[RECE] Ambra (ROM) - OTR notturna - Lomazzo (CO)

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SCHEDA TECNICA

CITTA DELL'INCONTRO: Lomazzo (CO)
ZONA: 45.691371, 9.040377, ma anche 45.691740, 9.041453 (tra le pompe dell'ENI) o 45.691534, 9.042220 (allo stop di via Negri, con Elena)
NOME: Ambra (o Andra?)
NAZIONALITA': rumena, sedicente bucarestina
ETA': 22 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ, HJ
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: 15'
DESCRIZIONE FISICA: alta ca. 1,70, gambe lunghe e slanciate, fisico apparentemente tonico; viso gradevole e dai lineamenti mediterranei, occhi scuri (castani?), capelli scuri sciolti e discretamente lunghi; seno che potrebbe essere di una 2° taglia
ATTITUDINE: nessuno squillo di tromba, ma buona dedizione e mediamente paziente; padroneggia bene l'italiano e ci si possono scambiare quattro chiacchiere

LA MIA RECENSIONE:

Dopo il girovagare riportato qui, decido infine di fermarmi dall'amica mora di Elena e Roxana, che il più delle volte ho visto accanto o addirittura a bordo della coupé della collega più esperta, ma che stasera - come altre - sta invece a uno degli stop della vicina rotonda.

Di rientro dalla mia spedizione sino a Lurago, imbocco quella via, faccio inversione appena possibile, ma mi accorgo di avere un paio di macchine alle spalle. Vengo allora preso da improvvisa sete, passo a dare un'occhiata al distributore automatico del latte (sic!) e, a viale finalmente libero, posso ripartire alla volta della rotonda dell'ENI. Dove ci sono gli archetti pubblicitari che riparano il marciapiede dalla carreggiata, ci sono ben due OTR in speranzosa attesa di qualche cliente. La vera e propria titolare di quell'angolo è una mora un po' più agé, che di solito ha lì anche la sua vettura (una Punto nera, se non ricordo male) e che stasera è invece appiedata e passeggia un po' avanti e indietro. La più giovane e graziosa delle due è proprio seduta su uno degli archetti, con le gambe accavallate, alla Alba Parietti. Quest'ultima era solita indossare minigonne che lasciavano poco spazio all'immaginazione, ma la moretta sa fare ancora meglio, perché quella che cinge la sua vita sembra poco più che una fascia elasticizzata.

Accosto a finestrino abbassato, lei si china verso di me con fare sostanzialmente cordiale e tento, senza speranza, di ridurre a 20 il rate per un BJ conoscitivo. E' forse la terza volta che provo a a gettare la pallina dall'altra parte della rete, ma anche stavolta viene prontamente rispedita nella mia metà campo: "No, non faccio niente per meno di 30". La mora sta già per risedersi sul suo archetto personale e allora mi piego alle dure leggi del mercato, domandandole se, almeno, non è una di quelle che sono sempre di corsa e dopo 5 minuti hanno già fretta di tornare all'ovile (Roxana docet). "No, no, tranquillo, facciamo con calma", mi rassicura. Le sue condizioni sono chiare, le mie pure (o, quantomeno, lo spero :)), per cui la invito a bordo.

AMBRA DA BUCAREST

Appena accomodatasi, le chiedo come si chiami e si presenta come Ambra. "Bel nome!", mi complimento con lei, che ringrazia. "Non sarà ovviamente il tuo, ma te lo sei scelto proprio carino ...", cerco di capire quale sia la traduzione in rumeno, ma senza successo, perché le strappo solo una mezza risata. Mentre facciamo inversione a U nella rotonda, la fanciulla mi dichiara di essere proprio della capitale Bucarest (il che mi suona strano, dato che tutte le colleghe di quei paraggi sono invece moldave) e mi racconta di essere in Italia da 7 anni. "Quindi ne hai 25, giusto?", le domando un po' stupito, dato che mi pareva un po' più giovane. "Me che stai a 'ddì!", sono le parole che leggo sul suo volto, mentre mi scruta offesa per averle attribuito ben tre primavere in più di quelle che si stente sulle spalle. "No, sono arrivata qui che avevo solo 15 anni", tiene a puntualizzare. "Con i tuoi genitori, dunque?", le domando diplomaticamente, perché altrimenti potrebbe essere entrata solo illegalmente. "E' ovvio! Pensavi che fossi venuta da clandestina?", precisa di nuovo Ambra, che in effetti mastica bene l'italiano, seppure con un accento dacico.

A parte la sua spigliatezza nella discussione, ciò che più mi colpisce (o quasi tramortisce) è la dose industriale di profumo di cui si è aspersa. Anche se siamo nella mia macchina, sembra di stare nel Duty Free di un aeroporto, dove le commesse cercano di rifilare alle turiste di passaggio le fragranze più costose. Quella di Ambra è di Dolce & Gabbana e, nonostante lei spergiuri di essersene spruzzate soltanto tre gocce, è talmente persistente che la mano con cui poi carezzerò la sua schiena profumerà di vaniglia per tutto il resto della notte. "Dài, almeno io sono tutta profumata ;) Pensa, invece, che certi clienti si presentano qui tutti puzzolenti di sudore!", si lamenta un po' la fanciulla. "Giuro che ho fatto la doccia poco prima di uscire ;)", sono le mie ultime parole, poco prima di parcheggiare la macchina, forse esattamente nello stesso stallo ove ero stato con Giulia 2-3 anni fa.

LA RECE VERA E PROPRIA

Si regolano gli aspetti burocratici e, non appena viene scartato il solito gommone rosso, l'essenza di fragola impiega ben poco ad avere la meglio su quella di D&G. Ambra si dispone in torsione sul sedile del passeggero, smanaccia brevemente il fratellino (che peraltro era meno dormiente del solito, non essendo rimasto indifferente alla graziosità della fanciulla) e poi lo inguaina. Ciò fatto, si parte con un BJ svolto energicamente e di gran carriera, senza particolari finezze tecniche ma anche senza l'ausilio della mano (che invece entrerà in gioco nel seguito). Anche la durata dell'immersione è prolungata, per cui quasi non mi capacito di trovarmi nel bel mezzo di una rinomata base missilistica. A questo punto, devo immaginare che le paroline magiche "ma tu non sei una di quelle che mette fretta?" siano la password segreta che mi ha permesso di entrare nell'area relax dell'installazione balistica.

Nel frattempo, ne approfitto per prendere un po' di confidenza col fisico della fanciulla. Il volto, che ora mi è ovviamente invisibile ma che ho bene osservato durante la conversazione precedente, ha a mio avviso dei bei lineamenti mediterranei, con qualche elemento che lo rende anche un po' gitano. Gli occhi sono espressivi e scuri (credo castani, ma in macchina non c'è questa grande illuminazione), la chioma nera è abbastanza lunga e sciolta, tanto è vero che dovrà fermarsi un paio di volte per risistemarsela su un lato. Purtroppo non si è tolta nulla di ciò che aveva indosso (tranne il giubbotto), per cui tocca a me capire dove potermi insinuare, per entrare in contatto con la sua pelle. Il suo principale capo di abbigliamento è un body elasticizzato rosa, ma per pudore :) sopra indossa un'ampia fascia elasticizzata dello stesso colore (che svolge il ruolo di minigonna) e un coprispalle nero.

E' sotto quest'ultimo che dirigo i miei tentacoli, iniziando subito a carezzare la sua epidermide levigata da ventiduenne. Come riportato sopra, è tale la quantità di profumo di cui si è aspersa, che poi la mia mano profumerà persistentemente di vaniglia, anche dopo averla lavata col sapone! Scendo poi a saggiare la consistenza della sua schiena e dei suoi glutei, che sembra niente male, anche se un giudizio attendibile potrebbe essere espresso solo vedendola nuda come mamma l'ha fatta, tra le quattro mura di una stanza. Qui in macchina, soprattutto in questo parcheggio, non è decisamente il caso di spogliarsi di più, perché in questi primi cinque minuti d'incontro sono già passate avanti e indietro almeno 3 macchine! Nessuna munita di lampeggianti scuri, ma comunque 3 piccoli infarti da dover riferire al mio medico di fiducia!

OGNI SCUSA E' BUONA

Dopo 2-3 minuti di immersione, Ambra si risolleva a riprendere fiato. "E' proprio grosso!", si lamenta la fanciulla. "Dirai così a tutti ;) Mi sembra assolutamente normale ...", cerco di rimetterla sulla buona strada, mostrandole che sicuramente non supera la spanna di lunghezza. "No, no, te lo giuro! Non è lungo ma è grosso di diametro e quando è così mi fa male la bocca!", spergiura Ambra. Non c'è quindi modo di evitare che dalle parole si passi ai fatti e che le sue labbra cedano il testimone alle sue manine, che in realtà hanno dita lunghe e affusolate, essendo lei alquanto alta (direi attorno all'1,70). Mentre lei masturba il fratellino col busto semi-eretto, posso osservare con maggiore attenzione il suo decolleté, che è strizzato tra le coppe del body che indossa. E' sempre pericoloso esprimere giudizi in presenza di un push-up, ma ciò che si cela lì sotto sembra sodo e invitante.

Dopo una manciata di minuti di vigoroso smanacciamento, simulo di essere vicino al traguardo e dunque le domando se le vada di concludere con la bocca. Ambra acconsente e si china di nuovo sul fratellino, concedendomi una sessione d'immersione analoga alla precedente. Le avevo però mentito spudoratamente, per cui dopo un po' si risolleva di nuovo e si lancia nel rush finale, che vede entrambe le mani alternarsi in un vibrante lavoro di alta falegnameria. D'altra parte, siamo ai confini della Brianza, rinomata terra di mobilieri! Dopo una dozzina di minuti complessivi, in cui si sono alternate 2+2 fasi di BJ+HJ e in cui ho rischiato un altro paio d'infarti, i massaggi di Ambra mi conducono oltre la linea del traguardo. Per quanto avesse promesso di fare tutto con calma, dubito che avrebbe pazientato molto di più, considerato che è pur sempre la compagna di vettura di Elena la finta russa. Per curiosità, mi informo anche sulla disponibilità di un appartamento, ma - appena mi è chiaro che l'unica opzione alternativa è quella del motel - neppure approfondisco le tariffe.

NON E' ANCORA IL TEMPO DEL SILICONE

Terminato l'intrattenimento erotico, c'è tempo per scambiare quattro chiacchiere conclusive. Ammirato per il suo fisico tonico (potrebbe un po' somigliare alla Laura che stava all'ambasciata albanese, per corporatura), le domando se abbia fatto ginnastica da ragazza o se ora frequenti palestre, ma ricevo smentite su tutto il fronte. Anche i seni sono ancora quelli che ha ricevuto in dotazione da madre natura e, pur non essendo contraria per principio alla chirurgia plastica, non ha tra i suoi progetti di farli lievitare di volume. Un po' perché è giovane (ma le ho fatto presente che Lindsay Lohan ha fatto il suo primo intervento estetico a non più di 18 anni :)) e un po' perché è terrorizzata degli eventuali rischi connessi.

Dopo questa erudita discussione, degna dei salotti televisivi più trash, siamo di nuovo alla sua mattonella. Ci congediamo cordialmente, la riconsegno alla sua collega di piazzola e riprendo la direzione di Lentate, da dove un lungo tragitto per superstrade ed autostrade mi condurrà alla prossima meta, il boulevard de l'amour di Bergamo. Lì, invece, sono abbastanza sicuro di trovare almeno una fanciulla dotata di un proprio appartamento.
 
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