provinciali e privacy

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da questo punto di vista mi ritengo abbastanza fortunato. quando mi vien "voglia" non c'è nessun problema perché abito in una cittadina del sud di 20.000 abitanti dove nessuno conosce nessuno- nel senso che é un posto dove la gente ha cominciato a trasferirsi da una decina d'anni un po da tutte le parti della provincia-e non solo-, quindi puoi fare quello che ti pare

inoltre non é un paese ma una cittadina piena di palazzi e condomini. un minimo d'attenzione e ti muovi in tutta tranquillità senz'essere notato.
e infatti non a caso é un posto molto gettonato pure dalle Girls che possono "lavorarci" in tutta tranquillità
 
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...Il problema dei piccoli centri è che spesso il concetto stesso di "privacy" non esiste, e tutti sanno tutto di tutti, come si suol dire...

Addirittura, come ho già avuto modo di raccontare in passato, nei paesi la gente inizia parlare e spettegolare ancor prima che uno abbia pensato di fare qualcosa...

Pro e contro, gioie e dolori della vita di provincia... ma tant'è...!
:pleasantry:
 
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Ciao Ace, grazie per la tua testimonianza e grazie soprattutto per il tuo saluto, che ho apprezzato molto e che ricambio con lo stesso abbraccio. Anche io sono stata parecchio assente, anche se a me non sono accadute particolari grandi cose, nulla che varrebbe la pena di raccontare comunque. Tu hai la fortuna di stare comunque a Milano tutti giorni , percui imprevisti a parte non hai il problema. Per chi non si deve spostare per lavoro è' un casino comunque.Specialmente se si ha compagnia, bisogna trovare giustificazioni e anche tempo

Grazie a te Petra, soprattutto per non avermi dimenticato...
Certamente per me sarebbe più facile (uso il condizionale perchè è più di un anno che non frequento più pay, per causa di forza maggiore), non è sempre stato così, ma ti assicuro che anche quando non era affatto semplice, ho sempre trovato il modo per fare quello che avevo programmato...
Ho inventato le stirie più incredibile, inventato le storie più improbabili... in questo sono diventato un maestro...
Sono un cinvinto sostenitore del detto:
"VOLERE È POTERE..."

Un bacio!

ACE

 
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scrivo dal sud italia, da una provincia piccola e da un paese ancor più piccolo e le mie esperienze pay le ho avute praticamente dietro casa :lol: io di solito opto per i massaggi ed ho fatto anche quelli in casa ma ora sono costretto ad andare fuori solo perchè qua non c'è più niente..in conclusione, quando una cosa la vuoi fare...trovi il modo di farla :wink:
 
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Quoto in pieno quanto scritto da tutti voi...in tanti se ne fregano e nonostante il rischio sgamo vanno a trovare la loft che esercita a 200m da casa propria nel loro paese da 20000-50000 anime. Io purtroppo questa faccia tosta non ce l ho e ahimé non ce la faccio a correre il rischio magari di essere visto da quella persona amica di Tizio che abita davanti a quel portone dove tutti sanno lavora una signorina! Poi un mio "problema" riguarda non la possibilità di incontrare una malalingua (non solo questo) ma di incontrare la donzella visitata il giorno prima magari in fila al supermercato o in qualche negozio...non so spiegare il perché, magari è semplicemente il voler evitare una situazione imbarazzante per il mio subconscio...non saprei proprio spiegarlo, ci vorrebbe Freud :scratch_one-s_head: Proprio per questo preferisco esercitare il nostro hobby preferito nelle città vicine...per carità, fare 20-30 km non sono un problema per me però mi dispiace magari dover depennare dalla mia lista-sogni quelle ragazze che lavorano proprio nel mio stesso paese e che meriterebbero una visitina.
 
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Se si è abituati alla grande città la provincia può essere vissuta come una prigione, almeno all'inizio a me dava questa sensazione.
Anche se si è fuori dal contesto sociale locale, e forse proprio per questo.
Se poi non hai nemmeno una grande citta vicino, conigare la privacy con i propri gusti non ortodossi si fa un po' più ardua.

Di solito l'abitudine e quella di spostarsi e non solo per cercare una pay.
Col risultato che fatti 100-150 km ti ritrovi nel posto in cui vanno tutti i tuoi compaesani/concittadini per non farsi notare.

La maggior parte di loft e punter quindi si guarda bene dal giocare in casa, per tutti i motivi già citati.

Ma c'è sempre qualcuno se ne frega di questa regola e fa ciò che gli pare.
Nascono così leggende su famose maitresse dall'età indefinita che diventano istituzioni comunali, e mitici punter (di solito particolarmente granosi)
Dipende dal carattere di ciascuno, ma forse è più divertente darsi un'aura da santo/a in casa e divertirsi fuori.
O diventare il/la Pierino/a istituzionale del paese.
Sempreche tu ci sia nata/o, altrimenti retserai sempre un esecrabile forestiero/a
 
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Da tanti anni per lavoro faccio la spola fra grandi città, e dunque praticamente non vivo questo problema.
Conosco tuttavia molto bene la realtà delle città di provincia, per non parlare dei piccoli centri, e capisco perfettamente l'ansia che può prendere, nel vedere gente sul balcone di fronte, mentre si esce da un'abitazione.
Anche nel caso di piccoli centri, credo comunque ci sia una differenza abissale fra chi è del luogo, e perciò conosce ed è conosciuto, e il forestiero che vi capita di passaggio.
Se sono di passaggio, che mi vedano entrare in una casa, poco mi importa. No?
A mio parere conta molto anche come siamo fatti noi e qual'è il nostro atteggiamento.
Voglio dire, anche uno che abita in una metropoli, sapendo di andare in una certa casa, può sentirsi gli occhi addosso, anche di chi passa per strada e non se lo sta filando manco di striscio.
Quante volte vi sarà capitato di essere ad un citofono e arriva o esce un altro inquilino, magari una signora con tanto di prole.
Ma se, in quel momento, scatta una preoccupazione è solo nostra. Comprensibile e umana, anche a me è successo all'inizio. Ma è solo nostra.
Perchè, ripensandoci, chi cazzo può sapere dove sto andando? E perchè dovrei preoccuparmi di quel che pensa l'altro. Posso essere un venditore porta a porta, un amico di qualcuno, l'agente delle tasse. (in questo caso tutti preferirebbero che fossi un gran puttaniere).
Insomma, voglio dire, che cosa sono li a fare lo so solo io, e sono solo io che alimenterò le mie eventuali preoccupazioni.
Per la donna invece penso sia molto diverso. Il via vai difficilmente passa inosservato.
Forse, nonostante tutto, che tu sia girl o punter, meglio vivere a Berlino.
 
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D'altra parte, incontrando un conoscente, è molto più facile giustificare la propria presenza nei paraggi del proprio domicilio che a svariati km di distanza...
 
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Mi intrometto...vivo a padova città di oltre 200.000 abitanti e universitaria, sottolineo questo punto perchè è importante nel modo di comportarsi delle persone nel senso c'è giro movimento e questo scherma notevolmente le attività, inoltre esiste una sorta di menefreghismo generale...in cui tutti si fanno i c... propri a meno di non rompere eccessivamente le palle. Però attenzione ci sono quartieri pur vicinissimi alla città che si comportano come piccoli paesi a sè stanti in cui tutti si conoscono che sè da un lato può esser simpatico dall'altro la privacy è zero.

Qui addirittura una storica loft riceveva in una casa a schiera e aveva messo in strada sul cancello un cartello con il proprio nome d'arte a lettere cubitali...in quella via e nel quartiere tutti sapevano, e se andavi lì la privacy era quasi zero ma nessuno ci faceva caso...salvo i carabinieri che dopo anni l'hanno beccata su imbeccata di un vicino dispettoso per ripicche e liti dovute alla rotture di palle provocate dal cane della loft (placidissimo con tutti) salvo "quel" vicino di casa...

D'altro canto ci sono altre zone in cui "storicamente" risiedono le loft...quindi se sei fuori zona ed incontri un conoscente...2+2 ed il gioco è fatto, certoci si può giustificare e far finta di nulla ma...il rischio esiste comunque pur ovviamente molto minore.

Certo in una zona affollata magari in zona centro con uffici ed altro nessuno ti nota ma se capiti in uno di quei quartieri tranquilli nelle prime vicinanze della città il movimento si nota...
Personalmente son fortunato... ogni tanto faccio due passi a piedi e posso infilarmi in un "magico" portone...
 
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D'altra parte, incontrando un conoscente, è molto più facile giustificare la propria presenza nei paraggi del proprio domicilio che a svariati km di distanza...

io l'unico rischio sgamo serio l'ho avuto proprio così! lontano da casa! dove ti parcheggio? dove lavora una tipa che mi conosceva bene e che proprio in quel momento stava cercando parcheggio in zona...distratta da questo me la sono potuta squagliare senza essere notato!! :pardon:
 
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Sottoscrivo le considerazioni a.agenore, peraltro estendibili in parte anche a Vicenza, dove non a caso risiedono svariati famosi calciatori. La naturale riservatezza, anche se magari solo di facciata, rende tutto sommato la vita facile. A 50 mt da casa mia lavora una delle professioniste di maggiore successo, ci vado tranquillamente a piedi e non mi sono mai trovato in imbarazzo. Al di là delle dimensioni della città conta piuttosto, proprio come diceva a.agenore, il quartiere (io vivo in una zona di uffici in cui c'è quasi sempre un botto di gente, per cui si passa naturalmente inosservati). Ho vissuto, ed in parte vivo ancora, in grandi città. A Napoli in particolare sto in una zona dove ricevono i 2/3 delle inserzioniste di EF, qui è tutta una altra storia: l'invadenza, a fin di bene per carità, mi ha costretto in un paio di circostanze a rinunziare all'incontro. Affetto e grande senso di ospitalità, comunque assai graditi in generale, nel caso particolare dell'esercizio delle funzioni di punter, finiscono con l'essere di grande impaccio.
 
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padova è un crocevia, non la definirei nemmeno una cittadina. poi è vero dipende da città a città. certo per un uomo è più semplice comunque. io mi domandavo soprattutto come alcune donne italiane che operano in provincia e non in grandi città facciano ad operare in tutta tranquillità. si spostano di centinaia di kilometri rispetto a dove effettivamente abitano? perché come dice qualcuno pure nelle città limitrofe è altamente probabile beccare un conoscente. rimane difficile condurre una doppia vita. purtroppo qui non scrive nessuna. comunque se qualcuna legge e non ha voglia di scrivere pubblicamente mi farebbe piacere anche se mi scrivesse privatamente se possibile..se ha voglia. anche se poi..cosa dovrebbero dirmi? vabè, poche idee ma confuse
 
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purtroppo qui non scrive nessuna. comunque se qualcuna legge e non ha voglia di scrivere pubblicamente mi farebbe piacere anche se mi scrivesse privatamente se possibile..se ha voglia. anche se poi..cosa dovrebbero dirmi? vabè, poche idee ma confuse

petra, credo che mi innamorerò di te.
 
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qualcosa mi dice che ti sei fidanzato :)

Ciao Petra,
pobabilmente quando ne parlai tu non eri ancora iscritta...
Sono stato sposato per 15 anni, dopo la separazione ho ritrovato una vecchia fiamma e a distanza di un anno abbiamo iniziato una convivenza, che credevo essere la realizzazione dei miei sogni. Stiamo insieme da 12 anni, ma da sei viviamo praticamente come fratello e sorella causa suoi problemi di salute (niente di grave), ma soprattutto per problemi psicologici che l'hanno bloccata...

Non è una bella situazione... ma per senso di responsabilità (mio) non posso interrompere questa storia...
il mio problema nelle relazioni con le donne è quello di essere stato sempre troppo comprensivo, disponibile, troppo altruista e generoso... mi sono dato sempre senza riserve e mi sono ritrovato regolarmente con un pugno di mosche in mano...

Forse non sono stato fortunato...
...forse me le sono cercate...
il risultato non cambia...

Sicuramente, comunque stiano le cose, sono parecchio deluso dalle done, ma non sono così stupido da generalizzare, di fare di tutta un'erba un fascio... però mi vien proprio da dire - e suggerire - meglio soli...

:unknw:
 
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io mi domandavo soprattutto come alcune donne italiane che operano in provincia e non in grandi città facciano ad operare in tutta tranquillità. si spostano di centinaia di kilometri rispetto a dove effettivamente abitano?
Per la mia esperienza di metropolitano trasferito in provincia, da osservatore sociale
Credo che le poche italiane che operano nella loro stessa cittadina, lo possano fare e diventino una istituzione perchè alla lunga diventano le garanti di un clima di complicità.
Da loro sono passati sindaci e assessori, il farmacista del paese, rinomati primari e affermati industriali.
Gente che ai tempi dei primi incontri magari era un signor nessuno o un ragazzotto dall'ormone in eccesso.

Custodi di inconfessabili segreti, ma anche apparentemente abbastanza sfacciate da poter in teoria mettersi ad urlare in piazza i fatti altrui.
Nel tempo, diventano inevitabilmente procacciatrici di gioventù.
E di solito sono nate nel luogo ed hanno costruito questi rapporti nel tempo.

Se no come fai sbagli.
Una bella donna da sola si nota e il posto e piccolo e la gente mormora.
Accompagnata si nota lo stesso e troppo accompagnata pure.
Chi suona al tuo portone è non è del palazzo si nota, quindi non va dalla nonnina che tutti conoscono dalla notte dei tempi, parentado ed amicizie incluse
Ecc ecc

Credo quindi che tutto dipenda da ciò che vuoi tu dal luogo in cui vivi e se ne vale la pena
 
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Ciao Petra,
pobabilmente quando ne parlai tu non eri ancora iscritta...
Sono stato sposato per 15 anni, dopo la separazione ho ritrovato una vecchia fiamma e a distanza di un anno abbiamo iniziato una convivenza, che credevo essere la realizzazione dei miei sogni. Stiamo insieme da 12 anni, ma da sei viviamo praticamente come fratello e sorella causa suoi problemi di salute (niente di grave), ma soprattutto per problemi psicologici che l'hanno bloccata...

Non è una bella situazione... ma per senso di responsabilità (mio) non posso interrompere questa storia...
il mio problema nelle relazioni con le donne è quello di essere stato sempre troppo comprensivo, disponibile, troppo altruista e generoso... mi sono dato sempre senza riserve e mi sono ritrovato regolarmente con un pugno di mosche in mano...

Forse non sono stato fortunato...
...forse me le sono cercate...
il risultato non cambia...

Sicuramente, comunque stiano le cose, sono parecchio deluso dalle done, ma non sono così stupido da generalizzare, di fare di tutta un'erba un fascio... però mi vien proprio da dire - e suggerire - meglio soli...

:unknw:
non conoscevo la tua storia effettivamente. Per il poco che conta ti posso dire che ti capisco benissimo. Sono anche io come te e per questo ti posso dire che siamo fatti male, purtroppo. Una frase che mi viene ripetuta spesso, e che ahimé non riesco a fare mia, è "bisogna pensare prima di tutto a se stessi, poi agli altri", ed è una santa verità. Pensare a se stessi non significa essere stronzi, ma fare il proprio bene e anche quello dell'altro. L'altro/a, se intelligente, capirà. Altrimenti è l'altro/a ad essere egoista e giocare sui nostri sensi di colpa. Io purtroppo sono una di quelle persone che dovrebbe pensarci 100 volte prima di iniziare un rapporto, perché poi...è troppo tardi. Una volta che sono scattati meccanismi come l'attaccamento, l'affezione, l'abitudine alla quotidianità condivisa, mi riesce molto difficile chiuderla, specialmente dopo tanto tempo e dopo tanto affetto. Non riesco a sopportare l'idea di far soffrire l'altra persona, di "abbandonarla", mi scattano i sensi di colpa..e allora mi dico: era meglio se non avessi iniziato. Quindi, caro Ace, ora capisci perché ti comprendo bene. Non è qui la sede, anzi, apro e chiudo parentesi, ma..io penso che ci facciamo del male.
 
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