Se avessi lontanamente immaginato a cosa avrebbe portato il raccontare quello che mi stava accadendo, me ne sarei guardato bene dal farlo.
Roberta non la sento ne la vedo da circa una settimana e questo mi fa sperare che se anche non le è passata, per lo meno si sia messa il cuore in pace.
Ora, inevitabilmente, è tempo di bilanci.
Tutto quello che è capitato nelle ultime tre settimane mi ha letteralmente devastato, sia sul piano mentale che su quello fisico, considerato che non riuscivo a dormire più di due ore per notte... ora molto lentamente sto recuperando.
Dopo l'ultima decisamente accesa discussione con la mia compagna, ho iniziato a portar via le mie cose, deciso a dare un taglio anche a questa capitolo della mia vita e, guarda caso, da quando ho iniziato questo "trasloco" lei ha iniziato a diventare "stranamente" carina, gentile... sta lanciando segnali di avvicinamento, lasciando intendere che potrebbe tornare ad essere "sessualmente disponibile".
La considerazione mi sorge spontanea: ma quanto sanno essere puttane certe donne?
Eh si, perché non necessariamente per essere putfane bisogna praticare il mestiere più antico del mondo... anzi...
Per esperienza diretta posso dire che molte escort, accompagnatrici, pay o come altro si vuol definirle, pur esercitando il meretricio, tutto sono tranne che puttane!
Devo fare un po' di ordine ritrovare una sorta di equlibrio, in mezzo ad un oceano di difficoltà e problemi.
Da un anno a questa parte ero riuscito a mettere in una specie "stand-by" la mia vita sessuale, traguardo raggiunto con grande fatica, ma sempre in bilico.
Con una compagna che è una sorella, la mancanza di tempo da dedicare ad eventuali relazioni free e l'impossibilità per motivi economici di frequentare pay anche solo sporadicamente, non mi restava che cercare di "addormentare" quelle che sono le naturali pulsioni umane. L'ho fatto evitando accuratamente letture, immagini e quant'altro potesse essere comunque uno stimolo, ma non puoi impedire di vedere e spesso è sufficiente essere in giro, vedere le donne e ragazze che passeggiano per riaccendere i desideri... mi sono, in un certo senso, "violentato", ma alla fine ero riuscito ad entrare in qualcosa di simile ad un "limbo"... finché non è arrivata Roberta, che con i suoi 18 anni, la sua bellezza, l'allegria ed anche la sensualità, come uno tsunami ha frantumato le "mura" che faticosamente mi ero costruito attorno.
Con grande fatica, facendo appello ai miei principi, non dimenticando mai la bambina conosciuta tanti anni prima, ho resistito, anche se sono stato molto vicino a cedere.
Oggi mi ritrovo nel marasma totale, con tutti i problemi di prima, lavoro, soldi, debiti, tra un po' senza una casa che possa chiamarsi tale (perché quando me ne andrò da questa non so ancora dove finirò), e in più senza le difese che mi ero faticosamente e lungamente costruito.
Vorrei spiegare come ci si sente, ma non è facile... noi uomini siamo più indifesi e più "sottomessi" per quanto riguarda il lato sessuale, a meno che non si sia giovani, belli ed aitanti... una donna comunque sia, qualsiasi età abbia se ha bisogno semplicemente di sesso, se lo decide, un uomo lo trova quando vuole... non è così per noi, almeno non per me in questo momento.
Seguendo il consiglio di molti di voi mi sono deciso e ho iniziato a scrivere.
Da tempo avevo iniziato una specie di romanzo, anzi sarebbe più corretto chiamarla novella. Era una prima stesura, abbastanza di getto, lasciata da tempo nela memoria del PC.
L'ho ripresa e ho iniziato a lavorarci sopra, cambiando alcune parti, approfondendo alcuni passaggi, modificandone a tratti la trama... proverò a pubblicarlo (cosa non semplice) con la speranza che possa incontrare il favore di più lettori possibile e permettendomi così di guadagnare qualcosa e magari riuscire a "respirare" un poco.
Questo mi aiuta anche a distrarmi dai pensieri che affollano la mia emnte e le mie notti, ma non può annullare completamente il desiderio di abbracciare una donna, di sentire per qualche ora quel calore che solo un corpo femminile sa trasmettere, di perdermi negli abbracci, nei baci, di sentirmi comunque ancora vivo...
Mentalmente ho fatto un bilancio di questi miei 55 anni e non mi piace per niente... non lo metto nero su bianco perché una volta lì, parole davanti agli occhi, sarebbe come trovarsi una pistola puntata contro, quindi almeno per ora meglio lasciarlo ancora per un pò nella forma embrionale.
Scrivo qui, perché qui ho sempre scritto tutto di me, perché diversante non saprei a chi raccontare, con chi parlare, confidarmi, confrontarmi... quaLcuno potrà ritenerla una forma di autoanalisi, ma non è così... io non devo capire, quello l'ho già fatto, devo "solo" riuscire ad andare avanti, trovare soluzioni.
Non so se queste parole siano uno sfogo - non credo perché mi sento esattamente come prima di scriverle - o cos'altro, mi sono solo sentito di scriverle e metterle qui, niente di più...
A tutti voi un sereno week-end...!
ACE
Roberta non la sento ne la vedo da circa una settimana e questo mi fa sperare che se anche non le è passata, per lo meno si sia messa il cuore in pace.
Ora, inevitabilmente, è tempo di bilanci.
Tutto quello che è capitato nelle ultime tre settimane mi ha letteralmente devastato, sia sul piano mentale che su quello fisico, considerato che non riuscivo a dormire più di due ore per notte... ora molto lentamente sto recuperando.
Dopo l'ultima decisamente accesa discussione con la mia compagna, ho iniziato a portar via le mie cose, deciso a dare un taglio anche a questa capitolo della mia vita e, guarda caso, da quando ho iniziato questo "trasloco" lei ha iniziato a diventare "stranamente" carina, gentile... sta lanciando segnali di avvicinamento, lasciando intendere che potrebbe tornare ad essere "sessualmente disponibile".
La considerazione mi sorge spontanea: ma quanto sanno essere puttane certe donne?
Eh si, perché non necessariamente per essere putfane bisogna praticare il mestiere più antico del mondo... anzi...
Per esperienza diretta posso dire che molte escort, accompagnatrici, pay o come altro si vuol definirle, pur esercitando il meretricio, tutto sono tranne che puttane!
Devo fare un po' di ordine ritrovare una sorta di equlibrio, in mezzo ad un oceano di difficoltà e problemi.
Da un anno a questa parte ero riuscito a mettere in una specie "stand-by" la mia vita sessuale, traguardo raggiunto con grande fatica, ma sempre in bilico.
Con una compagna che è una sorella, la mancanza di tempo da dedicare ad eventuali relazioni free e l'impossibilità per motivi economici di frequentare pay anche solo sporadicamente, non mi restava che cercare di "addormentare" quelle che sono le naturali pulsioni umane. L'ho fatto evitando accuratamente letture, immagini e quant'altro potesse essere comunque uno stimolo, ma non puoi impedire di vedere e spesso è sufficiente essere in giro, vedere le donne e ragazze che passeggiano per riaccendere i desideri... mi sono, in un certo senso, "violentato", ma alla fine ero riuscito ad entrare in qualcosa di simile ad un "limbo"... finché non è arrivata Roberta, che con i suoi 18 anni, la sua bellezza, l'allegria ed anche la sensualità, come uno tsunami ha frantumato le "mura" che faticosamente mi ero costruito attorno.
Con grande fatica, facendo appello ai miei principi, non dimenticando mai la bambina conosciuta tanti anni prima, ho resistito, anche se sono stato molto vicino a cedere.
Oggi mi ritrovo nel marasma totale, con tutti i problemi di prima, lavoro, soldi, debiti, tra un po' senza una casa che possa chiamarsi tale (perché quando me ne andrò da questa non so ancora dove finirò), e in più senza le difese che mi ero faticosamente e lungamente costruito.
Vorrei spiegare come ci si sente, ma non è facile... noi uomini siamo più indifesi e più "sottomessi" per quanto riguarda il lato sessuale, a meno che non si sia giovani, belli ed aitanti... una donna comunque sia, qualsiasi età abbia se ha bisogno semplicemente di sesso, se lo decide, un uomo lo trova quando vuole... non è così per noi, almeno non per me in questo momento.
Seguendo il consiglio di molti di voi mi sono deciso e ho iniziato a scrivere.
Da tempo avevo iniziato una specie di romanzo, anzi sarebbe più corretto chiamarla novella. Era una prima stesura, abbastanza di getto, lasciata da tempo nela memoria del PC.
L'ho ripresa e ho iniziato a lavorarci sopra, cambiando alcune parti, approfondendo alcuni passaggi, modificandone a tratti la trama... proverò a pubblicarlo (cosa non semplice) con la speranza che possa incontrare il favore di più lettori possibile e permettendomi così di guadagnare qualcosa e magari riuscire a "respirare" un poco.
Questo mi aiuta anche a distrarmi dai pensieri che affollano la mia emnte e le mie notti, ma non può annullare completamente il desiderio di abbracciare una donna, di sentire per qualche ora quel calore che solo un corpo femminile sa trasmettere, di perdermi negli abbracci, nei baci, di sentirmi comunque ancora vivo...
Mentalmente ho fatto un bilancio di questi miei 55 anni e non mi piace per niente... non lo metto nero su bianco perché una volta lì, parole davanti agli occhi, sarebbe come trovarsi una pistola puntata contro, quindi almeno per ora meglio lasciarlo ancora per un pò nella forma embrionale.
Scrivo qui, perché qui ho sempre scritto tutto di me, perché diversante non saprei a chi raccontare, con chi parlare, confidarmi, confrontarmi... quaLcuno potrà ritenerla una forma di autoanalisi, ma non è così... io non devo capire, quello l'ho già fatto, devo "solo" riuscire ad andare avanti, trovare soluzioni.
Non so se queste parole siano uno sfogo - non credo perché mi sento esattamente come prima di scriverle - o cos'altro, mi sono solo sentito di scriverle e metterle qui, niente di più...
A tutti voi un sereno week-end...!
ACE