RIFERIMENTO INTERNET http://www.escortforumit.com/accompagnatrici/.Lora./
CITTA DELL'INCONTRO: SARONNO
NOME INSERZIONISTA: LORA
NAZIONALITA': RUSSA
ETA': 39
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Foto conformi
SERVIZI OFFERTI: No anal - FK accennato
RATE DI PARTENZA: 150 / h
RATE CONCORDATO: 300 / 2 h
DESCRIZIONE FISICA: MILF
ATTITUDINE: DISCRETA
REPERIBILITA': relativamente facile da contattare
LA MIA ESPERIENZA:
“va bene, si però tu no fare scherzi….â€
Questo mi sono sentito dire da questa bella bietolona russa, al telefono, quando le ho proposto un incontro nel mio quartier generale in quel di Saronno. Quando sento queste esternazioni da parte delle escort, sono portato a fare delle mie personalissime considerazioni. In primo luogo, credo ci sia poco da lamentarsi se qualcuna di queste ogni tanto ne combina una, o tirano qualche pacco, o reagiscono in una determinata maniera. Questo perché sono dell’idea che anche loro, ne mandano giù di bocconi amari, eccome se ne mandano giù. Il fatto è che la poca serietà la si può riscontrare sia nelle operatrici del settore, sia nella relativa clientela, anche se credo che tutto sommato il fenomeno sia fortunatamente circoscritto.
La incontro come di consueto accade, nel parcheggio del motel. Una volta imboccato il vialetto, noto subito la sua macchina, parcheggiata sulla destra. Mi avvicino con lo scooter, mentre si abbassa il finestrino. Alla vista di quel viso rotondetto da contadinotta russa e di quelle guance rosse, che manco la Heidi dei bei tempi trascorsi, la tentazione di girare lo scooter in direzione Milano si fa impellente, sennonché la vista cade sul decolleté esibito, grazie ad una camicetta color crema generosamente sbottonata. “ ‘fancùlo, al limite le metto un cuscino in faccia…â€, penso tra me e me. Parcheggio il due ruote e salgo con lei. Sbrigate le pratiche burocratiche ci fiondiamo in camera. Regolo il conto come è mio costume fare.
Si scusa anzitempo per la frase detta al telefono, ma il fatto è che per venire all’incontro con il sottoscritto, ha dovuto chiedere mezza giornata di permesso, e poiché le è capitato in passato di avere preso un pacco, voleva evitare di perdere altre giornate di lavoro per niente.
Mi confessa subito, a scanso di equivoci di non avere 29 anni come detto al telefono, ma di averne una decina in più. Le faccio intendere, che non essendo diventato ancora totalmente rincoglionito, avevo un vago sentore che mi stesse mentendo sulla questione anagrafica, ma le faccio capire che la cosa non rappresenta un problema. Anzi, ben venga qualche anno in più.
Passo velocemente alle abluzioni di rito, per tornare in camera e trovarmela fasciata in una guepière nera con balconcino, indossata con lo scopo di fasciare una discreta panza, reggicalze e collants color pesca, scarpe bordeaux con tacco.
Dal citato balconcino, sbuca fuori una 5^ abbondante alla quale faccio pervenire in men che non si dica i miei apprezzamenti. Pelle bianca e capezzoli reattivi. Si siede sul bordo del letto, mi abbassa lo slip e strabuzza gli occhi. Comincia a succhiarlo delicatamente, ma la cosa non mi soddisfa granchè. La fermo e passo all’azione, con un daty inizialmente delicato e poi sempre con più veemenza. La sento cominciare ad andare su di giri. Quando poi comincia ad allargare ancora di più le gambe e a ruotare il bacino, capisco che sta scaldando i motori. Non le do un attimo di tregua, la ispeziono per benino, dopo di che le intimo in via amichevole di tirare fuori un guantino per far felice Filippo. Messa l’imbragatura, resto ai piedi del letto, le divarico per bene le gambe e la impano come una fettina. Con gli avambracci le tengo spalancate le gambe, ma non serve, perché lei le apre ancora di più in modo impressionante, quasi a 180 gradi. Vado avanti a pomparla così per un quarto d’ora circa, poi la giro a pecos e concludo, senza ritegno. “Mi hai fatto morire, Da.â€
Social timeeee. Apprendo con sorpresa che è laureata in, udite udite, ingegneria, altro che contadinotta russa, e che fa la escort quasi a tempo pieno per mantenere la figlia, all’università . Il secondo lavoro che svolge è rigorosamente precario e in nero. Spesso e volentieri la lasciano a casa senza il minimo preavviso, avvisandola anche all’ultimo momento. Questa è l’economia italiana, signori. Alle spalle, la consueta storia di un marito stronzo e sbatticoglioni che non passa gli alimenti né a lei né alla figlia.
Mi chiede di me. Questa russa, devo ammetterlo, mi è simpatica, e questa simpatia va a supplire certe carenza riscontrate sul piano fisico, ma tutto sommato, volevo una tettona e l’ho avuta, lei è molto alla mano, al contrario di certe sue colleghe conterranee, strafighe ma dall’espressività pari a quella di un comodino.
Si alza in piedi e getta un’occhiata allo specchio, di fronte al letto. Si da una riavviatina ai capelli. Non mi lascio sfuggire l’occasione e le balzo alle spalle. L’afferro per le tettone e le parcheggio l’uccello in mezzo alle chiappe. La giro e le rifilo un’altra oliatina al clito. Poi, la prendo nuovamente a pecorella.
Dopo un po’ lo sfilo, e le faccio capire che vorrei si desse un po’ da fare. Mi scappuccia e mi spompina alla grande per una ventina di minuti buoni, fino alla mia venuta, che sputerà fuori.
Le due ore concordate passano relativamente veloci, segno che tutto sommato l’esperienza è stata gradevole. In men che non si dica ci ritroviamo nel parcheggio e ognuno per la sua strada, con i miei migliori auguri di in bocca al lupo.
CITTA DELL'INCONTRO: SARONNO
NOME INSERZIONISTA: LORA
NAZIONALITA': RUSSA
ETA': 39
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Foto conformi
SERVIZI OFFERTI: No anal - FK accennato
RATE DI PARTENZA: 150 / h
RATE CONCORDATO: 300 / 2 h
DESCRIZIONE FISICA: MILF
ATTITUDINE: DISCRETA
REPERIBILITA': relativamente facile da contattare
LA MIA ESPERIENZA:
“va bene, si però tu no fare scherzi….â€
Questo mi sono sentito dire da questa bella bietolona russa, al telefono, quando le ho proposto un incontro nel mio quartier generale in quel di Saronno. Quando sento queste esternazioni da parte delle escort, sono portato a fare delle mie personalissime considerazioni. In primo luogo, credo ci sia poco da lamentarsi se qualcuna di queste ogni tanto ne combina una, o tirano qualche pacco, o reagiscono in una determinata maniera. Questo perché sono dell’idea che anche loro, ne mandano giù di bocconi amari, eccome se ne mandano giù. Il fatto è che la poca serietà la si può riscontrare sia nelle operatrici del settore, sia nella relativa clientela, anche se credo che tutto sommato il fenomeno sia fortunatamente circoscritto.
La incontro come di consueto accade, nel parcheggio del motel. Una volta imboccato il vialetto, noto subito la sua macchina, parcheggiata sulla destra. Mi avvicino con lo scooter, mentre si abbassa il finestrino. Alla vista di quel viso rotondetto da contadinotta russa e di quelle guance rosse, che manco la Heidi dei bei tempi trascorsi, la tentazione di girare lo scooter in direzione Milano si fa impellente, sennonché la vista cade sul decolleté esibito, grazie ad una camicetta color crema generosamente sbottonata. “ ‘fancùlo, al limite le metto un cuscino in faccia…â€, penso tra me e me. Parcheggio il due ruote e salgo con lei. Sbrigate le pratiche burocratiche ci fiondiamo in camera. Regolo il conto come è mio costume fare.
Si scusa anzitempo per la frase detta al telefono, ma il fatto è che per venire all’incontro con il sottoscritto, ha dovuto chiedere mezza giornata di permesso, e poiché le è capitato in passato di avere preso un pacco, voleva evitare di perdere altre giornate di lavoro per niente.
Mi confessa subito, a scanso di equivoci di non avere 29 anni come detto al telefono, ma di averne una decina in più. Le faccio intendere, che non essendo diventato ancora totalmente rincoglionito, avevo un vago sentore che mi stesse mentendo sulla questione anagrafica, ma le faccio capire che la cosa non rappresenta un problema. Anzi, ben venga qualche anno in più.
Passo velocemente alle abluzioni di rito, per tornare in camera e trovarmela fasciata in una guepière nera con balconcino, indossata con lo scopo di fasciare una discreta panza, reggicalze e collants color pesca, scarpe bordeaux con tacco.
Dal citato balconcino, sbuca fuori una 5^ abbondante alla quale faccio pervenire in men che non si dica i miei apprezzamenti. Pelle bianca e capezzoli reattivi. Si siede sul bordo del letto, mi abbassa lo slip e strabuzza gli occhi. Comincia a succhiarlo delicatamente, ma la cosa non mi soddisfa granchè. La fermo e passo all’azione, con un daty inizialmente delicato e poi sempre con più veemenza. La sento cominciare ad andare su di giri. Quando poi comincia ad allargare ancora di più le gambe e a ruotare il bacino, capisco che sta scaldando i motori. Non le do un attimo di tregua, la ispeziono per benino, dopo di che le intimo in via amichevole di tirare fuori un guantino per far felice Filippo. Messa l’imbragatura, resto ai piedi del letto, le divarico per bene le gambe e la impano come una fettina. Con gli avambracci le tengo spalancate le gambe, ma non serve, perché lei le apre ancora di più in modo impressionante, quasi a 180 gradi. Vado avanti a pomparla così per un quarto d’ora circa, poi la giro a pecos e concludo, senza ritegno. “Mi hai fatto morire, Da.â€
Social timeeee. Apprendo con sorpresa che è laureata in, udite udite, ingegneria, altro che contadinotta russa, e che fa la escort quasi a tempo pieno per mantenere la figlia, all’università . Il secondo lavoro che svolge è rigorosamente precario e in nero. Spesso e volentieri la lasciano a casa senza il minimo preavviso, avvisandola anche all’ultimo momento. Questa è l’economia italiana, signori. Alle spalle, la consueta storia di un marito stronzo e sbatticoglioni che non passa gli alimenti né a lei né alla figlia.
Mi chiede di me. Questa russa, devo ammetterlo, mi è simpatica, e questa simpatia va a supplire certe carenza riscontrate sul piano fisico, ma tutto sommato, volevo una tettona e l’ho avuta, lei è molto alla mano, al contrario di certe sue colleghe conterranee, strafighe ma dall’espressività pari a quella di un comodino.
Si alza in piedi e getta un’occhiata allo specchio, di fronte al letto. Si da una riavviatina ai capelli. Non mi lascio sfuggire l’occasione e le balzo alle spalle. L’afferro per le tettone e le parcheggio l’uccello in mezzo alle chiappe. La giro e le rifilo un’altra oliatina al clito. Poi, la prendo nuovamente a pecorella.
Dopo un po’ lo sfilo, e le faccio capire che vorrei si desse un po’ da fare. Mi scappuccia e mi spompina alla grande per una ventina di minuti buoni, fino alla mia venuta, che sputerà fuori.
Le due ore concordate passano relativamente veloci, segno che tutto sommato l’esperienza è stata gradevole. In men che non si dica ci ritroviamo nel parcheggio e ognuno per la sua strada, con i miei migliori auguri di in bocca al lupo.