Se la donna ha querelato, è evidente che il consenso non c'era affatto.
Ah, se lo dici tu.
Immagino tu possieda dei dati statistici al riguardo, altrimenti non so come tu possa sostenerlo con questa sicurezza.
Se poi vuoi segnalare che un individuo ubriaco risulta più cattivo e prevaricatore di un individuo sobrio, credo tu abbia ragione: però questo contraddice quella "normalità" che , a tuo dire , egli manterrebbe comunque .
Ah, se lo dici tu. Immagino tu abbia solide prove scientifiche e dati statistici a conferma, in modo da sovvertire decenni di prove contrarie.
Esistono senz'altro centinaia, anzi, migliaia di persone che potrebbero confermarlo : se solo fossero ancora vive, dopo essere state trasportare a bordo di un'auto condotta da un ubriaco, o avere incrociato per strada l'auto condotta da un ubriaco.
In definitiva, credo tu abbia un modo di leggere le sentenze davvero singolare.
Mi sembra che questo corrisponda al tuo modo di leggere la realtà: sicché ritengo non abbiamo granché da dirci, salvo - da parte mia - l'osservare che possediamo punti di vista totalmente incompatibili.
Il che non è un dramma: basta evitarsi, specie quando tu sei alla guida o ti trovi in un bar.
Stai in gamba.
Io ho conosciuto una persona in grado di guidare in stato di ubriachezza manifesta, e di farsi decine di chilometri di notte arrivando a casa senza problemi, e un'altra persona che, regolarmente, si addormentava al volante nel garage di casa sua dopo essere arrivato a casa stra-ciucco.
Il fatto che l'ubriaco è in realtà "vigile" è un principio di legge, che infatti punisce come aggravante il fatto commesso dall'ubriaco rispetto al sobrio.
Guarda che è la stessa cosa. Se non c'è consenso, c'è reato. Se tu dici che la semplice querela indica che non c'era consenso, stai dicendo che la semplice querela indica che c'è reato.mai sostenuto che qualunque denuncia di stupro corrisponda a sicura condanna dello stupratore, ma che la presenza di una querela fa intendere che il consenso della persona che ha querelato non ci fosse.
Quanto all'alcool ed ai suoi effetti, osservo quanto segue.
Non so chi conosca tu, ma io conosco gente che da ubriaca ha causato incidenti gravi con vittime che nulla c'entravano, e purtroppo ho conosciuto anche i parenti delle vittime.
Aggiungo che la frase :
"Il fatto che l'ubriaco è in realtà "vigile" è un principio di legge"
non so da dove tu l'abbia presa, dato che questo principio non mi risulta stia scritto in alcuna norma o sentenza.
In definitiva, credo che a provocare sia principalmente tu, visto che scrivi cose molto discutibili, come anche altri ti hanno fatto rilevare.
L'invito al portare rispetto dunque osservalo tu per primo, specie verso chi non la pensa come te, ma almeno non pretende di insegnare al mondo, o "al feudo", come vivere, come invece mi sembra tu ti ritenga - non si sa da chi - autorizzato a fare.
@Iodianninehocinquanta :
Se poi tu vuoi affermare un principio, per il quale un ubriaco deve essere libero di circolare in quello stato, perché secondo te in tanti casi non fa male a nessuno ed anzi che saremmo in presenza di una mera “disinibizione” , e non di condotta oggettivamente pericolosa come leggi e sentenze affermano, allora proprio non ci intendiamo.
E forse è meglio così: è la comprova che non si tratta di incidente, ma di totale incompatibilitÃ* di pensiero e ragionamento.
Stai in gamba.
@oblomov
Tu dici "per la presunta vittima lo stato di ubriachezza presume la negazione del consenso" ma, a parte il fatto che credo questa non sia la lettera della legge (se lo fosse, la riterrei una legge totalmente fuori sistema) quello che dico io è che se non c'è violenza non c'è "vittima", il sesso consensuale non è mai violenza.
Guarda che sei tu che stai affermando il principio che si può stuprare impunemente donne, vecchi e fanciulli.
Hai un modo di intendere la legge penale che proprio non si capisce.
Sai, anche per questo spero di evitarti, sopratutto coi pantaloni abbassati.
Smettila di mettermi in bocca cose che non ho mai detto. Mi chiedo se ci sei o ci fai.
Dire che il guidatore ubriaco è in ogni caso capace di intendere e di volere significa renderlo appunto condannabile. Dire invece che l'ubriachezza rende incapaci di intendere e di volere significa rendere non imputabili i guidatori pericolosi.
Io ti sto dicendo - anche se fai finta di non capire, o proprio non riesci a capire - che la guida in stato di ubriachezza è pericolosa, è condannabile, rende il guidatore "euforico" e quindi pericoloso e quindi condannabile, e non lo rende "inconsapevole" nel qual caso non sarebbe condannabile.
Tu continui, con fare ignobile, ad attribuirmi concetti che non ho mai espresso.
Il succo del mio discorso - sempre che tu possa capire un ragionamento tanto elaborato - è che come il guidatore ubriaco si rende pericoloso, per la disinibizione, al prossimo e a sé stesso, ma non è incapace di intendere e di volere, così, allo stesso modo, la ragazza ubriaca, che la dÃ* al primo che passa, volontariamente, in quanto ha perso i freni inibitori, può pure essere "pericolosa per se stessa", ma non è certo vittima inconsapevole.
O, se preferisci, che - e questa è una mia opinione, e chissenefrega delle sentenze che mi puoi citare a iosa - una ragazza che la dÃ* da ubriaca NON E' violentata! Violentata è una cui si fa violenza. Una che è consenziente - perché disinibita dall'alcol - è consenziente comunque e dunque non subisce violenza. Né si può dire che, essendo ubriaca, fosse incapace di intendere e di volere, e infatti - e qui viene la similitudine che tu NON vuoi capire - anche l'ubriaco alla guida, che è ubriaco, viene comunque condannato, in quanto capace di intendere e di volere. Tu hai voluto capire tutto al contrario, o forse non sei capace di capire al dritto.
La legge dice che si tratta sempre di violenza nel caso in cui la vittima si trovi in stato di inferiorità fisica o psichica, come ad esempio in stato di ubriachezza, cioè in uno stato mentale in cui non è possibile che il consenso si formi liberamente.
La mia domanda invece intendeva capire cosa dice la giurisprudenza sullo stato psichico dell'accusato.
Resta da intendersi sul concetto di ubriachezza ed eventualmente riuscire a dimostrarla.
In realtà la mia più che una domanda era una provocazione atta ad attenuare la posizione del prete e del suo j'accuse nei confronti della cultura dello sballo.
Eccone un altro. Quanti "preti coraggiosi", anche se a me sembra più grave sprezzo del ridicolo, che coraggio:
http://bologna.repubblica.it/cronac...ha_fatto_piu_morti_riina_o_bonino_-181510209/
Del resto, vuoi mettere, riina aveva i santini infilati nella cornice dello specchio la Bonino, credo proprio di no.
Ma sempre incoerenti sono, perché se pensassero veramente che l'aborto equivale ad un omicidio, prenderebbero le armi.
Comunque, non posso non concordare sul fatto che, se la ragazza in questione, invece di berci sopra fosse andata in chiesa, sarebbe stata tranquilla... o no?!?