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RIFERIMENTO INTERNET: http://www.corriereincontri.it/component/joomgallery/?func=viewcategory&catid=3052&Itemid=6
TELEFONO: 38990595xx
CITTA' DELL'INCONTRO: Porto San Giorgio
NOME INSERZIONISTA: Viki
ORIGINE: bulgara che però non sa dire come si chiama la sua città
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: impossibile da verificare [spoiler:1zqyfyjq][attachment=0:1zqyfyjq]viky_20111117_1191665516.jpg[/attachment:1zqyfyjq][/spoiler:1zqyfyjq]
SERVIZI OFFERTI: scazzo ed atmosfera glaciale
ETÀ: sulla trentina, mal portati
ALTEZZA: 1.7
CORPORATURA: longilinea. Sarebbe quasi un bel vedere se solo si tenesse un po’ meglio
SENO: tendente al fico avvizzito
VISO: incredibilmente abile nel passare dall’espressione di Trilly a quella del sergente Hartman
ATTITUDINE: pessima
LINGUA: ha studiato e conosce cinque lingue, se poi sappia dire davvero qualcosa costituisce ancora un profondo mistero
IGIENE: discutibile
RATE DI PARTENZA: 50
REPERIBILITA': senza problemi a metà pomeriggio
PERCHE'MICISONOFERMMATO: boh?!
GmzIndex: 50/12/4
Si è rialzata la temperatura .... è uscito un bel sole .... ho preso il biplano ed ho fatto una gita fuori porta, verso sud a mo di uccello migratore.
Sistemata la questione del volo e di una sostanziosa merenda ittica resta il problema di un po’ di attività fisica prima di intraprendere il ritorno. Spulcio il cyberspazio e provo il primo numero: Viky risponde subito, mi dice che non è più a PSE ma PSG così mi ci dirigo senza problemi (con una bici in prestito!).
La foto dell’annuncio non dice nulla, potrei essere raffigurato pure io, in ogni caso ora Viky (o chi per lei) è scuretta e con i capelli lunghi.
La casuzza è il solito palazzone fronte mare, onesto di fuori ma sganghera forte all’interno. Appena arrivato sono stato accolto dal muto segno di una mano con sigaretta, appartenente ad una disperata accucciata sul divano, in stato catatonico davanti ad un PC. Arrivata Viki (o chi per lei) mi ha piazzato in uno stanzino grande appena per contenere il letto, che è poi fatto da una triste coppia di materassi malamente sistemati su due reti ancora più tristi, coperto con un lenzuolo che appena il mio sistema immunitario l’ha visto, è diventato piccolo come un fagiolo e voleva scappare dalla finesta (aperta). Mi molla li e sparisce ... tristesss
Penso di salutare&scappare quando si riaffaccia e mi dice: ah! sei ancora qui? non ti sentivo più e pensavo fossi andato via!
Insomma mi dice che chiede 50
- 50 per cosa?
- boh, dimi tu
- io vorrei giusto un po’ di solite cose ....
- ok 50!
- tutto coperto?
- si 50
- sei sicura che poi non corri come una furia? se è un problema possiamo fare anche un po’ di più
- 50 e ti do tutto il tempo che ti serve
- sicura?
- certamente!
Via i vestiti ... lei non è proprio freschissima: direi che ha passato la trentina e non si tiene bene, tette flosce, pelle con qualche segno, dentatura così così. Avvicino il naso alla sua schiena, abbracciandola per un po’ di preriscaldamento e capto una pelle non proprio amica del sapone.
Goldonamento barzotto e BJ che più scarso e meccanico non si può, dopo 13 secondi arriva pure la manina
Drin driiiiiin, senza dire nulla piglia il rompofono e sparisce ... voci, casino, discussione concitata, amica catatonica che sbraita, ... ritorna e di nuovo BJ ma con la variante della faccia incazzata .... arriva la direttiva: pecora!
- beeeeeee
- che, fai lo spiritoso?
- no no io volevo dire maaaa .... BJ basta così?
- si ora pecora che non ho tanto tempo
- .....
- driiiiin ... scusa: è mia mamma ... MAMA! MAMA!
salta via e riattacca un pippone telefonico.
Io intanto ne approfitto per aggiustare il telecomando del condizionatore, chiudo le finestre, riassetto il letto, scopo il pavimento, allineo scarpe e ciabatte, tiro le tendine, riordino cassetti e comodini ....
Ritorna: “metiti giù!” e mi balza sopra attaccando a mo’ di martello pneumatico su quel povero cosetto che neppure si ricordava più cosa era venuto a fare in quel girone
- scusa ma quella storia di “tutto il tempoooo” ..... duiurimember?
- mi spiace devo andare, c’è un problema
- se è un problema di soldini se ne può parlare, oppure (meglio) ci vediamo un’altra volta
- no! tu vieni io devo andare.
Decisione presa, so benissimo cosa farò nella prossima oretta: VIA! Smonto il cantiere e saluto (notando ora una raccapricciante patata mal rasata in ricrescita, con tendenza ad una irsutaggine ursina :bad: )
Lei, non fa una piega: si veste e si tuffa per le scale.
Mentre mi vesto si affaccia la catatonica: ”ti spiace se ti saluto io al posto mi mia amica?”
- no figurati è un piacere e tornerò sicuramente al più presto. Magari mi porto pure una scatolina di puntine da disegno da distribuire sul letto e lo straccio, così mi diverto di più e finisco di sistemare il pavimento.
Ciao principessaeeeeee volo dalla mia Franceschinaaaaa ....