Il pregiudizio nei nostri confronti ci sta tutto..., ce lo siamo guadagnato... purtroppo... ma stai pur certo che se ti dimostri una persona a modo, con la testa sulle spalle e mastichi un buon tedesco sarai valutato per la persona che sei e trattato come difficilmente lo si è in Italia. A me piace lavorare con i tedeschi proprio per la loro concretezza, precisione, puntualitÃ* e l'approccio che hanno nel condurre le trattative. La loro cucina, ad esclusione delle carni lascia molto a desiderare, la birra non si discute, le tedesche NEIN, servizi sociali al top. Adoro Berlino che praticamente si sta trasformando nella Londra del continente, io ci vivrei, lo skyline è in continua evoluzione mixando i palazzi storici con quelli moderni. Gli alberghi di Berlino sono il top nel rapporto qualitÃ*/prezzo, i 4 stelle sono realmente dei 4 stelle a prezzi più che ragionevoli. Ci sono anche aspetti negativi ovviamente, vedasi i due aeroporti, Tegel e Schonefeld, non degni della capitale e in attesa da anni del nuovo aeroporto che è si finito da ben 4 anni ormai, ma causa problemi vari tecnici/burocratici rimane fermo e inutilizzato, con costi peraltro triplicati rispetto al budget iniziale. In centro stanno ricostruendo il Palazzo della cittÃ*.... opera monumentale a firma di un architetto italiano, Franco Stella...
P.S. io vado matto per il Bratwurst
La disamina che hai fatto dei tedeschi e di Berlino, Ettore, è molto accurata. Alle tue parole aggiungerei un paio di punti.
I pregiudizi teutonici verso di noi si esternano solo nella loro stampa, e riguardano l'ambito politico (e qui ce li meritiamo) o calcistico (e qui invece c'è parecchia invidia, dato che gli abbiamo inferto certe batoste...)
Come detto, in tre anni ho visto solo grande simpatia verso di noi; addirittura una mia ex collega, che di cognome si chiama, pensa un po', Merkel (peró nessuna parentela...) una volta mi chiese perchè volevo trasferirmi in Germania, dato che l'Italia, diceva lei, è molto più bella.
A proposito dell'attitudine dei tedeschi vorrei raccontare un'episodio rivelatore. Mia moglie, sudamericana, arrivata in Italia (ci siamo conosciuti ed abbiamo vissuto per anni a Londra), ha notato spesso un'atteggiamento di chiusura nei suoi confronti. Nonostante parli bene l'italiano, fosse sposata con un italiano e sia cittadina italiana, nelle feste dei compagni d'asilo di mia figlia veniva trattata con indifferenza (quando io non ero presente). Nulla di questo è mai successo qui in Germania, e dire che parla ancora male il tedesco (deve comunicare in inglese); gli altri genitori sono sempre gentili e cortesi.
Quanto a Berlino, la amo per molti motivi, ma in quanto a bellezza non puó competere con le altre capitali europee od anche con altre città tedesche come Monaco; purtroppo le distruzioni della guerra e la divisione in 2 durata 40 anni hanno lasciato il segno. Per fortuna dalla caduta del muro molto è stato ricostruito, e molto è ancora in fase di ricostruzione, come lo Stadtschloss, da te giustamente citato, criminalmente distrutto dai bombardamenti e dal regime comunista. Inutile dire quanto sia importante, per un "prussiano" come me, la ricostruzione di un castello che, come giustamente è stato detto,
non si trovava a Berlino, ma era Berlino, la quale, senza in suo castello era una Roma senza il Colosseo o una Londra senza Buckingham Palace. Tanto è importante per me che l'ho voluto scrivere nel mio profilo:
Der berliner Stadtschloss kommt zurück! (Il castello cittadino di Berlino sta ritornando). Mi inorgoglisce che l'architetto incaricato della ricostruzione sia italiano; mi fa meno piacere la scelta che una delle 4 facciate sia ricostruita in stile moderno. Le altre tre verranno rifatte esattamente com'erano prima della guerra, con tutti i fregi e gli ornamenti ed una dovizia di particolari stupefacente; avrebbe dovuto essere cosí anche per la quarta facciata, che da' direttamente sul fiume Spree. Dentro sarà un misto di antico e moderno; sarebbe stato splendido riavere il palazzo esattamente com'era fino al 1943, con tutte le stanze, ma ovviamente i costi, già ora astronomici, sarebbero stati proibitivi. Ma quello che conta è che Berlino tra due anni riavrà il suo castello, e quel giorno io saró lí con mia figlia, a festeggiare il ritorno del palazzo degli Hohenzollern!