[RECE] Maria Bionda (ROU) - OTR notturna - Cinisello (MI), via Valtellina

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DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Maria
Nazionalità: sedicente craiovina
Età apparente: 27 dichiarati
Descrizione fisica: ragazza alta ca. 1.65, fisico magro e tonico, lungo crine fra il biondo scuro e il castano chiaro, bei lineamenti, occhioni castani espressivi, seno che è parso interessante
Attitudine: non è certamente alle prime armi, ma è troppo attenta al cronometraggio; molto spigliata nella conversazione
Reperibilità: medio/facile, essendo appena comparsa in zona

DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ
Durata dell'incontro: 10'

DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Cinisello Balsamo
Coordinate: viale Valtellina, più o meno qui: 45.553940,9.250025

LA MIA RECENSIONE

L'incontro risale circa a una settimana fa, quando era apparsa una nuova infornata di ragazze in viale Valtellina, che si erano anche scambiate di posto fra di loro, ad aumentare la confusione. Ora l'assetto si è sostanzialmente stabilizzato e magari il buon Redmax riesce a capire se pure lei sia una ex Quadrilaterina.

Dopo averla intravista in settimana e averla annotata sul taccuino, la "bionda" dalla lunga chioma di Cinisello è il mio obiettivo numero uno e, appena mi libero, esco dalla Tangenziale Nord e imbocco viale Valtellina verso Sesto, alla sua ricerca.

Stasera c'è il pienone e, nello slargo dove l'avevo vista qualche sera fa, è rientrata la mora più tracagnotta, che deve essere la titolare della mattonella. Sul lato opposto, di fronte a un vecchio capannone industriale, ci sono però una castano/bionda dalla lunga criniera, che mi pare proprio la mia prescelta, e una moretta altrettanto carina, che mi sembra di avere già visto lo scorso inverno.

Giro di boa alla rotonda, vedo pure la Maria e la Simona incontrate recentemente (la seconda, purtroppo in jeans), ripasso sotto al ponte dell'A4 e dedico un primo passaggio radente al duo del capannone: la ragazza dal lungo crine è proprio quella di cui mi ero innamorato qualche sera fa e oggi è persino in minigonna e sabot con una zeppa di qualche cm. Il marciapiede su cui staziona è a raso della carreggiata e quindi non ci saranno problemi a saltarci sopra con tutta la macchina, così da non intralciare il traffico, e allora non ci sono scuse per non fermarsi 😄

Altra vasca e sono da lei. Becco però il momento in cui mezza Milano sta uscendo verso Monza e mi tocca fermarmi una ventina di metri prima, per non fare la figura del punter incallito. Senza esagerare, credo che passino 40-50 macchine in fila indiana, prima che si apra un varco di una decina di secondi, di cui approfitto per conquistare le ultime venti yarde e fare meta.

Anche vista da vicino, la fanciulla è proprio carina, con un bel viso impreziosito da due occhioni espressivi, che avevo scambiato per azzurri e invece sono castani. Sotto il potente faro che illuminava lo slargo frontestante, la chioma mi era parsa proprio bionda e invece è piuttosto di un castano chiaro naturale. Ora che è in mini, pure le gambe non sono affatto male e sarebbero parse ancora più slanciate, con un bel paio di high heels al posto dei sabot.

L'intervista deve essere necessariamente rapida, la ragazza mi conferma il ventello per il BJ conoscitivo e allora la invito ad accomodarsi a bordo.

MARIA DA CRAIOVA

Si presenta subito come Maria, stesso nome della perticona che sta 200 m prima di lei, e si dimostra anche simpatica e spigliata, grazie all'ottima padronanza dell'italiano. E' rumena di Craiova, ha 27 anni e sarebbe arrivata in Italia ancora da ragazzina, per cui ha iniziato a esercitare il mestiere più antico del mondo solo successivamente. A praticarlo in viale Valtellina, giusto da tre sere.

Nelle chiacchiere, tiro dritto come se dovessi andare al retrobottega di tutte le altre Valtellinesi e invece avrei dovuto svoltare prima, verso un altro parcheggio. Niente di male: si fa una vasca lunga e Maria sembra non innervosirsi della cosa. E' anzi molto chiacchierona e curiosa e, quando scopre da dove vengo (ovviamente la depisto un po'), è lei domandarmi come mai abbia fatto così tanta strada e a suggerirmi un posto alternativo più vicino: non lo sapevo, ma pare che ci siano due paesini di nome Cermenate e Lentate, dove trovare diverse ragazze. Domani sera cerco con calma su Google dove siano e magari passo a farci un giro 😄

C'è tempo anche per un curioso siparietto sui trans (visto che ne vediamo 2 strada facendo): secondo lei, lavorano più delle ragazze, perché tutti i punter italiani desiderebbero essere incu.ati. Non sono granché d'accordo con alcuna delle due osservazioni, perchè i tx che si vedono qua e là nel luna park mi paiono più fermi al palo che al retrobottega, ma guai dare torto a una donna e me la cavo facendomi confermare che non tenga un dildo nascosto nella borsetta, perchè il mio buchetto posteriore è illibato e tale vorrebbe rimanere.

Raggiungiamo finalmente il suo retrobottega, che in pratica è un lungo parcheggio affiancato a uno stradone di passaggio, dove transita almeno una ventina di macchine al minuto. Non mi convince granché, ma Maria mi rassicura che nessuno verrà a darci fastidio (tre sere di lavoro non sono questo grande track record 😄), tutto sommato dobbiamo fare solo un BJ conoscitivo e allora parcheggio sotto a un alberello, nel posto che mi sembra il più buio.

LA RECE VERA E PROPRIA

La fanciulla mi chiede subito l'obolo, che prontamente estraggo e le porgo. Il ventello è fresco di bancomat, sembra appena uscito dalle rotative di Francoforte e Maria lo fagocita nella borsetta, senza neanche traguardarlo in controluce, come aveva fatto ad esempio la perticona bionda Simona.

In cambio, ne estrae una salvietta, con cui dà una lindata al compare e che poi usa a mo' di guanto, per smanacciarlo abbastanza lungamente, credo per un buon minuto. Quando ritiene che abbia raggiunto il turgore minimo sindacale, ripone la salvietta sul portaoggetti e cerca il blister del condom, che era convinta di avere appoggiato sulla plancia, ma che lì non c'è più. Breve momento di panico, ma il gommino non è stato rubato dagli alieni (nè quelli veri, nè quelli con le luci sul tettuccio delle loro astronavi): basta accendere la luce di cortesia e ritroviamo il blister sul tappetino del passeggero, dove era scivolato.

Recuperato il prezioso Pamitex, il compare viene incappucciato, Maria si dispone gattoni sul sedile del passeggero e inizia immediatamente a trastullare il compare, con un'azione che è sin da subito a tenaglia: la sua boccuccia si dedica alla parte sommitale, la mano masturba invece la base. Operazioni in chiaroscuro, sul fronte tentacolare: la fanciulla dalla lunga criniera non si è tolta la giacca e dunque non c'è nulla da toccare, dalla cintola in su. Viceversa, il gonnellino era alquanto svolazzante, viene rialzato con facilità e allora mi concentro a massaggiarle le belle chiappette toniche. Per ora, la principale nota negativa è che siamo in un parcheggio espostissimo al traffico, per cui mi tocca tenere tutti i radar accesi, pronto a risistemarmi in tempo zero, in caso di atterraggi alieni imprevisti.

L'effetto del BJ sul compare non è malvagio e, sino al quinto minuto di gioco, il giudizio sarebbe tutto sommato positivo. Peccato che, al primo vero time out della partita, Maria mi domandi se manchi ancora tanto alla fine delle operazioni, perchè abbiamo i minuti contati. Più o meno simultaneamente, una vettura si infila nel parcheggio e ci passa accanto, per poi sistemarsi in fondo: perdo un paio d'anni di vita, ma per fortuna era solo un punter con un'altra Valtellinese a bordo e non un residente o, peggio, qualche forma aliena.

Maria si rituffa sul compare, che nel frattempo ha perso un po' di turgore, insiste ancora per un paio di minuti e poi cessa definitivamente l'intrattenimento orale, facendo presente che la clessidra è ormai quasi vuota. Per cercare almeno di concludere entro i dieci minuti concessi, provo allora a passare direttamente il comando delle operazioni a Federica. Di solito, le altre intrattenitrici cercano di metterci un po' di farina del loro sacco, carezzandomi il corpo e massaggiandomi i gioielli di famiglia. La mia nuova amica craiovina, invece, sembra alquanto distratta da WA, forse perchè ha già un altro appuntamento imminente da gestire.

Capendo che aria tiri e che non riuscirei mai a concludere prima del suo triplice fischio, ci penso io a soffiare nel fischietto e a mandare le squadre negli spogliatoi, chiedendole di passarmi un paio di salviette per le pulizie. Maria poi mi dirà di non essere ancora munita di sacchettone della monnezza e quindi toccherà a me il compito di smaltire la differenziata: da qui il dettaglio del Pamitex, che altrimenti avrei scambiato per un Serena qualunque 😄

Durante le pulizie, noto un grosso tatuaggio spuntare dall'orlo della sua gonnellina: le chiedo di vederlo e un gigantesco tribale occupa buona parte della coscia sinistra.

IL PROSSIMO È GIÀ IN ATTESA

Maria si scusa per avere messo fretta, ma ribadisce che purtroppo il tempo a disposizione è quello. Mentre io mi lindo, le arriva il vocale del cliente che stava aspettando: "Ciao Mary! ...", sento giusto l'incipit del messaggio e poi lei avvicina il telefono all'orecchio, per non farmi sentire il resto.

Quando sono pronto, possiamo ripartire. Il ritorno alla mattonella richiede giusto un paio di minuti e c'è il tempo per le ultime domande di servizio: anche in caso di copulazione, il retrobottega sarebbe il medesimo molto in vista; lei abita a Milano, ma il loft non è agibile per compiere evoluzioni sul materasso, invece possibili in un motel in zona.

Passiamo davanti alla perticona Simona, poi sotto al ponte dell'A4 e infine è davvero il momento di congedarci. Freccia a destra, bye bye Maria e mi tocca ripartire a razzo verso il viale dei concessionari di Monza, dove una ben più paziente Roxy darà adeguata consolazione al compare. Peccato, perché la nuova arrivata è davvero una gran bella figliuola!
 
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