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https://milano.corriere.it/notizie/...to-3cbda8ca-0615-11e9-99d9-d1eb9e394c1a.shtml

Prostituzione nella casa in affitto
Il proprietario perde l’abitazione

Sequestrato l’immobile di viale «Fulvio Testi abitato da due trans irregolari. Indagini su un 50enne italiano che ha perso l’appartamento comprato anni fa

Il provvedimento, datato venerdì, è assai raro ma potrebbe non essere un caso isolato e anzi segnare un’inversione di tendenza, e a maggior ragione per tutti questi motivi dev’essere raccontato. Il gip Manuela Cannavale ha accolto la richiesta del pm Grazia Colacicco e ha ordinato il sequestro preventivo di un’abitazione al civico 182 di viale Fulvio Testi, di proprietà di un italiano che il 16 gennaio compirà cinquant’anni, Michele Cardone, originario di Chioggia e residente a Zibido San Giacomo, che per appunto adesso ha perso l’appartamento comprato anni fa e messo in locazione. L’aveva affittato a due trans brasiliane, una delle quali, Silva Lima Edivaldo, in quell’alloggio si prostituiva, come la stessa ha dichiarato ai poliziotti del commissariato Greco-Turro.

Era stato proprio il commissariato diretto da Angelo De Simone, nella notte tra il 19 e il 20 settembre scorsi, a coordinare un’ampia operazione tra la Bicocca, lo stesso viale Fulvio Testi e il quartiere Greco, quello che ospitava uno dei principali centri milanesi della prostituzione delle trans, in via Felice Romani, in due alloggi abitati da peruviane che, per quei tuguri, uno dei quali ricreato nello scantinato senza nemmeno una vera finestra (e ugualmente di proprietà di un italiano), pagavano quattrocento euro mensili d’affitto. Tutti i migranti erano stati rimpatriati. Nel caso di Cardone, che naturalmente è indagato, l’affitto era ancora più alto che in via Felice Romani: seicento euro al mese più le spese di luce, acqua e gas, un prezzo, come rimarcato nel provvedimento di sequestro preventivo, «fuori mercato per eccesso, considerata la zona» popolare e di periferia, e «le condizioni del medesimo (un monolocale soppalcato)».

Contro Cardone ci sono anche le posizioni di Silva e dell’altra trans, Davila Pereira De Conceicao, entrambe in Italia senza permesso di soggiorno, una situazione che ha causato all’italiano l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il diretto interessato avrà la possibilità di difendersi, eventualmente di dichiararsi estraneo a ogni addebito magari sostenendo che al momento dell’affitto ignorava le intenzioni delle trans sull’utilizzo reale della casa, anche se l’impianto dell’accusa appare solido, e non soltanto perché nel condominio — posizionato all’angolo con via Rodi, sul lato destro del viale in direzione dell’uscita da Milano — era vistoso e notorio il frequente passaggio dalle brasiliane di uomini d’ogni età.

Per primi i residenti della zona di periferia a settembre battuta dai controlli della polizia, confermano che l’altro fronte della prostituzione, quello per strada anziché nelle case, abbia subìto un netto calo. Viale Fulvio Testi rimane una delle zone sulla quale più ambiscono a gravitare le trans, con punti, quale ad esempio via San Glicerio, che «valgono» parecchio poiché la permanenza sul marciapiede che fa angolo con il viale costa cinquanta euro a sera da versare, puntualmente per non perdere il posto e soprattutto ricevere punizioni, agli immigrati che «gestiscono» il racket. Spesso irregolari, le trans picchiate nemmeno denunciano, per il timore dell’espulsione.
 
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Probabilmente in Spagna il Governo ha fatto una marcia indietro sulla punibilità dei punters:
https://www.elperiodico.com/es/socie...a-psoe-7199395

Sì, da quello che capisco il PSOE ha un progetto di legge per punire i clienti ma il governo PSOE + Podemos pensa di proporne uno più limitato senza sanzioni per chi compra sesso.
In effetti, se ci pensiamo, i paesi che finora hanno adottato il modello nordico avevano una situazione legale intermedia, come quella italiana, dove è permesso comprare e vendere sesso, ma sono vietate le attività di intermediazione, in particolare i bordelli.
Ma in Spagna, benché non regolamentati ufficialmente, i bordelli sono molto diffusi e richiamano anche una clientala internazionale, p.es. quello di La Jonquera vicino al confine con la Francia. La criminalizzazione del cliente avrebbe rappresentato un'inversione di tendenza netta, a 180 gradi, e probabilmente avrebbe incontrato una forte resistenza.
Ma la direzione in cui vogliono muoversi tendenzialmente è quella.
 
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Certo; però, è già stato svolto qualche mese fa un tiro mancino delle femministe liberali del PSOE contro quelle illiberali, quando il sindacato delle prostitute è stato inserito in lista tra quelli ufficiali.
 
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Perde un portafogli in strada: prostituta lo prende e glielo restituisce (coi soldi)
Donna perde il portafogli in strada: giovane prostituta lo trova e lo restituisce (coi soldi)
La prostituta, una ragazza 22enne, ha consegnato il portafogli ai carabinieri.


Perde un portafogli in strada: prostituta lo prende e glielo restituisce (coi soldi)

Ha preso quel portafogli con la paura che qualcuno potesse vederla e aggredirla. Poi, lo ha portato dai carabinieri perché - così ha detto - "volevo che venisse restituito così com'era".

Ha avuto un senso civico enorme una giovane prostituta di ventidue anni - una ragazza albanese -, che domenica sera ha trovato un portafogli in strada accanto a un distributore di benzina a Binasco e ha deciso di restituirlo. La ragazza infatti lo ha raccolto, si è recata alla stazione dei militari e lo ha lasciato lì.

La mattina successiva, la proprietaria dei documenti e dei soldi - una donna 32enne - si è accorta di aver perso tutto ed è andata da quegli stessi militari, che le hanno spiegato che poche ore prima una ragazza aveva portato lì il portafogli, al cui interno c'erano ancora i 150 euro in contanti.

Così, la sera successiva la donna ha deciso di andare dalla ragazza per conoscerla, per ringraziarla di persona e per portarle un regalo. "Quando ho visto il portafogli l'ho raccolto di nascosto, perché avevo paura che qualcuno mi vedesse e mi aggredisse per prendermi i soldi e buttare i documenti. Io, invece, volevo che venisse restituito così com'era", le ha detto la giovane. L'incontro tra le due si è concluso con una promessa: "Passa a trovarmi prima di Natale - l'invito della 22enne -, voglio farti anche io un regalo".

http://www.milanotoday.it/cronaca/prostituta-restituisce-portafogli.html
 
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zntra

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Israele postaccio.

Cesso di posto dove la tratta di essere umani è un serio problema, ma se ne sbattono le palle per risolverla.

Consiglio la visione di Promise Land di Amos Gitai.
 
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Ma a me piacerebbe sapere che cazzo gli dice il cervello a certa gente!
Con tutti i problemi di ordine pubblico che ha Israele (in pratica nello "stato ebraico" il 15% circa della popolazione è composta da arabi-mussulmani che ce l'hanno a morte con la maggioranza ebraica) questi pensano ad arrestare i punter!
In ogni caso, dopo questa e dopo che la Francia ha approvato la stessa legge pochi mesi dopo il Bataclan è evidente una cosa:non dobbiamo illuderci che solo perché questo tipo di leggi è contro ogni logica non verrà approvata.
 
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Ma a me piacerebbe sapere che cazzo gli dice il cervello a certa gente!
Con tutti i problemi di ordine pubblico che ha Israele (in pratica nello "stato ebraico" il 15% circa della popolazione è composta da arabi-mussulmani che ce l'hanno a morte con la maggioranza ebraica) questi pensano ad arrestare i punter!
In ogni caso, dopo questa e dopo che la Francia ha approvato la stessa legge pochi mesi dopo il Bataclan è evidente una cosa:non dobbiamo illuderci che solo perché questo tipo di leggi è contro ogni logica non verrà approvata.
La legge in questione entrerà in vigore tra 18 mesi. Il tutto già in via definitiva. Da quello che ho saputo, saranno solo sanzioni amministrative e non penali, anche per tutti coloro che stanno in un bordello o nelle vicinanze di questo.
Spero presto in una pronuncia in merito delle Corte Costituzionale israelita, ovvero in una cancellazione della citata norma da parte del nuovo Governo dello stesso Stato.
 
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sconvolgente, sarebbe semplicemente mostruoso...

le ragazze nigeriane che ho incontrato io qui da queste parti non mi danno l'impressione di essere segregate, qualcuna mi ha parlato di debiti da pagare a chi ha organizzato il viaggio, qualcuna mi ha detto che il lavoro sulla strada non le piaceva (e ci mancherebbe...), ma poi chi si è sposata, chi si è fidanzata, chi ha avuto figli, chi si veste abbastanza bene, chi va in chiesa ogni domenica, chi a ballare, chi va a trovare parenti e amici anche in italia... insomma dopo un grande sacrificio iniziale una vita quasi normale... chiaro che la mia esperienza si limita a cinque-sei ragazze...
 
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Al solito, a prescindere dai riti voodoo, la schiavitù del sesso in Italia non è diffusa. Inoltre, sugli organi, il relativo espianto non può essere fatto come il lavoro del macellaio. Occorrono mezzi e luoghi specializzati in merito. Attenzione alle leggende metropolitane, le quali inesorabilmente vengono anche menzionate nelle leggi.
 
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