Le stampelle erano appoggiate al muro, inclinate con un angolo di circa 45 gradi, con le impugnature rivolte verso il basso e i piedini appoggiati allo spigolo di una mattonella di poco sporgente. L'asetticita' dell'ambiente nel noto residence di Pratilia e la poca luce presente rendevano molto surreale l'immagine il cui il punto di fuga spariva nel buio nella direzione in cui portava la prospettiva. In aggiunta, le ultime lampadine erano bruciate e rendevano del tutto impenetrabile l'area centrale in cui lo sguardo, con la sola fantasia, poteva distinguere il riflesso di una finestra.
Era quasi lo stesso nell'altra direzione, lo stesso corridoio identico a se stesso con la sola eccezione della distribuzione degli zerbini, lasciati davanti alle porte.
Per un attimo ho anche pensato di fermarmi piu' tempo per dare un volto alla curiosa figura di collega che, lasciando le stampelle in corridoio, stava probabilmente consumando qualche stanza accanto alla nostra. Ma Francesca stava gia' sulla porta ad aspettarmi e in un luogo del genere, la sensazione principale e' quella di non rimanere troppo negli spazi comuni nelle ore tardo-notturne.
L'appartamento e' abbastanza pulito e in ordine, solo uno strano odore nell'aria di cena ormai consumata ma appartamento non arieggiato, fuori un bel vento fresco dopo i temporali dei giorni scorsi. Accedo al bagno in cui noto subito un'assenza importante: carta igienica e rotoli in generale. Evidentemente gli appuntamenti in appartamento non sono il suo core business. Ma c'e' il sapone e un asciugamano apparentemente pulito, sotto l'asciugamano appeso allo stesso gancio un perizoma nero di pizzo che tornera' a casa con me a emulazione di qualche collega che ha lanciato la moda in altri thread....
Torno e la ragazza si spoglia, un fisico rotondo ma non grasso, due belle tette che saranno una sesta o una settima naturale che la mettono anche un po' in imbarazzo, dice di essere timida, ma la voglia di parlare non le manca. La patatina depilata permette una digitazione preliminare che facilita i lavori che da li' a poco inizieranno.
BJ di scarsa fattura, la ragazza elargisce molto di mano e non partecipa molto, segue missionaria all'inizio un po' assente poi partecipativa, nessun altro cambio di posizione per questa fugace esperienza infrasettimanale. Segue lavaggio nel bagno e ritorno alla base.
Esco nel corridoio e le stampelle sono ancora li', appoggiate come prima, e mi sforzo di sentire se qualche rumore, nel silenzio della notte, proponesse qualche indizio dell'attivita' che si celava dietro quella porta, ma niente altro potevo sentire se non i passi di Francesca che, chiusa la porta dell'appartamento, veniva dietro di me che la aspettavo dentro l'ascensore.
Riporto Francesca dove l'avevo intervistata 45 minuti prima, nei pressi della rotatoria con la declassata. Lei e' mora, non troppo alta con un seno molto appariscente, Per l'intervista e mi aveva proposto la solita velocita' cantieristica per l'attivita' automobilistica, e una velocita' extraurbana per l'attivita' domestica, ovviamente ho optato per la seconda previa discesa ad un limite urbano+10.
Tanto dovevo.
Era quasi lo stesso nell'altra direzione, lo stesso corridoio identico a se stesso con la sola eccezione della distribuzione degli zerbini, lasciati davanti alle porte.
Per un attimo ho anche pensato di fermarmi piu' tempo per dare un volto alla curiosa figura di collega che, lasciando le stampelle in corridoio, stava probabilmente consumando qualche stanza accanto alla nostra. Ma Francesca stava gia' sulla porta ad aspettarmi e in un luogo del genere, la sensazione principale e' quella di non rimanere troppo negli spazi comuni nelle ore tardo-notturne.
L'appartamento e' abbastanza pulito e in ordine, solo uno strano odore nell'aria di cena ormai consumata ma appartamento non arieggiato, fuori un bel vento fresco dopo i temporali dei giorni scorsi. Accedo al bagno in cui noto subito un'assenza importante: carta igienica e rotoli in generale. Evidentemente gli appuntamenti in appartamento non sono il suo core business. Ma c'e' il sapone e un asciugamano apparentemente pulito, sotto l'asciugamano appeso allo stesso gancio un perizoma nero di pizzo che tornera' a casa con me a emulazione di qualche collega che ha lanciato la moda in altri thread....
Torno e la ragazza si spoglia, un fisico rotondo ma non grasso, due belle tette che saranno una sesta o una settima naturale che la mettono anche un po' in imbarazzo, dice di essere timida, ma la voglia di parlare non le manca. La patatina depilata permette una digitazione preliminare che facilita i lavori che da li' a poco inizieranno.
BJ di scarsa fattura, la ragazza elargisce molto di mano e non partecipa molto, segue missionaria all'inizio un po' assente poi partecipativa, nessun altro cambio di posizione per questa fugace esperienza infrasettimanale. Segue lavaggio nel bagno e ritorno alla base.
Esco nel corridoio e le stampelle sono ancora li', appoggiate come prima, e mi sforzo di sentire se qualche rumore, nel silenzio della notte, proponesse qualche indizio dell'attivita' che si celava dietro quella porta, ma niente altro potevo sentire se non i passi di Francesca che, chiusa la porta dell'appartamento, veniva dietro di me che la aspettavo dentro l'ascensore.
Riporto Francesca dove l'avevo intervistata 45 minuti prima, nei pressi della rotatoria con la declassata. Lei e' mora, non troppo alta con un seno molto appariscente, Per l'intervista e mi aveva proposto la solita velocita' cantieristica per l'attivita' automobilistica, e una velocita' extraurbana per l'attivita' domestica, ovviamente ho optato per la seconda previa discesa ad un limite urbano+10.
Tanto dovevo.