Ieri sera ero a Firenze Sud. Arrivo al semaforo prima dell'Otel, quello con la telecamera. Giro a sinistra e poi subito a destra imboccando Via Visconti Venosta. Sul lato destro trovo due belle more, sono chiaramente due rumene. Mi colpisce in particolare quella più in carne, con i capelli legati a coda di cavallo. Faccio una decina di passaggi avanti e indietro, ero indeciso, infatti stavo cercando un altra ragazza (Olga) che poi ho appurato non esserci quella sera. Decido quindi di fermarmi da questa bella morettona invogliato dalla novità ma anche con la paura di imbarcarmi su un missile. Concordiamo una velocità cantieristica per il solito menù...
La ragazza si chiama Jasmina ed è veramente molto carina e anche moderatamente socievole. La cosa mi piace. Scopro che ha lavorato in Olanda in una vetrina (!!!) e che poi ha deciso di venire in Italia perchè la vetrina e la vita olandese sono parecchio dispendiosi.
Da punter furbo ma non troppo le chiedo se fa BBj con un extra. La risposta è NO assoluto, neanche per 1000 euro. Vabbè.
Dicevo che la ragazza è leggermente in carne, fisicamente uniforme, bella da vedere. Tette bellissime, grandi, naturali, rotonde e sode; belle cosce tornite e bel culo rotondo veramente notevole.
Non riesco a capire cosa mi prende, ma la voglia di scopare mi passa e le chiedo solo di poter ammirare e accarezzare il suo corpo. Ecco, forse la ragione prevale sull'ormone e mentre la toccavo provavo un orgasmo mentale. Il suo corpo mi accendeva la fantasia. L'accarezzo all'interno delle cosce, le tocco il culo rotondo, la passerina morbida e pastosa... gioia della vista e del tatto. La faccio mettere a pecorina... che panorama! Mi pareva d'essere sul Piazzale Michelangelo. Le bacio le chiappe e repentino punto la lingua su rai2... Lei dice: eh no!
Mi abbandono sdraiato sul sedile e lei prende a masturbarmi. Le dico: faccio da me. Mentre lavoro di falegnameria lei mi fa ciondolare le sue tette sulla faccia. Lecco i suoi capezzoli, corti ma duri... mai sentito un affare simile. Le lecco i capezzoli in punta di lingua, alternandomi ora su uno ora sull'altro, baciandoli e leccandoli, aprendo la bocca al massimo e succhiando la tetta capezzoluta leggermente, senza farle male. Quest'operazione dura abbastanza a lungo, fino alla mia venuta.
Alla fine ripartiamo, ancora social time, gradevole, mai banale. L'accompagno cavallerescamente al distributore automatico per prendere le sigarette, poi i saluti e via.
La ragazza si chiama Jasmina ed è veramente molto carina e anche moderatamente socievole. La cosa mi piace. Scopro che ha lavorato in Olanda in una vetrina (!!!) e che poi ha deciso di venire in Italia perchè la vetrina e la vita olandese sono parecchio dispendiosi.
Da punter furbo ma non troppo le chiedo se fa BBj con un extra. La risposta è NO assoluto, neanche per 1000 euro. Vabbè.
Dicevo che la ragazza è leggermente in carne, fisicamente uniforme, bella da vedere. Tette bellissime, grandi, naturali, rotonde e sode; belle cosce tornite e bel culo rotondo veramente notevole.
Non riesco a capire cosa mi prende, ma la voglia di scopare mi passa e le chiedo solo di poter ammirare e accarezzare il suo corpo. Ecco, forse la ragione prevale sull'ormone e mentre la toccavo provavo un orgasmo mentale. Il suo corpo mi accendeva la fantasia. L'accarezzo all'interno delle cosce, le tocco il culo rotondo, la passerina morbida e pastosa... gioia della vista e del tatto. La faccio mettere a pecorina... che panorama! Mi pareva d'essere sul Piazzale Michelangelo. Le bacio le chiappe e repentino punto la lingua su rai2... Lei dice: eh no!
Mi abbandono sdraiato sul sedile e lei prende a masturbarmi. Le dico: faccio da me. Mentre lavoro di falegnameria lei mi fa ciondolare le sue tette sulla faccia. Lecco i suoi capezzoli, corti ma duri... mai sentito un affare simile. Le lecco i capezzoli in punta di lingua, alternandomi ora su uno ora sull'altro, baciandoli e leccandoli, aprendo la bocca al massimo e succhiando la tetta capezzoluta leggermente, senza farle male. Quest'operazione dura abbastanza a lungo, fino alla mia venuta.
Alla fine ripartiamo, ancora social time, gradevole, mai banale. L'accompagno cavallerescamente al distributore automatico per prendere le sigarette, poi i saluti e via.
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