CENA SENZA DOPOCENA (MAI SUCCESSO)

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Al telefono il tono è quello tipico ammaliante, o pseudo tale, della professionista. Ma l'esperienza ormai
consolidata di anni di punterismo condotti con impegno e dedizione, mi hanno inevitabilmente allertato
i sensi. Se deve essere incontro di classe, che sia, ma voglio prendermi i miei tempi, capire chi è quella
con la quale voglio dividere il talamo per le prossime 2 ore. Oggi è così, così mi va. E se la tipa non mi
convince, le pago la cena, altrettanto per il disturbo, e ognuno a casa sua.
La trovo all'ingresso del ristorante. Bella e più professionale che mai. Ancora più di quanto avessi sperato.
Due parole di convenevoli ed entriamo. Il nostro tavolo in fondo alla sala, il cameriere con l'occhio furbetto
fa "pietro" (ammicca). Ma che cazzo ti ammicchi, scemo? Pensa a lavorare, va. E prendi 'ste ordinazioni...
datte da fà, insomma..
Tutto bello, che bello, che bello. Se non che ci siamo resi conto in breve, vista tutta l'atmosfera intorno,
fatta di gente stravestita abiti firmati, dolcegabbanasulemanigiulemaniarmani, di essere finiti in mezzo a
qualche festa, ricorrenza o simile. Prima comunione, cresima...cazzo è?
Imbarazzati, e con la netta sensazione di aver sbagliato situazione, assistiamo impotenti al lento ma inesorabile
declino della serata.
Orde di genitori, che in breve si sono impadroniti della festa. La probabile festeggiata, una ragazzina vestita
di bianco, ciondola e frigna indispettita. Rimedia uno schiaffo. Piange con la testa appoggiata alla spalliera
di una sedia. Un altro ragazzino, per rappresaglia di uno scappellotto, sta con le mani sulla nuca da mezz'ora.
I grandi, gonfi di cibo, dopo il caffè hanno voglia di parlare. Molto meno che a noi due, che ci fissiamo basiti
ed imbarazzati, consapevoli di essere fuoriposto in tale contesto, tanto quanto un chiosco di gelati in Alaska.
Gli stronzi, come dicevo, hanno voglia di avere un dialogo, fanno sedere il proprietario al tavolo, discutono su
come si frigge certa roba. Facce segnate dallo sforzo che sta facendo il loro fegato. Il fegato chiama, ma il
gozzo non risponde, stronzi di merda, mi state sfanculando la serata!
Sbadigli premonitori. Serata sputtanata. Decidiamo di uscire, mentre il padre della festeggiata, non contento di
averle rubato la festa, le grida: "smettila, rimbambita!"
Cosa le succederà il giorno delle nozze?
Pago il conto ed usciamo. Sono logoro ed indispettito, ma non mi va di andare oltre. Mi scuso con lei, nauseato.
Ma non è colpa sua.
Il taxi che le ho chiamato viene ingoiato dalla notte, insieme alla mia bile.
Fortuna che domani è un altro giorno.
 
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positcor

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Atmosfera alla "Giggi il troione".... seccante, capisco... :big_boss:
 
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Anch'io, come forse durevole, non ho capito se è il resoconto di un episodio vero, o un incubo metafisico. Comunque tocchi sempre la verità, caro eddy, e sei bravo nel farla tastare a chi ti legge. Sarà che mi sono rivisto in quei contesti di finta gioia simulata o coatta, pesce spaesato fuor d'acqua, malinconico e scazzato, voglioso solo di ritornarmene in pace ad ossigenare la testa nella libertà dei cazzi miei. CLAUSTROFOBIA...!! E avere di fronte una escort non cambia nulla. Siamo soli in questi gorghi dell'horror vacui, soli e disarmati di fronte al baratro. Il passato e il futuro si toccano, si incrociano, si sovrappongono. Asfissia.
:umnik2:
 
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danton ha scritto:
...... Sarà che mi sono rivisto in quei contesti di finta gioia simulata o coatta, pesce spaesato fuor d'acqua, malinconico e scazzato, voglioso solo di ritornarmene in pace ad ossigenare la testa nella libertà dei cazzi miei. CLAUSTROFOBIA...!! E avere di fronte una escort non cambia nulla. Siamo soli in questi gorghi dell'horror vacui, soli e disarmati di fronte al baratro. Il passato e il futuro si toccano, si incrociano, si sovrappongono. Asfissia.
:umnik2:
Mi associo. Ricordi e malinconia, cresima comunione, feste per vecchi con la scusa dei bambini, tris tortellini tortelloni tortellacci, tagliata e castrato, profiteroles e torta multipiano con la statuina in vetta. Da starci alla larga nel presente, e da filtrare dai ricordi d'infanzia. Ricordi utili solo per abbassare il testosterone impazzito, nei casi gravi.
 
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  • Creatore Discussione
  • #6
durevole ha scritto:
Tutto ciò è realmente accaduto?


a voi l'ardua sentenza....quello che mi sento di dire è di riflettere sul titolo del racconto, che ha
una duplice chiave di lettura. :umnik2:
 
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Forse che il racconto di Eddy è meno vero perchè non è successo?

Come i 6 personaggi in cerca d'autore che sono più "veri" degli attori che pretendono di rappresentarli, così le immagini trasmesseci da Eddy rifulgono nella loro spietata e crudele paradigmaticità di quello che io, personalmente, aborro.
Immagini di volgarità mentale prima che reale, persone che sono ancorate a clichè (cena con i parenti per festeggiare la bambina, indipendentemente dalla bambina, da quello che desidera e che davvero vuole...), tempo che viene sprecato e che non ci lascia molto altro se non appunto una sgradevole acidità di stomaco e una macchia di crema della Sainte Honorè sulla camicia buona.
 
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Caro Eddy,
cosa cercavi da quella ragazza?

Forse cercavi qualcosa che non poteva darti e per un istante hai creduto che l'atmosfera che si era venuta a creare in quel ristorante fosse la colpevole dell'epilogo.
Forse non era la festa rumorosa che stavi maledicendo, ma l'idea che ti eri fatto di quell'incontro.
Forse non cercavi una serata d'evasione ma cercavi l'impossibile. Lei non poteva darti quello che cercavi...o almento in quella stessa sera.


Ma chi è Eddy?
Un uomo che non ha più quel qualcosa che lo faceva sentire vivo.
Un uomo professionalemnte riuscito ma che ha lasciato sul piatto come contrappeso la sua vita sentimentale.
Un uomo che ha paura di non riuscire più ad innamorarsi e a vivere il sogno.
Un uomo che ha paura del tempo che, lento ed innesorabile, passa e vorrebbe fermarlo.
Un uomo che vorrebbe trovare il coraggio di lasciarsi tutto alle spalle e partire per una meta lontana, con la speranza di lasciarsi alle spalle tutte le delusioni e di trovare un nuovo motivo per svegliarsi la mattina con il sorriso.

Eddy, non smettere mai di cercare. Non smettere di sperare. Non smettere di aver fiducia... ma non cercare la soluzione facile. Ella non esiste.

Eddy... tu non sei il solo. Sei uno come tanti noi...e sono sicurissimo che tu sappia come ci si può sentir soli pur essendo in due.

Eddy... prima o poi... passerà anche il nostro treno per la felicità.
Non siamo noi quei vecchi puttanieri che avevi descritto...
No! Noi siamo diversi...
 
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eddyvedder ha scritto:
durevole ha scritto:
Tutto ciò è realmente accaduto?


a voi l'ardua sentenza....quello che mi sento di dire è di riflettere sul titolo del racconto, che ha
una duplice chiave di lettura. :umnik2:

Ma alla fine, almeno hai mangiato bene oppure anche quello è stato un fiasco???
 
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Somwere in Bononia
eddyvedder ha scritto:
Al telefono il tono è quello tipico ammaliante, o pseudo tale, della professionista. Ma l'esperienza ormai
consolidata di anni di punterismo condotti con impegno e dedizione, mi hanno inevitabilmente allertato
i sensi. Se deve essere incontro di classe, che sia, ma voglio prendermi i miei tempi, capire chi è quella
con la quale voglio dividere il talamo per le prossime 2 ore. Oggi è così, così mi va. E se la tipa non mi
convince, le pago la cena, altrettanto per il disturbo, e ognuno a casa sua.
La trovo all'ingresso del ristorante. Bella e più professionale che mai. Ancora più di quanto avessi sperato.
Due parole di convenevoli ed entriamo. Il nostro tavolo in fondo alla sala, il cameriere con l'occhio furbetto
fa "pietro" (ammicca). Ma che cazzo ti ammicchi, scemo? Pensa a lavorare, va. E prendi 'ste ordinazioni...
datte da fà, insomma..
Tutto bello, che bello, che bello. Se non che ci siamo resi conto in breve, vista tutta l'atmosfera intorno,
fatta di gente stravestita abiti firmati, dolcegabbanasulemanigiulemaniarmani, di essere finiti in mezzo a
qualche festa, ricorrenza o simile. Prima comunione, cresima...cazzo è?
Imbarazzati, e con la netta sensazione di aver sbagliato situazione, assistiamo impotenti al lento ma inesorabile
declino della serata.
Orde di genitori, che in breve si sono impadroniti della festa. La probabile festeggiata, una ragazzina vestita
di bianco, ciondola e frigna indispettita. Rimedia uno schiaffo. Piange con la testa appoggiata alla spalliera
di una sedia. Un altro ragazzino, per rappresaglia di uno scappellotto, sta con le mani sulla nuca da mezz'ora.
I grandi, gonfi di cibo, dopo il caffè hanno voglia di parlare. Molto meno che a noi due, che ci fissiamo basiti
ed imbarazzati, consapevoli di essere fuoriposto in tale contesto, tanto quanto un chiosco di gelati in Alaska.
Gli stronzi, come dicevo, hanno voglia di avere un dialogo, fanno sedere il proprietario al tavolo, discutono su
come si frigge certa roba. Facce segnate dallo sforzo che sta facendo il loro fegato. Il fegato chiama, ma il
gozzo non risponde, stronzi di merda, mi state sfanculando la serata!
Sbadigli premonitori. Serata sputtanata. Decidiamo di uscire, mentre il padre della festeggiata, non contento di
averle rubato la festa, le grida: "smettila, rimbambita!"
Cosa le succederà il giorno delle nozze?
Pago il conto ed usciamo. Sono logoro ed indispettito, ma non mi va di andare oltre. Mi scuso con lei, nauseato.
Ma non è colpa sua.
Il taxi che le ho chiamato viene ingoiato dalla notte, insieme alla mia bile.
Fortuna che domani è un altro giorno.

Mi sembra di rivivere il giorno della mia prima comunione.......Mia nonna volle offrire il pranzo in una trattoria (spendendo una cifra) ma a me non poteva fregarmene di meno, odiavo pranzi e cerimonie con parenti......Non fraintendete, volevo molto bene ai miei parenti, è solo che di starmene seduto per ore in mezzo a gente che si abbuffava oltre ogni limite, con la sorella di mia nonna che a fine pranzo infilava le forme di pecorino avanzate nella borsetta di mia zia, allora ragazza, ( che non si incazzò solo per non rovinare la festa)........Sono pagate, sai! E' un peccato lasciar lì tutto questo ben di Dio!...........Era Domenica, avrei voluto solo andare all'oratorio a giocare a pallone con i miei amici, al limite al cinema in parrocchia a vedere l'ultimo film di Maciste........Mi comportai bene, nessuno ebbe a eccepire, ma mi ruppi i coglioni come raramente nel corso della mia vita, soprattutto sentendo che tutto quello che era stato fatto per "festeggiarmi" in effetti non mi riguardava e non mi coinvolgeva e non me ne fregava un cazzo....anzi, era una tortura, semplicemente ottemperare ad un protocollo diplomatico senza essere per natura o per mestiere un Diplomatico......ed inoltre non è che non lo avessi preventivamente detto (ho sempre avuto la lingua pronta e le idee chiare.......)........La risposta: "Dai, devi avere pazienza, lo sai che tutti ci tengono tanto! E poi sono tutti qui per festeggiarti!!!".....Chissà se nel tavolo ( o nella sala) a fianco, c'era Eddy in una precedente vita........o in un universo parallelo....
 
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Safarà
Può essere un'atmosfera così invasiva?
No...quello che vuoi lo sai, quando hai deciso di chiamarla...

Forse ha ragione Durevole, ma...
Ma noi che cerchiamo in queste fanciulle quel qualcosa che non possiamo trovare, ne siamo ben consapevoli...Lo sappiamo benissimo, ma lo facciamo comunque...
...ma fino a quando?
 
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Dylan ha scritto:
Può essere un'atmosfera così invasiva?
No...quello che vuoi lo sai, quando hai deciso di chiamarla...

Forse ha ragione Durevole, ma...
Ma noi che cerchiamo in queste fanciulle quel qualcosa che non possiamo trovare, ne siamo ben consapevoli...Lo sappiamo benissimo, ma lo facciamo comunque...
...ma fino a quando?

Fino a quando non arriverà quella divina creatura che ci convincerà che è giusto rimettersi in gioco...

Arriverà mai?
 
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Cena senza dopocena,
Sesso senza amore,
Festa senza gioia.
Tutto quello che è precostituito e non fa parte di noi non ci da allegria.
Io credo che in fondo Eddy abbia avuto in realtà un po' di nostalgia per gli episodi narrati, descritti invece come sgradevoli....
Si ammanta un incontro con una escort di quell'atmosfera che invece può crearsi solo con una donna che amiamo veramente.
I surrogati, di qualunque tipo, non funzionano in nessun caso.
Amplificano, solo ciò che è dentro di noi, ma non curano, non sono la soluzione.
Per guarire dobbiamo guardare dentro di noi.
Solo che la strada è tortuosa...
Ciao,
davinci
 
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forseognitanto

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