SCHEDA TECNICA
CITTA DELL'INCONTRO: Lallio (BG)
ZONA: 45.656026,9.625713
NOME: Elena
NAZIONALITA': Rumena di Sibiu
ETA': 30 (a breve) dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ e HJ ripetuti 2 volte; RAI1 rinviato per mancanza di tempo
COMPENSO RICHIESTO: 80
COMPENSO CONCORDATO: 80
DURATA DELL'INCONTRO: ca. 35-40' showroom-to-showroom
DESCRIZIONE FISICA: alta 1,68 dichiarati, zazzera di capelli biondi tinti, viso da bambolina, occhi scuri, fisico complessivamente proporzionato ma con pancino molto prominente, seno di una 3° taglia, tatuaggio con nome maschile su un avambraccio
ATTITUDINE: trasuda esperienza e non ha guardato l'orologio, almeno sinché la collega non è ricomparsa nel loft; sembra una ragazza intelligente, con cui è piacevole parlare
LA MIA RECENSIONE:
Dato che, in questi ultimi tempi, i contributi al forum sembrano un po' latitare, ne approfitto per riesumare un racconto che avevo scritto quasi per intero un po' di tempo addietro, ma che poi non avevo pubblicato, perché non mi sembrava così interessante (eroticamente succede ben poco ...). In questi tempi di vacche magre, in cui nessuno scrive più del BdA, spero di fare cosa gradita completandolo degli ultimi dettagli e accodandolo al thread della fanciulla che ne è protagonista. Le vicende narrate risalgono più o meno a un mese fa, quando mi ero abbastanza allarmato per una probabile dipartita della mia prediletta (sciagura che, per il momento, sembra scongiurata) e quindi avevo ripreso a visitare anche altre ragazze del BdA, tra cui la sua collega cheeseleader Anna.
COMINCIA IL RACCONTO
Quando, una decina di giorni prima, avevo reincontrato la cheeseleader Anna (in una serata in cui la sua omonima dell'UTB non era in servizio), ero rimasto abbastanza colpito dal tono di voce simpatico con cui la sua compagna d'appartamento si rivolgeva al nostro collega, mentre cercava di smistare il pericoloso incrocio di punter entranti ed uscenti dal locale-scannatoio. Per questo, anche se sino ad allora avevo sempre giudicato la "matrona" Elena come l'allenatore in campo, che detta rigidamente tempi e metodi alle colleghe più giovani e inesperte (se così si può dire di chi bazzica il Grana Padano, una delle vetrine più in vista di tutto il BdA), mi ero ripromesso che prima o poi mi sarei tolto lo sfizio di incontrarla.
Non molto tempo dopo, di ritorno dal mio consueto giro di valzer all'UTB, vedo Elena sola soletta davanti al Grana Padano. L'occasione è propizia, perché mi sentirei decisamente in imbarazzo ad avvicinarmi per l'intervista in presenza dell'altra cheeseleader Anna, che senz'altro mi riconoscerebbe e mi guarderebbe storto. Sono però un po' titubante, sia perché ho appena trascorso un'oretta molto piacevole con la mia prediletta, sia perché nella mia mente continua a ticchettare l'orologio che, implacabile, aveva scandito il tempo degli incontri con Angela, Laura e - un po' meno - Anna. Per questo, tiro inizialmente dritto, come se dovessi rientrare a casa. Quando arrivo alla rotonda di Dalmine, il mio diavoletto custode mi sussurra nell'orecchio: "Dài, torna indietro ... o la va, o la spacca ...". Poiché le tentazioni sono una delle poche cose cui è difficile resistere, faccio dietro front e mi dirigo nuovamente verso Lallio. Già da lontano vedo che al Grana Padano c'è una sola ragazza ed è bionda. Un'ultima esitazione e il dado è tratto: "Che il nostro santo protettore me la mandi buona!", incrocio le dita e metto la freccia per svoltare a destra.
TI SEI SCOPATO TUTTE LE MIE AMICHE ...
Quando mi fermo accanto a lei, resto interdetto a guardarla in volto. Avendola sempre vista da lontano e sapendo che è attorno alla trentina, mi aspettavo di leggere già i primi segni dell'età sul suo viso. Invece, i suoi tratti sono molto aggraziati e non tradiscono minimamente l'incedere degli anni, tanto è vero che le avrei tranquillamente attribuito 4-5 anni in meno. Sono talmente stupito dalla freschezza dei suoi lineamenti, che mi viene persino il dubbio che non si tratti di Elena e, per questo, rimango imbambolato per qualche secondo. Lei mi saluta e, senza neppure intavolare un minimo di discussione o trattativa, le chiedo solo conferma che disponga di un appartamento nelle vicinanze e che il rate sia il consueto. "Andiamo, allora?", mi domanda la bionda. Ricevuto il mio assenso, compie il periplo della macchina, il che mi dà l'occasione di scrutare meglio la sua silhouette: il fisico è nel complesso ben proporzionato (grazie anche agli stivalazzi che ne slanciano la figura), ma sotto il giubbino invernale si nota già che il pancino è un po' prominente. Le apro la portiera e finalmente è ospite nella mia vettura.
- Finalmente ti sei deciso a fermarti da me! - sono le prime parole che pronuncia, appena accomodatasi sul sedile - Ti sei scopato praticamente tutte le mie amiche: prima Laura, poi Anna ..." (e per fortuna che non sa che ero passato anche da Angela e dalle meteore Valentina "la parrucchiera" ed Emma "la sinchronette"

)
- Hai una memoria d'elefante! - esclamo - Come fai a ricordarti anche delle persone che non hai mai incontrato?
- Ho come un computer in testa - puntualizza Elena
ELENA DI SIBIU
Dopo questo incipit, ci presentiamo a vicenda e scambiamo i classici convenevoli iniziali. Mi conferma che il suo nome di battaglia è Elena (ma ho già sentito pronunciare più volte dalle colleghe quello che immagino essere il suo vero nome) e di essere rumena, per l'esattezza di Sibiu, una cittadina della Transilvania, non lontanissima da Cluj. Mi dice che a breve compirà trent'anni e che ormai è in Italia da nove, da sempre come intrattenitrice erotica. Non c'è neppure bisogno di farsi spiegare la strada, perché sono già stato innumerevoli volte in quella palazzina (non solo con esponenti della scuderia "Grana Padano" ...). Dato che incrociamo una vettura dei CC in pattugliamento, mi rassicura (come tutte le ragazze) che i rapporti con loro sono cordiali e mi spiega che Lallio è un comune così piccolo da non potersi permettere i pattugliamenti notturni di cui spesso si racconta a Bergamo o a Dalmine.
Entrati nel loft, ci accomodiamo sullo stesso divano dove avevo fatto anticamera con Anna. Stavolta, anziché disquisire dei porno bulgari che fanno sempre bella mostra sullo scaffale, non so perché ci troviamo a parlare dei trascorsi sportivi di Elena. A parte la poderosa forza che deve nascondersi nei suoi bicipiti, ciò che mi impressiona sono le tecniche di allenamento applicate oltre-cortina, che riportano alla mia memoria le atlete marcate DDR o CCCP. Nel mentre, lei inizia a portarsi avanti col lavoro, togliendosi il giubbotto e gli stivali taccati e denudandosi le gambe, da cui sfila dei calzettoni invernali e i classici collant trasparenti.
SI ENTRA NELLO SCANNATOIO
Dopo qualche minuto, è evidente che il locale scannatoio sta per liberarsi, perché si sentono un uomo e una donna scambiare quattro battute tra di loro. Anna "imprigiona" momentaneamente il collega in bagno e viene in soggiorno a salutare Elena, che mi fa cenno di dirigermi verso la camera da letto. Mentre mi dirigo là, incrocio l'altra cheeseleader, che mi squadra con lo sguardo da dura, nel quale riconosco però l'esitazione di chi sta pensando: "Ma questo io l'ho già visto ...". E' però un incrocio fugace, perché un attimo dopo sono nello scannatoio, seguito da Elena.
Mentre completiamo le rispettive svestizioni (io sono ovviamente più lento, dato che lei si era già denudata parzialmente), Elena continua a raccontarmi dei suoi trascorsi sportivi, lasciando trasparire un minimo di rimpianto per aver dovuto interrompere lì le sue velleità agonistiche (per una carriera senz'altro assai più remunerativa ...). Ora che la vedo completamente nuda, due cose mi balzano agli occhi: il tono dei suoi bicipiti, come mi ero immaginato dai suoi racconti, è davvero impressionante (dev'essere anche l'influenza dell'ambiente, perché anche la sua collega Anna è altrettanto tonica sulle braccia

); il suo pancino è ben più prominente di quanto mi ero immaginato da vestita, perché per un attimo ho persino il dubbio che sia già incinta di alcuni mesi. Poi mi dirà di essere sovrappeso di 6-7 kg e credo che buona parte siano concentrati proprio lì. Per il resto, il fisico è ancora ben proporzionato ed è coronato da due seni di taglia generosa. Regolati gli aspetti burocratici (anche se lei non mi ha chiesto niente), si spostiamo infine sul lettone, per dare inizio alle danze.
LA RECE VERA E PROPRIA
Questa sarà senz'altro la parte più tediosa del racconto, perché - complice il mio arrivare scarico dall'incontro precedente - sarà una sequenza abbastanza ripetitiva di BJ e HJ, sino al climax finale.
Accomodatomi supino sul lettone, posso osservare per bene le operazioni, dato che il mio busto è parzialmente sollevato da un'alta pila di cuscini, su cui appoggio il collo. Elena si dispone invece gattoni sulla mia sinistra e, dopo avere manipolato brevemente il mio fratellino, lo incappuccia e inizia a succhiarlo. La sua azione è abbastanza lenta e delicata (ormai mi sono abituato a BJ ben più vigorosi), ma traspare in modo evidente la perizia di una ragazza che svolge da lungo tempo il mestiere di OTR. Mentre avvolge il mio pene con la bocca, massaggia la sacca scrotale con la mano, poi mi carezza l'addome e infine sale a stuzzicarmi i capezzoli. Nello stesso tempo, cerca di tenere la testa orientata verso di me e mi guarda fisso negli occhi, lanciandomi sguardi da vera porcellina.
Come è mia consuetudine, inizio a prendere confidenza col suo fisico, carezzandole lungamente la schiena (che è molto liscia) e la nuca. Poi, per quel poco che è accessibile, scendo verso il seno che mi è più vicino e inizio a manipolarlo con delicatezza, passando poi a stuzzicarne il capezzolo. Dato che il mio fratellino è abbastanza restio ad acquisire il pieno turgore, Elena si ridispone diverse volte sul lettone, volgendo verso di me anche il suo lato A e le gambe rannicchiate. Ciò mi dà l'occasione per iniziare a carezzargliele: parto dai suoi piedi, risalgo per i polpacci, mi perdo a strusciare il palmo della mia mano contro l'interno delle sue cosce e infine mi avvicino alla zona calda, che è però quasi inaccessibile, data la sua posizione raccolta e con le gambe serrate. Come quasi tutte le ragazze dalla carnagione pallida, ha una pelle davvero molto levigata al tatto, anche grazie alla depilazione pressoché perfetta.
Dopo qualche minuto di azione orale, strappa d'impeto il profilattico e inizia a prendersi cura manualmente del mio fratellino, masturbandolo comunque in modo meno vigoroso di quanto ho visto fare ad altre "boscaiole" (come Luana la fuckstar). Anche qui, Elena fa ricorso a qualche piccolo trucco del mestiere, stimolando con le dita dell'altra mano la zona del perineo e poi i dintorni del mio ano, senza comunque penetrarlo. Dopo questo trattamento "d'urto", il fratellino guadagna ulteriore turgore ed è pronto per essere nuovamente incappucciato, non prima che Elena mi lanci uno sguardo interrogativo: "Ma sei sempre così lungo?"
Si ridispone nuovamente gattoni accanto a me e riprende a lavorare il fratellino con la bocca. Stavolta, non è più perpendicolare a me, ma mi rivolge quasi completamente il fondoschiena, per cui posso riprendere a carezzarle le cosce, da dietro. Mentre le risalgo e mi indirizzo verso i glutei e poi verso la fessura tra le gambe, percepisco un tono muscolare ben superiore a quello che mi sarei aspettato, forse perché è china in avanti e lo sforzo per tenere la postura le fa irrigidire la muscolatura. Anche in questa fase, ripete più o meno quanto aveva fatto nel BJ iniziale, cercando di stimolare con le mani le mie zone erogene secondarie.
IL MIO TURNO E' FINITO
Sto già pregustando il momento di passare alla sintonia di RAI1, quando sento girare la chiave nella toppa e due voci (una femminile, quella di Anna, e una maschile, quella del nostro collega) si odono distintamente nel soggiorno dell'appartamento. "Ahi, sono rovinato!", penso tra me e me, consapevole che ormai mi sono bruciato la quasi totalità dei 15-20 minuti a mia disposizione

Elena procede ancora brevemente col BJ e poi mi domanda: "Cosa facciamo? Mi lasci una mancia o ti finisco con la mano?". Guardo dapprima il fratellino, che finalmente è lì bello ritto e pronto per la copulazione. Poi appoggio il mio sguardo sulla seggiola di fronte al lettone, ove giace il mio portafoglio, già depauperato di 160 foglietti colorati, nell'ultima ora e mezza. Alla fine, seppure un po' sconsolato, do retta alla testa e le dico di completare pure le operazioni con un HJ.
L'asta viene nuovamente scappucciata ed Elena si rimette all'opera con la mano, posizionando un fazzolettino sul mio addome, per raccogliere il seme. In questa fase è inginocchiata accanto a me e, mentre mi masturba, posso cingerla da dietro, serrandola strettamente. L'azione manuale, supportata ora da una forte stimolazione della sacca scrotale e da calorosi incitamenti verbali ("Dài, sborra, fallo per me! Dài, fammi vedere la tua sborra!", etc etc ...), è molto più intensa di prima e, dopo un paio di minuti, mi porta finalmente a varcare la linea del traguardo. Mentre do inizio alle operazioni di pulizia e rivestizione, constato che si è probabilmente trattato del BJ+HJ più costoso della mia carriera di punter. Tuttavia, non posso biasimare Elena, che non ha certo lesinato l'impegno, e devo prendermela soprattutto con me stesso, che mi sono intestardito nel voler fare comunque la sua conoscenza, pur essendo reduce da un fresco incontro con la mia prediletta.
Una volta rivestitici, è il mio turno di attendere in bagno che venga liberato il soggiorno. Sento che Elena sgrida bonariamente Anna e il collega ("Ma avete già cominciato a farlo sul divano? Potevate aspettare un paio di minuti!"), attendo un minuto buono e infine ricevo il via libera per abbandonare la mia momentanea sala d'attesa. Mentre transitiamo dal soggiorno, vedo gli abiti di Anna e del collega abbandonati alla rinfusa sul pavimento e sul divano. E' però una visione fugace, perché presto abbandoniamo il loft.
Durante il tragitto in macchina, scambiamo ancora quattro chiacchiere e, raggiunto il Grana Padano, ci congediamo. Elena si scusa ancora della conclusione un po' frettolosa dell'incontro, ci auguriamo la buona notte a vicenda e, ad ora ormai tarda, mi dirigo finalmente a casa.