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Mi dispiace amici, confratelli, soci, compagni di vizio e confidenti insostituibili ed impagabili,
ma stasera, ho peccato.
Io così ligio, così attento ai miei principi e alla regola che innanzitutto sia necessaria la presenza a me stesso, la lucidità e laconsapevolezza delle mie azioni (anche nel vizio) …. ho peccato.
Mai assunto droghe, mai ubriacato fino a perdere il controllo … eppure stasera ho trasceso …
Così … sono brillo …. Non ubriaco fradicio, ma alticcio queltanto da trovarmi sospeso nel limbo tra la dolorosa consapevolezza di questa vita non facile e uno stato di stupida ebbrezza …
Barcollavo, ma ora sono saldamente seduto e la testa mi gira, ma non tanto da impedirmi di scrivere, raccogliendo qua e là barlumi di lucidità, nel mare splendido del nulla.
Troppa tensione
Troppa merda
E’ una vita dura e lo è sempre di più, ogni giorno che passa… per come va il mondo, per come vanno le cose e per come vado io.
Combatto, lotto, mi consolo e mi faccio coraggio. Raschio il fondo del barile alla ricerca di energie che capisco di non avere più e mi illudo, forse, di potercela fare.
Ma è dura.
Mi dispiace. Non sono piacevoli i vaneggiamenti di un ubriaco. C’è qualcosa di così triste e di così profondamente vero ed amaro nelle parole di chi, sotto i fumi dell’alcool, perde il controllo delle proprie parole.
Ma non ci posso fare niente, stasera.
Sono fuori dalla mia città, in un posto sperduto che non miregala neanche il conforto di una scopata liberatoria. Niente puttane, niente distrazioni carnali …. Nulla tranne qualche prezioso e provvidenziale decilitrodi vino (beh … magari una quindicina di decilitri …)
Non so dirvi se mi sento meglio o peggio. Certo … è una forma di anestesia, ma non abbastanza profonda da eliminare il dolore. Riesce solo a trasformarlo in qualcosa di altro.
Ad esempio in rimpianto.
Delle cose migliori della mia vita, dei miei anni più belli,della mia forza e della mia voglia di vivere di un tempo.
Delle mie esperienze, anche quelle più indicibili e confidabili
Di quelle donne che mi hanno preso il cuore rendendo la mia vita bella ed amara …
Di quella splendida puttana di cui non ricordo più il viso ….
Vorrei solo completare il lavoro e staccare questo cazzo di cervello che non la finisce più di mandarmi messaggi negativi e di rovinarmi la vita, con i suoi bilanci, con le sue paure, con i suoi rimorsi …
Solo corpo. Stasera vorrei essere solo un corpo che si ciba, che beve, che scopa, senza chiedersi se sia bene o male, senza dover per forza trovare una giustificazione a quello che fa.
Penso che me ne andrò a letto … se ci arrivo …
Domani mattina sarò senza dubbio più sobrio, ma meno vero.
Vi saluto, amici miei
ma stasera, ho peccato.
Io così ligio, così attento ai miei principi e alla regola che innanzitutto sia necessaria la presenza a me stesso, la lucidità e laconsapevolezza delle mie azioni (anche nel vizio) …. ho peccato.
Mai assunto droghe, mai ubriacato fino a perdere il controllo … eppure stasera ho trasceso …
Così … sono brillo …. Non ubriaco fradicio, ma alticcio queltanto da trovarmi sospeso nel limbo tra la dolorosa consapevolezza di questa vita non facile e uno stato di stupida ebbrezza …
Barcollavo, ma ora sono saldamente seduto e la testa mi gira, ma non tanto da impedirmi di scrivere, raccogliendo qua e là barlumi di lucidità, nel mare splendido del nulla.
Troppa tensione
Troppa merda
E’ una vita dura e lo è sempre di più, ogni giorno che passa… per come va il mondo, per come vanno le cose e per come vado io.
Combatto, lotto, mi consolo e mi faccio coraggio. Raschio il fondo del barile alla ricerca di energie che capisco di non avere più e mi illudo, forse, di potercela fare.
Ma è dura.
Mi dispiace. Non sono piacevoli i vaneggiamenti di un ubriaco. C’è qualcosa di così triste e di così profondamente vero ed amaro nelle parole di chi, sotto i fumi dell’alcool, perde il controllo delle proprie parole.
Ma non ci posso fare niente, stasera.
Sono fuori dalla mia città, in un posto sperduto che non miregala neanche il conforto di una scopata liberatoria. Niente puttane, niente distrazioni carnali …. Nulla tranne qualche prezioso e provvidenziale decilitrodi vino (beh … magari una quindicina di decilitri …)
Non so dirvi se mi sento meglio o peggio. Certo … è una forma di anestesia, ma non abbastanza profonda da eliminare il dolore. Riesce solo a trasformarlo in qualcosa di altro.
Ad esempio in rimpianto.
Delle cose migliori della mia vita, dei miei anni più belli,della mia forza e della mia voglia di vivere di un tempo.
Delle mie esperienze, anche quelle più indicibili e confidabili
Di quelle donne che mi hanno preso il cuore rendendo la mia vita bella ed amara …
Di quella splendida puttana di cui non ricordo più il viso ….
Vorrei solo completare il lavoro e staccare questo cazzo di cervello che non la finisce più di mandarmi messaggi negativi e di rovinarmi la vita, con i suoi bilanci, con le sue paure, con i suoi rimorsi …
Solo corpo. Stasera vorrei essere solo un corpo che si ciba, che beve, che scopa, senza chiedersi se sia bene o male, senza dover per forza trovare una giustificazione a quello che fa.
Penso che me ne andrò a letto … se ci arrivo …
Domani mattina sarò senza dubbio più sobrio, ma meno vero.
Vi saluto, amici miei
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