Racconto questo aneddoto che spesso mi ha fatto pensare.
Avevo poco più di 20 anni ed eravamo a fine anni 80. Mi chiama un caro amico che la sua ragazza era rimasta incinta per sbaglio quindi lui a breve sarà costretto a sposarsi e mi dice “Senti io non voglio fare un addio al celibato, ma se ti va possiamo andare a Firenze a bere un po, prenderci una ricca sbronza e andiamo a puttane”. La cosa a me non ispirava per niente, io in quel momento ero felicemente fidanzato da anni e non ero intenzionato ad andare a prostitute, ma visto che era un caro amico lo assecondo nella sua richiesta.
Arrivati a Firenze, facciamo il giro di alcune birrerie e al punto che eravamo belli pieni di luppolo ci avviamo verso le Cascine luogo che in quegli anni era la zona più gettonata per le ragazze otr e trans.Ci fermiamo a metà della via dove lui vede una ragazza minuta, con capelli a caschetto neri tipo la Valentina del fumetto di Crepax. Apre il finestrino e con la voce stile Homer sbronzo gli dice “Amica senti, se vieni con noi ci imboschiamo. Tu ti fai un ditalino davanti a noi e noi ci masturbiamo guardandoti. Poi ti paghiamo e ti riportiamo in questo posto.” A me sembrava che la cosa pigliasse un andamento poco buono, non ero interessato a masturbarmi davanti alla ragazza, quindi cerco di convincere il mio amico ad andarcene. La ragazza ci gira un po intorno all’auto, ci scruta curiosa con uno sguardo poco rassicurante (ricordo che aveva la pelle molto bianca, un po sciupata e delle occhiaie nere marcate, forse era un Milf), va allo sportello del mio amico e gli dice indicandolo con un dito davanti al viso “ Te non mi piaci e con te io non faccio nulla, mentre il tuo amico è ok, quindi possiamo andare. Sono 30 mila lire”.
Io, nonostante fossi stato sbronzo non ne volevo sapere ero molto imbarazzato e insistendo cerco di spingere il mio amico ad andarcene. Lui, forse un po offeso la guarda male, sputa fuori dal finestrino, prende e parte a saetta con la sua vecchia Passat bianca, lasciando un abbondante fumata nera addosso alla povera ragazza. Insomma non c’è molto da dire, con il senno di poi credo che era destino che io diventassi un punter...
Avevo poco più di 20 anni ed eravamo a fine anni 80. Mi chiama un caro amico che la sua ragazza era rimasta incinta per sbaglio quindi lui a breve sarà costretto a sposarsi e mi dice “Senti io non voglio fare un addio al celibato, ma se ti va possiamo andare a Firenze a bere un po, prenderci una ricca sbronza e andiamo a puttane”. La cosa a me non ispirava per niente, io in quel momento ero felicemente fidanzato da anni e non ero intenzionato ad andare a prostitute, ma visto che era un caro amico lo assecondo nella sua richiesta.
Arrivati a Firenze, facciamo il giro di alcune birrerie e al punto che eravamo belli pieni di luppolo ci avviamo verso le Cascine luogo che in quegli anni era la zona più gettonata per le ragazze otr e trans.Ci fermiamo a metà della via dove lui vede una ragazza minuta, con capelli a caschetto neri tipo la Valentina del fumetto di Crepax. Apre il finestrino e con la voce stile Homer sbronzo gli dice “Amica senti, se vieni con noi ci imboschiamo. Tu ti fai un ditalino davanti a noi e noi ci masturbiamo guardandoti. Poi ti paghiamo e ti riportiamo in questo posto.” A me sembrava che la cosa pigliasse un andamento poco buono, non ero interessato a masturbarmi davanti alla ragazza, quindi cerco di convincere il mio amico ad andarcene. La ragazza ci gira un po intorno all’auto, ci scruta curiosa con uno sguardo poco rassicurante (ricordo che aveva la pelle molto bianca, un po sciupata e delle occhiaie nere marcate, forse era un Milf), va allo sportello del mio amico e gli dice indicandolo con un dito davanti al viso “ Te non mi piaci e con te io non faccio nulla, mentre il tuo amico è ok, quindi possiamo andare. Sono 30 mila lire”.
Io, nonostante fossi stato sbronzo non ne volevo sapere ero molto imbarazzato e insistendo cerco di spingere il mio amico ad andarcene. Lui, forse un po offeso la guarda male, sputa fuori dal finestrino, prende e parte a saetta con la sua vecchia Passat bianca, lasciando un abbondante fumata nera addosso alla povera ragazza. Insomma non c’è molto da dire, con il senno di poi credo che era destino che io diventassi un punter...
