Lo sapevo, dovevo andarci piano,
me l’aveva detto il chirurgo
di non esagerare,
ma io no, fermo e testardo come un mulo.
Non sono più un ragazzino,
avrei dovuto ricordarmi
che ho quattro bye pass.
Ne ho fatte quattro,
una per ogni bye pass che
mi porto appresso.
Devo ricordarmi di fare
un presentino alla ragazza,
tanto insaziabile,
quanto lesta a chiamare
l’ambulanza.
Mi risveglio in sala operatoria,
bocconi sul lettino.
Odoriccio di clinica,
ferri bolliti e garza.
Con un occhio riesco a vedere
qualche mattonella del pavimento
e le gambette del calorifero.
Il petto non mi fa più male,
nemmeno un po’.
E’ andata. E’ fatta.
Chissà quanto ho dormito
e intanto hanno fatto tutto.
Ora mi riporteranno di là .
Sono lucido e tranquillo,
forse fra qualche ora,
finita l’anestesia, sentirò male,
ma per adesso va bene.
Aahh. L’operazione è fatta.
Precedute da un fruscio di tonache
e grembiuli entrano in campo
sulle mattonelle del pavimento
due scarpe bianche.
Un coro sommesso.
“Buongiorno, professore.â€
“Tutto pronto?â€
“Tutto prontoâ€
“Cominciamo pureâ€.
Un dolorosissimo mi riga
lentamente la schiena,
fa un rumore di tela strappata.
E’ luminoso.
me l’aveva detto il chirurgo
di non esagerare,
ma io no, fermo e testardo come un mulo.
Non sono più un ragazzino,
avrei dovuto ricordarmi
che ho quattro bye pass.
Ne ho fatte quattro,
una per ogni bye pass che
mi porto appresso.
Devo ricordarmi di fare
un presentino alla ragazza,
tanto insaziabile,
quanto lesta a chiamare
l’ambulanza.
Mi risveglio in sala operatoria,
bocconi sul lettino.
Odoriccio di clinica,
ferri bolliti e garza.
Con un occhio riesco a vedere
qualche mattonella del pavimento
e le gambette del calorifero.
Il petto non mi fa più male,
nemmeno un po’.
E’ andata. E’ fatta.
Chissà quanto ho dormito
e intanto hanno fatto tutto.
Ora mi riporteranno di là .
Sono lucido e tranquillo,
forse fra qualche ora,
finita l’anestesia, sentirò male,
ma per adesso va bene.
Aahh. L’operazione è fatta.
Precedute da un fruscio di tonache
e grembiuli entrano in campo
sulle mattonelle del pavimento
due scarpe bianche.
Un coro sommesso.
“Buongiorno, professore.â€
“Tutto pronto?â€
“Tutto prontoâ€
“Cominciamo pureâ€.
Un dolorosissimo mi riga
lentamente la schiena,
fa un rumore di tela strappata.
E’ luminoso.