicuramente dalle difficoltà espressive di una ragazza straniera, insomma mi ha fatto girare un po’ le palle. Forse perché ero già reduce dalla doccia fredda di appena poco prima, quando ho presagito che sarebbe stato un incontro inverosibilmente passionale, un finto gfe. Vabbè, l’ho piottata e mi sono messo a letto con lei.
Il petting non funzionava, le baciavo il collo, le tette, lei era lì come una bella statuina e non ricambiava un granché. Pertanto la cosa, ad un certo punto, per quanto si sforzasse di farla sembrare sensuale, era diventata univoca e inutile. Sfoderiamo le armi, si è stesa prima lei, si è messa comoda a cosce aperte, ho cercato di accenderla un pochino ma sarà un animale a sangue freddo. Misuravo in centimetri il distacco che aveva, e quei centimetri erano in misura maggiore della lunghezza del mio cazzo, pertanto era come se non la stessi chiavando affatto. A nulla sono valsi baci e carezze, il sesso orale ha prodotto una sua tenace erezione, un dito delicatissimo nel suo sedere mi ha fatto percepire qualche sussulto, ma se solo provavo ad avvicinarmi un pochino alle labbra, si irrigidiva vistosamente interrompendo quel barlume di trasporto con cui reagiva a tutto il mio impegno.
Mi sono arreso, pertanto mi sono messo comodo, con la schiena sui cuscini ed ho lasciato che conducesse lei il gioco. Ha cominciato un bbj senza particolari affondi ma piacevole considerato soprattutto il panorama del suo corpo. Dopo un po’ ha gattonato in avanti, verso di me, ecco mi dicevo, si sarà sciolta, la vedevo così seriamente intenzionata a...mettermi le tette in bocca. Meglio di niente. Poi sono morbidissime al tatto e al palato. Eh vabbè.
Srotolato il condom sono entrato alla missionaria, poi a smorzacandela, a scoscia gallina, a pecora diceva di avvertire dolore, mi è sembrato inverosimile, ma non mi metteva fretta e di tempo ne era passato già un bel po’ (altro punto a suo favore). Siamo tornati a smorzacandela, un po’ per mia pigrizia, mi sembrava giusto ripagare così la sua, un po’ perché dovevo decidere a quale scopata che mi ero fatto dover pensare per avere finalmente un’eiaculazione decente. Quando tutto sembrava perduto lei ha preso iniziativa. È tornata a succhiarmi asta e cappella, mi ha spinto per un fianco, io ho assecondato e mi sono girato rimanendo steso sul letto. Ha infilato un preservativo e ha cominciato a strusciarsi, sentivo il peso del suo corpo che aderiva al mio e le sue grosse tette serpeggiare sulla mia schiena. Serpeggiava anche altro. Mi sono ritrovato infilzato dopo aver avuto il tempo di agognarlo. La sua mole, non eccessivamente invasiva, mi trasmetteva puro piacere. Era dolce e delicata, davvero sublime. Stanca della posizione si è messa di lato a cucchiaio. Tenevo la gamba superiore che ne scavalcava l’anca, il piede piantato sul letto e con lo stinco le premevo il culo, aiutandola così a far sì che il suo bacino aderisse al mio e il suo sesso al riparo. In quell’intreccio così contorto, era riuscita ad infilare una mano non so esattamente facendola passare da dove. Mi aveva agguantanto il cazzo e me lo segava lentamente mentre con la stessa dolcezza affondava e spingeva da dietro. È bastato il calore del suo respiro, un leggero affanno sul mio collo, il primo bacio sull’orecchio, a farmi zampillare come una fontana. Era trascorsa una mezz’ora abbondante, ininterrotta e indisturbata, nonostante ciò siamo rimasti a parlare per un bel po’ prima che la salutassi per andare via e la conversazione è stata simpatica e piacevole.
Ps: Tanto lo sapevo che andava a finire così. Questa sta in pianta stabile al norde, gira mezza Italia e come al solito, devo immolarmi io a Napoli. La vita del punter è dura e costellata di sacrifici...
Rispondo alla richiesta info di sti frocioni (vi voglio bene?):
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