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Ma sono quelli che preferiscono però giustamente, anche perché 1 ora di su e giù, che palle! Io faccio quasi sempre uno shot, le volte che ho fatto 2, 1ora e passa, la ragazza in questione era veramente esausta alla fine.
Capisco che una loft sia felice incassare con il minimo sforzo, ma io non sprecherei 100 rose per fare su giù su giù e venire in dieci minuti, vai da una OTR.
Parlando con la ragazza esce fuori che è uno di quelli che. “Passavo di qua ti vengo a trovare” mettici poi che è pure facoltoso e minidotato …poi dipende dal rapporto che instaurati con la ragazza, se la consideri una pura e semplice occasione per “svuotare le palle” allora lei fa bene ad approfittarsi, se la tratti da donna e la rispetti le cose vanno diversamente.
 
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All'epoca 1 ora di lavoro mediamente veniva pagata 10 lire ...a voi le conclusioni.
Seh, magari!
Sarebbero 80 lire al giorno. La giornata di 8 ore lavorative fu infatti introdotta per legge nel 1925. Per 6 giorni alla settimana, dunque 48 ore a settimana. Si lavorava anche il sabato, tranne che per coloro che partecipavano al sabato fascista, nei quali eri esentato dal lavorare ma dovevi presenziare alle adunate, alle marce, alle manifestazioni ecc.
Con dunque 48 ore a settimana per 4 settimane al mese si lavoravano 192 ore.
Se la paga oraria fosse stata di 10 lire/ora avrebbe dato uno stipendio mensile di 1920 lire nel '27. Da sogno.
Nel 1930 (3 anni dopo) un operaio generico o un bracciante agricolo erano pagati a giornata, 9 lire, 10 se andava bene. Facciamo che gli andasse bene, con 24 giornate al mese erano 240 lire al mese.
Un operaio specializzato prendeva tra le 300 e le 400 lire al mese.
Un impiegato poteva arrivare a 600 lire.
Chi era laureato ovviamente guadagnava di più.
La canzone "Mille lire al mese" è di 10 anni dopo, 1938. Fa riferimento a un modesto impiego. Senza pretese, mica voleva fare il dirigente.
Fonti: mio nonno, tra le altre, capomastro edile a fine anni '20, già un po' sopra la media come stipendio.

Resta il fatto che nel 1927 un manovale generico poteva concedersi un'ora di sollazzo al prezzo di una giornata lavorativa. Cosa che oggi alla stessa persona non è più possibile.
 
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