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NOME INSERZIONISTA: Monica
RIFERIMENTO INTERNET: https://roma.diarioescort.com/32044...e-a-farti-impazzire-da-me-o-da-te-3204438812/
CITTA DELL'INCONTRO: Roma zona Villa Gordiani
NAZIONALITA': italiana, romana come la coda alla vaccinara
ETA': 35 anni reali
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: foto vere al 100%
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): bj+rai1 x 50; bbj+rai1+CIM x 60
SERVIZI USUFRUITI: bbj, rai1, CIM
COMPENSO RICHIESTO: 60
COMPENSO CONCORDATO: 60
DURATA DELL'INCONTRO: 30'
DESCRIZIONE FISICA: bella ragazza magra, fisico su cui si vedono gli effetti di tanta palestra (soprattutto glutei e addominali) ed un bel viso
ATTITUDINE: amichevole e tanto porca
REPERIBILITA': semplice
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: sì, insormontabili
TELEFONO: 3204438812
LA MIA RECENSIONE:
...che poi a mente fredda uno ci ragiona su e si dice: "mmaporcaputtana eppure gli indizi negativi c'erano tutti"
un annuncio scritto alla cazzo di cane con chiaro intercalare – chiamiamolo così anche se è un testo – sudamericano
in cui vengono pure elencati tutti i quartieri di Roma come nella speranza di gettare l'amo nel bel mezzo di un banco di pesci
e le foto che negli anni ho visto e rivisto un miliardo di volte
e quella foto, una in particolare, in cui frontalmente allarga le braccia verso gli stipiti di una porta e sta in controluce... là pare un trans... un trans in tutto e per tutto...
ma per telefono, quando l'hai sentita, hai capito che invece è donna e romana a tutti gli effetti
ma la voce mica è quella di una ragazzina...
e allora vai a ragionare sulla carampana che negli annunci si toglie almeno vent'anni
pensando piuttosto a come scappare senza danno dopo aver appurato che si tratta di un corpo sfatto e ripassato
ma il tarlo è il tarlo e non se ne va da solo: ci devi spruzzare il veleno nel buco per liberartene
e io in tema di puttane sono un po' come San Tommaso che finché non vedo e non tocco non credo
e vatti allora a infilare in un complesso popolare dietro Villa Gordiani dove tutti i cancelli sono aperti e dove tutte le porte delle infinite scale sono spalancate
e sali piani e piani senza ascensore su per una scala fatiscente e su ogni pianerottolo ora c'è un monopattino, ora una biciclettina da bambini, ora una carrozzina a rendere il passaggio più stretto e l'ambiente più... più... popolare, appunto. Ma noialtri mica sèmo signori...
e dopo il monopattino, la biciclettina e la carrozzina trovi Monica ad aspettarti dietro la porta...
ti affacci ma non si vede niente... entri ma questa sta ancora dietro la porta e non si vede niente...
chiude la porta e... cazzo... vorrei sbottare di gioia ma non posso... e mi sento come quel calciatore che segna contro la sua ex-squadra (non pensiamo tutti a Salah per cortesia) un goal decisivo e vorrebbe esultare a perdifiato e togliersi pure il cuore dal petto per mostrarlo alla curva con gesto di vittoria ma che non può farlo perché non è modo e non è cosa e deve trattenersi e rificcarsi tutto in gola quell'urlo che irrompe dal profondo...
perché Monica è quella delle foto ma non solo: è quella delle foto migliori, quelle che mi hanno fatto alzare l'asticina a guardarle dal computer
e ha pure un visetto che non so dire quanto mi piaccia, carino carino col mento corto e coi lunghi capelli corvini spartiti da una riga nel mezzo e due occhioni nerissimi che sbrilluccicano e un sorriso che illumina lei e che di rimando illumina pure me
conciata – come si addice al mestiere – da vera zoccola rifinita: tacco altissimo, completino a rete che lascia poco e niente all'immaginazione, tanga e reggiseno leopardato e un paio di guanti di pizzo che saranno l'unica cosa che le lascerò addosso dopo aver scambiato un paio di battute ed essermi rinfrescato
e qui mi fermo perché pare sia uso fra persone raffinate tacere i dettagli dell'amplesso per lasciare spazio all'immaginazione... vuoi perché non è elegante, vuoi perché si presuppone o si è certi (il che è peggio) che la propria beniamina non gradisca essere recensita...
un par di cazzi, aggiungo io: se non vi va di scrivere come vi siete scopati una mignotta, passaggio per passaggio, dettaglio per dettaglio, spinta per spinta, che cazzo postate a fare (pseudo)recensioni in un forum in cui i puttanieri raccontano delle loro puttane? mica nessuno è venuto a bussarvi a casa pregandovi di tirare giù due righe allusive alle magnificenze e alla beatitudine che tale o talaltra top-upper-level-extra-super-mega-escort di stralusso è capace di infondere nell'animo del fortunato che può sborsarle ad minimum 300 pezzi
cari miei, la poetica dell'indefinito appartiene a Leopardi: se non si è Leopardi, meglio lascià perde... o si rischia – ma il rischio è più che concreto – di passare per gli agenti più o meno improvvisati della stessa... perché senza i dettagli del caso è impossibile una verifica e nulla attesta, assicura o rassicura del fatto che la strafica da calendario uno l'abbia anche soltanto vista dal vivo e – se pure l'avesse vista dal vivo – che ciò non sia stato per prendere accordi economici anziché scopare... ecco: questo avrei voluto dirlo in altra sede ma siccome non mi andava di rimpinguare il cestino calo queste mie riflessioni in questo spazio che mi ritaglio...
a me piace raccontare e questo è il mio racconto
pure Monica mi piace – e questo s'è capito – e ci abbracciamo e ci baciamo all'impiedi quando la raggiungo in camera da letto... prima teneramente, poi con passate di lingua più profonde e con intorcinamenti come fosse una gara di fioretto e le nostre armi fossero nelle nostre bocche
mi preme una mano sul petto e mi dice di restare impettito: mi cala i pantaloni con le mutande e si accovaccia (nella posizione che le donne usano per pisciare) per succhiarmi il cazzo davanti al grande specchio dell'armadio incitandomi a godere dello spettacolo anche da quella visuale
un bocchino aggressivo, veloce nei movimenti, che rallenta solo quando se lo infila in gola più profondamente e raggiunge con le labbra i miei peli del pube in un buon throat-job... lo definisco buono perché oggettivamente ha una boccuccia e – pur spalancata al massimo – si sentono i denti... ma stigrancazzi... osservarsi spompinare nello specchio fa l'effetto di un porno... ma voltare lo sguardo verso la sua testolina nera che fa avanti e indietro velocissimamente mentre le carezzo le spalle o le tengo una mano è decisamente meglio..
mi rovescia di schiena sul letto lasciandomi ancora addosso la camicia e i calzoni alle caviglie e si inginocchia ai limiti del materasso per prendermelo in bocca dall'alto, per leccale le palle e salire sull'asta e sputarci sopra e rimettersela in bocca e rileccarla... finalmente mi spoglio mentre Monica si fa spogliare da me... un pezzo alla volta... via il reggiseno, via le mutandine, via pure le scarpe taccate perché sul materasso mi piace senza...
steso ignudo a quattro di bastoni, Monica mi si appecora di lato e mi rispompina come sopra mentre allungo le dita nella sua fica e le mani fra le sue chiappe belle e – per essere una milf – toste... qui si vedono i risultati della palestra... nei glutei rifiniti ottimamente, nelle gambe trafilate e soprattutto negli addominali perfetti sopra quella V inguinale che sempre mi fa salire il sangue alla testa e dalla testa lo fa scendere al...
a quello che Monica tiene in bocca prima di minacciarmi (si fa per dire) di ulteriori e peggiori porcate con frasi del tipo "mò me te scopo" "mò te rovino" "te faccio tornà a casa co'e gambe molli" e mi fa ridere perché mi immagino nel ruolo del maccherone di Alberto Sordi
prende il preservativo, mi veste e mi sale sopra cavalcandomi per cinque minuti ad un ritmo forsennato, basculando col bacino avanti e indietro con un moto ondulatorio spintissimo, afferrandomi le mani perché la sollevi verso l'alto e la faccia ricadere di peso sul mio attrezzo, perché le stropicci i capezzoli e le stringa con forza le tette... le tettine... a V e un po' a saccoccia ma io non sono un grosso amante del seno – per me riveste un'importanza più che secondaria – e piacciono anche così... naturali
si rialza, mi prende per mano e mi riporta davanti allo specchio; si rimette i tacchi alti (perché – dice – fanno maggior figura) e si china reggendosi a un'anta dell'armadio e... oddiosanto che scena un po' surreale scoparsi sta fica a 90° in faccia allo specchio guardando un po' me (patetico ometto), un po' lei che fa le facce da zoccola e mi incita a farle il mazzo sui trampoli, un po' il suo bellissimo culo fra le mie mani e la fica glabra in cui affondo prendendole il collo e la testa per girarla verso di me e godermi la sua lingua, i suoi baci, il suo fiato
la butto sul materasso – mingherlina com'è – e la prendo alla missionaria con le gambe allargate a compasso mentre mi gratta il petto e morde i miei capezzoli
sto là là per venire quando trovo conferma che posso sborrarle in bocca... occasione che – galantuomo come sono – di rado mi lascio sfuggire... dunque opto per un'altro pastrugliamento orale da parte sua, all'inizio con troppa mano e penso fra me e me "mi sa che il CIM è una presa per il culo"... e invece quando l'avverto che sto per esplodere va giù di gola e me lo tiene serrato stretto e prigioniero finché non ho espulso nella sua bocca l'ultima gocciolina di sperma a forza di contrazioni anali... e pur con la bocca piena chiude l'opera con una mezza dozzina di su e giù lungo il pisello
e poi va in bagno a sputare e a sciacquarsi perché – come mi aveva preavvertito – comunque non ingoia
e io l'aspetto tramortito sul letto col cuore che batte a tremila e che pare voglia uscirsene dal petto per seguirla
al suo ritorno, nudi e distesi, chiacchiere, carezze e bacetti per riprendere respiro
e la soddisfazione di aver scopato bene e a poco prezzo
non l'algida bellezza mosco-siberiana che può andar bene per la pubblicità di un profumo costoso appesa a qualche liana di seta ma una romana vera e verace, magari la milf arrapante (35 anni sono un po' uno spartiacque) cui in palestra guardi il culo di sbieco per non farti notare troppo mentre fa i suoi esercizi
e di aver conosciuto una ragazza bella fuori e – per quel poco che ho potuto intravedere – anche dentro
che probabilmente mi sentirà salire per le sue scale ancora un po' di volte.
RIFERIMENTO INTERNET: https://roma.diarioescort.com/32044...e-a-farti-impazzire-da-me-o-da-te-3204438812/
CITTA DELL'INCONTRO: Roma zona Villa Gordiani
NAZIONALITA': italiana, romana come la coda alla vaccinara
ETA': 35 anni reali
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: foto vere al 100%
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): bj+rai1 x 50; bbj+rai1+CIM x 60
SERVIZI USUFRUITI: bbj, rai1, CIM
COMPENSO RICHIESTO: 60
COMPENSO CONCORDATO: 60
DURATA DELL'INCONTRO: 30'
DESCRIZIONE FISICA: bella ragazza magra, fisico su cui si vedono gli effetti di tanta palestra (soprattutto glutei e addominali) ed un bel viso
ATTITUDINE: amichevole e tanto porca
REPERIBILITA': semplice
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: sì, insormontabili
TELEFONO: 3204438812
LA MIA RECENSIONE:
...che poi a mente fredda uno ci ragiona su e si dice: "mmaporcaputtana eppure gli indizi negativi c'erano tutti"
un annuncio scritto alla cazzo di cane con chiaro intercalare – chiamiamolo così anche se è un testo – sudamericano
in cui vengono pure elencati tutti i quartieri di Roma come nella speranza di gettare l'amo nel bel mezzo di un banco di pesci
e le foto che negli anni ho visto e rivisto un miliardo di volte
e quella foto, una in particolare, in cui frontalmente allarga le braccia verso gli stipiti di una porta e sta in controluce... là pare un trans... un trans in tutto e per tutto...
ma per telefono, quando l'hai sentita, hai capito che invece è donna e romana a tutti gli effetti
ma la voce mica è quella di una ragazzina...
e allora vai a ragionare sulla carampana che negli annunci si toglie almeno vent'anni
pensando piuttosto a come scappare senza danno dopo aver appurato che si tratta di un corpo sfatto e ripassato
ma il tarlo è il tarlo e non se ne va da solo: ci devi spruzzare il veleno nel buco per liberartene
e io in tema di puttane sono un po' come San Tommaso che finché non vedo e non tocco non credo
e vatti allora a infilare in un complesso popolare dietro Villa Gordiani dove tutti i cancelli sono aperti e dove tutte le porte delle infinite scale sono spalancate
e sali piani e piani senza ascensore su per una scala fatiscente e su ogni pianerottolo ora c'è un monopattino, ora una biciclettina da bambini, ora una carrozzina a rendere il passaggio più stretto e l'ambiente più... più... popolare, appunto. Ma noialtri mica sèmo signori...
e dopo il monopattino, la biciclettina e la carrozzina trovi Monica ad aspettarti dietro la porta...
ti affacci ma non si vede niente... entri ma questa sta ancora dietro la porta e non si vede niente...
chiude la porta e... cazzo... vorrei sbottare di gioia ma non posso... e mi sento come quel calciatore che segna contro la sua ex-squadra (non pensiamo tutti a Salah per cortesia) un goal decisivo e vorrebbe esultare a perdifiato e togliersi pure il cuore dal petto per mostrarlo alla curva con gesto di vittoria ma che non può farlo perché non è modo e non è cosa e deve trattenersi e rificcarsi tutto in gola quell'urlo che irrompe dal profondo...
perché Monica è quella delle foto ma non solo: è quella delle foto migliori, quelle che mi hanno fatto alzare l'asticina a guardarle dal computer
e ha pure un visetto che non so dire quanto mi piaccia, carino carino col mento corto e coi lunghi capelli corvini spartiti da una riga nel mezzo e due occhioni nerissimi che sbrilluccicano e un sorriso che illumina lei e che di rimando illumina pure me
conciata – come si addice al mestiere – da vera zoccola rifinita: tacco altissimo, completino a rete che lascia poco e niente all'immaginazione, tanga e reggiseno leopardato e un paio di guanti di pizzo che saranno l'unica cosa che le lascerò addosso dopo aver scambiato un paio di battute ed essermi rinfrescato
e qui mi fermo perché pare sia uso fra persone raffinate tacere i dettagli dell'amplesso per lasciare spazio all'immaginazione... vuoi perché non è elegante, vuoi perché si presuppone o si è certi (il che è peggio) che la propria beniamina non gradisca essere recensita...
un par di cazzi, aggiungo io: se non vi va di scrivere come vi siete scopati una mignotta, passaggio per passaggio, dettaglio per dettaglio, spinta per spinta, che cazzo postate a fare (pseudo)recensioni in un forum in cui i puttanieri raccontano delle loro puttane? mica nessuno è venuto a bussarvi a casa pregandovi di tirare giù due righe allusive alle magnificenze e alla beatitudine che tale o talaltra top-upper-level-extra-super-mega-escort di stralusso è capace di infondere nell'animo del fortunato che può sborsarle ad minimum 300 pezzi
cari miei, la poetica dell'indefinito appartiene a Leopardi: se non si è Leopardi, meglio lascià perde... o si rischia – ma il rischio è più che concreto – di passare per gli agenti più o meno improvvisati della stessa... perché senza i dettagli del caso è impossibile una verifica e nulla attesta, assicura o rassicura del fatto che la strafica da calendario uno l'abbia anche soltanto vista dal vivo e – se pure l'avesse vista dal vivo – che ciò non sia stato per prendere accordi economici anziché scopare... ecco: questo avrei voluto dirlo in altra sede ma siccome non mi andava di rimpinguare il cestino calo queste mie riflessioni in questo spazio che mi ritaglio...
a me piace raccontare e questo è il mio racconto
pure Monica mi piace – e questo s'è capito – e ci abbracciamo e ci baciamo all'impiedi quando la raggiungo in camera da letto... prima teneramente, poi con passate di lingua più profonde e con intorcinamenti come fosse una gara di fioretto e le nostre armi fossero nelle nostre bocche
mi preme una mano sul petto e mi dice di restare impettito: mi cala i pantaloni con le mutande e si accovaccia (nella posizione che le donne usano per pisciare) per succhiarmi il cazzo davanti al grande specchio dell'armadio incitandomi a godere dello spettacolo anche da quella visuale
un bocchino aggressivo, veloce nei movimenti, che rallenta solo quando se lo infila in gola più profondamente e raggiunge con le labbra i miei peli del pube in un buon throat-job... lo definisco buono perché oggettivamente ha una boccuccia e – pur spalancata al massimo – si sentono i denti... ma stigrancazzi... osservarsi spompinare nello specchio fa l'effetto di un porno... ma voltare lo sguardo verso la sua testolina nera che fa avanti e indietro velocissimamente mentre le carezzo le spalle o le tengo una mano è decisamente meglio..
mi rovescia di schiena sul letto lasciandomi ancora addosso la camicia e i calzoni alle caviglie e si inginocchia ai limiti del materasso per prendermelo in bocca dall'alto, per leccale le palle e salire sull'asta e sputarci sopra e rimettersela in bocca e rileccarla... finalmente mi spoglio mentre Monica si fa spogliare da me... un pezzo alla volta... via il reggiseno, via le mutandine, via pure le scarpe taccate perché sul materasso mi piace senza...
steso ignudo a quattro di bastoni, Monica mi si appecora di lato e mi rispompina come sopra mentre allungo le dita nella sua fica e le mani fra le sue chiappe belle e – per essere una milf – toste... qui si vedono i risultati della palestra... nei glutei rifiniti ottimamente, nelle gambe trafilate e soprattutto negli addominali perfetti sopra quella V inguinale che sempre mi fa salire il sangue alla testa e dalla testa lo fa scendere al...
a quello che Monica tiene in bocca prima di minacciarmi (si fa per dire) di ulteriori e peggiori porcate con frasi del tipo "mò me te scopo" "mò te rovino" "te faccio tornà a casa co'e gambe molli" e mi fa ridere perché mi immagino nel ruolo del maccherone di Alberto Sordi
prende il preservativo, mi veste e mi sale sopra cavalcandomi per cinque minuti ad un ritmo forsennato, basculando col bacino avanti e indietro con un moto ondulatorio spintissimo, afferrandomi le mani perché la sollevi verso l'alto e la faccia ricadere di peso sul mio attrezzo, perché le stropicci i capezzoli e le stringa con forza le tette... le tettine... a V e un po' a saccoccia ma io non sono un grosso amante del seno – per me riveste un'importanza più che secondaria – e piacciono anche così... naturali
si rialza, mi prende per mano e mi riporta davanti allo specchio; si rimette i tacchi alti (perché – dice – fanno maggior figura) e si china reggendosi a un'anta dell'armadio e... oddiosanto che scena un po' surreale scoparsi sta fica a 90° in faccia allo specchio guardando un po' me (patetico ometto), un po' lei che fa le facce da zoccola e mi incita a farle il mazzo sui trampoli, un po' il suo bellissimo culo fra le mie mani e la fica glabra in cui affondo prendendole il collo e la testa per girarla verso di me e godermi la sua lingua, i suoi baci, il suo fiato
la butto sul materasso – mingherlina com'è – e la prendo alla missionaria con le gambe allargate a compasso mentre mi gratta il petto e morde i miei capezzoli
sto là là per venire quando trovo conferma che posso sborrarle in bocca... occasione che – galantuomo come sono – di rado mi lascio sfuggire... dunque opto per un'altro pastrugliamento orale da parte sua, all'inizio con troppa mano e penso fra me e me "mi sa che il CIM è una presa per il culo"... e invece quando l'avverto che sto per esplodere va giù di gola e me lo tiene serrato stretto e prigioniero finché non ho espulso nella sua bocca l'ultima gocciolina di sperma a forza di contrazioni anali... e pur con la bocca piena chiude l'opera con una mezza dozzina di su e giù lungo il pisello
e poi va in bagno a sputare e a sciacquarsi perché – come mi aveva preavvertito – comunque non ingoia
e io l'aspetto tramortito sul letto col cuore che batte a tremila e che pare voglia uscirsene dal petto per seguirla
al suo ritorno, nudi e distesi, chiacchiere, carezze e bacetti per riprendere respiro
e la soddisfazione di aver scopato bene e a poco prezzo
non l'algida bellezza mosco-siberiana che può andar bene per la pubblicità di un profumo costoso appesa a qualche liana di seta ma una romana vera e verace, magari la milf arrapante (35 anni sono un po' uno spartiacque) cui in palestra guardi il culo di sbieco per non farti notare troppo mentre fa i suoi esercizi
e di aver conosciuto una ragazza bella fuori e – per quel poco che ho potuto intravedere – anche dentro
che probabilmente mi sentirà salire per le sue scale ancora un po' di volte.
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