Agency Sandra

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29 Maggio 2014
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Roma / Milano
Nome: Sandra
Alias: SandraEOI 1210 - EF 62321
Agenzia: Escort of Italy - EOI
Descrizione: Velina
Link: www.escortofitaly.com/Details.aspx?pid=1210
Archivio EOI: https://web.archive.org/web/20171003054125/http://www.escortofitaly.com/Details.aspx?pid=1210
Archivio EB: https://web.archive.org/web/20171003054030/http://sandra2084.escortbook.com
Archivio EF: https://web.archive.org/web/2017100.../accompagnatrici/Sandra-62321?from=tours_list
Index Ricerche: +35797677767
Index Profilo EF: 62321
Citta': Roma - incontrata in Hotel a San Giovanni pero’ si trasferiva il giorno dopo
Nazionalita': Russa
Eta': 19 (lei dice compiuti in primavera)
Conformita' Annuncio: 100%
Servizi Offerti: GFE, DFK, BBBJ, RAI1 - EXTRA: CIM, RAI2, VIDEO, DT, etc.
Servizi Usufruiti: GFE, DFK, DATY, BBBJ, DT, RAI1 e RAI2
Compenso Richiesto: 200 x 1 ora + 100 RAI2
Compenso Concordato: 300
Durata: 1 ora abbondante
Descrizione Fisica: alta intorno al 165, bel visino con occhi da cerbiatta e capelli lunghi, fisico snello, seno 2a naturale, patatina ben rasata, bel culotto.
Attitudine: Molto dolce e tenera.
Reperibilita': Facile - Operatrice EOI rapida nel rispondere
Barriere Architettoniche: nessuna (anche nel nuovo hotel)

Sintesi: E’ la teen ritratta nelle foto, dolcissima e completa nei servizi.

Mi ha accolto come mamma l’ha fatta. Era un po imbarazzata ma non ha avuto problemi a darmi un buon DFK mentre le palpavo il sedere. Dopo la doccia ho chiesto conferma del RAI2 ed ho versato l’obolo mettendoci a limonare sul letto con lei che mi baciava appassionatamente (non profondissimo). Mi son poi baciato e leccato tutto quel bel corpicino fino ad arrivare alla patatina rasata e profumata. Dopo averla riscaldata un po’ (“niet” fingering) ci siamo scambiati le postazioni e lei mi ha fatto un BBBJ magistrale: Lento, con tanto di DT (niente extra) fino a strozzarsi e rimanendo a fondo corsa per parecchio. Fatta salire su’ dove lei mi a cavalcato lentamente sorridendo e chinandosi in avanti a baciarmi. Girata a pancia in giu’ prima in RAI1 e poi in RAI2. Il secondo canale e’ poco usato parecchio stretto ed in corso d’opera mi ha implorato di finire rapidamente … e così e’ stato. E’ di una dolcezza estrema e mi ha fatto veramente sentire come se stessi con la mia fidanzatina.

p.s. Il numero di profilo EOI e' vecchio di un paio d'anni per cui credo EOI abbia "riciclato" il profilo di un'altra ragazza.


Valutazione sintetica della mia esperienza:
(5/5) ★★★★★
RicPer GL02 SandraEOI 1210 1.jpg
 
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7 Giugno 2014
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lazio
Nome: Sandra
Agenzia: Escort of Italy
Index Ricerche: +35797677767
Città: Roma - Stazione Termini, adiacenze Piazza dei Cinquecento
Nazionalità: Russa (vive a Mosca)
Età: 19 anni e pochi mesi
Conformità dell’annuncio: conforme (con ritocco del viso: v. recensione)
Servizi standard: GFE, Sex in Different Positions, 69 Position, Oral without condom, Erotic massage, Masturbation, Striptease, Kissing, Kissing with tongue, Cum on body, Full Body Sensual Massage, Sexy Shower Together, Ball licking and Sucking, Toys (if client brings)
Servizi Extra: Cum in face, Cum in Mouth, Anal sex, Deep Throat, Strap On (if you bring), Private Photo & Video
Servizi usufruiti: FK/DFK, due assaggi di BJ e RAI1
Compenso richiesto: 200
Compenso concordato: 200
Durata: 1 h
Descrizione fisica: verosimile la statura dichiarata; seno molto bello, II misura, naturale; posteriore carnoso e sodo
Attitudine: GF alla costante ricerca del piacere
Reperibilità: piccolo problema (v. recensione)
Barriere architettoniche: scale per raggiungere gli ascensori (peraltro entrambi fuori servizio…)

Quando arrivo in loco e do conferma della mia presenza, anziché ricevere il messaggio con l’indicazione del piano e del numero di camera, mi si avvisa che la ragazza ha un delay e sarà pronta, a causa di ciò, 15 minuti dopo l’ora concordata. Ora, io mi sono dato la seguente regola: fino a 5 minuti aspetto; oltre questo tempo vado via. E poiché 15 minuti sono più di 5 (alla Catalano, per chi ne sa qualcosa), comincio a digitare il messaggio con il quale do il mio addio all’agenzia e alla donzelletta, come ho già fatto in un’altra occasione. Questa volta, però, qualcosa mi induce a deflettere dalla rigorosa applicazione della regola. Cancello tutto ciò che ho scritto e preannuncio che andrò via se Sandra non sarà pronta entro i 15 minuti indicati. La risposta è: “Lo sarà, caro”. E infatti lo è. Dopo appena 6 minuti mi arriva il messaggio: “Ready”, con le indicazioni del piano e della camera. Poiché gli ascensori sono entrambi fuori servizio, sono costretto a salire a piedi fino al sesto piano. Arrivato lassù, vorrei sostare sul pianerottolo per recuperare un po’ di fiato, ma mi avvedo della presenza di due addette alla SPA, che si trova a sinistra, le quali, non avendo avventori da servire, possono dedicarsi, dal banco dietro il quale sono comodamente sedute, al computo dei clienti di Sandra (e, forse, di qualche altra dimorante al medesimo piano). Mi provoca un certo imbarazzo vedere i loro occhi fissi su di me. Mi guardo un po’ intorno, cercando di capire quale direzione debba prendere per raggiungere la camera che mi è stata indicata. Lo smartphone vibra: impensierita dal mio ritardo, l’agenzia chiede: “Coming?”. Non rispondo. Intanto, gli occhi delle due donne sono sempre fissi su di me. A quel punto, decido di reagire alla mancanza di discrezione alzando l’asticella della sfida. Mi avvicino, scambio qualche battuta sui trattamenti dai quali potrei trarre beneficio dopo una sì faticosa ascesa e, per di più, a scanso di equivoci, mi faccio indicare il tragitto da percorre per raggiungere la camera n. XXX, verso la quale mi avvio con ostentata nonchalance.
Sandra è, come ha affermato in sintesi l’amico Wikipunter, la teen delle foto. A quanto già detto si può aggiungere, come più specifica notazione attinente all’aspetto della ragazza, che il suo viso si caratterizza per tratti orientaleggianti, dovuti alla provenienza kazaka di uno dei genitori, probabilmente di etnia dungana. Mi accoglie in body di pizzo rosso, calze a rete nere autoreggenti con fiocco rosso (a richiamare il colore del body) e scarpe con tacco non esageratamente alto. Entrando, vedo che il bagno è di fronte all’ingresso, a una parete del quale è addossata una spaziosa poltrona in pelle nera. Mi ci siedo, quindi le dico che, in genere, vado via quando una pay con la quale ho appuntamento non si fa trovare pronta all’ora stabilita, precisando che ci siamo incontrati soltanto perché, stavolta, il mio istinto mi ha suggerito di fare un’eccezione.
Sandra si scusa, adducendo che è stata avvisata dell’appuntamento mentre si trovava fuori a mangiare qualcosa, quindi si siede sul bracciolo della poltrona e, lasciandosi scivolare, mi abbraccia. Mi concede un primo assaggio della sua bocca, poi mi domanda: “Come ti chiami?”. Appagata tale curiosità, le chiedo di soddisfare la mia, svelandomi il suo vero nome. Poiché la mia espressione è scettica quando lo pronuncia, si offre di mostrarmi il passaporto, aggiungendo: “Così vedi anche la mia età”. Non importa, voglio crederle. Più tardi mi dirà di essere nata nella prima metà del 1998, e questo dato personale mi appare più che verosimile. Dopo avere versato il dovuto prima di essere invitato a farlo, la seguo in fondo all’appartamento, dove c’è la zona notte, dotata di ampio talamo. In piedi, davanti al letto, la stringo a me per saggiare la consistenza del seno e del posteriore. Sandra è molto ben fatta, e anche le prime percezioni tattili sono di segno analogo a quelle visive. Ripongo le mie cose e le chiedo un telo per la doccia.
Quando ritorno da lei la trovo lì dove l’ho lasciata, in piedi, con lo smartphone nelle mani, intenta a messaggiare qualcuno. Mi siedo sul letto, e lei, messo da parte l’aggeggio, si accosta, rimane in piedi tra le mie gambe, abbassa le bretelline del body e, cingendomi il capo, conduce la mia bocca sul seno. Ha delle meravigliose tette da adolescente. È piacevolissimo baciarle, prendere i capezzoli tra le labbra e titillarli con la lingua. Sandra mi accarezza il capo e manifesta la sua eccitazione inspirando ripetutamente aria tra i denti. Distesi sul letto, di fianco, stretti l’uno all’altra, ci abbandoniamo per un po’ a dolcissime effusioni, fino a quando lei decide di passare dalla stimolazione manuale della mia asta a quella orale. Ha un moto di delusione quando le chiedo di coprirmi prima di passare all’azione: “Oh! Perché?...”, ma io ribadisco: “Preferisco così”. La prima prestazione orale di Sandra non risulta particolarmente apprezzabile (più tardi si cimenterà una seconda volta, con risultati decisamente migliori). Non si attarda, quindi, anche perché quel tipo di trattamento non appare, in base alle circostanze, strettamente funzionale al coito.
(omesso)*
Postasi sopra di me, Sandra mi guida con la mano fino all’apertura della pussy. La penetrazione non è agevole, e devo spingere non poco per incunearmi. Una volta all’interno, avanzo lentamente, retrocedendo un po’ e, subito dopo, guadagnando qualcosina in profondità. Sandra comincia a manifestare segni di eccitazione – gemiti, parole sussurrate in inglese (“How big you are… How big you are…”), nella sua lingua (… boh!), e di tanto in tanto mi prega di procedere con delicatezza. Quando si sente pronta, è lei che comincia a spingere con ritmo più sostenuto e con movimenti sempre più profondi. Dopo pochissimi minuti, quando sono tutto dentro di lei, Sandra raggiunge per la prima volta il culmine del piacere, stringendosi forte a me e gridando. Si solleva per scostare i capelli dal volto, poi riprende a muoversi lentamente dopo essersi sincerata che non ho eiaculato. Passa di nuovo le braccia dietro il mio collo, incrementa progressivamente il ritmo e, spingendo e strofinandosi convulsamente, viene di nuovo, gridando ancora più forte. Rimanendo sopra di me, gode altre due volte: la seconda sollevandosi e sostenendosi con le mani sulle mie cosce, cosicché posso osservare, con naturale compiacimento, le espressioni che il piacere intenso imprime sul suo volto. Quando si placa, ha bisogno di qualche minuto per recuperare… oppure vuole soltanto parlare un po’. Mi fa domande, mi dice della sua famiglia, dei fratelli, delle sorelle, dei suoi studi universitari da poco iniziati (il tour coincide con un periodo di sospensione dell’attività didattica e non si prolungherà – così dice – in altre città).
Torna in azione prendendo in bocca l’asta e appoggiandosi sul mio addome. Piego una gamba e, facendo perno sul piede, riesco a rendere il movimento molto piacevole sollevando ritmicamente il bacino. Dopo qualche minuto, Sandra si stacca da me, si distende perpendicolarmente sul letto in posizione supina e con un cenno della mano mi invita a proseguire in missionaria. Mi metto in ginocchio tra le sue gambe, e poiché indugio mi domanda: “Don’t you like to be on top?”. Mi piace, ma prima voglio godermi la vista di lei a gambe aperte, vogliosa di essere penetrata [se a qualcuno “vogliosa” appare enfatico, lo sostituisca con “in attesa”…]. Qualche difficoltà in ingresso mi suggerisce di progredire lentamente, almeno nella fase iniziale, ma ormai Sandra è ben lubrificata e questo mi consente di raggiungere in breve tempo la massima profondità. A giudicare dalle sue reazioni, fare sesso in questa posizione le piace moltissimo. Si muove convulsamente sotto di me fino a quando, in pochissimi minuti, raggiunge di nuovo l’orgasmo, accompagnando le contrazioni originatesi all’interno del suo bacino con vigorose spinte verso il mio pube, che assecondo, e con robusti suoni gutturali. Rallento un po’, ma Sandra non vuole che mi fermi: ponendo le mani sui miei glutei, mi spinge verso di sé venendomi incontro con il bacino. Mi fa capire che vuole essere penetrata con ritmo spedito e con molta veemenza. La sua vitalità mi mette a dura prova, ma ben presto – fortunatamente… – il crepitio del sudore formatosi tra i nostri corpi viene coperto dai suoi urli fortissimi, sicuramente uditi nelle camere adiacenti. Adesso sembra appagata: le sue mani non premono più sul mio corpo, mi accarezza, mi guarda con occhi luccicanti, mi porge la bocca sollecitandomi a baciarla.
Esco da lei, mi distendo supino e mi asciugo il sudore sul petto, mentre Sandra va ad aprire una delle finestre. Quando torna sul letto mi domanda in quale posizione io desideri possederla. La faccio mettere di spalle, di fianco a me, per proseguire a cucchiaio. Agevolata la penetrazione, arretra con il tronco fino ad appoggiare le spalle al mio petto, consentendomi di passare un braccio sotto la sua testa e, così, di stringerla ancora di più a me. Solleva la gamba libera e piega leggermente l’altra, in modo da lasciarmi uno spazio di manovra più ampio. Mentre mi muovo dentro di lei, la mia mano scorre lungo l’interno della sua coscia, ne segue il profilo fino all’attaccatura del gluteo, ne stringe la carne, accarezza la zona perineale e l’inguine. Un po’ di stimolazione dell’area clitoridea riaccende la sua brama di piacere. Con la mano cerca la mia, la stringe forte incrociando le dita, intensifica il ritmo spingendo poderosamente contro il mio pube e raggiunge l’ennesimo orgasmo, cui si accoda, poco dopo, il mio.
Mi lascia rimanere a lungo dentro di lei, e io le dispenso una serie infinita di bacetti: sul collo, dietro l’orecchio, sulla guancia e sulle labbra ogni volta che me le porge. Mi piace pensare che quello sia il suo modo per ringraziarmi di averla condotta “Per le porte de’ sensi… di gioia in gioia al’ultimo diletto”.
Sandra recupera il senso della realtà prima di me: “Hey, are you trying to make me fall in love?”, quindi scende dal letto, aumenta il volume della musica, improvvisa un balletto sexy davanti al letto e continua a formulare domande bizzarre: “And you? Are you falling in love with me?”. Scendo dal letto anch’io, vado a darmi una velocissima rinfrescata nel bidè e a recuperare i miei vestiti. Mentre mi sto allacciando le scarpe, seduto sulla poltrona nell’ingresso, si accosta di nuovo a me, mi abbraccia e mi chiede: “Will you miss me?”. Poiché rimango in silenzio, insiste, riformulando la domanda: “Here, in your mind” – e accompagna le parole con i gesti – “will you think of me?”. Stavolta posso rispondere: “Qualche volta”, e lei aggiunge: “Me too”.
Le faccio notare che siamo quattro minuti oltre il tempo concordato e che, per me, è ora di andare. “Così sarai libera di concederti ad altri uomini”, le dico, e lei: “Are you jealous of me?”. La mia risposta è quella che qualsiasi donna vorrebbe sentire.
I miei più cordiali saluti.


Valutazione sintetica della mia esperienza:
(5/5) ★★★★★

*Attenersi a raccontare la propria esperienza evitando di andare off topic con argomenti che non hanno nessuna attinenza al soggetto che si sta recensendo, grazie.
 
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