Mi pare sempre che alcuni fatti della vita siano impossibili, soprattutto pare sempre improbabile che accadano, poi mi tranquillizzo e ragionando capisco che la vita è essa stessa un fatto impossibile, è una eccezione nel caos dell’universo, e per noi rappresenta un percorso che ha una inesorabile conclusione. Inutile fare filosofie e declinazioni, non sono bravo nel farlo, in particolare se in preda al dispiacere.
Ridendo e scherzando, un amico, tempo fa mi disse: “Quando non ci sarò più, avrei piacere mi facessi tu un bel necrologio.”, ovviamente in quei frangenti si stigmatizzano le parole, ci si ride sopra e ci si burla dell’oscurità, facendosi una sonora, e luminosa, risata. Magari aggiungendo le ipotesi di qualche salita estiva o natalizia, e dimenticando i problemi grazie alla fantasia.
Poi arriva il momento che non si ride più, e sono qui a scrivere con un sorriso triste, il parziale percorso svolto da un amico.
Mai ho fatto una tale fatica ad impostare due parole, perché, se ci penso, in certi momenti conta solo il silenzio rispettoso.
Mi balzano alla mente i ricordi, i gesti, e gli squilli notturni di una persona che ora non c’è più, o meglio, c’è ancora in una altra forma. Purtroppo non sono un credente nelle religioni, come spesso discutevo con il mio amico, ma credo in un senso più vasto dell’esistenza ed infondo sono certo sia andato in un posto migliore.
La grande persona che è venuta a mancare in molti lo ricorderanno come Estatico, io invece lo voglio ricordare con il suo vero nome, Luciano. Lo so che non bisognerebbe mai dire il nome in questi ambienti, ma credo mi perdonerete, infondo non si fa nulla di male, in particolare parlando di un uomo che ha fatto del rispetto del prossimo, l’educazione ed il garbo lo scopo ed il percorso della sua esistenza, sia a parole, sia quando scriveva.
Come tutte le grandi persone se ne è andato in sordina, senza disturbare nessuno, ma lasciando un vuoto attorno, una mancanza di calore e di amicizia che percepirò meglio nel futuro.
Purtroppo non ha potuto vivere al meglio i suoi ultimi istanti, magari salendo alla riapertura dei luoghi a lui congeniali, non tanto per i locali di per sé, ma per la presenza delle sue adorate amiche che, negli ultimi tempi, apprezzava, seppur in parte carnalmente, come le figlie che non ha avuto, per compensare le mancanze affettive che una vita di lavoro aveva reso volontariamente solitaria. E credetemi, era davvero così, anche se sembra incredibile.
Capiamoci, lui ha vissuto bene ed intensamente, molto meglio di tanti di noi, ha avuto una carriera ed un lavoro invidiabili che lo hanno portato, ormai anni orsono, a girare tutto il mondo, ad imparare le lingue, compreso il romeno, che lui capiva perfettamente, anche se non lo dava a vedere, per inciso viaggiava per lavoro, e solo durante il tempo libero si dedicava alla sua passione principale: le donne.
Ma non giudicatelo in modo errato, ha vissuto a pieno la vita, e con il coraggio di essere libero come rare persone al mondo ci sono.
A mio avviso, visto che saliva spesso, in molti lo invidiavano, forse imputandogli risorse economiche fuori dal comune, ma in realtà di fuori dal comune aveva solo i modi, sempre gentile con le ragazze e sempre generoso nel portare dei piccoli pensieri, sia a loro che comunque hanno una esistenza complessa, sia alle reception, che spesso sono sottovalutate negli sforzi per allietarci.
Forse pure io lo invidiavo in senso buono, ma per una cosa sola, la capacità di porsi sempre in modo corretto con ogni ragazza, anche la peggiore e maleducata, e di questo gliene faccio merito.
Oggi non mi sento di dire che è venuto meno un punter, che solo a nominare questo termine mi sembra di sminure la figura di un amico, oggi si è spento un bravo uomo.
Oggi non è più presente un amico, e sono certo che ne sentiranno la mancanza in molti, perché seppur sempre garbato, se ne intuiva la potenza umana e l’acutezza di riflessione, e questo lo si percepiva nel sorriso delle ragazze con cui dialogava.
Caro amico, mi rammarico di non essere degno di fare il tuo elogio ferale, ma sappi che ti ricorderò nei miei pensieri, oggi abbiamo perso davvero un Maestro.
Un abbraccio.
Ridendo e scherzando, un amico, tempo fa mi disse: “Quando non ci sarò più, avrei piacere mi facessi tu un bel necrologio.”, ovviamente in quei frangenti si stigmatizzano le parole, ci si ride sopra e ci si burla dell’oscurità, facendosi una sonora, e luminosa, risata. Magari aggiungendo le ipotesi di qualche salita estiva o natalizia, e dimenticando i problemi grazie alla fantasia.
Poi arriva il momento che non si ride più, e sono qui a scrivere con un sorriso triste, il parziale percorso svolto da un amico.
Mai ho fatto una tale fatica ad impostare due parole, perché, se ci penso, in certi momenti conta solo il silenzio rispettoso.
Mi balzano alla mente i ricordi, i gesti, e gli squilli notturni di una persona che ora non c’è più, o meglio, c’è ancora in una altra forma. Purtroppo non sono un credente nelle religioni, come spesso discutevo con il mio amico, ma credo in un senso più vasto dell’esistenza ed infondo sono certo sia andato in un posto migliore.
La grande persona che è venuta a mancare in molti lo ricorderanno come Estatico, io invece lo voglio ricordare con il suo vero nome, Luciano. Lo so che non bisognerebbe mai dire il nome in questi ambienti, ma credo mi perdonerete, infondo non si fa nulla di male, in particolare parlando di un uomo che ha fatto del rispetto del prossimo, l’educazione ed il garbo lo scopo ed il percorso della sua esistenza, sia a parole, sia quando scriveva.
Come tutte le grandi persone se ne è andato in sordina, senza disturbare nessuno, ma lasciando un vuoto attorno, una mancanza di calore e di amicizia che percepirò meglio nel futuro.
Purtroppo non ha potuto vivere al meglio i suoi ultimi istanti, magari salendo alla riapertura dei luoghi a lui congeniali, non tanto per i locali di per sé, ma per la presenza delle sue adorate amiche che, negli ultimi tempi, apprezzava, seppur in parte carnalmente, come le figlie che non ha avuto, per compensare le mancanze affettive che una vita di lavoro aveva reso volontariamente solitaria. E credetemi, era davvero così, anche se sembra incredibile.
Capiamoci, lui ha vissuto bene ed intensamente, molto meglio di tanti di noi, ha avuto una carriera ed un lavoro invidiabili che lo hanno portato, ormai anni orsono, a girare tutto il mondo, ad imparare le lingue, compreso il romeno, che lui capiva perfettamente, anche se non lo dava a vedere, per inciso viaggiava per lavoro, e solo durante il tempo libero si dedicava alla sua passione principale: le donne.
Ma non giudicatelo in modo errato, ha vissuto a pieno la vita, e con il coraggio di essere libero come rare persone al mondo ci sono.
A mio avviso, visto che saliva spesso, in molti lo invidiavano, forse imputandogli risorse economiche fuori dal comune, ma in realtà di fuori dal comune aveva solo i modi, sempre gentile con le ragazze e sempre generoso nel portare dei piccoli pensieri, sia a loro che comunque hanno una esistenza complessa, sia alle reception, che spesso sono sottovalutate negli sforzi per allietarci.
Forse pure io lo invidiavo in senso buono, ma per una cosa sola, la capacità di porsi sempre in modo corretto con ogni ragazza, anche la peggiore e maleducata, e di questo gliene faccio merito.
Oggi non mi sento di dire che è venuto meno un punter, che solo a nominare questo termine mi sembra di sminure la figura di un amico, oggi si è spento un bravo uomo.
Oggi non è più presente un amico, e sono certo che ne sentiranno la mancanza in molti, perché seppur sempre garbato, se ne intuiva la potenza umana e l’acutezza di riflessione, e questo lo si percepiva nel sorriso delle ragazze con cui dialogava.
Caro amico, mi rammarico di non essere degno di fare il tuo elogio ferale, ma sappi che ti ricorderò nei miei pensieri, oggi abbiamo perso davvero un Maestro.
Un abbraccio.