MISS BEPS
Non penso di essere l'unico ad avere notato l'avvenenza della signorina che, da un po' di settimane, è stata assunta come portinaia del Bep's di Bergamo (più o meno qui: 45.668951, 9.637947). Per silhouette e lineamenti, la fanciulla mi ricorda vagamente la Perlettina dei tempi d'oro, ma la mattonella che le hanno assegnato è davvero infame per accostare e sinora non avevo mai trovato il modo di fermarmi con la necessaria discrezione.
Qualche sera fa, di ritorno a casa dopo l'incontro settimanale con la mia prediletta, un'inattesa congiuntura astrale mi ha consentito di approfondire un po' la questione. Ero sempre stato convinto che quel tratto di strada fosse esclusiva della scuderia di cui hanno fatto parte più recentemente Alessya e Brianna e quindi avevo dato per scontato che anche Miss Beps vestisse la stessa casacca e dunque si appoggiasse agli stessi loft. Mentre ero in coda all'ultimo semaforo prima di Lallio, ho notato quindi con una certa sorpresa che l'OTR storica di quella postazione (la mora col fisico un po' da manzetta che dovrebbe rispondere al nome di
Cristina) non era affiancata dalla solita comare piccoletta ma da ben due fanciulle: (1) colei che almeno dallo scorso autunno ha occupato varie mattonelle tra il Funky Gallo e l'imbocco della vietta del Paci Paciana (e che dovrebbe chiamarsi
Alexandra, ma che abbiamo ribattezzato
Galina Kocilova, data la vicinanza alla polleria) e (2) una fanciulla di rosa (s)vestita che uno sguardo più attento ha confermato essere Miss Beps. In quel momento, la new entry era anche senza i consueti taccazzi ma calzava solo dei sandaletti estivi bassi e non sembrava superare l'1,60-1,65 di statura.
Chiarito che Miss Beps è in realtà un'allieva di Cristina e che dunque lavora nel vecchio stabile che si affaccia direttamente sull'incrocio semaforizzato, mi sono illuso che con i 50 che mi erano rimasti nel portafoglio si potesse fare la conoscenza della signorina, complice il tempo di trasferimento quasi nullo dalla macchina all'alcova. Il quarto d'ora successivo è stato dunque un vorticare frenetico attorno alla mattonella occupata dal trio, studiando ed esplorando tutte le viette laterali, sino a trovare la soluzione più discreta per procedere all'abbordaggio. Fortuna ha voluto che il terzetto abbandonasse l'uscio di casa e si posizionasse sull'altro lato della strada (quello rivolto a Lallio), su quel tratto di marciapiede dove di solito passeggiano Cristina e la sua comare piccoletta. Grande è stata quindi la soddisfazione, nel notare che le fanciulle erano a non più di 10 metri dalla svolta nella vietta del Paci Paciana e che tale stradina, per quanto stretta, non era interdetta al traffico delle vetture. Sarebbe stato molto meglio se il senso unico fosse stato nel verso opposto, ma difficilmente riusciremmo a convincere il Sindaco a cambiare la percorrenza, dato che poi la stradina si immetterebbe senza visibilità sul boulevard de l'amour
Rodata la logistica con un altro paio di giri di ronda, ho atteso che nessuno arrivasse da Bergamo e mi sono quindi fiondato sulla preda, accostando un paio di metri dentro la vietta, che risulta intestata a tale Mario Cermenati. Il trio, che era intento a fare salotto (era appena passato un cavalier servente che aveva omaggiato le tre belle di notte di un croissant), si è subito accorto della mia presenza e la prima ad abboccare è stata la matrona Cristina. Ho fatto però capire che ero stato folgorato dalla fanciulla svestita di rosa, la quale mi si è avvicinata un po' esitante e barcollante, sulle high heels vertiginose che aveva calzato nel mentre.
Già pregustavo di abbandonare la vettura alla bell'e meglio e di attraversare la strada a braccetto di Miss Beps e scoprire che la signorina è più altezzosa ed esosa della Perlettina dei tempi d'oro è stato come un fulmine a ciel sereno. La fanciulla, dall'accento che mi è parso più rumeno che albanese, mi ha spiegato di disporre di un comodo giaciglio dall'altra parte della strada e ha sparato un'improbabile richiesta floreale di ben 80 rose rosse, quale omaggio per accettare la mia compagnia. Capito che chiudere la pratica per 50 era mera utopia, ho provato a ricondurla alla ragione, proponendole un 70 più consono alle attuali condizioni di mercato. La signorina è stata però irremovibile, ribadendo la richiesta iniziale (forse anche a causa della vicinanza della matrona Cristina) e quindi mi è toccato congedarla e sgommare via, dato che da troppi secondi stavo occupando l'ingresso della vietta.
Dato che, per il momento, l'incontro con Miss Beps è stato rinviato, mi appello ai colleghi del forum. Qualcuno è già stato con la fanciulla e può raccontarci come è andata, per capire se valga davvero la pena rompere il porcellino e comprare quelle 20-30 rose in più? A buon rendere ...
un paio di sere fa ho notato la presenza otr notturna di questa signorina al benzinaio a bergamo in via moroni poco dopo il passaggio a livello, praticamente di fronte ad una chiesa
http://www.escortforumit.xxx/accompagnatrici/ANNIA-45674?from=regular_list
notata non notarla era impossibile, solo che ho sempre dubbi su quelle che lavoramo da anni al "chiuso" e scendono in strada, penso sempre che lavorino male o siano dei mezzi missili (per essere generoso) e quindi non hanno piu clienti che le cercano
ripeto pensiero personale
Era un po' che non entravo nel forum e ho visto solo ora i due post precedenti sulla fanciulla del TE 24/24. E' vero che Annya/Adele ha lavorato prevalentemente in casa, ma già lo scorso autunno aveva occupato per qualche settimana la mattonella lasciata libera da Giannina e, riconoscendo la sua inconfondibile frangetta mora, mi ero subito fermato e avevo raccontato del mio incontro in un apposito
thread .
Vedo che la scuderia cui appartiene fa ruotare le ragazze principalmente tra il Lago Maggiore, Bergamo e Trento, per cui al TE 24/24 può capitare di vedere anche l'altrettanto avvenente
Daria. A mio parere, però, la più bella del gruppetto è la dama bianca
Clara, che qualche anno fa io e altri compari avevamo avuto la fortuna di intravedere in libera uscita in un locale notturno con la dama nera
Cassyana, ma che non credo abbia mai calcato i marciapiedi bergamaschi. Qualche mese fa, dato che una fanciulla mi aveva raccontato dei suoi progetti di andare a cercare maggiore fortuna in Scandinavia, avevo dato un'occhiata a un sito di escort svedesi ed avevo quasi avuto un mancamento sulla sedia, nel vedere che una fanciulla sedicente italiana aveva proprio le foto di Clara. Il profilo si era però volatilizzato dopo pochi giorni, probabilmente perché l'attività è illegalissima in quel Paese e dunque le ragazze si accontentano di un mordi e fuggi di un paio di settimane, prima di rientrare in lidi meno remunerativi ma più sicuri.