Sliding Doors

Shrike

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Per i non cinefili Sliding Doors è un film del 1989 che tratta l'argomento destino .

Anzitutto sarei curioso di sapere quanti credono che la vita sia un percorso già segnato e quanti credono che al contrario il "destino" è solo nelle nostre decisioni, o, citando Forrest Gump, è una via di mezzo fra i due estremi.

Le metaforiche Sliding Doors del film sono le porte che la vita ci propone e, quasi senza pensare, varchiamo indirizzando il futuro.

Nel 2003 la mia vita è cambiata per sempre, ho seguito l'istinto, la voglia, il desiderio, mi sono innamorato e ho dato tutto me stesso come mai mi era successo prima, ho vissuto intensamente ogni attimo ed ho anche rischiato più volte di morire

11 anni dopo penso spesso però che, quello che ho avuto varcando quella porta, non compensa la serenità perduta che non ho più conosciuto nel resto della mia vita.

Vi è mai capitato di aver voglia, fosse possibile tornare indietro, di seguire un percorso diverso ?
 
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Tu a che età precisa della tua vita vorresti tornare, se ti fosse possibile? Diciamo il momento decisivo in cui la tua vita avrebbe potuto prendere tutt'altro verso, se tu te ne fossi reso conto
 
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mah..propendo più per la spiegazione di Forrest Gump..del resto in medio stat virtus come dicevano i latini.

Credere in un destino inevitabilmente già scritto è delegare un pò troppo al caso secondo me...ma anche credere ciecamente e unicamente nella nostra sola forza di volontà, è presunzione bella e buona.

Puoi fare quello che vuoi, smontare e rimontare il mondo..ma se non hai un minimo di vento a favore, o peggio ancora la sfiga contro, non vai da nessuna parte secondo me..:mda:


Per rispondere alla tua ultima domanda..per ora no...no ho rimpianti.
 
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Per i non cinefili Sliding Doors è un film del 1989 che tratta l'argomento destino .

Anzitutto sarei curioso di sapere quanti credono che la vita sia un percorso già segnato e quanti credono che al contrario il "destino" è solo nelle nostre decisioni, o, citando Forrest Gump, è una via di mezzo fra i due estremi.
"Sliding doors" è un delizioso film , deliziosamente provocatorio , nel senso che va a provocare la 'pensosità' dello spettatore. Sulla questione del destino gli uomini discutono da molte migliaia di anni , io trovo che una delle definizioni più azzeccate sia quella che dice più o meno "La nostra vita è come una tela bianca incorniciata : la cornice è il destino, e quella è e quella rimane nonostante tutti i nostri strepiti, ma quello che va dipinto sulla tela bianca lo stabiliamo noi " ----- Personalmente ho trovato utilissima e illuminante la lettura del libro "Reincarnazione e Karma" di Massimo Scaligero , ed.Mediterranee
 
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Shrike

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Tu a che età precisa della tua vita vorresti tornare, se ti fosse possibile? Diciamo il momento decisivo in cui la tua vita avrebbe potuto prendere tutt'altro verso, se tu te ne fossi reso conto

Tornerei appunto al 2003 e cambierei strada...
Perché credo che il prezzo pagato negli anni seguenti sia stato ed è tutt'ora troppo alto rispetto a quanto ricevuto e dato.

Ma potrei anche dirti che tornerei a quando nel mondo della scuola ebbi l'occasione di andare a studiare all'estero e non lo feci per paura.... ora ci andrei
 
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tra il Tevere e i loft.
Tornerei appunto al 2003 e cambierei strada...
Perché credo che il prezzo pagato negli anni seguenti sia stato ed è tutt'ora troppo alto rispetto a quanto ricevuto e dato.

Ma potrei anche dirti che tornerei a quando nel mondo della scuola ebbi l'occasione di andare a studiare all'estero e non lo feci per paura.... ora ci andrei

come a dire che l'amore alla fine è sempre una inculatura?? :scratch_one-s_head:
 
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Vi è mai capitato di aver voglia, fosse possibile tornare indietro, di seguire un percorso diverso ?

di continuo.

a proposito, e dell'altro giorno la notizia che dei fisici "avrebbero" trovato le prove logico/matematiche/fisiche che esistono gli universi paralleli, cioè quelli generati ad ogni bivio da tutte le opzioni possibili.
sarebbe un discorso molto interessante anche se un po troppo specialistico (ed uso un eufemismo)
 
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Per rispondere alla tua ultima domanda..per ora no...no ho rimpianti.

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Non ci penso proprio quella che sono ora, nel bene e nel male, è grazie al mio vissuto che non è stato facile, ma sicuramente meno difficile di tante persone. Quando ero in Vietnam avevo chiesto ad una delle guide quale
sentimenti provavano dopo la guerra soprattutto verso gli americani mi aveva risposto che "il passato è passato e deve rimanere li ", credo che sia giusto così anche se non è facile da mettere in pratica.

p.s.: è un film che non mi piace molto
 
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Non credo al destino, non penso nemmeno che ogni cosa che succede nella mia vita dipenda da me, credo al caso o ad una certa interpretazione del caso.
L'universo è troppo complesso per seguirne le mosse, ciononostante tutto ha una spiegazione ma spesso non la conosciamo e mentre siamo impegnati ad indagare nel grande sono i piccoli particolari ad imbrogliarci. Così mentre continuiamo a domandarci come mai esiste il mondo e che parte abbiamo in esso, un minuscolo batterio ci causa una malattia dandoci qualche cosa di più contingente su cui concentrarci.
Che le nostre vite non dipendano soltanto da noi è evidente. Qualcuno ha forse scelto di nascere? Quella inconcepibile coincidenza di eventi fisici e chimici che ha causato che oggi siamo quì e siamo come siamo adesso è ciò che chiamo caso, perché non credo che sia stata scritta prima di accadere e non credo nemmeno che fosse prevedibile. Certo è una sequenza unica e insostituibile, non avrebbe potuto essere in altro modo dato lo sviluppo dei molteplici fattori che l'hanno creata ma i fattori sono così tanti che niente e nessuno potrebbe descriverli o farne una simulazione.
Oggi l'informatica ci offre una opportunità per comprendere il valore pratico dell'informazione e quanto, partendo da una sequenza di informazioni base costituite da pochissimi simboli, si possa raggiungere una situazione estremamente complessa soltanto aumentando la quantità delle informazioni semplici e infittendone l'intreccio. E' forse il primo ed unico caso in cui una tecnologia offre un supporto alla filosofia anziché il contrario.
Probabilmente quando prendo una decisione lo faccio seguendo l'unica logica che mi è consentita dalle capacità del mio cervello e dalla mia formazione e giungendo ad un risultato che è scontato. Qualcuno lo chiama destino, io la chiamo storia e conseguenza della storia. A nessuno piace essere considerato una macchina e anch'io mi vanto come tutti delle mie capacità che tuttavia non sono realmente mie, sono a prestito, gentilmente concesse dalla natura e dalle sue leggi.
Se l'amico Shrike tornasse al 2003 con la propria storia di allora e le esperienze di allora farebbe precisamente quello che ha fatto allora e dopo undici anni verrebbe quì a raccontarcene. Non è stato destino assolutamente, era una scelta obbligata e gli raccomando, come sempre, di serbare il ricordo di ciò che ha avuto di bello, di sfruttare le sofferenze per evitare gli errori e di godere di ogni momento unico che avrà ancora nella sua vita.
Hic et nunc.
 
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Per me il destino non esiste se non nell'attimo in cui si compie... e spesso in quell'attimo non solo io ci sono, ma decido e di conseguenza potrei anche incidere...
Mi piace la visione del Dr. Lore6 che vede il destino più che altro come storia e le nostre scelta come conseguenza di ciò che in quel momento siamo. Quello che della sua tesi non mi convince (o piace) è che in quel momento io non possa far altro che quella scelta... ecco questo io non l'ho mai pensato. La verità è che io sono davvero tanti. E in quel momento non sono io che decido ma chi dei miei tanti è più veloce...
Fortunatamente noi (io) siamo tutti d'accordo... e non abbiamo (ho) mai recriminato su alcuna scelta, foss'anche la peggiore. Certo se ci (mi) venisse data la possibilità di tornare indietro con il senno di poi troppe cose andrebbero diversamente!!
Vabbè ora vi (ho) detto la nostra (mia)... noi (io) continuiamo però a discuterne in separata sede...

P.S.
mentre siamo impegnati ad indagare nel grande sono i piccoli particolari ad imbrogliarci

Ok, ma è anche vero che se ci si fissa troppo sul particolare spesso ci si perde tutto quello che sta intorno, che forse è anche più bello...
 
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lido88

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Per quel che mi ricordo del film il senso era che le cose vanno come devono andare ...lei avrebbe rincontrato lui comunque e indipentemente dalle scelte fatte. Io ci credo in questa cosa, ho perso l'occasione con la ragazza giusta incontrata per caso per paura e perché ho poco coraggio ...molto più facile rimanere con chi stai e conosci anche se ti fa stare male !ho avuto poche palle e ci spero che il destino mi dia un'altra occasione
 
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Hawkeye

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Argomento affascinante. Chi ha letto i fumetti della Marvel sa che c'erano dei racconti che si chiamavano "What if..." italianizzati in "Cosa sarebbe successo se...", in cui, prendendo una causa scatenante, si esaminavano gli effetti di una possibile scelta contraria o comunque diversa da quella originale.

Ogni tanto mi capita di pensare cosa sarebbe successo se quella volta avessi fatto una cosa piuttosto che un'altra. Alla fine, compendiando il tutto, arrivo fondamentalmente a due conclusioni:

1. Se avessi preso l'altra strada avrei magari potuto evitare qualche grana, ma nel contempo anche rinunciare alle cose positive che mi sono capitate, e forse il gioco non sarebbe valso la candela.

2. In quel momento, per come ero io all'epoca della scelta, non avrei potuto prendere una strada diversa da quella che ho effettivamente scelto.

Certo, a tutti piacerebbe tornare indietro sapendo quello che sarebbe successo, ma non si può. Pensare anche a cose banali tipo "Pensa se quella volta avessero già inventato il cellulare..." "se avessi avuto questa auto piuttosto che l'altra...". Si, sono esercizi simpatici, ma, alla fine delle fiera, piuttosto inutili.

La nostra storia ce la scriviamo noi, ma è condizionata dal presente in cui viviamo e dal passato che abbiamo vissuto. Per il futuro ci vuole anche una bella dose di "botta di culo".
 
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Massaciussetz
senza dimenticare l'ipotesi che se avessimo preso una strada differente o avessimo fatto una scelta diversa il "risultato finale" potrebbe essere il medesimo.

Che poi il "risultato finale" qual'è? Arrivare a porti la fatidica domanda "come sarebbe stato se?" ?
 
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Il brutto è non essere abbastanza consapevoli nel momento in cui le cose ci accadono. Col senno di poi..sarebbe bello sì poter tornare indietro..è questo il pensiero.
Però ci persone più fortunate, si è visto anche in questo 3d, che proprio non hanno rimpianti e rifarebbero esattamente le stesse cose. La faccenda è tutta lì...tra chi ha un rimpianto e chi no
 
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Apolide
tutto mi è sempre scivolato addosso,non ho mai badato a quello che prendevo nè a quello che rinunciavo.sono sempre vissuto sotto una campana di vetro.non mi sono preoccupato delle mie emozioni,nè di quelle degli altri.io ero il centro del mondo,gli altri poco contavano.quando la vita o il destino me ne ha chiesto il perchè e il come.sono stato risucchiato,sono stato coperto e disperso da una corrente troppo forte per me.ed ora sono qui,dentro un labirinto, e non trovo l'uscita,non ho un qualcosa di logico al quale affidarmi,per superare questa difficoltà
 
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La faccenda è tutta lì...tra chi ha un rimpianto e chi no

Se i rimpianti si potessero vendere adesso vi starei scrivendo da un atollo tropicale (ometto altri particolari per decenza).
Cerco di non pensarci. Anche i rimpianti fanno parte della mia storia e li serbo, come un piccolo dolore da sopportare.
Avrei fatto scelte migliori se fossi stato più intelligente o meno ansioso ma sarei stato un altro in quel caso e non ho alcun dubbio che ci siano altre persone con una storia migliore della mia.
I rimpianti non sono sbagliati, sono inutili.
 
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io ho sempre pensato che chi afferma di non avere rimpianti è: o in malafede, o molto fortunato, o molto stupido.

Eccettuati i tre casi di cui sopra, solo i bambini possono permettersi di non avere rimpianti, semplicemente perchè non hanno ancora un passato vero e proprio che abbia fatto perdere loro l'innocenza,
 
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