Mary - Cagliari - Bakecaincontrii

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CARATTERISTICHE GENERALI

NOME INSERZIONISTA: Mary
RIFERIMENTO INTERNET: http://cagliari.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/6naturale-mary-unica-volta-4j2c80279525
CITTA DELL'INCONTRO: Cagliari (Quartu)
NAZIONALITA': Venezuelana
ETA': intorno ai quaranta
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: zero!
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): tutto
SERVIZI USUFRUITI: tutto meno rai1
COMPENSO RICHIESTO: 100
COMPENSO CONCORDATO: 80
DURATA DELL'INCONTRO: 30 minuti scarsi
DESCRIZIONE FISICA: 1,50, grassoccia, seno quarta rifatto male, mulatta chiara, culone sproporzionato, viso appena passabile
ATTITUDINE: passiva
REPERIBILITA': facile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: non mi sembra
INDEX RICERCHE: 34633273xx

LA MIA RECENSIONE:

Ancora non mi spiego cosa mi sia successo quella sera, nemmeno chi io fossi saprei dire. Non riesco a capire come sia potuto accadere e solo adesso lentamente affiorano i ricordi.

Un pomeriggio di qualche tempo fa mi affaccio pigramente davanti al monitor del computer e il mouse scivola in modo automatico verso gli annunci di bakeca. Controvoglia osservo indeciso, infine seleziono questa Mary e non ho ancora capito il perché. Voce giovane e gradevole, simpatica. Continuo le mie ricerche su internet e non trovo nulla su di lei, a parte qualche richiesta d’informazioni; verifico le foto del suo annuncio che mi rimbalzano verso altri annunci di una ragazza simile ma con foto più credibili. Basta così, ho deciso.
Sul far della notte inforco l'automobilina e sbuffando mi dirigo verso il teatro della mia tragedia.
Chiamo e Mary gentilmente mi dice di attendere una decina di minuti perché la Signora è impegnata con una persona.
Signora?
Chi cazzo sarà mai 'sta Signora? La padrona di casa? La mammana? La protettrice? Un'apparizione della Vergine?
Minchia Oblo, mi dico, questa non te la devi assolutamente perdere, è pane per i tuoi denti.

La palazzina è nuova ed elegante ma isolata, si staglia pallida nella tetra oscurità di una notte d'autunno appena illuminata da una mezzaluna spettrale.
Sul davanti uno spiazzo desolato accoglie le poche macchine parcheggiate in solitudine alle quali, proprio nel centro dello spiazzo, si aggiungerà la mia. Sotto la luce fioca di un lampione ricurvo mi fermo per chiamare Mary e per sentirmi dire di raggiungerla, la Signora se n'è andata.
Il percorso che separa l'automobile dal portone del palazzo è quanto di più brutale mi potesse capitare. Attraverso a passo svelto un'ampia distesa d'asfalto aperta e ventosa, senza alcun riparo. Sono un punto buttato in una malinconica strada di periferia, esposto a qualsiasi minaccia concreta e immaginaria.
Il cielo cupo pare precipitare sopra di me ed è come se avvertissi degli occhi nascosti scrutare ogni movimento per poi piantarsi sulla mia schiena.
Senza alcun riparo, mi ripeto e un brivido scende dalla nuca fino al coccige.
Mi affretto accompagnato dalla sensazione di camminare in modo scoordinato mentre la vecchia fobia mi saluta da una finestra davanti a me: bentornato.
Da un lato del palazzo provengono risate sguaiate, dei ragazzi armeggiano dentro una macchina.
Superato il cancello, trovo un corridoio di cemento che dopo una curva mi porta alla vetrata d'ingresso. Sono sul retro del palazzo che osservo oltre il parcheggio interno un campo di sterpaglie, poi lo sguardo si perde nel buio più nero interrotto in lontananza da qualche finestra illuminata e dalla sagoma di una gru.
Il silenzio tombale dell'atrio è spezzato dalle due note dell'ascensore che annunciano ai ciechi e a tutti i condomini l'arrivo al piano.

La porta si apre lentamente e compare lei, Mary.
Una nanerottola deforme infilata come una salsiccia dentro uno striminzito vestito a rete mi tende la mano. Le tette che s’intravedono sono sbilenche, divergenti, antiche, prototipi delle protesi che verranno: la chirurgia estetica farà passi da gigante ma questo a Mary non ditelo, potrebbe rimanerci male. Più sotto il suo culo enorme, sporgente e, lui sì, del tutto naturale.
Sorride e si presenta, io la guardo incuriosito e divertito perché mi ricorda Tattoo il nanetto di una serie TV degli anni ottanta. Socchiudo gli occhi e vengo risucchiato in un'altra dimensione, il mondo fantastico di Fantasilandia e lei è Tattoo.

È bassa intorno all'uno e cinquanta, un po' cicciottella. Mulatta chiara, i capelli castani scuri lisci e piastrati, gli occhi grigio-verde e un sorriso equino. Poi c'è lui, il culo gigante ficcato a forza dentro il vestitino a rete, che appare come se avesse una discreta solidità, infatti oltre ad essere largo sui fianchi è così spesso che si protende verso l'esterno con una curva a gomito.
Entriamo nella sua stanza, dove noto di trovarmi in una mansarda, cosa che a me crea qualche problema di mobilità mentre lei trotta sicura senza minimamente rischiare l'incolumità della calotta cranica.
Sul pavimento accanto alla porta sono state buttate alcune monetine, un gesto scaramantico tipicamente sudamericano usato come augurio di serenità e prosperità.
Andiamo bene, mi dico perplesso.
Della Signora nessuna traccia, è uscita. A quanto pare è una vecchia prostituta che vivacchia là da parecchi anni e con cui adesso condivide l'appartamento. Mi racconta un po' di cazzi suoi, della Signora voglio dire, e di come stia attraversando in questo periodo una sorta di seconda giovinezza.
Oddio, non che Mary sia una ragazzina, sarà intorno ai quaranta ma parla della Signora come se volesse prenderne le distanze sfoggiando un'assurda e del tutto ingiustificata superbia adolescenziale. Forse è solo un po' invidiosa.
Nel frattempo ho deciso di rimanere e questo sarà uno dei misteri più inestricabili della mia intera esistenza.
Prendiamo accordi e accetta velocemente il mio ribasso a ottanta per una cosa completa.
Incomincio a tastare il culone che perde come d'incanto tutta la sua apparente solidità, mostrando grumi e lividi, sintomi di un evidente problema di circolazione. Lascio perdere e mi spoglio dandole le spalle e quando mi giro la trovo nuda e accovacciata che mi guarda.
Mi accosto ancora al culone che mi accoglie aprendosi e lasciando andare un odore inequivocabile. Mary si accorge della mia smorfia di disgusto e si pulisce con delle salviette giustificandosi che oggi si sarà fatta il bidet almeno quattordici volte e che non ne poteva più. Il mio proverbiale tempismo non fa mai cilecca, borbotto sconfortato.
S’insinua vicino a me per schioccarmi un bacio con la lingua ed io rispondo al suo bacio e limono pure con Tattoo. Olè!
Mi fa sdraiare sul letto e si prodiga in un bel pompino lento e tranquillo senza trascurare le palle. Intanto le guardo la manina grassoccia dalle dita corte che impugna la base del mio cazzo. Mi eccita e vedere il suo mignolo sollevato mentre manovra l'asta sulla sua bocca mi ricorda il gesto volgare di sollevare un bicchiere col mignolo eretto. E tutto ciò mi eccita.
Mette di sua iniziativa la figa davanti alla mia faccia e una fessura nauseante mi si apre davanti col suo interno rosa vivo di carne ritorta. Mi scosto e le penetro il culo con un dito.

Mary maneggia il cazzo in modo violento e nonostante i ripetuti inviti a desistere continua a operare energicamente. Le lancio un urlo e placa la sua furia che mi è sembrata tutto meno che involontaria, come se volesse procurarmi appositamente dolore o peggio qualche lacerazione.
Dopo essermi molto più delicatamente vendicato con le dita sul suo buco del culo decido di metterla a novanta gradi. Lei nel frattempo afferra un barattolo blu di notevoli dimensioni, lo spreme e si unge di una crema bianca. Sul momento non ci faccio caso ma qualcosa inconsciamente mi frulla in testa. Rifiuto il suo invito a entrare nella passera e mi dirigo dentro il culo. Due spinte e avverto un flebile schiocco.
Si è rotto, dico, e ritraggo il cazzo velocemente prestando attenzione. Il preservativo appare integro per quanto si possa scorgere attraverso il cumulo di detriti organici depositati in punta. Corro in bagno a lavarmi, lei controlla il preservativo mentre lo sfilo e fortunatamente non noto macchie sul mio cazzo o perlomeno niente di rilevante, il grosso è rimasto sul profilattico. In ogni caso inizio subito a somatizzare e mi sembra che la punta del cazzo mi faccia male.
Mi lavo abbondantemente e poi torniamo sul letto dove dopo averle ordinato di usare saliva invece che la crema idratante, la inculo senza intoppi. Qualche minuto dopo inizia a lamentarsi e così esco dal suo pertugio che a quanto pare è molto generoso nei miei confronti e mi regala un altro ricciolo di merda.
M sfila il preservativo e mi annienta con un pompino lungo e calibrato finché non le muoio in bocca.
Altro lavaggio da parte mia, lei invece come la volta precedente se ne guarderà bene, poi la rimprovero per la scarsa igiene e professionalità e la invito inoltre a scegliere più accuratamente il lubrificante. Mi tranquillizza dicendo che tiene famiglia e che è sana come un pesce, ma tra i due l'unico che mostra un po' di preoccupazione sono solamente io.
Se invece di buttare monetine del cazzo sul pavimento le usassi per comprare un buon lubrificante, forse correresti il rischio di sembrare intelligente.
Vorrei dirle questo e tanti altri insulti sulla sua mentalità da troglodita ma sfortunatamente mi trattengo.
Riprende a parlarmi della Signora ma non me ne fotte un cazzo, ho solo voglia di spremermi una boccia d'alcol sul glande.
Scappo e ripercorro lo spiazzo desolato con le ginocchia di cemento, mentre una macchina con i fari accesi sembra mi stia aspettando.
 

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:rofl::rofl: era da tempo che non ridevo così tanto per una tua recensione ....:clapping:

p.s ultimamente nella nostra zona una 60enne zona Brotzu sta facendo sfracelli, pensaci.... potrebbe venir fuori un'altra rece di questo spessore :bye:
 
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NOME INSERZIONISTA: Bho..Non appare
RIFERIMENTO INTERNET:http://www.paginelucirosse.it/ANNUN...-tutta-posizioni-lato_escort_72_escort_158085
CITTA DELL'INCONTRO: Quartu
NAZIONALITA': Non ce stao il tempo
ETA': 120
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Fake
SERVIZI OFFERTI: Non so'
SERVIZI USUFRUITI: Non so'
COMPENSO RICHIESTO: 0
COMPENSO CONCORDATO:0
DURATA DELL'INCONTRO:-0
DESCRIZIONE FISICA:Orribilante
ATTITUDINE: Scarsa
REPERIBILITA': Ottima (e ci mancherebbe)
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE:nessuna, è lei una barriera architettonica
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx):34633273xx

Ancora una volta in giro per l'italia, mi trovo in Sardegna e come da prassi (stavolta peccato veniale non aver consultato prima punteforum) mi imbatto in queste foro (fake), chiamo prendo appuntamento e mi dirigo...bhè poco da dire, sono scappato modello Ben johnson, non posso fare altro che associarmi alla race di Oblomov!!!! Scappi chi puo'
 
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