RIFERIMENTO INTERNET [uri:10jg05k3]http://www.escortforum.net/accompagnatrici/VANESSA_-_#[/uri:10jg05k3]
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CITTA DELL'INCONTRO: Padova
NOME INSERZIONISTA: Alexandra o Vanessa
NAZIONALITA': Italiana
ETA': 33 dichiarati
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: si
SERVIZI OFFERTI: Fk, bjs, RAI 1
RATE DI PARTENZA: 200
RATE CONCORDATO: 350
DESCRIZIONE FISICA: come da foto
ATTITUDINE: coccolona e cerebrale
REPERIBILITA': ottima
LA MIA ESPERIENZA:
Antefatto: una richiesta di info era stata fatta a suo tempo qua:
Collegamento alla pagina web non disponibile
ma attenzione: le foto erano diverse da quelle che ora appaiono, pur essendo dello stesso soggetto. In poche parole, ritraevano Vanessa prima della correzione chirurgica che le ha donato una bella 5° prorompente. Sempre per la cronaca, su Escortinn l’annuncio all’epoca portava il nome Vanessa, mentre ora è Alexandra.
Difatti la ragazza allora era al suo primo tour in quel di Padova, e lo scrivente Mago la contattava, dopo esser stato incuriosito dal cambio di foto che avvenne proprio in quei giorni. La curiosità era motivata dal fatto che ricordavo molto bene alcune foto e, tramite la copia cache di Google ero riuscito a risalire ad un suo precedente sito personale che ora risulta offline.
Durante una telefonata molto cordiale e spiritosa apprendevo che la donzella mi avrebbe concesso le sue grazie per un corrispettivo pari ad un duecentello su base oraria. Le significai allora che in un’oretta per me era insufficiente, dovendo affrontare una trasferta quasi pari come durata. Per le due orette quindi si raddoppiava, con possibilità di trovare comunque un accordo.
La sorte allora non mi fu amica e mi bloccò in quel di Camelot con una potente cervicalgia di una settimana, quanto basta perché Alexandra terminasse il suo tour patavino e tornasse alla sua naturale base, la Toscana. Mannaggia….
Essere pazienti a volte paga, e, come in questo caso, non appena ho rivisto i suoi annunci in zona, ho rispolverato le mai troppo sopite velleità di incontrarla. Domenica sera, ore 21.
“Pronto…”
“Ciao Alexandra, ci siamo sentiti un mese fa…”
“Si, ciao, ci siamo sentiti o anche visti?”
“Solo sentiti, purtroppo… Ti chiamavo infatti per colmare questa lacuna”
“Certo, sono a Padova fino a domani”
“Io veramente intendevo stasera….”
“Non prima delle 22.30, però, devo uscire a cena con un’amica”
“Nessun problema, faccio le cose con calma e per quell’ora sarò lì”
Mi agevola l’indirizzo. Non posso essere molto preciso in quanto quest ultimo è inequivocabile e sarebbe come dire nome della via e numero civico. Vi basti sapere che è una palazzina adiacente ad un hotel, in pratica è il residence del medesimo, con il vantaggio che non si passa per nessuna reception e che il parcheggio è comodo e discreto.
Raggiungo la location, la contatto e mi chiede 5 minuti di pazienza che sta rientrando. Io comunque ero in anticipo di altrettanti minuti, per cui direi che dal punto di vista della puntualità ci siamo.
Mi chiama quando posso salire e quando apre la porta….
[citazione dotta] “Il seno di una donna deve poter stare in una coppa di champagne” (Henri de Toulouse-Lautrec, pittore, Francia, 1864-1901)
[citazione un po’ meno dotta] “Toulouse-Lautrec, non hai capito un cazzo!” (Il Magico Merlin, punter-umanista, Italia, contemporaneo)
Mi si presenta davanti una bella ragazza, non troppo alta (particolare che si può evincere dal fatto che in tutte le foto indossa calzature con tacco almeno 12), fasciata in un abitino – sottoveste blu trasparente che grazie ad un miracolo della fisica riesce a contenere un seno decisamente florido. Il resto della figura è ottimamente proporzionato.
Mi fa accomodare su un divanetto per qualche minuto di de-icing dove, con sforzo supremo, riesco a distogliere lo sguardo dal decolté per apprezzare un visetto sorridente che in alcuni tratti ha lineamenti che potrebbero ricordare una Kim Basinger dei tempi d’oro. Occhietti vispi e leggera correzione alle labbra, lungi dall’arrivare a certi risultati-canotto senza remi che spesso si vedono in tv.
Alexandra conversa molto amabilmente, è molto spigliata e nel contempo semplice. Non usa però la conversazione per tirarla lunga e diminuire ad arte il tempo del resto dell’incontro. Tanto che, ad un certo punto, è lei che prende l’iniziativa e mi chiede se ci vogliamo trasferire sul talamo. Non le rispondo e accosto le mie labbra alle sue. Non le ho ancora toccate che mi ritrovo la sua lingua che cerca la mia. Bene, penso, se prende l’iniziativa a partire dal bacio, questa me la sposo…..
Passaggio propedeutico in bagno che rispetta tutti i criteri per il quale lo chiamo tale senza usare il termine “cesso”.
Lei mi aspetta sul letto vestita come Eva e mi libero in un secondo delle ultime vesti.
La parte tecnica dei giochi è stata piuttosto variegata, devo però dire, che, data la sua predisposizione per il bacio alla francese, ne ho approfittato parecchio. Ovviamente non ho potuto esimermi dal rendere omaggio a quello spettacolare paio di tette, che, nonostante l’evidente correzione chirurgica, hanno una morbidezza naturale.
Ho indugiato pure parecchio nella pratica orale della sua natura. Contrariamente a molte mestieranti che cominciano a mugolare non appena le lecchi, Alexandra non è stata inutilmente e falsamente coreografica e le espressioni di piacere si sono sentite solo verso la fine quando effettivamente, dopo una buona decina di minuti di mio paziente lavoro di lingua, ha raggiunto il piacere.
Naturalmente anche lei si è dedicata al mio, di piacere, dimostrando perizia e passione in egual misura.
Terminate le operazioni ginniche è rimasto un po’ di tempo per il social-time, su vari argomenti anche personali, confermative dell’impressione iniziale.
Riassumendo, una persona interessante. Coinvolgente fra le lenzuola, appagante nel social time. Con, a mio parere ovviamente, una buona dose di fascino coniugato con dolcezza e semplicità. Naturalmente non adatta a chi cerca la pura svuotata ma per chi ricerca anche qualcosa oltre il letto, adatta ad esempio per serata lunga preceduta da una cena, cosa che non ho fatto ma avrei in animo nel caso se ne presentasse l’occasione.
Lascio l’alcova che sono passate le due ore, con lei che si scusa per avermi fatto fare tardi. Ovviamente, lo ripeto, non sono state 2 ore puramente “operative” ma a me andava più che bene così.
Matrice da tramandare ai posteri
Il Magico Merlin, addì 30 marzo 2010 pose.
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CITTA DELL'INCONTRO: Padova
NOME INSERZIONISTA: Alexandra o Vanessa
NAZIONALITA': Italiana
ETA': 33 dichiarati
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: si
SERVIZI OFFERTI: Fk, bjs, RAI 1
RATE DI PARTENZA: 200
RATE CONCORDATO: 350
DESCRIZIONE FISICA: come da foto
ATTITUDINE: coccolona e cerebrale
REPERIBILITA': ottima
LA MIA ESPERIENZA:
Antefatto: una richiesta di info era stata fatta a suo tempo qua:
Collegamento alla pagina web non disponibile
ma attenzione: le foto erano diverse da quelle che ora appaiono, pur essendo dello stesso soggetto. In poche parole, ritraevano Vanessa prima della correzione chirurgica che le ha donato una bella 5° prorompente. Sempre per la cronaca, su Escortinn l’annuncio all’epoca portava il nome Vanessa, mentre ora è Alexandra.
Difatti la ragazza allora era al suo primo tour in quel di Padova, e lo scrivente Mago la contattava, dopo esser stato incuriosito dal cambio di foto che avvenne proprio in quei giorni. La curiosità era motivata dal fatto che ricordavo molto bene alcune foto e, tramite la copia cache di Google ero riuscito a risalire ad un suo precedente sito personale che ora risulta offline.
Durante una telefonata molto cordiale e spiritosa apprendevo che la donzella mi avrebbe concesso le sue grazie per un corrispettivo pari ad un duecentello su base oraria. Le significai allora che in un’oretta per me era insufficiente, dovendo affrontare una trasferta quasi pari come durata. Per le due orette quindi si raddoppiava, con possibilità di trovare comunque un accordo.
La sorte allora non mi fu amica e mi bloccò in quel di Camelot con una potente cervicalgia di una settimana, quanto basta perché Alexandra terminasse il suo tour patavino e tornasse alla sua naturale base, la Toscana. Mannaggia….
Essere pazienti a volte paga, e, come in questo caso, non appena ho rivisto i suoi annunci in zona, ho rispolverato le mai troppo sopite velleità di incontrarla. Domenica sera, ore 21.
“Pronto…”
“Ciao Alexandra, ci siamo sentiti un mese fa…”
“Si, ciao, ci siamo sentiti o anche visti?”
“Solo sentiti, purtroppo… Ti chiamavo infatti per colmare questa lacuna”
“Certo, sono a Padova fino a domani”
“Io veramente intendevo stasera….”
“Non prima delle 22.30, però, devo uscire a cena con un’amica”
“Nessun problema, faccio le cose con calma e per quell’ora sarò lì”
Mi agevola l’indirizzo. Non posso essere molto preciso in quanto quest ultimo è inequivocabile e sarebbe come dire nome della via e numero civico. Vi basti sapere che è una palazzina adiacente ad un hotel, in pratica è il residence del medesimo, con il vantaggio che non si passa per nessuna reception e che il parcheggio è comodo e discreto.
Raggiungo la location, la contatto e mi chiede 5 minuti di pazienza che sta rientrando. Io comunque ero in anticipo di altrettanti minuti, per cui direi che dal punto di vista della puntualità ci siamo.
Mi chiama quando posso salire e quando apre la porta….
[citazione dotta] “Il seno di una donna deve poter stare in una coppa di champagne” (Henri de Toulouse-Lautrec, pittore, Francia, 1864-1901)
[citazione un po’ meno dotta] “Toulouse-Lautrec, non hai capito un cazzo!” (Il Magico Merlin, punter-umanista, Italia, contemporaneo)
Mi si presenta davanti una bella ragazza, non troppo alta (particolare che si può evincere dal fatto che in tutte le foto indossa calzature con tacco almeno 12), fasciata in un abitino – sottoveste blu trasparente che grazie ad un miracolo della fisica riesce a contenere un seno decisamente florido. Il resto della figura è ottimamente proporzionato.
Mi fa accomodare su un divanetto per qualche minuto di de-icing dove, con sforzo supremo, riesco a distogliere lo sguardo dal decolté per apprezzare un visetto sorridente che in alcuni tratti ha lineamenti che potrebbero ricordare una Kim Basinger dei tempi d’oro. Occhietti vispi e leggera correzione alle labbra, lungi dall’arrivare a certi risultati-canotto senza remi che spesso si vedono in tv.
Alexandra conversa molto amabilmente, è molto spigliata e nel contempo semplice. Non usa però la conversazione per tirarla lunga e diminuire ad arte il tempo del resto dell’incontro. Tanto che, ad un certo punto, è lei che prende l’iniziativa e mi chiede se ci vogliamo trasferire sul talamo. Non le rispondo e accosto le mie labbra alle sue. Non le ho ancora toccate che mi ritrovo la sua lingua che cerca la mia. Bene, penso, se prende l’iniziativa a partire dal bacio, questa me la sposo…..
Passaggio propedeutico in bagno che rispetta tutti i criteri per il quale lo chiamo tale senza usare il termine “cesso”.
Lei mi aspetta sul letto vestita come Eva e mi libero in un secondo delle ultime vesti.
La parte tecnica dei giochi è stata piuttosto variegata, devo però dire, che, data la sua predisposizione per il bacio alla francese, ne ho approfittato parecchio. Ovviamente non ho potuto esimermi dal rendere omaggio a quello spettacolare paio di tette, che, nonostante l’evidente correzione chirurgica, hanno una morbidezza naturale.
Ho indugiato pure parecchio nella pratica orale della sua natura. Contrariamente a molte mestieranti che cominciano a mugolare non appena le lecchi, Alexandra non è stata inutilmente e falsamente coreografica e le espressioni di piacere si sono sentite solo verso la fine quando effettivamente, dopo una buona decina di minuti di mio paziente lavoro di lingua, ha raggiunto il piacere.
Naturalmente anche lei si è dedicata al mio, di piacere, dimostrando perizia e passione in egual misura.
Terminate le operazioni ginniche è rimasto un po’ di tempo per il social-time, su vari argomenti anche personali, confermative dell’impressione iniziale.
Riassumendo, una persona interessante. Coinvolgente fra le lenzuola, appagante nel social time. Con, a mio parere ovviamente, una buona dose di fascino coniugato con dolcezza e semplicità. Naturalmente non adatta a chi cerca la pura svuotata ma per chi ricerca anche qualcosa oltre il letto, adatta ad esempio per serata lunga preceduta da una cena, cosa che non ho fatto ma avrei in animo nel caso se ne presentasse l’occasione.
Lascio l’alcova che sono passate le due ore, con lei che si scusa per avermi fatto fare tardi. Ovviamente, lo ripeto, non sono state 2 ore puramente “operative” ma a me andava più che bene così.
Matrice da tramandare ai posteri
Il Magico Merlin, addì 30 marzo 2010 pose.