Caro Lucarex, concordo pienamente con te, anche a me preoccupa che oltre ad essere ignota la provenienza della ragazza anche se pubblicizzata come Russa (In questo caso basterebbe leggere l'articolo di stamattina https://www.themoscowtimes.com/2020/06/06/coronavirus-in-russia-the-latest-news-june-6-a69117 per mettersi paura) si sommerebbe al fatto che facendo un lungo stop in zona altamente infetta come quella Lombarda, la sua potenziale esposizione andrebbe in sommatoria algebrica ed ogni cliente di Roma si trasformerebbe in una provetta con "destinazione casa-amici-parenti-lavoro-etc etc", la catena di trasmissione si forma esattamente in questo modo.
Se aprissero le frontiere Russe il 1 Luglio (come si vocifera) le persone arriverebbero in massa da una zona altamente infetta e dalla quale abbiamo poche informazioni, il che significa fare la roulette russa del film "Il Cacciatore" con Robert De Niro, con molteplici teste, per un proiettile veloce e invisibile che al momento, in assenza di vaccino, può essere fermato solo dal nostro comportamento. Personalmente alla riapertura delle frontiere della Federazione Russa, rimarrò alla finestra per i primi 1-2 mesi; è ignoto se in Russia il ceppo sia lo stesso e con simili caratteristiche nostrane, da li le informazioni non arrivano molto spesso e la fame genera comportamenti molto azzardati che non vorrei pagare ne far pagare a terzi; altrimenti la necessità farebbe vittima e non virtù.
Se aprissero le frontiere Russe il 1 Luglio (come si vocifera) le persone arriverebbero in massa da una zona altamente infetta e dalla quale abbiamo poche informazioni, il che significa fare la roulette russa del film "Il Cacciatore" con Robert De Niro, con molteplici teste, per un proiettile veloce e invisibile che al momento, in assenza di vaccino, può essere fermato solo dal nostro comportamento. Personalmente alla riapertura delle frontiere della Federazione Russa, rimarrò alla finestra per i primi 1-2 mesi; è ignoto se in Russia il ceppo sia lo stesso e con simili caratteristiche nostrane, da li le informazioni non arrivano molto spesso e la fame genera comportamenti molto azzardati che non vorrei pagare ne far pagare a terzi; altrimenti la necessità farebbe vittima e non virtù.