Escort Antonia

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7 Febbraio 2010
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Nome inserzionista: Antonia
RIFERIMENTO INTERNET: Antonia su escortforumit, attualmente non attivo. Antonia su megaescort
CITTA DELL'INCONTRO: Reggio Emilia (RE)
NAZIONALITA': spagnola
ETA': 20-25
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: si, 100%.
SERVIZI OFFERTI: RAI1, BJ, BBJ, FK (“un po’ tutto” dice). No RAI2
SERVIZI USUFRUITI: RAI1, BJ
COMPENSO RICHIESTO: parte da 100 EU per BJ+RAI1, il resto è tutto extra con sovrapprezzo (non ho chiesto di più)
COMPENSO CONCORDATO: 100 EU
DURATA DELL'INCONTRO: circa 30’
DESCRIZIONE FISICA: ragazza giovane, alta (~175) e veramente ben fatta. Spicca per lo stacco di gamba quando è sui tacchi. Bel viso, forse anche meglio che in foto. Seno ritoccato ma con coscienza, senza esagerare. Il risultato finale è una 3a molto naturale. Capelli castani virati al biondo nelle estremità.
ATTITUDINE: non c’è vocazione ma ci sono cortesia ed educazione, ed a volte questo è sufficiente. Poco propositiva nell’atto; distaccata ma in maniera tale che potrebbe sembrare timidezza.
REPERIBILITA': molto buona; 2 chiamate e 2 risposte entro il 4° squillo
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: riceve ai piani alti. C’è ascensore.
INDEX RICERCHE: 3207017783, 32070177xx

Sfogliano le pagine di EF diverse volte sono incappato nell’annuncio di Antonia, quasi sempre in città del Nord Italia. E ci avevo fatto anche un pensierino qualche mesa fa. Poi, vuoi lo scetticismo di incontrare una spagnola, che in mente mia è sicuramente una sudamericana, vuoi le esperienze non propriamente entusiastiche dei colleghi, ho soprasseduto. Però qualcosa mi ronzava in testa sempre; quel “una fica tremenda”, “una ragazza di una bellezza disarmante”, “veramente bellissima, corpo perfetto” sono frasi che non riuscivo a scordare (grazie colleghi). Le stelline sono poche, è vero, ma la tentazione è troppa. Ed un giorno capita che pendolando sull’A4 riveda l’annuncio a Reggio. Chiamata in vivavoce, breve intervista e decisione oramai presa: “Vado a conoscerla!”. Poco traffico, un po’ di casino coi sensi unici ma so dove andare e in un battibaleno sono al citofono. Salgo al piano e mi si schiude una porta. Entro e .... è tanta roba. Alta, tanto alta, coi tacchi è più di 180. Gli occhi non mi bastano per guardala tutta. L’intimo, sgambatissimo, evidenzia ancor di più le lunghe gambe e la forma del sedere. Roba da primi anni ‘90. Se prima ero entrato scettico, pronto al girotacco in caso di scortesia, ora ho già cambiato idea ed almeno che non mi prenda a calci un po’ me la voglio spupazzare, qualsiasi cosa mi proponga. Mi sento come un bambino davanti alle giostre col sacchettino pieno di soldini. Chiedo nuovamente dei servizi ma non sto neanche ad ascoltare la risposta, già mi sto cavando le braghe e vado deciso al bagno. Location pulita ed ordinata, moderna nell’arredamento come lo sono gli appartamenti a quel piano. Sapone intimo, collutorio, rotolone di carta assorbente di qualità; insomma c’è quel che serve.
Iniziano le danze. Piano. Qui saltano fori i paletti: no 69, no DATY, no fingering. E’ più la delusione che l’incazzatura - dopotutto le stelline erano poche per qualche motivo, no? - e proseguo con quel che si può fare. Antonia è tranquilla, distaccata ma non assente. Sembra quasi più osservatrice che attrice dell’incontro. Carezzo e sbaciucchio un po’ ovunque. Mi perdo su quelle gambe chilometriche, annuso la sua pelle, i profumi esotici e dolciastri. Mi ungo le mani del suo body-oil. Prendo tutto quello che c’è da prendere senza andare oltre i limiti imposti. Mi guarda, sorride. Sembra compiaciuta della mia felicità. Poi mi chiede se voglio l’orale: “Ma prego, faccia pure!” Mi veste con scrupolo e parte con lentezza. Affonda e mi “tiene” bene. Non credo che sia durato molto, e quando mi ha proposto di passare allo smorza non c’ho pensato un attimo a dire di si. Ingellata leggera e lentissima calata sua sull’elsa. Qui siamo ad un livello superiore: non so quanto fosse mestiere e quanto natura, ma ha dosato il tempo ed il ritmo da maestra. Considerando il distacco iniziale devo dire che l’ho sentita più partecipe di quanto potessi attendermi. E basta una rotazione di bacino per capirlo... idem nel doggy finale. Come e quanto ha inarcato la schiena è stata la conferma di un certo coinvolgimento. L’esortazione “Dai caro!” o qualcosa del genere fanno parte della recita e non scalfiscono minimamente quello splendido massaggio all’ego che mi ha fatto senza saperlo. Dovrei dire della pelle, del profumo intensissimo che mi ha fatto compagnia fino alle porte di Milano e di altro ancora. Ma dovrei dire ancora di più dei paletti, tanti troppi, che se me li avesse detti al telefono probabilmente non ci sarei mai andato.
Esperienza che non credo si potrà più ripetere, e non perché non tornerò da lei, ma perché quello è stato il primo incontro. Due sconosciuti che si dicono qualcosa - chi per lavoro chi per diletto - per la prima volta. Come un primo bacio. Quel fremito, quell’insicurezza, quella sorpresa non ci saranno più. Io ho preso quello che mi è stato dato e mi è bastato.
Se dovessi giudicare l’incontro dalle sigle non si arriverebbe alla sufficienza. Avendolo vissuto lo valuto per altro.

100/30'/7
 

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