Serata domenicale in cui non avevo voglia proprio di nulla finchè, nel tornare a casa, mi appare una meraviglia della natura. Una stupenda mora vestita con un tubino celeste fino ai piedi, tutta sbracciata. Che è? E' possibile dopo le reprimende del nostro sindacone? Torno indietro e intervisto. Sorriso leggiadro da parte di questa fanciulla che non smetterà mai di sorridere fino alla fine. Che bella, mi propone trenta e non la faccio nenache finire di parlare. Mi faccio prendere dal matto è, dietro sua accettazione, accelero a 80 kmh per portarmela in ufficio. Purtroppo a casa mia non posso ci sono DUE PROBLEMI, pazienza.
In mezzo ai cartolari e alla fotocopiatrice mi si poglia tutta nuda. Mi sento male, corpo liscio e bianco da parte di questa ragazza sedicente greca, con occhi neri e grandi, dal nome pressochè impronunciabile. Corpo morbido sinuoso, bianco come il latte, forme ben esposte e misurate, tette ritte e perfette, monte di venere con peluria curata.
Madonna bona! Si parte tutto coperto, con un pompino che pareva a pelle, stando in piedi infilo un po' di cazzo nella passera, per poi finirla a pecora con lei appoggata su una serie di sedie impilate, usabili per le riunioni di condominio.
Madonna che bene, lei gode davvero e gli piace l'uccello. Mentre stantuffo osservo le sue reazioni per rendermi conto del suo effettivo grado di eccitazione. Sorride anche mentre scopa. Ho goduto con l'uccello e con la mente. Libine? Doppia libidine!! Come diceva Jerry Calà in un vecchio film anni '80.
Al termine abbiamo pure il bagno per le abluzioni, prima lei e poi io. Mi chiede di accompagnarla a Montecatini Terme e cavallerescamente accetto, arriviamo fino ai pressi del Lidò, scende e se ne va. Mi dice di avere un lavoro normale ma di aver avuto bisogno per alcune faccende sue che non sono stato ad approfondire. Al ritorno verso casa mi succede qualcosa di strano: mi sentivo come se mi avessero tirato una legnata in testa. Stavo male e mi sento ancora male, maledetto me, volevo rivederla subito e sentirla ancora mia con qualcosa che andasse al di là di una scopata. Ma tant'è.
In mezzo ai cartolari e alla fotocopiatrice mi si poglia tutta nuda. Mi sento male, corpo liscio e bianco da parte di questa ragazza sedicente greca, con occhi neri e grandi, dal nome pressochè impronunciabile. Corpo morbido sinuoso, bianco come il latte, forme ben esposte e misurate, tette ritte e perfette, monte di venere con peluria curata.
Madonna bona! Si parte tutto coperto, con un pompino che pareva a pelle, stando in piedi infilo un po' di cazzo nella passera, per poi finirla a pecora con lei appoggata su una serie di sedie impilate, usabili per le riunioni di condominio.
Madonna che bene, lei gode davvero e gli piace l'uccello. Mentre stantuffo osservo le sue reazioni per rendermi conto del suo effettivo grado di eccitazione. Sorride anche mentre scopa. Ho goduto con l'uccello e con la mente. Libine? Doppia libidine!! Come diceva Jerry Calà in un vecchio film anni '80.
Al termine abbiamo pure il bagno per le abluzioni, prima lei e poi io. Mi chiede di accompagnarla a Montecatini Terme e cavallerescamente accetto, arriviamo fino ai pressi del Lidò, scende e se ne va. Mi dice di avere un lavoro normale ma di aver avuto bisogno per alcune faccende sue che non sono stato ad approfondire. Al ritorno verso casa mi succede qualcosa di strano: mi sentivo come se mi avessero tirato una legnata in testa. Stavo male e mi sento ancora male, maledetto me, volevo rivederla subito e sentirla ancora mia con qualcosa che andasse al di là di una scopata. Ma tant'è.